mercoledì 17 giugno 2015

TABELLONE DEL CALCIOMERCATO – MERCATO ESTIVO 2015 aggiornamento del 17 giugno

Nuovo appuntamento con il tabellone del calciomercato di Serie A e Champions League alla maniera di “Calcio e Altri Elementi”, ovvero tenendo in considerazione costo del cartellino, stipendi e ammortamenti.




Per tutte i dettagli sulla costruzione delle tabelle rimando alla “Guida al Tabellone del Calciomercato”, pubblicata su questo blog l’anno scorso e leggermente aggiornata quest’anno (per chi non vuole entrare troppo nel tecnico ricordo che i numeri più indicativi sono quelli dell'ultima colonna di ogni tabella, che mostrano l'impatto delle operazioni di mercato sul bilancio della stagione in corso rispetto alla precedente):

http://mds78.blogspot.it/2014/06/guida-al-tabellone-del-calciomercato.html

SERIE A

Il tabellone riepilogativo relativo ai costi/ricavi delle operazioni di mercato per quanto riguarda i cartellini, i costi totali e il peso sul bilancio annuale si presenta così (ricordo che Atalanta, Genoa, Fiorentina, Milan, Sampdoria, Sassuolo e Torino hanno bilancio su anno solare, le altre su stagione sportiva):



E’ la quiete prima della tempesta, ma già si sono alzate folate di forte vento che preannunciano l’arrivo della pioggia. Pochi affari questa settimana in Serie A, con la Roma ancora in attesa di scoprire il finale della telenovela Nainggolan e che nel frattempo si muove alla ricerca di una punta centrale di livello, l’Inter che pare restia ad affondare i colpi e aspetta novità dall’Uefa per l’eventuale partecipazione in Europa League che potrebbe portare (in caso di qualificazione alla fase a gironi) 15 milioni circa nelle casse nerazzurre più che mai necessari per avvicinarsi al difficile obiettivo di chiudere il bilancio 2015/16 a –30 contro i circa –80 validi per il Fair Play (ovvero già depurati dei costi virtuosi) dell’ultimo bilancio, il Napoli dopo aver risolto il nodo allenatore con Sarri e aver cambiato Direttore Sportivo sta mettendo a punto i piani di rilancio, la Fiorentina trema all’idea di perdere Salah e la Lazio dopo aver puntellato la squadra con i primi acquisti si guarda intorno in attesa delle prossime mosse.





Restano fuori da questo breve riassunto Juventus e Milan, che meritano un discorso a parte. La Juventus è anche lei ferma in attesa delle decisioni di Tevez (si dice che ieri sera potrebbe essere stato raggiunto un accordo con il Sassuolo per Zaza e Berardi, ma aspetto le conferme ufficiali prima di inserirli eventualmente in tabella perché credo ci siano ancora delle cose da definire tanto che fonti diverse propongono conclusioni diverse delle trattative). La possibilità che l’argentino lasci i bianconeri sono altissime, soprattutto se corrisponde a verità l’offerta del Boca Juniors di un triennale a 8 milioni di euro netti complessivi: un esborso notevole per loro. Prima di muoversi però Marotta aspetta una risposta univoca e definitiva, oltre a dover capire se potrà ricavare qualcosa anche dalla cessione del cartellino del giocatore o se sarà costretto a lasciarlo andare a zero. Ricordo però, perché alcuni pare se lo siano già dimenticato, che la Juventus è la squadra che finora ha speso di gran lunga di più sul mercato, non solo per tre acquisti di livello, Dybala, Khedira e il riscatto oneroso di Pereyra, ma anche perché la migliore situazione economica societaria rispetto agli anni scorsi ha permesso ai bianconeri di mettere a segno i primi tre colpi senza indebolire la squadra con delle cessioni. Tanto che i bianconeri al momento nella tabella risultano la squadra ad aver speso di più come costo totale dei trasferimenti contando anche gli stipendi pluriennali (101 milioni) e soprattutto come peggioramento del bilancio rispetto alla scorsa stagione (20 milioni). E’ ovvio che per ulteriori acquisti la Juventus debba ora cominciare a vendere: chi, come e perché lo vedremo nelle prossime settimane. Le spese in deficit dei campioni d’Italia mi permettono di introdurre un parallelismo con quello che sembrerebbe voler fare il Milan.

Probabilmente (a giudicare dalle tantissime visite realizzate sabato) molti di voi avranno letto questo mio post dove ho spiegato nei dettagli quali conti economici stanno dietro le concrete possibilità per il Milan di poter fare tre colpi di alto livello come sarebbero quelli legati a Jackson Martinez, Ibrahimovic e Kondogbia: http://mds78.blogspot.it/2015/06/grande-mercato-milan-perche-si-puo-fare.html

Detto che non ho voluto inserire già nel tabellone sottostante del calciomercato il colombiano a causa delle sue dichiarazioni dubbiose di ieri ma a mio parere l’affare è fatto, e specificato nuovamente che in quel post si spiega perché le operazioni sono economicamente realizzabili ben sapendo che alla fine la volontà dei giocatori e delle squadre che ne detengono il cartellino è importante e potrebbero anche finire altrove (per esempio nella notte è filtrato pessimismo da Doha per l’affare Ibrahimovic), approfitto di questo spazio per tre precisazioni che vadano a dipanare i dubbi avanzati da alcuni lettori. A chi mi ha fatto notare che, a fianco di un conto economico, nei bilanci c’è anche tutta la gestione finanziaria alla quale non ho accennato con dovizia di particolari, dico che l’articolo si basa sull’ipotesi che i soldi di Mr. Bee arrivino davvero a Fininvest e che siano riversati in gran parte se non integralmente nel Milan. Con questa operazione la società migliorerebbe i propri conti finanziari per due importanti vincoli del Fair Play Finanziario: il Patrimonio Netto (che deve essere positivo) e l’Indebitamento Finanziario Netto (che deve essere minore dei ricavi annuali, escluse le plusvalenze). Non credo ci siano alternative a questa ipotesi, altrimenti tutto il piano di rilancio societario non potrebbe stare in piedi. Per coloro i quali mi hanno fatto notare che una rosa non è formata da tre giocatori, ho spiegato nei commenti sottostanti quell’articolo come in realtà il Milan abbia già una trentina di calciatori sotto contratto con esuberi anche importanti in attacco da piazzare sul mercato, e quindi dal punto di vista numerico (senza entrare nei giudizi sulla qualità dei giocatori) la squadra mi sembra un po’ sguarnita solo nella zona dei centrocampisti centrali. Ma è anche vero che dovendo giocare solo campionato e Coppa Italia non serve una rosa extralarge. A chi infine si domanda come è possibile che i rossoneri possano spendere così tanto sul mercato e la ricca Juventus no rispondo riprendendo i dati precedenti: non è assolutamente vero che il Milan spende (o meglio spenderà) più della Juve. La differenza enorme fra le due società sta nel fatto che il Milan si è liberato quest’anno di tanti giocatori con stipendi elevati e può reinvestire quei risparmi sul mercato, la Juventus per ora no ma ha una forza economica tale che nonostante questo ha già concluso le tre operazioni sopracitate senza cedere nessuno. Sono punti di partenza diversi che portano a punti di arrivo diversi, ma se cercate un dato che dimostri davvero quanto una squadra si è esposta sul mercato prendete il valore dello scostamento dal bilancio dell’anno scorso: al momento la Juventus è a –20 e il Milan pur con quei tre grandi acquisti sarebbe poco sotto zero. Mi pare ci siano tutti i dati per dire che stanno spendendo (o hanno intenzione di spendere) entrambe per quanto possono e che i rispettivi tifosi devono esserne contenti senza fare troppi confronti con gli avversari. 

Questo il tabellone completo delle contrattazioni (ringrazio Luca Procopio per alcune segnalazioni):



CHAMPIONS LEAGUE

Partiamo come di consueto con il tabellone riepilogativo relativo ai costi/ricavi delle operazioni di mercato per quanto riguarda i cartellini, i costi totali e il peso sul bilancio annuale (Borussia Moenchengladbach e Bayer Leverkusen hanno bilancio su anno solare, le altre su stagione sportiva). 


 A differenza della sezione dedicata alla Serie A, nel tabellone troverete molti giocatori nuovi negli acquisti e nelle cessioni delle 14 squadre considerate. Questo perché ho iniziato a inserire alcuni affari che erano praticamente certi ma non ancora ufficializzati al 100%. 

L’osservazione più interessante della settimana secondo me riguarda il Manchester City: praticamente immobile nel mercato in entrata (fatto solo da ritorni di prestiti), i Citizens hanno piazzato diverse operazioni in uscita che hanno aperto un enorme spazio per piazzare almeno un importantissimo colpo di mercato senza venire meno agli accordi stipulati con l’Uefa per il Fair Play Finanziario: 47 milioni incassati dalla vendita di giocatori per un risparmio complessivo a bilancio di 54,5 milioni, suddiviso in 12 di minori ammortamenti, 16 di minori ingaggi e 26,5 di plusvalenze. Per fare un esempio: acquistare Pogba a 80 milioni e 10 milioni di stipendio annuo per sei anni di contratto impatterebbe sul bilancio annuale del Manchester City per circa 32 milioni annui fra ammortamento (13,3) e stipendio (18,5). Basterebbero davvero altri piccolissimi ritocchi alla rosa con una o due cessioni minori per rendere la manovra assolutamente lecita anche per i controlli Uefa. Sempre in ottica di società che hanno badato per il momento a mettere fieno in cascina occhio al sonnecchiante Bayern Monaco


Rimanendo invece a Manchester, ma sponda United, l’inserimento in tabellone del costoso Depay vede ridursi il grande risparmio ottenuto con la restituzione di Falcao al Monaco (il quale è a mezzo passo dall’approdare al Chelsea sempre in prestito, pare manchi solo l'ufficialità), ma non ha ancora eroso completamente il bilancio annuale che risulta ancora in attivo. Passando in Francia notiamo che il Paris Saint-Germain, anch’esso come City, Inter e Roma sotto stretta sorveglianza Uefa, è in attesa di definire le uscite prima di gettarsi su clamorosi colpi in entrata.

Chiudiamo con la Spagna, dove sono attivissimi l’Atletico Madrid (che però sta lavorando su alcune cessioni importanti che andranno a riequilibrare i conti) e il Valencia che più che attivo è letteralmente scatenato. Non si può certo dire che il ricchissimo Peter Lim si stia risparmiando nella campagna di rafforzamento della squadra… sarà interessante vedere fra un anno o due se questi investimenti saranno sostenibili o meno anche in ottica Fair Play Finanziario. Nel frattempo il Valencia si candida seriamente a terza forza della Spagna mettendo a rischio la posizione consolidata dall’Atletico Madrid negli ultimi anni. Al risparmio invece il Siviglia che fino a ora ha pensato a vendere bene un suo gioiello (Aleix Vidal) ma non ha ancora concluso importanti operazioni in entrata.
                       

Appuntamento a mercoledì prossimo con un nuovo aggiornamento dei tabelloni del calciomercato. 








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2 commenti:

  1. La cessione di Gervinho non é ufficiale. Per Ricky Alvarez si rischia l'arbitrato FIFA.

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    1. Come ho scritto negli articoli precedenti nel mese di giugno nessun acquisto è ufficiale perché c'è il mercato chiuso perciò metto anche quelli dati per fatti e non conclusi, poi si fa sempre in tempo a toglierli. Per Alvarez pare che il Sunderland abbia già ricevuto parere negativo e che abbia ragione l'Inter, anche di questo avevo parlato negli scorsi aggiornamenti.

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