mercoledì 10 giugno 2015

TABELLONE DEL CALCIOMERCATO – MERCATO ESTIVO 2015 aggiornamento del 10 giugno

Secondo appuntamento con il tabellone del calciomercato di Serie A e Champions League alla maniera di “Calcio e Altri Elementi”, ovvero tenendo in considerazione costo del cartellino, stipendi e ammortamenti. 






Per tutte i dettagli sulla costruzione delle tabelle rimando alla “Guida al Tabellone del Calciomercato”, pubblicata su questo blog l’anno scorso e leggermente aggiornata quest’anno:

http://mds78.blogspot.it/2014/06/guida-al-tabellone-del-calciomercato.html

SERIE A

Il tabellone riepilogativo relativo ai costi/ricavi delle operazioni di mercato per quanto riguarda i cartellini, i costi totali e il peso sul bilancio annuale si presenta così (ricordo che Atalanta, Genoa, Fiorentina, Milan, Sampdoria, Sassuolo e Torino hanno bilancio su anno solare, le altre su stagione sportiva):


Non tantissime novità questa settimana nel tabellone
, dove fa il suo esordio il Bologna neopromosso, ma interessanti spunti di approfondimento su cui soffermarsi. Innanzitutto i più attenti di voi noteranno la scomparsa di qualche giocatore dal tabellone rispetto alla scorsa settimana. Si tratta di quei giocatori in prestito o a fine contratto la cui posizione non sembra più così definita come pareva essere la scorsa settimana e che per questo motivo ho deciso di eliminare, almeno momentaneamente. Il mercato inizierà ufficialmente dal 1° luglio e da quel giorno in poi inserirò nel tabellone solo gli affari certi. In questo lungo mese di giugno ritengo invece interessante “forzare” un po’ le trattative dando per il momento per fatte operazioni che fino al primo luglio potrebbero subire variazioni.

Fra le varie “eliminazioni” di questa settimana quella più significativa è senza dubbio quella relativa a Salah: avevo dato per scontato il rinnovo del prestito da parte della Fiorentina essendo una clausola esplicitamente prevista dal contratto, ma avevo sottovalutato la volontà del giocatore che non sembra ancora così convinto di voler restare a Firenze per un’altra stagione. Senza il suo ok l’operazione non può andare in porto e quindi è necessario aspettare prima di inserirlo nella tabella.

Detto che potete trovare lunghe considerazioni sulle prospettive di mercato della Juventus nel mio post di ieri (http://mds78.blogspot.it/2015/06/bilancio-juve-stime-dei-bilanci-201415.html ), è d’obbligo aggiornare quanto scritto 24 ore fa alla luce dell’ufficialità dell’acquisto di Khedira a parametro zero. Il giocatore tedesco peserà sul bilancio annuale per l’equivalente del suo stipendio, ovvero per 7,4 milioni lordi. Con questo acquisto la Juventus supera il passivo di 20 milioni sul bilancio di mercato 2015/16 avvicinandosi alla soglia massima spendibile questa estate secondo le mie previsioni. Da questo punto in poi credo che per comprare ulteriormente sia necessario pensare anche alle cessioni, fermo restando che al momento la rosa della Juventus ha numerosi giocatori in esubero il cui semplice prestito ad altre squadre metterebbe a disposizione per il mercato un’altra decina di milioni (fra ammortamenti e ingaggi) senza dover intaccare l’attuale rosa della prima squadra.

il colpo in uscita del mercato italiano degli ultimi sette giorni lo ha messo a segno la Roma. A quanto pare è infatti praticamente ufficiale la cessione di Gervinho all’Al-Jazira Club di Abu Dhabi per 14 milioni di euro. Un’operazione che tecnicamente potrebbe lasciare qualche dubbio (non certo per quanto fatto vedere dal giocatore negli ultimi sei mesi sui quali potrebbe avere inciso anche la Coppa d’Africa, ma per il grande contributo dato alla causa giallorossa nel primo anno e mezzo di contratto), ma che dal punto di vista finanziario è senza dubbio ossigeno importante per le casse giallorosse, chiamate ad avere un occhio di riguardo sul bilancio dalle sanzioni relative al Fair Play Finanziario. Fra plusvalenza (8,5 milioni), ammortamento annuale risparmiato (1,8) e ingaggio risparmiato (5,4) la Roma libera sul bilancio 2015/16 quasi 16 milioni di euro (e altri 14 sui bilanci degli anni successivi) che saranno utilissimi per la campagna acquisti, al momento sempre condizionata dalla trattativa con il Cagliari per il trio Nainggolan, Astori e Ibarbo.
 



Prima di vedere il tabellone squadra per squadra e passare poi alla Champions League, ritengo utile aprire una parentesi su quanto sta accadendo al Milan dato che i primi effetti dell’eventuale ingresso in società di Mr. Bee si dovrebbero vedere in questa sessione di mercato. Di tutti i dubbi, le perplessità e le incertezze legate a questa vicenda ne parlano da giorni gli organi di informazione e io non ho informazioni in più su questi argomenti. Limitiamoci quindi, per quanto è di nostro interesse, ai comunicati ufficiali e a qualche ipotesi di mercato. La cessione del 48% del Milan al gruppo di Mr. Bee dovrebbe concludersi entro due mesi (a sentire Berlusconi ieri a Lugano anche prima). Se il Milan non ha particolari dubbi sulla conclusione della trattativa e sull’incasso dei soldi (che siano 480 milioni, o qualcosa meno, poco importa) è assolutamente vero che questo avrà ricadute positive sul mercato dei rossoneri. Questo perché, come abbiamo già sottolineato la scorsa settimana, se è vero che il Milan rischia sanzioni per violazione del Fair Play in caso di importanti investimenti (superiori a quelli già possibili per i risparmi sugli ingaggi di molti giocatori in scadenza) viste le perdite di bilancio del 2014, è anche vero che ciò non dovrebbe avvenire prima del finale della stagione che segnerà il ritorno dei rossoneri in Europa (non prima di maggio 2017). Quindi tempo di investire prima di trovarsi l’Uefa con il fiato sul collo c’è. Quello che mancava fino a oggi erano i soldi cash da spendere: se la cessione di parte della società a Mr. Bee li porterà, parte di questi saranno sicuramente spesi per rafforzare la squadra. In questo modo il Milan potrà finanziare il mercato di quest’anno, mentre per il futuro sarà assolutamente necessario che invece vada in porto l’ambizioso (per molti pure troppo) piano di espansione asiatica del marketing rossonero. Altrimenti fra un paio d’anni la società rischia di ritrovarsi con gli stessi problemi avuti fino ad ora. In sintesi: non sta arrivando uno sceicco che può spendere 200 milioni tutti gli anni (al di là del fatto che teoricamente nemmeno uno sceicco lo può più fare con il Fair Play Finanziario), sta arrivando qualcuno con l’ambizione di riportare il Milan ai vertici mondiali tramite un aumento del fatturato che permetta oltretutto a lui stesso di rientrare dell’elevato investimento fatto. Riuscirci, e farlo in breve tempo, non è così scontato e facile come sembrerebbe a parole e nelle dichiarazioni di intenti. Limitandoci al solo mercato estivo, il Milan dovrebbe poter sfruttare anche l’aiuto del fondo Doyen, che probabilmente è il vero protagonista del piano di rilancio che ha in mente di Berlusconi, più ancora di Mr. Bee. Se mi chiedete quanti soldi spenderà il Milan da qui a fine agosto non lo so, probabilmente non lo sa nemmeno Berlusconi che è rimasto un po’ spiazzato quando gli hanno chiesto conferma sui 150 milioni stanziati per il mercato. Quello che credo però è che la cifra sarà sì importante, ma intesa come somma dei costi totali di cartellini e stipendi pluriennali dei giocatori. Per intenderci, per gli acquisti di Dybala, Pereyra e Khedira la Juve ha già speso un totale fra costi e ingaggi di 103 milioni come potete vedere nelle tabelle. Ibrahimovic a 15 milioni con un triennale da 6,5 milioni netti ne impegnerebbe da solo 50… insomma forse non ha tutti i torti Mondonico quando dice che non bastano 100 milioni per colmare il gap fra il Milan e la Juve (anche se un eventuale acquisto di Ibra che contemporaneamente blocchi il tentativo di acquisto di Cavani da parte dei bianconeri in caso di addio di Tevez sarebbe un doppio colpo non da poco). Di certo però con quei soldi si può rafforzare la squadra e renderla estremamente competitiva almeno per un posto in Champions League. Se i soldi ci sono, e sembrano esserci, rimane un solo problema: come sa bene la Juventus, senza fare le coppe convincere i grandi giocatori ad accettare le proprie offerte non è facile, soprattutto se hanno buone alternative e su di loro c’è l’interesse di altre squadre iscritte alla prossima Champions League. Non è un segreto, per esempio, che il Milan avesse offerto al Palermo per Dybala gli stessi soldi pagati dalla Juventus ma che alla fine abbia inciso sulla scelta finale la volontà del giocatore e anche per Dani Alves a quanto pare i rossoneri avevano fatto al giocatore una proposta economicamente più allettante di quella del Barcellona…

Questo il tabellone completo delle contrattazioni:









CHAMPIONS LEAGUE

Partiamo come di consueto con il tabellone riepilogativo relativo ai costi/ricavi delle operazioni di mercato per quanto riguarda i cartellini, i costi totali e il peso sul bilancio annuale (Borussia Moenchengladbach e Bayer Leverkusen hanno bilancio su anno solare, le altre su stagione sportiva). 


Tre le situazioni interessanti nel calciomercato delle big europee di questa settimana.

La prima è l’acquisto di Aleix Vidal del Siviglia da parte del Barcellona. Ma come, direte voi, non avevano il mercato bloccato fino a gennaio? In realtà la Fifa impedisce ai neocampioni d’Europa di tesserare nuovi giocatori, non di comprarli. Così i blaugrana hanno chiuso l’accordo con il Siviglia per A. Vidal grazie alla disponibilità del giocatore di stare fermo quattro mesi pur di non perdere la chance di andare a giocare nella squadra attualmente più forte del mondo. Sarà curioso vedere come si muoverà ora in entrata il Siviglia, che fra fine prestiti, fine contratto e questa cessione ha già perso diversi giocatori.

La seconda riguarda sempre il Barcellona: Dani Alves ha rinnovato il contratto in scadenza respingendo il corteggiamento di diverse squadre fra le quali il Milan. L’ho quindi tolto dalle cessioni in tabellone. Per questo e per l’acquisto di Aleix Vidal il saldo di bilancio dei blaugrana diventa per il momento negativo.




L’altro caso della settimana è quello relativo a Negredo. Per via degli accordi chiusi la scorsa estate, il Valencia è stato costretto a riscattare il giocatore dal Manchester City per la bellezza di 32 milioni di euro. Il problema però non è tanto il costo in sé, quanto che gli spagnoli non avrebbero affatto voluto riscattarlo vista l’annata deludente che lo ha portato a perdere il posto di titolare in primavera. Ora il Valencia si trova nella difficile situazione di volerlo vendere, ma di sapere che facendolo non potrà che andare incontro a una grossa minusvalenza visto che oggi nessuno sembra pronto a spendere quella cifra per Negredo. Un’alternativa potrebbe essere un prestito (magari oneroso) con diritto di riscatto, che permetta di risparmiare almeno l’ingaggio quest’anno nella speranza che il valore del calciatore cresca in vista di una cessione nell’estate del 2016. Chi gode per tutta la questione è senza dubbio il Manchester City, che con la cessione del giocatore risparmia sul bilancio 26,5 milioni e aumenta le possibilità di fare investimenti bypassando i vincoli imposti dal Fair Play Finanziario.




Appuntamento a mercoledì prossimo con un nuovo aggiornamento dei tabelloni del calciomercato. 








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