Penultima
classifica di rendimento dei calciatori: quella che misura gli uomini decisivi
di ognuna delle principali big europee.
Le modalità di
calcolo, il fine, i punti forti e i punti deboli di questo sistema sono
spiegati qui:
http://mds78.blogspot.com/2014/10/statistiche-calciatori-decisivi-chi-ha.html
http://mds78.blogspot.com/2014/10/statistiche-calciatori-decisivi-chi-ha.html
L’aggiornamento precedente, datato 31 marzo, è consultabile qui:
http://mds78.blogspot.it/2015/03/statistiche-calciatori-decisivi-chi_31.html
Ricordo che in grassetto sono segnalati i giocatori con meno
della metà delle presenze valide per la classifica considerata e quindi
virtualmente “fuori classifica”. Le tabelle sono aggiornate all’ultimo weekend
di campionato.
BARCELLONA
TOTALE
A parte una partita di
Coppa del Re, Messi è sceso in campo in tutte le partite del Barcellona
e per questo domina incontrastato la classifica a punti. Il suo score è ottimo
anche nelle altre graduatorie, dove però c’è chi ha saputo fare meglio di lui:
in primo luogo Piqué, vincitore delle altre quattro graduatorie e
sconfitto solo in due occasioni (con il Real Madrid e il Malaga in campionato),
ma anche Neymar. Ottimi i punteggi anche di Rakitic nella
vinte/perse corretta, anche lui con solo due sconfitte in stagione (contro il
Celta Vigo in campionato e contro il Paris Saint-Germain nei gironi di
Champions League). Probabilmente non è un caso che il momento più critico della
fantastica stagione blaugrana sia arrivato con la sconfitta di inizio anno
contro la Real Sociedad, partita nella quale Messi ha giocato solo il secondo
tempo, Neymar uno spezzone di partita mentre Rakitic e Piqué non sono neanche
scesi in campo. Ovviamente altissimi, anche se fuori classifica, i punteggi di ter
Stegen: +2 in tutti i turni di coppa superati (e il Barcellona ha vinto sia
la Coppa del Re che la Champions League) e cinque vittorie su sei anche nella
fase a gironi di Champions League, “macchiata” dalla sconfitta di Parigi. Suarez
non è presente nei primi posti non avendo avuto la possibilità di
recuperare il gap coi compagni dopo la squalifica di inizio stagione.
Fra i peggiori, se così si possono chiamare visti i punteggi, troviamo fra gli impiegati a singhiozzo Pedro e Rafinha e invece fra quelli più volte schierati da titolare e presenti in tutte e cinque le classifiche Xavi, Busquets e soprattutto Mathieu. Questi ultimi due sono gli unici giocatori presenti in tutte e cinque le sconfitte stagionali del Barcellona (quattro in Liga e una in Champions League, non considerando tale il 2-3 contro il Bayern Monaco che è comunque valso la qualificazione).
CAMPIONATO
Nelle classifiche solo campionato Messi esce dai vari podi per pochi decimi di punto e gli altri tre alfieri della stagione si dividono i successi: 2 per Neymar, 1 per Piqué e 2 per Rakitic.
Scende fra i peggiori del solo campionato insieme a quelli
già citati nel totale Iniesta, presente in tre delle quattro sconfitte
dei blaugrana in Liga nonostante diverse assenze nel corso della stagione. Male
nelle “solo campionato” anche Suarez, rientrato in tempo per perdere da
titolare tutte e quattro le sfide di Liga nelle quali il Barcellona è uscito
sconfitto (le prime due sono coincise proprio con il suo ritorno in campo e
probabilmente sono state in parte dovute alla difficoltà di Luis Enrique di
azzeccare immediatamente il modulo giusto, che si è poi rivelato quello con
Suarez punta centrale e Messi più libero di giocare un po’ più indietro).
REAL MADRID
TOTALE
Sorpresa sorpresa, Cristiano
Ronaldo si impone nella classifica a punti ma deve lasciare il trono delle
altre quattro graduatorie al compagno di squadra James Rodriguez.
L’assenza per sette partite causa infortunio del colombiano all’inizio del
girone di ritorno è stata molto penalizzante per il Real Madrid, che senza di
lui ha ottenuto un anonimo score di 3 vittorie, 1 pareggio e ben 3 sconfitte
che ha lanciato il Barcellona verso il primo trofeo del suo Triplete, ovvero la
conquista della Liga. Bene il quasi sempre presente Kroos nelle
graduatorie non corrette e bene anche Varane nelle corrette con solo
quattro punteggi negativi stagionali. Nelle classifiche corrette ottimi
punteggi, anche se fuori classifica, per Illaramendi sconfitto una sola
volta in stagione.
Tolti Arbeloa, Hernandez
e lo stesso Illaramendi, che si accomodano negli ultimi tre posti
delle classifiche corrette anche a causa dei molti spezzoni di partita giocati,
i peggiori della squadra campione del mondo nell’annata 2014/15 sono stati Pepe,
Isco e Bale, comunque con punteggi assoluti tutt’altro che
negativi. Il motivo di ciò è presto chiarito: senza Pepe in campo dall’inizio
il Real ha vinto 18 partite su 20, senza Isco 12 su 14 e senza Bale 11 su 11…
Assolutamente anonima la stagione del neojuventino Khedira, in rotta con
la società: 2 vittorie, 2 pareggi, 2 sconfitte e 10 spezzoni di partita.
CAMPIONATO
Dato lo score con molte vittorie di Real Madrid e
Barcellona, bastano poche partite saltate per perdere le prime posizioni e così
è capitato a Cristiano Ronaldo che,a causa di due turni di squalifica in
concomitanza di due vittorie della squadra, esce dai vari podi solo campionato.
Oltre al trionfatore di quattro classifiche James Rodriguez e al solito Varane,
crescono nei risultati solo campionato Marcelo (primo nella “a punti”,
secondo nelle altre) e Sergio Ramos (anche lui assente più o meno nello
stesso periodo di James Rodriguez). A differenza delle graduatorie totali,
Marcelo qui si avvantaggia dal poter scartare quattro partite di coppa vinte
dal Real Madrid e nelle quali non ha fatto parte dell’undici titolare.
Una sola novità di rilievo nei peggiori: la presenza nell’antipodio delle vinte/perse corretta di Casillas: sei partite di campionato saltate per lui e sei vittorie del Real Madrid. Non a caso troviamo Navas fuori classifica con una media perfetta in campionato e con dei punteggi altissimi anche nelle graduatorie totali: per lui l’unica macchia stagionale è l’eliminazione in Coppa del Re ad opera dell’Atletico Madrid.
ATLETICO MADRID
TOTALE
Juanfran e Godin vincono la
classifica a punti, ma come spesso capita devono lasciare ad altri i primi
posti nelle altre graduatorie che hanno un podio identico e ben definito: primo
Gimenez, secondo Moyà e terzo Tiago. Panchinaro a inizio
stagione, Gimenez si è guadagnato un posto da titolare nel corso
dell’annata e con lui in campo i risultati dell’Atletico sono effettivamente
migliorati in media. Destino opposto per Moyà, che sfrutta l’assenza
nelle ultimissime giornate di campionato in cui l’Atletico ha un po’ mollato
amministrando il vantaggio sulle inseguitrici per mantenere il terzo posto
nella Liga. Tiago invece è stato spesso assente nelle sconfitte di
coppa.
Nelle classifiche non corrette il peggiore è Raul Jimenez
a causa dei tanti spezzoni, ma in generale non sono stati protagonisti di una
grande stagione Mandzukic, Miranda, Gabi e Mario Suarez,
curiosamente tre su quattro nel mirino di club italiani… delle tredici partite
in cui Mandzukic non ha giocato almeno un tempo l’Atletico Madrid ne ha persa
una sola, Gabi ha saltato sei partite in tutta la stagione e i colchoneros le
han vinte tutte e sei, Miranda non ha disputato parecchie partite ma era in
campo in tutte le sconfitte della squadra tranne una e Mario Suarez ha guardato
dalla panchina troppi incontri che hanno visto l’Atletico Madrid ottenere buoni
risultati.
CAMPIONATO
Nelle classifiche “solo campionato” continua il dominio
di Gimenez, ma crescono Raul Garcia (una sola sconfitta in
campionato) e Arda Turan (presente in tre dei quattro punteggi negativi
delle coppe per l’Atletico Madrid quest’anno).
Fra i peggiori spunta Siqueira, quasi sempre presente nelle sconfitte in Liga e più di una volta invece assente nelle vittorie.
CHELSEA
TOTALE
Grande annata per il Chelsea, almeno in campo nazionale con la
conquista di campionato e Coppa di Lega, e grande annata anche per Matic,
dominatore delle classfiche di rendimento. Il centrocampista serbo è stato
quasi sempre titolare e quando è mancato la sua assenza si è notata, perché tre
dei cinque punteggi negativi di squadra sono arrivati senza di lui: la
sconfitta con il Newcastle in campionato, contro il Bradford City in Coppa
d’Inghilterra e con il Paris Saint-Germain in Champions League (è uscito dal
campo un minuto prima del pareggio di David Luiz che ha portato la partita ai
supplementari). Completano i vari podi insieme a lui Azpilicueta, Terry
e Oscar.
Fra i peggiori causa tanti spezzoni di partita giocati troviamo Ramires,
Drogba e Remy, mentre fra i titolari quelli meno performanti in
questa stagione sono stati Courtois e Willian. Quando ne ha fatto
a meno, il Chelsea non ha sentito troppo la mancanza del portiere titolare
(assente in 15 occasioni con 13 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta del Chelsea,
punteggi che spiegano l’ottimo score di Cech), discorso simile per Willian
che a parte una partita persa nel finale di campionato con lo scudetto già
conquistato ha saltato solo incontri con risultati positivi per la sua squadra.
Fra i peggiori però fuori classifica Cuadrado, imbattuto ma impegnato
quasi esclusivamente in spezzoni di partita e incapace di incidere da quando è
arrivato in Inghilterra.
CAMPIONATO
Ribaltone in testa
alle classifiche: escludendo i punteggi delle coppe, dove Matic guadagna
terreno rispetto ai suoi compagni avendo saltato sia l’eliminazione in FA Cup
che per quanto già detto in relazione agli ottavi con il PSG, a balzare al
comando alle graduatorie di rendimento è il brasiliano Oscar.
L’obiettivo di mercato della Juventus ha saltato dieci partite di Premier
League nelle quali gli inglesi non hanno fatto male (6 vittorie, 3 pareggi e 1
sconfitta), ma leggermente peggio della loro media stagionale. Quindi alla fine
la sua assenza ha influito negativamente… Bene anche Hazard, sempre
presente in campionato ma quattro volte fuori squadra in vittorie di coppa.
Poche variazioni fra i peggiori, che ospitano fra le loro fila anche Diego Costa, un po’ penalizzato dall’infortunio subito nella parte finale della stagione.
MANCHESTER CITY
TOTALE
Incredibile stagione di Mangala, iniziata in
sordina ma terminata con dei punteggi nettamente migliori di tutti i suoi
compagni. Lo score del City senza di lui è stato quasi da zona retrocessione
soprattutto nella seconda parte della stagione: mai presente nei 4 punteggi
negativi collezionati nelle coppe, sei vittorie, un pareggio e una sconfitta a
inizio campionato, ma la miseria di due pareggi e quattro sconfitte con Mangala
assente in Premier nel girone di ritorno, a fronte di un bilancio di 11
vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta con lui presente. Se non vuol dire incidere
sulle sorti della squadra questo… Dietro di lui, staccatissimi, buone
prestazioni di Nasri e Zabaleta.
La triade dei peggiori presenta nomi importanti: Aguero,
Kompany e buon ultimo Fernandinho, partito malissimo (se ben
ricordate nella prima parte della stagione la sua presenza in campo peggiorava
costantemente i risultati della squadra) e poi migliorato nel corso dell’anno,
ma non abbastanza da rimontare sui suoi compagni. Per quanto riguarda il Kun
incide l’andamento della squadra senza di lui: 9 vittorie, 1 pareggio e 1
sconfitta. Discorso molto simile per Kompany: in sua assenza lo score
del City è stato 15 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Balza agli occhi la
differenza abissale fra questi due andamenti e quelli registrati dai Citizens
senza Mangala. Male anche Jovetic, che però nelle graduatorie corrette
non raggiunge il numero di presenze necessarie.
CAMPIONATO
Nelle graduatorie solo campionato rimane irraggiungibile al comando
Mangala, ma si mette in mostra Yaya Touré: per molti la sua non è
stata una grande annata, ma quando è partito per l’Africa per disputare la
coppa continentale il rendimento del City in Premier League è andato in
picchiata. Pur non essendo stati titolari fissi, ottimo anche il rendimento di Kolarov
e Fernando.
Fra i peggiori non corretti “solo Premier League” ottengono punteggi particolarmente negativi Lampard e Dzeko. Particolarmente negativa l’annata del bosniaco con poche apparizioni nella formazione titolare ma con ben 4 sconfitte nel tabellino (su 7 totali di squadra).
MANCHESTER UNITED
TOTALE
Annata molto particolare per il Manchester United, con
Van Gaal che ha impiegato la bellezza di 37 giocatori nonostante la squadra non
partecipasse alle competizioni europee. Il premio del migliore della stagione,
caratterizzata da alti e bassi sul piano dei risultati, spetta a un
semititolare, ovvero Rojo, schierato in poco più della metà delle
occasioni. Con lui in campo per almeno un tempo lo United ha collezionato 15
vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte, senza 9 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte.
Dietro di lui si piazzano sui vari podi i quasi sempre presenti de Gea e
Rooney. Buon risultato nella vinte/perse corretta anche per Fellaini.
Fra i peggiori “non corretti” troviamo Jones e Di Maria, autori di un’annata non eccezionale con il primo a occupare le ultime posizioni anche nelle graduatoria corretta. Particolarmente negative anche le stagioni di Smalling (penalizzato da un punteggio di –5 nelle prime cinque giornate) e di Van Persie: subito dopo il suo infortunio alla caviglia di fine febbraio il Manchester United senza di lui ha infilato sei vittorie consecutive.
CAMPIONATO
Togliendo le sei partite giocate nelle coppe nazionali Rojo
mantiene la testa nelle graduatorie, dove recuperano posizioni Young e Valencia
penalizzati da due turni saltati in FA Cup.
Esce dai peggiori Jones (mai impegnato nelle tre vittorie
di coppa dei Red Devils) e scende invece Mata: senza di lui 5 vittorie
su 8 per il Manchester United in campionato.
ARSENAL
TOTALE
Per l’Arsenal il trittico dei migliori della stagione è formato
da Koscielny (primo nella media totale), Cazorla (leader della “a
punti”) e Giroud (vincitore delle altre tre graduatorie).
Particolarmente significativo che con loro tre contemporaneamente schierati
nell’undici titolare l’Arsenal abbia subito un solo punteggio negativo in
stagione, quello relativo all’eliminazione negli ottavi di Champions League
contro il Monaco. Molto importante l’apporto di Giroud: delle 9 partite di
Premier League che ha dovuto saltare a inizio stagione per infortunio i Gunners
ne hanno vinte solo tre.
Flamini è il peggiore nelle
graduatorie non corrette, ma fuori classifica per i troppi spezzoni giocati
nelle altre. Fra i più impegnati invece deludenti le stagioni di Welbeck,Gibbs
e Chambers, tutti e tre molto utilizzati da titolari a inizio
stagione e finiti ai margini della squadra nel finale di campionato. Da
dimenticare la stagione di Wilshere: 8 punteggi negativi e solamente 4
positivi su 24 totali. Non dico che la sua presenza in campo quest’anno fosse
garanzia di sconfitta ma quasi…
CAMPIONATO
Nelle graduatorie solo campionato Giroud si prende la
vittoria anche nella media totale ed emerge Coquelin, che ha compiuto un
percorso contrario rispetto ai tre indicati prima: confinato fra panchina e
tribuna nella prima fase della stagione, una volta entrato nella formazione
titolare non ne è più uscito e ha contribuito a una seconda parte di annata
migliore della prima da parte dei Gunners.
In fondo alla classifica oltre al solito terzetto troviamo Ramsey: senza di lui l’Arsenal ha conquistato in campionato 11 vittorie su 15 partite, con lui sempre 11 successi ma in 23 incontri…
LIVERPOOL
TOTALE
Nell’annata orribile del Liverpool, che ha conquistato
per il rotto delle cuffia la qualificazione in Europa League, fra i pochi a
salvarsi troviamo il quasi sempre presente Henderson e Lallana,
il quale ha uno score particolarmente interessante: tutti quelli che hanno
giocato almeno 30 partite valide (quindi esclusi gli spezzoni), hanno un numero
di punteggi negativi che varia da 10 a 16, lui pur avendo 37 presenze complete
ne ha perse solo sei, fra le quali le ultime due giornate di campionato nelle
quali l’Arsenal ha un po’ mollato. Leggermente meglio rispetto agli altri, pur
senza brillare, Mignolet, Lucas ed Emre Can. Nel 2014/15
dei Reds ha inciso in maniera notevole l’impossibilità di poter contare per
larga parte della stagione su Sturridge e Sakho, entrambi spesso
ai box per infortunio. Non a caso i due si trovano ai primi posti delle varie
classifiche ma senza un numero di presenze sufficienti: quando loro sono scesi
in campo il rendimento medio della squadra è migliorato notevolmente.
Markovic, Johnson e Lambert sono
stati i tre peggiori nelle classifiche non corrette. In quelle corrette, dove
troviamo i giocatori più spesso schierati da titolari, individuiamo con
punteggi molto bassi Allen, Moreno e Gerrard, non
eccessivamente protagonisti nelle vittorie e quasi sempre presenti nelle
sconfitte. Anno orribile per Balotelli che oltre a essere uscito molto
velocemente dall’orbita dei titolari è anche l’unico giocatore della squadra ad
aver chiuso la stagione con più sconfitte che vittorie (8 sconfitte, 7 vittorie
e 8 spezzoni su 27 presenze totali). Unici due “up” della sua stagione gli
ingressi in campo in un turno di Coppa di Lega e uno di Coppa d’Inghilterra nei
quali ha contribuito a ribaltare una situazione di svantaggio.
CAMPIONATO
Senza le numerose vittorie conquistate nelle varie coppe
scende un po’ la posizione di Henderson, che paga la presenza costante
in un campionato mediocre del Liverpool. Lallana si prende quindi la
prima posizione anche nelle due medie. Sale nelle prime posizioni Markovic,
sfruttando le 19 presenze (numero minimo per entrare in graduatoria) chiuse con
7 vittorie e 3 sconfitte: non un granché ma meglio dei suoi compagni…
Fra i peggiori insieme a quelli citati nelle classifiche
totali troviamo Lovren, protagonista di un periodo orribile fra la
decima e la ventesima giornata di Premier League: in quelle undici partite il
Liverpool ha perso 4 volte, le uniche 4 su 11 nelle quali è stato schierato da
titolare…
BAYERN MONACO
TOTALE
Lewandowski batte in volata Neuer
nella classifica a punti e conferma la sua buona stagione in tutte le altre
graduatorie nelle quali Robben (in testa da inizio stagione con punteggi
altissimi) vince tre volte su quattro, ma perde in volata la media “non
corretta” a causa dell’ingresso in campo in semifinale di Coppa di Germania con
il Borussia Dortmund con i bavaresi in vantaggio (poi raggiunti dai gialloneri
e sconfitti ai rigori). A spezzare il predominio dell’olandese è Alaba,
che conclude con una media “non corretta! migliore grazie a un numero inferiore
di presenze e all’aver saltato il pessimo finale di stagione del Bayern, con
l’eliminazione in Champions League e tre sconfitte consecutive in campionato (a
scudetto già conquistato). Perfect Season per Ribery: con lui in campo
il Bayern ha sempre vinto e in un’occasione ha addirittura trasformato una
sconfitta parziale in una vittoria. Purtroppo per i bavaresi, a causa di vari
infortuni il francese è potuto scendere in campo da titolare solo in 17
occasioni.
Schweinsteiger e Rode
chiudono in fondo alle classifiche non corrette per via dei diversi spezzoni
giocati. In quelle corrette i peggiori dell’annata Bayern sono stati Bernat,
Dante e Muller, ma come potete vedere dalle tabelle i punteggi
rispetto agli altri compagni di squadra sono molto simili a causa delle
numerosissime vittorie ottenute dal team di Guardiola in stagione.
CAMPIONATO
Senza la Coppa di Germania Robben si riprende il
primo posto anche nella media “non corretta”. Scende parecchio Alaba
(quasi perfetto nelle coppe, con 8 vittorie su 9 partite, unica sconfitta in
Supercoppa di Germania), mentre salgono sui vari podi Xabi Alonso
(assente nelle tre sconfitte del Bayern di fine stagione) e Rafinha.
Nelle ultime posizioni troviamo come novità l’uomo della
finale mondiale, Gotze, praticamente perfetto nelle coppe (9 vittorie e
1 pareggio in dieci partite) ma meno decisivo in Bundesliga, dove ha
collezionato 5 punteggi negativi in 27 presenze complete (più 5 spezzoni).
BORUSSIA DORTMUND
TOTALE
Stagione molto particolare del Borussia, salvata in extremis
dalla qualificazione all’Europa League. In un’annata comunque negativa non
sorprende che il primo in tutte le classifiche sia un giocatore che più di una
volta non è stato schierato titolare (solo sei i suoi punteggi negativi, contro
i 10-12 della maggior parte dei suoi compagni): Kagawa. Il giapponese
oltretutto non è stato schierato nemmeno nel doppio confronto con la Juventus.
Discrete anche le performance di Subotic e Sokratis, ma i
punteggi bassi nelle vinte/perse corrette fanno capire quanto tutti siano stati
coinvolti in numerose sconfitte.
Fra i peggiori contando gli spezzoni troviamo Bender, Ramos
e il nostro Immobile, autore di una stagione assolutamente da
dimenticare: solo 5 punteggi positivi per lui contro i 9 negativi. Fra i più
utilizzati invece il peggiore è risultato essere Aubameyang,
protagonista di praticamente tutti i risultati negativi del Borussia
(addirittura 18 i suoi punteggi negativi). Poco sopra di lui troviamo Weidenfeller
e Hummels.
CAMPIONATO
Kagawa si conferma leader nelle graduatorie solo
campionato, mentre cambiano i suoi immediati inseguitori che diventano Gundogan
(6 sconfitte in 10 partite senza di lui e ben sette vittorie di coppa viste
dalla panchina o dalla tribuna) e Mkhitaryan (6 sconfitte in 9 partite
senza di lui).
I risultati di Bundesliga amplificano le imprese negative di Immobile (0 vittorie, 3 pareggi e 7 sconfitte da titolare) e Grosskreutz, che chiude con il record al contrario di –9 a causa di due ingressi in campo particolarmente negativi che hanno peggiorato due vittorie parziali trasformandole in un pareggio e una sconfitta. Tutti e due non hanno però abbastanza presenze per essere nelle graduatorie non corrette dove, oltre al solito Aubameyang, troviamo Kehl e Piszczek che hanno saltato qualche partita di troppo nella fase finale della stagione, un po’ più positiva in termini di risultati per il Borussia.
PARIS SAINT-GERMAIN
TOTALE
Cavani vince la classifica a punti,
ma è Marquinhos a imporsi in tutte le altre graduatorie. Con lui la
squadra è rimasta imbattuta in 38 occasioni valide su 39, con l’unica eccezione
dei quarti di finale con il Barcellona che hanno comportato l’eliminazione dei
parigini. Fra i migliori anche altre tre vecchie conoscenze del calcio
italiano, Thiago Motta, Thiago Silva e Pastore.
Fra i meno impiegati i peggiori punteggi sono stati quelli di Cabaye
e Rabiot, mentre fra i titolari e semititolari le prestazioni meno
esaltanti sono state quelle di Van der Wiel, Verratti e Matuidi.
Particolare soprattutto il caso di Van Der Wiel: senza di lui in campo la
squadra non ha mai perso nelle 20 occasioni in cui non ha giocato o è sceso in
campo solo per uno spezzone di partita. Annata negativa per le nostre
classifiche anche per il dominatore delle graduatorie PSG del 2013/14 Ibrahimovic.
Senza di lui, che quest’anno è stato costretto a saltare causa infortuni e
squalifiche ben 21 partite, il PSG ha ottenuto 17 vittorie, 3 pareggi e 1 sola
sconfitta, i quarti di finale con il Barcellona decisi già nella finale
d’andata nella quale non è sceso in campo in quanto squalificato. Con Ibra in
campo lo score è stato in media peggiore: 20 vittorie, 8 pareggi, 5 sconfitte e
2 spezzoni di partita.
CAMPIONATO
Le graduatorie
solo campionato sono dominate dal trio Cavani, Marquinhos
(imbattuto) e Pastore, con il primo e il secondo che si impongono in due
classifiche e il terzo nella restante.
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