Torna l’appuntamento estivo del lunedi con le
classifiche all-time per nazionali e le Super Coppe All-Time per nazionali
curate da Rado Il Figo. Questa settimana la prima delle due parti dedicate
all’Africa. Oggi Rado ci presenterà la costruzione delle sette classifiche che
vanno a determinare il Classificone Africano.
Puntata precedente:
IL SUPERMONDIALE 1930-2014: http://mds78.blogspot.it/2015/06/il-supermondiale-1930-2014-un-uso.html
IL SUPERMONDIALE 1930-2014: http://mds78.blogspot.it/2015/06/il-supermondiale-1930-2014-un-uso.html
Esposte le linee essenziali su come organizzare le
edizioni antologiche delle competizioni maggiori per nazionali, avvalendomi
come primo esempio dei Mondiali, proseguo applicandole ai successivi tornei. Il
tutto è, naturalmente, preceduto dalla presentazione della classifica
definitiva, il “classificone” del torneo interessato; non saranno ripetute nel
dettaglio specificità, variazioni adattive, correzioni e criticità particolari
di ognuna delle 7 classifiche “parziali”, rimandando a quanto illustrato per la Coppa del Mondo, lasciando
spazio comunque alle novità che, di volta in volta, si rendessero necessarie
per poterle stilare nel diverso contesto. Altrettanto vale per le scelte che
portano alla predisposizione dell’edizione “Super”.
Si comincia con la Coppa delle Nazioni Africane
CAF, più brevemente nota come Coppa d’Africa, in sigla CAN.
STORIA E FORMULE
La prima edizione del torneo continentale africano data 1957: da allora se ne contano 30 totali, fino all’ultima del corrente anno. Nonostante la nomea di cronica disorganizzazione, il calcio targato CAF ha saputo allestire costantemente la sua Coppa per nazionali, affiancandole negli ultimi anni pure un Campionato dedicato alle selezioni composte esclusivamente da giocatori militanti in patria.
Le fasi finali hanno
avuto regolare cadenza biennale,
negli anni dispari dal 1957 al 1965 (la competizione del 1961 fu posticipata di
un anno per la ristrutturazione dell’unico stadio usato dall’ospitante
Etiopia), in quelli pari dal 1968 al 2012, per tornare ai dispari dal 2013 per
permettere alle africane di affrontare
al meglio i Mondiali senza avere sulle gambe anche il torneo continentale
giocato qualche mese prima. In esse si sono succedute 38 nazionali per 316
presenze complessive, esclusi 3 posti lasciati vacanti dopo squalifiche e/o
ritiri. Lo specchietto sottostante riassume le 7 diverse formule finora adottate.
Legenda. E: edizione della fase finale (contraddistinta dall’anno di
disputa); N: numero di edizioni giocate con la formula interessata; P: numero
di partecipanti.
Non
ci si è quasi mai discostati dalla “formula
canonica” comprendente una prima fase a gruppi seguita da una a eliminazione
diretta, variamente articolate in base al numero di partecipanti, cresciuto
costantemente nel tempo all’aumentare dei membri iscritti alla CAF (soprattutto
per l’indipendenza ottenuta dalle colonie). Ecco le sparute eccezioni:
1)
nel 1959 si ebbe un regresso nelle partecipanti a 3, dovuto alla squalifica della Repubblica Sudafricana, una delle 4
sole nazionali associate all’epoca alla CAF;
2)
le prime tre edizioni conobbero, dato l’esiguo numero di concorrenti, formule
legate all’integrale eliminazione
diretta ovvero al girone unico;
3)
nel 1963 e 1965 si passò direttamente dai gironi alle finali, “saltando” le semifinali (in sostanza,
come nei Mondiali 1974 e 1978);
4)
nel 1976 semifinali e finali furono inglobate
in un girone unico finale a 4 (in sostanza, come nei Mondiali 1950).
ADATTAMENTI
I
consueti adattamenti, utili a
“uniformare” dove necessario le diverse formule per il loro inserimento nelle
classifiche, sono riportati nella tabella sottostante. Il meccanismo è sempre quello ufficiosamente applicato dalla FIFA:
presa a modello la formula con il
maggior numero di turni e di piazzamenti, si fissa il primo turno di ognuna
come tale, proseguendo poi dall’alto (dal primo posto) a scendere fino al
secondo turno.
Legenda. E: edizione della fase finale (contraddistinta dall’anno di
disputa). G: fase a gruppi; Q: quarti di finale; n: n-esimo posto assegnato
tramite apposita finale.
Tralasciando
al momento le prime due formule, per le altre l’unico adattamento degno di nota
è per l’edizione 1976, dove i
piazzamenti del girone finale a 4 sono sostituiti dagli analoghi assegnati
tramite le consuete finali per il 1° e il 3° posto: a tutti gli effetti, la
medesima soluzione usata per i Mondiali di Brasile 1950.
Passando
ora alla prima formula,
l’applicazione rigorosa del meccanismo di adattamento leggerebbe le semifinali,
suo primo turno, quali “fase a gruppo” e pertanto nella tabella dopo il pallino
nella casella “G” si dovrebbe “saltare” a quello nella casella “2” . Tuttavia un così rigido
rispetto della procedura mi è parso fin troppo
penalizzante per le due
semifinaliste perdenti, già danneggiate in alcune classifiche per le poche
gare giocate; in particolare, ho reputato troppo svantaggiosa questa lettura
quando la fase finale a 4 squadre era preceduta dalle qualificazioni, come
nelle prime edizioni degli Europei. Dovendo tracciare una linea guida comune a
tutti i tornei, ho riconosciuto una
prima eccezione al meccanismo, per cui tutte le formule con non più di 4
partecipanti sono sempre e comunque lette come assegnanti i primi 4 (o meno)
posti, a prescindere dalla loro esatta articolazione. Nel concreto, non credo
esistano difficoltà d’interpretazione quando dette formule “minime” comprendono
(solo) semifinali e finali; quando invece si è di fronte a un girone unico, come la seconda formula (1959), la seconda
classificata e le seguenti rimangono tali, non venendo perciò considerate né
come eliminate nella fase a gruppi né come (tutte) finaliste.
Le
conseguenze di quanto finora illustrato sulle varie classifiche saranno
illustrate strada facendo.
Per
gli adattamenti geo-politici, non mi discosto molto dalle convenzioni
universalmente accettate di sommare i risultati:
a)
del Dahomey al Benin;
b)
dell’Alto Volta al Burkina Faso;
c)
del Congo Léopoldville poi Kinshasa e dello Zaire al Congo Democratico;
d)
della Repubblica Araba Unita all’Egitto;
ricordando
che reputo il Congo Brazzaville come il Congo
“con altra dicitura” per distinguerlo da quanto sopra sub c).
CLASSIFICA PER PUNTI (1)
La
“classifica classica” ordina le
nazionali per i punti conquistati, assegnandone sempre 3 per vittoria (anche se
fino al 1994 ne valeva 2). In caso di pari punti, prevale chi ha giocato meno
gare e, occorrendo, chi ha la miglior differenza reti ovvero ha segnato il
maggior numero di reti. Come correttivo,
sono escluse le partite di spareggio e le ripetizioni di quelle a eliminazione
diretta, nonché le finali per il 3°
posto (essendo gare giocate fra due squadre eliminate in semifinale); inoltre i risultati sono sempre quelli
conseguiti al 90’ ,
anche in caso di disputa di tempi supplementari e/o rigori.
Legenda. D: partite giocate; V: partite vinte; N: partite pareggiate; P:
partite perse; F: reti segnate; S: reti subite; PU: punti; DR: differenza reti;
QR: quoziente reti.
CLASSIFICA OLIMPICA (2)
La
classifica replica il medagliere
olimpico come tradizionalmente compilato: prevale, così, la nazionale che
vanta il maggior numero di primi posti; in caso di parità si prosegue guardando
i secondi, i terzi, i quarti posti, passando poi alle eliminazioni ai quarti e
concludendo con quelle ai gruppi.
Legenda. n: n-esimi posti conquistati; Q: eliminazioni ai quarti di finale;
G: eliminazioni nella fase a gruppi; R: ritiri o squalifiche cui non si è
proceduto a sostituzioni; T: presenze totali nella fase finali, al netto di R.
Alcuni
dati:
a)
l’Egitto vanta il primato di presenze (22, a pari merito con la Costa d’Avorio), di vittorie (7) e di “copie originali” (letteralmente) del trofeo (1 come Ghana e Camerun), attribuite a titolo definitivo
a chiunque vinca 3 edizioni (con conteggio che riparte da zero per tutti dopo
ogni assegnazione, contrariamente alle norme UEFA);
b)
14 le nazionali ad aver vinto almeno
un’edizione del torneo: se l’Egitto è il primatista quasi doppiando i più
immediati inseguitori Ghana e Camerun,
fermi a quota 4, più di metà di chi ha alzato la coppa si è fermato all’impresa
unica, essendo 8 i nomi con un’unica tacca a favore;
c)
a fronte di 30 edizioni, si contano solo
28 quarti posti; ciò è dovuto alle prime due edizioni e sempre per colpa
della squalifica inferta alla Repubblica
Sudafricana per l’apartheid, che ridusse le partecipanti totali a 3,
corrispondenti alle sole nazionali iscritte alla CAF;
d)
detto della forzata mancata sostituzione sudafricana nel 1957 (la squalifica
del 1959 fu inflitta “preventivamente” e non a torneo in corso), gli altri due
posti lasciati vacanti sono entrambi dovuti a ritiri: nel 1996 la Nigeria rinunciò adducendo insufficienti garanzie sulla sua sicurezza
per le tensioni politiche internazionali, e la Guinea rigettò l’invito a
sostituirla. Nel 2010 il Togo diede
forfait dopo il tragico attentato subito a mano dei ribelli di Cabinda, che
costò la vita a un vice allenatore e un addetto stampa, oltre il ferimento di
molti giocatori; chiaramente nessuno volle rimpiazzarlo.
CLASSIFICA COPPA DEL MONDO
(3)
Versione “dimezzata” dell’analoga usata nella
Coppa FIFA: qui i punti assegnati al vincitore di ogni edizione sono 16, e non
32, essendo la classifica tarata sempre sul massimo numero di partecipanti
registrato in assoluto. Si prosegue pertanto coi 15 punti dati al secondo
classificato, e via a scalare di un punto fino ai 9 attribuiti al peggior
eliminato nei quarti, concludendo coi 5 per chi fa parte della migliore metà
degli eliminati ai gironi e coi 4 per le restanti squadre. In caso di parità,
prevale chi ha conquistato più volte 16 punti, poi 15 e via a scalare fino ai
4.
Legenda. P: punti; le edizioni sono identificate dall’anno della fase
finale.
Alcune
precisazioni:
a)
per l’eccezione al meccanismo di adattamento, i punti minimi assegnati nelle edizioni con 4 partecipanti sono 13
e in quelle con 3 sono 14, e non 4;
b)
per le edizioni con 6 o 8 partecipanti,
dopo i 13 punti assegnati alla quarta classificata, si passa direttamente ai 5
della migliore metà degli eliminati ai gironi, come vuole la regola comune, qui
adattata ai diversi numeri della Coppa d’Africa.
CLASSIFICA CAN
(4)
La classifica “di casa”, interpretabile quale
l’olimpica valorizzata. Rispetto a quanto illustrato nel classificone dei
Mondiali, ha subito una modifica il 3
dicembre 2014, con efficacia retroattiva, in occasione del sorteggio per la
fase finale dell’ultima edizione giocata. Per la parte che qui interessa, è ora
attribuito un punto in più tranne per l’eliminazione nella fase a gruppi quale
quarta nel girone, dov’è confermato l’unico di competenza. Sotto quest’aspetto,
pertanto, si differenzia rispetto alla classifica Coppa del Mondo; infatti, le eliminate ai gironi sono sempre divise
in due blocchi, lì in base alla classifica totale della singola edizione,
qui, invece, rispetto alla classifica del proprio gruppo.
La
nuova attribuzione non deve essere interpretata rigidamente ma nel contesto
odierno, per poterla estendere al passato e alle altre competizioni: essa,
infatti, è concepita avendo come riferimento formule con gironi iniziali a 4
squadre e qualificazione al turno successivo per le prime due classificate.
Pertanto dev’essere letta come assegnante i 2 punti alla terza quale “migliore
eliminata nel suo gruppo” e 1 punto alla quarta quale “peggiore eliminata nel
suo gruppo”. In quest’ottica diventa più facile adattarla agli altri scenari,
con un numero diverso di componenti ovvero di eliminate in un gruppo.
Giocando
d’anticipo, espongo la tabella sottostante da applicare in via generale.
Legenda. P: n-esima miglior eliminata nel gruppo; E: numero di eliminate
nel gruppo.
In
breve:
a)
sono sempre assegnati 2 punti alla miglior eliminata nel girone e 1 punto alla peggiore,
cioè l’ultima classificata, fatta eccezione quando le due posizioni… sono la
medesima, vale a dire quando l’unica eliminata è l’ultima del gruppo, cui vanno
1,5 punti (“via di mezzo” delle 2 attribuzioni “di partenza”);
b)
analogo bottino di 1,5 punti spetta alla seconda migliore eliminata, cioè la
penultima in classifica, quando sono 3 squadre a non passare il turno;
c)
infine, sempre adottando il “metodo lineare”, si arriva agli 1,67 e 1,33 punti
attribuiti, rispettivamente alla seconda e terza miglior eliminata, cioè alla
terzultima e penultima in classifica, quando sono 4 squadre a non passare il
turno.
La nuova classifica CAN
sarà usata solo per i tornei che abbiano disputato un’edizione dopo la data
suindicata, mentre per tutti gli altri (compresi i Mondiali) si mantiene la vecchia
versione.
Legenda. P: punti; n: n-esimo posto (8 punti per il 1°, 6 per il secondo, 4
per il 3° o il 4°); Q: eliminazioni ai quarti di finale (3 punti); GA: eliminazioni
nella fase a gruppi da 2 punti; GC: eliminazioni nella fase a gruppi da 1,5
punti; GE: eliminazioni nella fase a gruppi da 1 punto.
Alcune
precisazioni:
a)
le attribuzioni da 1,5 punti (GC) sono 12 e corrispondono alle edizioni 1963,
1965, 1992 e 1994 dove la fase a gruppi era articolata in (2 o 4) gironi da 3
con eliminazione solo dell’ultima;
b)
le attribuzioni da 2 punti (GA) differiscono di due unità da quelle da 1 punto
(GE) per i ritiri di Nigeria (1996) e Togo (2010) che lasciarono i rispettivi
gruppi con 3 squadre.
CLASSIFICA UEFA (5)
È
l’attuale classifica UEFA per nazionali, calcolata sulle sole gare delle fasi
finali. Prima di procedere, ritengo utile inserire lo specchietto dei punti di bonus assegnati per ogni partita giocata
nei vari turni delle formule finora adottate.
Legenda. E: edizione, identificata dall’anno della fase finale; G: bonus
per la fase a gruppi; Q: bonus per i quarti di finale; S: bonus per le semifinali;
F3: bonus per la finale per il 3° posto; F1: bonus per la finale per il 1°
posto; M: totale massimo di bonus per l’edizione (al netto di ripetizioni e
spareggi).
Ricordo
come il principio base attribuisca il medesimo totale massimo di bonus (111.000 punti fino al 2012, 120.000 dal
2013) a prescindere dall’articolazione della formula, concentrando quelli
dei turni eventualmente mancanti nella fase a gironi, in tal modo favorendo le
formule più brevi e/o con poche partecipanti. Detto questo, sono necessarie
ulteriori precisazioni:
a)
per l’eccezione al meccanismo di
adattamento, le prime due formule sono anche qui da leggere come se
coinvolgessero esclusivamente semifinali e finali; pertanto il massimo dei
bonus è parametrato ai soli due ultimi turni, per un totale di 66.000 di punti e non 111.000 come in tutti gli
altri casi;
b)
nella terza formula, il bonus per la
finale per il 3° posto non sono i canonici 18.000 punti; la particolare
struttura avrebbe portato al paradosso che, chi lì impegnato, avrebbe
conseguito un bonus medio per gara inferiore a quello delle squadre eliminate
nei gironi. Per evitarlo, e questo varrà anche negli altri tornei ove dovesse
ripetersi uguale situazione, è così attribuito anche a detta gara lo stesso bonus previsto per una partita
dei precedenti gironi (qui pari a 36.500);
c)
in qualche formula, alcuni turni inglobano quelli normalmente previsti (p.es.:
nel 1976 il girone finale include di fatto semifinali e finali), e pertanto
sono racchiusi in un’unica maxi-casella.
Prima
di presentare la tabella con la classifica UEFA, rammento essere l’unica basata
su una media e non su una somma; in altre parole, le nazionali sono valutate
sulla somma dei punti medi per gara divisa per il numero di fasi finali
disputate, un’autentica… “media delle
medie punti”.
Legenda. M: T/N; T: somma delle medie punti per gara; N: edizioni disputate
(identificate dall’anno della fase finale).
BOMBA (6)
La
classifica ideata da Antonio Bomba,
cui ho apportato il correttivo di parametrare
i bonus del superamento del turno, ovvero della vittoria finale, per la
percentuale di qualificazione effettiva, tarati
agli 8 previsti quando è pari al 50%. Come per la precedente classifica,
ritengo utile inserire preliminarmente lo specchietto
riassuntivo dei bonus assegnati in ogni formula.
Legenda. E: edizione, identificata dall’anno della fase finale; G: bonus
per l’eliminazione nella fase a gruppi; Q: bonus per l’eliminazione nei quarti
di finale; n: bonus per l’n-esimo classificato.
Per
le maxi caselle, si veda quanto spiegato nella classifica UEFA, sub c).
Prima
di presentare la classifica Bomba, ricordo che il secondo correttivo da me apportato è di stralciare pure qui
spareggi e ripetizioni di gare a eliminazione diretta.
Legenda. P: punti; D: partite giocate; V: partite vinte; N: partite
pareggiate; P: partite perse; F: reti segnate; S: reti subite; DR: differenza
reti; E+: partite vinte ai tempi supplementari; E-: partite vinte ai tempi
supplementari; R+: partite vinte ai tiri di rigore; R-: partite perse ai tiri
di rigore; B: bonus totali.
CLASSIFICA
RIF (7)
Buon’ultima,
la classifica stilata col mio personale
metodo; come per le precedenti due, inserisco preliminarmente lo specchietto riportante il valore assegnato
a ogni turno parametrato alla percentuale di passaggio del turno, tarata al
100 attribuito quando è pari al 50%.
Legenda. E: edizione, identificata dall’anno della fase finale; G: valore
della fase a gruppi; Q: valore dei quarti di finale; 4: valore della finale per
il 3° posto persa; 3: valore della finale per il 3° posto vinta; 2: valore
della finale per il 1° posto persa; 1: valore per il vincitore dell’edizione;
T: valore totale attribuito all’edizione.
Per
le maxi caselle, si veda quanto spiegato nella classifica UEFA, sub c).
Prima
di presentare la classifica Rif, ricordo che in essa sono stralciati spareggi e
ripetizioni delle gare a eliminazione diretta, e sono conteggiati i risultati ottenuti al 90’, anche ove disputati i
supplementari e/o i tiri di rigore.
Legenda. V: valore totale dei turni superati nelle edizioni giocate
(identificate dall’anno della fase finale).
A lunedì prossimo con la presentazione del “Classificone” della Coppa d’Africa e la Super Coppa d’Africa 1957-2015!
Tweet
Trovi interessanti gli argomenti di questo blog? Ti piacerebbe contribuire a mantenerlo in vita? Senti che chi scrive qui meriterebbe di essere in qualche modo ricompensato? Adesso puoi farlo tramite una donazione!
Segui su Facebook gli aggiornamenti di "Calcio e Altri Elementi": https://www.facebook.com/calcioealtrielementi2
Segui su Twitter gli aggiornamenti di "Calcio e Altri Elementi": https://twitter.com/Calcioealtri
Nessun commento:
Posta un commento