COME TUTTO
EBBE INIZIO
I motivi
per cui stilai la classifica definitiva della Coppa del Mondo, il
“classificone”, furono “pratici”, per quanto
ludici: oltre all’interesse innato per statistiche, numeri e graduatorie, nel
2006 io e la mia stretta cerchia di conoscenze ci stufammo di usare i più noti
videogiochi calcistici solo per ricreare i tornei per nazionali (e per club)
del passato ovvero “anticipare” gli esiti dei più prossimi ancora da disputare.
Si pensò così di varare un’edizione “antologica” (della fase finale) di
ogni competizione, aperta alle migliori partecipanti nella storia, creando
pertanto la Super Coppa del Mondo, il Super Campionato Europeo, la Super
Coppa America e via discorrendo.
Mi
propongo di condividere qui lo sviluppo dell’idea con cui si arrivò a disegnare
il quadro definitivo di tutti i tornei: qualche lettore potrebbe così seguire
le nostre orme e avere fra le mani un “pacchetto completo” per un
impiego sicuramente originale delle simulazioni elettroniche (ma pure con i
sempre verdi biliardino e calcio da tavolo) con cui trascorrere ore di sfide
nei prossimi mesi estivi dedicati alle ferie (e magari utilizzare così
nazionali destinate a rimanere solo uno dei tanti nomi fra le disponibili).
I punti
essenziali di ogni elaborazione furono la scelta di formula, partecipanti e
norme tecniche. Poiché proprio per i Mondiali sono i più articolati,
rappresentano l’esempio migliore di come si è poi proceduto negli altri casi
(decisamente… più semplici, a posteriori) e quindi ne illustro ora i dettagli
sostanziali.
FORMULA
Mentre per
le norme tecniche ci si affida a quanto previsto dall’ultima edizione
disputata, più che altro per semplicità, per la formula si adotta la più
ricorrente, almeno in linea di principio: infatti, si obiettò, se
l’edizione antologica di un torneo è aperta alle migliori partecipanti della
sua storia, chi meritava di essere selezionato più di tutti coloro che se lo
erano aggiudicato almeno una volta? All’epoca, in alcuni casi le formule
più usate non garantivano tale accesso: in particolare, i campioni di Europei e
Coppa d’Africa (rispettivamente 9 e 13) erano di gran lunga superiori alle
partecipanti ammissibili (4 e 8), e si dovette ricorrere a una precisazione.
Pertanto la formula è la più ricorrente con un numero di partecipanti non
inferiore a quello delle squadre che hanno vinto almeno un’edizione del torneo
interessato; in caso di parità, la preferenza si accorda alla più recente.
Ove tale garanzia non fosse applicabile, si ritorna al concetto di partenza.
Applicato
il tutto ai Mondiali, la formula più usata è l’attuale, in vigore dal 1998,
adattissima con le sue 32 partecipanti a includervi anche le 8 nazionali finora
iridate (Argentina, Brasile, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Spagna
e Uruguay).
PARTECIPANTI
Il passo
successivo è selezionare le squadre protagoniste della Super Coppa del Mondo, e
qui entra in scena il classificone. Sono quindi le sue prime 32? No, troppo
facile. O meglio: siccome ci piace far le cose per bene, l’edizione
antologica deve essere la replica più fedele possibile di una reale del torneo,
e nei Mondiali ogni confederazione ha diritto a un diverso numero di presenze,
in base ai (supposti) rapporti di forza esistenti. Come detto sopra, essendo
una norma tecnica del torneo, per la distribuzione dei posti ci si affida a
quanto dettato per Brasile 2014, dove si è confermata la medesima delle
precedenti 2 edizioni:
a) 13
dall’UEFA
b) 5 dalla
CAF
c) 4
dall’AFC
d) 3 dalla
CONCACAF
e) 4 dalla
CONMEBOL
f) la
vincente dello spareggio fra la 4ª della CONCACAF e la 1ª dell’OFC
g) la
vincente dello spareggio fra la 5ª della CONMEBOL e la 5ª dell’AFC.
Come
verificabile, i biglietti assegnati sono solo 31; il restante, infatti,
spetta sempre all’organizzatore, a prescindere dalla confederazione di
appartenenza, ammesso direttamente alla fase finale.
Come
“tradurre” il tutto nella Super Coppa, tenendo valido quanto finora esposto? L’esposizione
delle prescelte funziona meglio di tante spiegazioni preliminari. Ecco
quindi le 32 nazionali selezionate e le 2 perdenti gli spareggi (in corsivo); i
colori usati per distinguere le confederazioni sono gli ufficiali della FIFA,
mentre sono sottolineate le nazionali iridate aventi, come visto, una prelazione
nella partecipazione. Per semplicità, fa testo la confederazione di attuale
affiliazione, per cui Israele è europea e l’Australia asiatica.
Legenda. Conf: Confederazione;
EU: UEFA; AF: CAF; AS: AFC; OC: OFC; NA: CONCACAF; SA: CONMEBOL. Fra parentesi,
la posizione nel classificone.
Prima di
tutto, sono individuate le eventuali posizioni “jolly”, assegnate
alle ammesse di diritto alla fase finale e non comprese nella distribuzione dei
posti, incluso il caso in cui detta spartizione non esiste (come solitamente,
ma non sempre, nei tornei continentali). Come regola generale, sono
attribuite alle meglio piazzate nel classificone, a prescindere da ogni
altro fattore,e in particolare dall’aver vinto o no almeno una volta la
competizione. Nel Super Mondiale, pertanto, l’unico jolly spetta alla
Germania, 1ª del classificone; selezionati così i tedeschi, si prosegue
continente per continente, scegliendo le migliori nazionali di ognuno, in
termini di posizione nel classificone, entro i limiti d’iscrizione concessi,
avendo cura d’inserirvi, fin dove possibile, i vincitori di almeno un’edizione.
P.es.: fosse rimasta esclusa un’europea iridata, sarebbe stata ammessa al posto
dell’Austria, sacrificata quale peggior esponente UEFA delle sue prime 13 (dopo
la Germania); se le sudamericane campioni del Mondo fossero state 6, allora
l’ultima di esse sarebbe stata comunque esclusa, avendo la CONMEBOL a
disposizione solo 4 posti “certi” e 1 via spareggi (dove confluisce la quinta).
Comunque, forti anche di occupare le prime 8 posizioni in assoluto, le
nazionali campioni sono tutte presenti senza dover ricorrere ad alcuna
sostituzione.
L’esito
“virtuale” degli spareggi dipende sempre dal piazzamento delle due contendenti:
per cui Cuba prevale sulla Nuova Zelanda grazie al suo 49° posto superiore al
62° della nazionale OFC, così come il Paraguay s’impone sui nord coreani dall’alto
della sua 23ª piazza contro la 51ª degli avversari asiatici. Chiaramente, il
piazzamento soccombe se nello spareggio è coinvolta una squadra laureatasi
campione del Mondo. Se non si volesse far ricorso ai due accoppiamenti di
Brasile 2014, decisi per sorteggio, le scelte di cui alle lettere f) e g)
possono essere “inglobate” in un’unica più “meritocratica” per la quale sono
preferite le 2 nazionali migliori fra la 1ª OFC, la 4ª CONCACAF, la 5ª AFC e la
5ª CONMEBOL; tuttavia l’esito è il medesimo, con cubani e paraguayani in Super
Coppa del Mondo e nord coreani e neozelandesi ancora fuori.
FORMULA E CALENDARIO
La Super
Coppa del Mondo FIFA 1930-2014 si sviluppa come Brasile 2014 nelle sue linee
essenziali. La formula prevede una fase a gruppi seguita da 3 a eliminazione
diretta (ottavi di finale, quarti di finale e semifinali) e le finali
per il 3° e il 1° posto.
I gruppi
sono 8 da quattro squadre l’uno: sono attribuiti 3 punti a vittoria, 1 a
pareggio e 0 a sconfitta. La classifica considera i seguenti discriminanti:
1) punti
2)
differenza reti
3) reti
segnate
4) punti
nei confronti diretti
5)
differenza reti nei confronti diretti
6) reti
segnate nei confronti diretti
7)
sorteggio
Agli
ottavi di finale accedono le prime due di ogni gruppo. Da qui in avanti si
procede a eliminazione diretta: in caso di parità al 90’, si disputano due
tempi supplementari da 15’ l’uno seguiti, in caso di persistente parità, dai
tiri di rigore.
Mentre gli
accoppiamenti dagli ottavi alle finali sono fissati da un tabellone, la
composizione degli 8 gruppi è affidata a un sorteggio pilotato con
l’adozione di fasce di merito e geografiche. Di fatto, tutti i tornei ormai
seguono questa strada; per dare maggiore uniformità alle edizioni antologiche,
tutti i criteri di merito sono sostituiti dai piazzamenti nel classificone,
mentre per i restanti si cerca l’adattamento più aderente alla realtà. Per i
Mondiali, tutto sommato, le cose sono semplici: dal 1998 il merito è usato solo
per comporre la prima fascia (le teste di serie), mentre per le altre ci si
affida esclusivamente alla provenienza geografica. Anzi, il secondo criterio è
tanto rigido da vietare che squadre della medesima confederazione siano
presenti in più fasce, mentre (ovviamente) una stessa fascia può essere
composta da nazionali di diversi continenti. Conseguentemente, le 3 fasce
geografiche possono essere anche di numerosità diversa, ma la più vicina
possibile a 8.
Le 8 teste
di serie di Brasile 2014 furono l’organizzatore (d’ufficio) e le 7 meglio
piazzate nel ranking FIFA di ottobre 2013; “tradotto”, diventano le prime 8 del
classificone: come visto, sono anche tutte le squadre almeno una volta campioni
del Mondo, di cui 5 sono europee e 3 sudamericane. Restano sul campo 9 nazionali
UEFA, 5 CAF, 4 AFC e CONCACAF e 2 CONMEBOL, e la composizione delle fasce
geografiche è suggerita dai numeri. Senz’altre (inutili) spiegazioni, il
responso è il seguente:
Le norme
del sorteggio sono così sintetizzabili:
1) ogni
gruppo è composto da una squadra per fascia, eccetto uno che avrà due nazionali
di Fascia 2 e nessuna di Fascia 3;
2) ogni
gruppo deve essere composto da nazionali di confederazione diverse, eccetto 6
che avranno 2 squadre europee;
entrambe
rispettate con questi accorgimenti:
a) la
Germania (1ª del classificone) è inserita d’ufficio nel Gruppo A;
b) una
testa di serie sudamericana (Argentina, Brasile, Uruguay), scelta per
sorteggio, avrà due avversarie europee nel suo gruppo, rappresentando
l’eccezione della norma 1);
c) i
gironi delle due sudamericane non estratte sub b), hanno un’africana quale
squadra di fascia 3.
Per non
lasciare, letteralmente, nulla al caso, in luogo di un sorteggio vero e proprio
si può optare (come facemmo e suggerisco) per una composizione a tavolino dei
gruppi, seguendo il cosiddetto “tabellone tennistico”, per cui la somma
dei piazzamenti nella graduatoria di valore delle squadre è la medesima in ogni
girone e in ogni sfida a eliminazione diretta. Anche in questo caso, meglio di
tante spiegazioni teoriche gioca il quadro dei gruppi così composti, come sotto
proposto.
I due
numeri a fianco di ogni squadra indicano la posizione nella graduatoria di
merito fra le 32 partecipanti in base al piazzamento nel classificone riportato
fra parentesi. P.es.: il Senegal è la 29ª miglior partecipante in virtù del suo
44° posto nel classificone. Rispetto al tabellone tennistico “puro”, sono
necessarie alcune variazioni per rispettare i vincoli del sorteggio: p.es., la
Germania (n. 1) dovrebbe incontrare nel girone le squadre al 16°, 17° e 32°
posto in graduatoria, affinché la somma dei piazzamenti sia 66; ciò non è però
possibile perché Messico (16°) e Cuba (32°) appartengono entrambi alla Fascia
4. Il dover scegliere fra l’una o l’altra delle due nazionali CONCACAF, rende
poi altrettanto inattuabile l’inserimento nel Gruppo A anche della Polonia
(17ª). Giostrando fra le varie combinazioni, gli 8 gruppi più vicini “a somma
66” rispettanti i due vincoli imposti, sono così quelli sopra esposti.
Per il
calendario,
convenimmo che le teste di serie dovessero affrontare le squadre in ordine
crescente di graduatoria. P.es.: nel Gruppo A, la Germania affronta nell’ordine
Cuba (32), Cile (19) e Russia (14); chiaramente la seconda gara di ogni
giornata vede impegnate le altre due squadre. Naturalmente, anche qui si può
ricorrere a soluzioni diverse.
Se le
“quaterne” di squadre sono scelte, come detto, in modo che la somma dei
piazzamenti in graduatoria sia la medesima, nemmeno il loro inserimento in
gruppo piuttosto che in un altro è casuale e rispecchia nuovamente i dettami
del tabellone tennistico. Si dia uno sguardo agli accoppiamenti
(prestabiliti) dell’eliminazione diretta:
Se
s’ipotizza che ogni gara sia sempre vinta dalla meglio piazzata, si vede che
pure tutte le teoriche sfide secche rispettano la norma di “medesima somma”,
per la precisione 9 per i quarti, 5 per le semifinali e 3 per la finalissima.
Ho saltato gli ottavi per un motivo preciso, valido per tutti i primi turni a
eliminazione diretta immediatamente successivi a gironi che qualificano due
squadre: in teoria la somma per detto turno dovrebbe qui essere 17 ma non è
possibile rispettarla. Infatti, tutti gli accoppiamenti “corretti” 1-16, 2-15 e
via fino al 7-10 e l’8-9 sono (o dovrebbero essere) già usciti come gare di
gruppo, per cui bisogna ricorrere a una “deroga” per cui una metà delle sfide
sono a somma 16 e l’altra a 18, avendo così (pari contro pari, dispari contro
dispari) 1-15, 2-16 e via fino al 7-9 e 8-10. Sono poi possibili, come in
questo caso, ulteriori “deragliamenti” dovuti ai vincoli di composizione dei
gironi; si veda, p.es., il quinto ottavo (O5) dove dovrebbero affrontarsi la 2ª
e la 14ª squadra, e non la 2ª contro la 16ª, essendo quest’ultima finita nel
Gruppo E non A.
ELEGGIBILITA’
E SQUALIFICHE
Le ultime
norme tecniche da illustrare riguardano l’impiego dei giocatori: ognuna delle
32 partecipanti può convocare per il torneo 23 giocatori, di cui 3 portieri,
di fatto tutti utilizzabili (salvo squalifiche o infortuni) in ogni partita,
poiché agli 11 titolari si affiancano 12 sostituti; sono poi ammesse 3
sostituzioni per parte a gara. Per una particolarità tutta della FIFA, che sul
punto supera pure il regolamento del gioco del calcio, mentre da portiere può
essere schierato chiunque dei 23 convocati, viceversa i 3 portieri devono
obbligatoriamente essere usati in quel ruolo.
Le squalifiche sono per cumulo di
ammonizioni ovvero per aver patito un’espulsione. Per la prima categoria, si ha
una gara di stop dopo ogni ammonizione pari; tuttavia terminati i gironi tutti
i gialli fin lì subiti sono cancellati. Rimangono quindi in piedi le
squalifiche da scontare: chiunque fosse ammonito per la seconda volta nella
terza gara del gruppo, salta gli eventuali ottavi di finale.
Per le espulsioni si possono tracciare
delle norme generali, valide per tutti i Super Tornei: i vari regolamenti
prevedono solo che a ogni rosso segua almeno una partita di squalifica, con
misura della pena da proporzionare alla gravità dell’infrazione che ha portato
all’espulsione. Per dare un peso almeno alla recidiva, stabilimmo che all’n-sima
espulsione corrispondessero n gare di squalifica; per cui al primo rosso
si sta fermi una partita, al secondo due, al terzo tre e così via. Le
espulsioni per doppia ammonizione contano solo quanto un rosso e non come due
gialli (di fatto “cancellati”), mentre il giocatore ammonito e poi espulso
direttamente nella stessa partita si vede conteggiare sia un giallo sia un
rosso.
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