Concluse le
semifinali, vediamo quali sono le due squadre giunte fino alla finale, il loro posizionamento
di partenza e il cammino che le ha portate fino a Milano.
Vi ricordo che
all’interno del tabellone le squadre sono suddivise in
base al rispettivo turno di partenza e ordinate in relazione alla posizione
occupata nel ranking Uefa di inizio stagione, le squadre con colore di sfondo verde sono quelle ancora in gara.
Le semifinali di Champions League hanno emesso il loro verdetto: a Milano,
sabato 28 maggio, si affronteranno per la seconda volta in tre anni in un derby
il Real Madrid, leader del ranking Uefa per il quarto anno consecutivo
nella prossima stagione, e l’Atletico Madrid che occupa attualmente la
quinta posizione, ha eliminato in semifinale il Bayern Monaco che lo precedeva
in classifica e l’anno prossimo partirà dal quarto posto scavalcando il
Chelsea.
In finale arrivano due
rappresentanti della nazione dominante negli ultimi quattro anni, la Spagna,
mai come ora staccatissima in testa al ranking Uefa. Per la terza volta sarà un
derby iberico e in entrambe le altre occasioni ha vinto il Real
Madrid: 3-0 contro il Valencia nel 2000 e 4-1 ai tempi supplementari
contro l’Atletico Madrid nel 2014. In altre tre circostanze la finale di
Champions League si è decisa con un derby “nazionale”: Milan-Juventus
3-2 ai rigori nel 2003, Manchester United-Chelsea 6-5 ai rigori nel 2008
e Bayern Monaco-Borussia Dortmund 2-1 nel 2013. E’ quindi la terza volta
in quattro anni che una sola nazione è rappresentata nell’epilogo della massima
competizione continentale.
Il Real Madrid
è arrivato a Milano superando agevolmente la fase a gironi con 16 punti in 6
partite, 19 gol fatti ed appena 3 subiti. Vittime dei “blancos” gli ucraini
dello Shakhtar Donetsk, gli svedesi del Malmoe e soprattutto i
francesi del Paris Saint-Germain, gli unici che hanno fermato il Real
Madrid con uno 0-0 in casa prima di venire sconfitti per 1-0 al Bernabeu.
Partita la stagione con Benitez, il Real si è presentato agli ottavi
contro la Roma con un nuovo allenatore, Zidane, ma senza
arrestare la sua marcia: i giallorossi sono stati infatti eliminati con un
doppio 2-0 prima all’Olimpico e poi a Madrid. Più arduo del previsto invece
l’impegno nei quarti di finale: persa l’andata a Wolfsburg 2-0 al Real
serviva un miracolo per passare il turno, miracolo avvenuto e firmato da Cristiano
Ronaldo che con una tripletta ha permesso alla squadra di ribaltare il risultato.
In semifinale il sorteggio ha riservato alle “merengues” il Manchester City,
che è stato capace di strappare uno 0-0 in Inghilterra ma è stato sconfitto 1-0 al
Bernabeu.
Più difficile ma proprio per questo più
esaltante il percorso dell’Atletico Madrid. Esattamente come è capitato
al Barcellona l’anno scorso, i “colchoneros” hanno disputato una vera e propria
Champions League “vecchio stile” affrontando solo campioni nazionali:
nei gironi il Benfica (Portogallo), il Galatasaray (Turchia) e l’Astana
(Kazakistan), negli ottavi il PSV Eindhoven (Olanda), nei quarti i
detentori del trofeo e campioni di Spagna in carica del Barcellona e
nelle semifinali i campioni tedeschi del Bayern Monaco. Curiosamente
questo percorso netto si fermerà proprio in finale contro il Real Madrid,
giunto secondo nella Liga 2015/16. Il girone ha riservato qualche sofferenza di
troppo agli uomini di Simeone che dopo un buon successo in Turchia
contro il Galatasaray hanno inaspettatamente perso 2-1 in casa con il Benfica e
pareggiato una delle due partite contro i kazaki dell’Astana. Per chiudere il
girone al comando con 13 punti è stato necessario prima battere nuovamente i
turchi e poi superare il Benfica in trasferta nell’ultima partita del girone
che ha deciso quale squadra sarebbe stata testa di serie negli ottavi. Nel
primo turno a eliminazione diretta la sorte ha assegnato all’Atletico i
campioni d’Olanda, battuti solamente all’ottavo tiro dei calci di rigore dopo
che nessuna delle due squadre era riuscita a segnare un gol nei 210 minuti di
gioco. La prima vera impresa dell’esaltante cammino della banda di Simeone è
arrivata nei quarti di finale quando, dopo una sconfitta immeritata per 2-1 al
Camp Nou, l’Atletico è riuscito a ribaltare il risultato e a qualificarsi
superando per 2-0 il Barcellona in casa con una doppietta di Griezmann.
Il collezionista di miracoli “Simeone” ha allargato la sua collezione nei
quarti, dove ha eliminato il Bayern Monaco vincendo 1-0 in Spagna e perdendo
ieri 2-1 una tiratissima partita in Germania. Se riuscisse a conquistare il
successo finale non ci sarebbe davvero nulla da dire sul trionfo dell’Atletico,
che arriverebbe alla coppa dopo aver eliminato una dopo l’altra le tre
grandi favorite del torneo.
Appuntamento a domani per l’aggiornamento dedicato al
tabellone di Europa League e a venerdì mattina per l’aggiornamento del ranking
Uefa dopo la conclusione delle semifinali.
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