Rado Il Figo analizza per Calcioealtrielementi.com il sorteggio di Euro 2020 a pochi giorni dall'evento, previsto per sabato.
Premesse
Terminati i gironi di qualificazione a Euro 2020, i quali hanno definito le prime 20 finaliste nelle prime
2 classificate di ognuno di loro, e definiti gli spareggi da cui usciranno gli
ultimi 4 biglietti per il torneo cosiddetto “itinerante” (per non dire “a
12 organizzatori”), è tempo di analisi sul sorteggio che definirà il volto
dei 6 gruppi della fase finale.
Nell’occasione, diventa interessante appurare come si sia giunti
alla paradossale situazione del Belgio,
e le lamentele scaturite: nonostante sia testa
di serie (anzi, la migliore delle squadre di prima fascia), si ritrova già
inserito in un determinato gruppo senza essere un ospitante (come lo era
inizialmente, salvo poi costringere l’UEFA a depennare Bruxelles per ritardi organizzativi, sostituendola con Londra, dove si giocheranno così tre
gare di gruppo oltre alle programmate semifinali e finale) ma pure con le tre avversarie, di fatto, decise o da
decidere a tavolino, senza un ricorso diretto della pesca dalle urne. In
effetti, posso anticipare come i Diables Rouges siano stati particolarmente
sfortunati, finendo intrappolati in una perversa
serie di circostanze difficilmente prevedibili.
Gli
spareggi
Usando, per brevità, da qui in avanti le sigle triletterale FIFA
per identificare le federazioni (fed),
parto dalla Nations League (UNL) 2019
per illustrare come sono stati composti i 4 percorsi degli spareggi per Euro 2020. Qui sotto riporto la sua classifica globale e definitiva, dove
il numero a destra di ogni fed indica la relativa posizione, con un asterisco a
evidenziare le 12 ospitanti, mentre i colori ricordano le Leghe (rosso per la A, celeste per la B, verde per la C e giallo
per la D), dove i toni più scuri individuano le prime dei 4 gruppi cui ognuna è
suddivisa.
Evidenzio come la classifica sopra riporta si differenzi dalle analoghe finora usate o pubblicate. Infatti:
a) rispetto a quella adottata per i sorteggi dei gruppi
eliminatori di Euro 2020, variano le prime
4 posizioni assolute, dettate dagli esiti delle finali di UNL 2019
(all’epoca ancora da giocare) mentre ai fini suddetti si ripiegò sui risultati
ottenuti nei gironi. Potrebbe parere un particolare di eccessivo formalismo, ma
se POR, NED, ENG e SUI non si
fossero qualificate direttamente a Euro 2020, avrebbero dato vita agli spareggi
di Lega A con accoppiamenti delle
semifinali prefissati in POR-SUI e NED-ENG (curiosamente… i medesimi delle
finali di UNL, decisi però dal fato);
b) le posizioni di ALB, MNE
e CYP (Lega C) sono le corrette, mentre solitamente qualcuno (come il Guerin Sportivo) piazza la prima alle
spalle delle altre due, considerandola erroneamente come una delle 4 retrocesse
in D, quando a scendere di categoria in realtà era CYP (prima della
ristrutturazione della UNL);
c) infine, nonostante ufficialmente sia stata presentata come la
medesima, diverge anche da quella utilizzata per riformulare la composizione delle Leghe per la prossima edizione di
UNL: sostanzialmente, le prime 4
posizioni di ogni Lega (ovviamente esclusa la A) si scambiano con le ultime 4
della Lega superiore. P.es., le posizioni dalla 9ª alla 12ª sono occupate da
BIH, UKR, DEN e SWE, mentre quelle dalla 13ª alla 16ª da CRO, POL, GER e ISL.
Vediamo ora gli esiti dei gironi eliminatori di Euro 2020, usando
le medesime convenzioni cromatiche, di sigla e di asterisco, con i tre numeri a
destra di ogni fed a indicare, nell’ordine, punti, partite giocate e differenza
reti.
Rammento appena come il rischio,
abituale e irrimediabile, di classifiche potenzialmente falsate dalle squadre
virtualmente o matematicamente già eliminate, che affrontano le ultime partite
del girone con pochi stimoli, concedendo pure spazio a volti nuovi, qui, quando
sono toccate le fed giunte prime nei gironi di UNL, si abbina al vantaggio per queste di poter
affrontare gli spareggi (di cui sono certe protagoniste nell’ipotesi peggiore)
con forze più riposate e avendo avuto l’occasione di visionare possibili
innesti in contesti più competitivi delle consuete amichevoli (ammesso che si
riesca ancora ad allestirle). Tanto più considerando come gli spareggi fanno parte di Euro 2020 e non
di UNL 2019, con annesse conseguenze su diffide e squalifiche.
Combino ora gli esiti dei gironi eliminatori di Euro 2020 con la
classifica globale di UNL 2019, annerendo le fed già qualificate direttamente
al (principale) torneo continentale come prima ovvero seconda del proprio
gruppo.
Fortunatamente, fra gli scenari
alternativi, si è verificato uno dei più semplici, poiché ogni Lega esprime
almeno una spareggiante e solo la A ha tutte le prime già qualificate. Senza
eccessivi svolazzi di fantasia, sarebbe bastato che dal Gruppo J fosse passata la
BIH con l’ITA, perché le cose si complicassero (se qualcuno è curioso,
posso spiegare nei commenti i
dettagli).
In tale contesto relativamente agevole, le spareggianti sono così scelte,
partendo dalla Lega D a salire fino alla A:
a) le prime classificate dei gruppi (PRIME);
b) se una o più prime si fossero qualificate, subentrano le meglio
piazzate nella Lega interessata (SUB);
c) se a questo punto vi fossero meno di 4 spareggianti provenienti
dalla Lega interessata, i posti vacanti sono integrati dalle meglio piazzate
delle (i) Leghe inferiori, se è presenta almeno una prima ovvero (ii) in
assoluto, se non vi sono prime (INT).
Osservando il processo descritto, le 16 spareggianti sono le
seguenti:
Entrare negli spareggi fra le prime comporta la sicurezza di giocare quelli della Lega
di provenienza, certezza assicurata a subentranti ed integranti solo qualora
siano presenti esattamente 4 squadre
della loro Lega. Nello specifico, se SVK,
IRL e NIR restano assegnate agli spareggi di Lega B, al contrario un sorteggio
decide chi fra BUL, ISR, HUN e ROU
rimane in quelli di Lega C, con le altre 3 dirottate verso quelli di Lega A.
Detto sorteggio è libero, non soccorrendo la cautela regolamentata di tentare
di avere più organizzatrici possibili fra le qualificate: infatti, HUN e ROU
rientrano fra queste, ma così pure la
SCO, inamovibile dagli spareggi di Lega C quale prima. Pertanto, uno dei
due percorsi fra l’A e il C vede tra le sue protagoniste due organizzatrici:
essendo stato pescato ISR, è perciò il primo, mentre il B vede la sola IRL,
così come il C la citata SCO, mentre il D è privo di tale figura (dettaglio non trascurabile, vedi infra).
Distribuite le 16 spareggianti nei 4 percorsi, gli abbinamenti per
le semifinali (a gara unica in casa della meglio piazzata) sono determinati a
tavolino osservando i principi del tabellone
tennistico, mentre il sorteggio decide la semifinale (in grassetto) la cui
vincente disputa la finale in casa, per un quadro finale così definito:
Lega D: GEO-BLR e
MKD-KOS
Lega C: SCO*-ISR e NOR-SRB
Lega B: BIH-NIR e
SVK-IRL*
Lega A: ISL-ROU* e BUL-HUN*
Le fasce
Come di consueto, il ranking
UEFA ha dettato la composizione delle 4 fasce di merito da 6 squadre l’una
alla base del sorteggio dei gruppi finali di Euro 2020. Tuttavia, si registrano
due novità:
a) il ranking ha un nuovo
volto, avendo abbandonato la precedente versione in favore di una identica
a quella usata per la UNL. Quindi, niente più somma delle medie punti per gara
negli ultimi tre tornei maggiori (Europei e Mondiali), tutte variamente
corrette, in favore di una classifica che privilegia la posizione conquistata
nel gruppo eliminatorio, seguita da punti, differenza reti, reti segnate, ecc.,
avendo cura di stralciare quanto ottenuto contro la sesta per chi proviene dai
5 gruppi dall’F allo J;
b) nessun vantaggio è
accordato né alle organizzatrici né
al detentore, che pertanto rimangono
nella fascia di competenza. Unica eccezione nel caso in cui, comunque non
verificatosi, le due organizzatrici di un gruppo appartenessero alla stessa fascia, dove si sarebbero operati quegli
spostamenti da una fascia all’altra tali da rendere minime le differenze
rispetto alla situazione originale.
La circostanza per cui le 4 qualificate via spareggi non sono ancora
note, disputandosi dopo il sorteggio, è
irrilevante ai fini della composizione delle fasce; infatti, chiunque
acceda per tale via, nel suo girone eliminatorio è giunto al massimo al terzo
posto, per cui inevitabilmente finisce nell’Urna 4, dove sono identificati come
“Vincitore degli spareggi di Lega X” (SpX),
mentre il consueto asterisco riporta il numero di organizzatrici coinvolte (e
quindi ancora in corsa per l’accesso alla fase finale).
Ciò detto, abbandonando la ormai inutile diversificazione cromatica,
e ricordando come i numeri a destra di ogni fed indicano, nell’ordine,
piazzamento, punti e differenza reti nel gruppo eliminatorio (i 3 discriminanti
concretamente usati), la composizione delle 4 urne è la seguente:
Il caso
belga
Con 10
organizzatori coinvolti, fra certi e impegnati negli spareggi
(ricordando che almeno una fra ROU e HUN sarà inevitabilmente eliminata nel
percorso di Lega A), ci si attenderebbe che solo altrettanti posti nei gruppi
finali siano già direttamente assegnati. Invece, come illustrato qui sotto
(sotto al nome di ogni girone sono riportate le due ospitanti, e le componenti
sono in ordine di fascia, dall’alto verso il basso), questi sono 13:
Partendo dalle teste di serie, com’è possibile che anche BEL e UKR siano già immesse,
rispettivamente, nel Gruppo B e C, pur non essendo delle organizzatrici come le
altre 4 (ITA, ENG, ESP e GER)? Tutto
dipende dal vincolo degli scontri
vietati, già adottati nelle eliminatorie e confermati tali e quali per la
fase finale, che impedisce, per evidenti ragioni di opportunità, gli
abbinamenti fra 6 coppie di squadre, fra cui RUS e UKR. Pertanto, con due
gruppi senza testa di serie abbinata a tavolino, ma con il B interdetto all’UKR, inevitabilmente questo è stato
assegnato al BEL, così come
altrettanto ineluttabilmente il C all’UKR, per cui, all’atto pratico, tutte le
squadre di prima fascia sono state collocate direttamente nel rispettivo girone
(come uso ai Mondiali dal 1974 al 1994).
Da qui s’innesta la catena
di sfortunati eventi caduta sul capo del BEL: il Gruppo B è l’unico ad
avere le due organizzatrici già sicure
(la DEN oltre la RUS), che i Diables
Rouges affronteranno pure in trasferta, e anche l’incertezza sulla
formazione di quarta fascia è prossima allo zero. Essendo 4 di queste già poste
nei Gruppi dal C all’F, ne restano in ballo 2 (le due peggiori seconde, quindi
le migliori ell’urna, almeno sulla carta) ma una volta estratto il nome di
quella destinata al Gruppo A dell’ITA, al
BEL toccherà l’altra unica residua. In conclusione, come anticipato, il BEL
ha i 4 aspetti del suo destino nella fase finale (Gruppo e avversarie) tutti decisi senza alcun ricorso diretto al
sorteggio.
Le
qualificate via spareggio
Come esposto nel paragrafo precedente, anche le 4 qualificate dagli spareggi hanno il gruppo predeterminato,
lasciando così solo FIN e WAL quali
squadre dell’Urna 4 senza meta fissata. Se non desta stupore che la vincente
del percorso B vada nel Gruppo E così come quella del percorso C vada nel D,
poiché vi sono coinvolte, rispettivamente, IRL e SCO, ospitanti i citati
gironi, un po’ di sorpresa dovrebbero
generare le collocazioni nel Gruppo C di chi emergerà dagli spareggi di
Lega D, dove non è presente nessuna organizzatrice, e nel Gruppo F del
trionfatore degli spareggi di Lega A, dove oltre l’HUN (ospitante il Gruppo F)
è impegnata la ROU, la quale ospita proprio il Gruppo C.
In effetti, la sistemazione
diretta sopra illustrata non è definitiva, potendo mutare se negli spareggi di Lega A s’imponesse la ROU,
nel qual caso le squadre di quarta fascia dei Gruppi C ed F s’invertono, in
modo da permettere alla formazione di Bucarest di giocare nel girone ospitato.
Anche qui, si tratta di una
soluzione particolare ma codificata in anticipo, per limitare al massimo
l’incertezza sugli esiti del sorteggio dovuta alla mancata conoscenza
dell’identità delle qualificate via spareggi. Infatti, se un percorso, come
quello di Lega A, vede coinvolte due organizzatrici di gruppi diversi, si
applica la seguente procedura:
a) il vincitore è assegnato al Gruppo ospitato da una delle due fed organizzatrici scelta
per sorteggio (essendo stata estratta l’HUN, chi vince gli spareggi di Lega
A va nel Gruppo F);
b) quale squadra di quarta fascia nel Gruppo organizzato dall’organizzatrice non sorteggiata è
collocato il vincitore di uno degli altri 3 percorsi, scelto fra quello che
delinea il quadro più chiaro (per cui, essendo inamovibili gli spareggi di Lega
B dal Gruppo E e quelli di Lega C dal D, chi vince gli spareggi di Lega D va nel
Gruppo C);
c) solo se l’organizzatrice non sorteggiata vince gli spareggi, le posizioni sopra indicate s’invertono.
In tal modo, gli esiti del
sorteggio dei gruppi sono confermati al 75%; nel concreto, il vincitore
degli spareggi di Lega A rimane nel Gruppo F se è l’ISL, la BUL o l’HUN mentre
si sposta nel Gruppo C esclusivamente se è la ROU, invertendo le posizioni col
trionfatore del percorso di Lega D, qualunque esso sia.
Personalmente, non comprendo perché nella lettera b) si sia scelto
l’accoppiamento col vincitore di un altro percorso e non con una qualsiasi
altra squadra di quarta fascia.
Una stortura
(per me) improvvidamente derivante dalla collocazione diretta dei vincitori
degli spareggi ove impegnate delle organizzatrici, è più
facilmente colta ricorrendo a un esempio (fra i vari): se ISR vincesse il
percorso di Lega C, sostanzialmente giocherà le 3 gare del Gruppo D sempre… in
trasferta. Infatti, tolto il confronto con l'ENG disputato a Londra, nelle
altre due partite sarà di scena a Glasgow, cioè nel campo di quella SCO che ha
eliminato negli spareggi, con prevedibile tifo contro (o diserzione) del
pubblico di casa…
Gli
scontri vietati
Ritorno un attimo sul vincolo degli scontri vietati: oltre al citato
RUS-URK, potenzialmente ve n’è in ballo un altro, SRB-KOS, entrambi impegnati negli spareggi (rispettivamente di Lega
C e D), ma con effetti (apparentemente) inesistenti.
Infatti, da un lato la restrizione si estende anche alla mera presenza nella sede della controparte
sgradita, per cui l’UKR non poteva finire nel Gruppo B nemmeno se la RUS fosse
stata già eliminata; dall’altro, cade
una volta terminati i gironi, non prolungandosi nella successiva fase a
eliminazione diretta, il cui tabellone, già confezionato, è immodificabile per
evidenti motivi di gestione del torneo. Pertanto SRB e KOS (ammesso che si
qualifichino entrambi) possono scontrarsi solo dagli ottavi in avanti senza
patemi, fra l’altro non ospitando gare nessuno dei due.
Più
spinosa la situazione russo-ucraina: osservando per analogia quanto
dettato per gli spareggi per il medesimo vincolo, se lo scontro vietato dovesse
avere luogo, sarebbe disputato in sede
neutrale e/o a porte chiuse. Per cui, per semifinali e finale non vi sono problemi,
essendo giocati in ENG, così come per gli ottavi, dove non sono previsti
intrecci fra squadre dei Gruppi B e C.
I problemi sorgono quindi per i quarti, dove sono possibili due confronti diretti e due gare con o
una o l’altra in campo, equamente divisi nelle due fattispecie. Infatti,
RUS-UKR può giocarsi sempre fuori dalla RUS ma in un caso in GER e nell’altro
in AZE, campo non so bene quanto neutro. Così come, dove può essere di scena
una sola antagonista, se per il quarto di Roma si può dormire sonni tranquilli,
un’orchestra di sirene d’allarme preventivo deve suonare per quello di stanza a
San Pietroburgo, dovesse piombarvi
l’UKR, evenienza verificabile se si qualifica dai gironi come terza e battendo
negli ottavi la prima del Gruppo F (un intreccio verificabile nell’8,3% dei
casi possibili). In entrambe le circostanze, dubito che la gara a spalti
deserti sia rimedio sufficiente ma reputo pure impraticabile privare la sede
prefissata di un quarto di finale all’ultimo istante (si pensi ai biglietti già
venduti).
Le
prospettive dell’Italia
Ritorno sulle fasce di merito, riproponendole qui sotto annerendo
le fed già collocate d’ufficio.
I nomi da evitare da ognuna delle 3 fasce ancora disponibili sono,
nell’ordine, FRA, POR e WAL, per il
comprovato valore tecnico (più che per occupare il primo posto in ogni urna),
ed essendo il Gruppo A l’unico con 3 posizioni ancora da coprire, l’ITA è l’unica
cui potrebbe capitare tutt’e 3. Una prospettiva tutt’altro che rosea ma almeno
relegata al 2,5% degli scenari totali
(1 su 40), percentuale raddoppiata al 5% (1 su 20), fermandosi alla “terribile coppia” FRA-POR, un ambo che
può uscire però anche sulle ruote di ENG,
ESP e GER.
Le
speranze di “morbidezza” non sono altrettanto nette: se
dall’Urna 2 è da evitare la FRA, è difficile trovare una contendente gradita al
100%, fosse anche la POL. Dalla fascia 3 si può agognare una fra CZE e AUT
mentre dai “materassi” l’unica alternativa al WAL è l’auspicabile FIN (già
affrontata nelle eliminatorie).
Puntando lo sguardo più in avanti, il Gruppo A è quello con gli accoppiamenti nella fase a eliminazione
diretta più duri, accomunato al D: giungere primi o secondi è indifferente,
sotto questo punto di vista, poiché si affronta sempre negli ottavi una seconda
e nei quarti o una prima o una terza, con prime e seconde provenienti in
entrambe le circostanze dai Gruppi B e C (più ampio il ventaglio delle terze,
come ovvio), a piazzamento invertito.
Fra le curiosità, Roma
ospita gli Azzurri nelle 3 gare del girone ma ben difficilmente sarà campo di casa nei quarti: l’ITA deve essere
una delle 4 terze ripescate e battere negli ottavi la vincente del Gruppo E,
combinazione realizzabile solo nell’1,7%
dei casi. Prima di gridare al complotto, anche RUS e GER possono giocare i quarti sul terreno amico esclusivamente
superando il girone come terze (ma con percentuale del 4,2%) mentre il solo AZE avrebbe goduto del vantaggio arrivando
secondo nel Gruppo A (12,5%).
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