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Concluse anche le semifinali di Europa League, vediamo il tabellone completo e il cammino delle due finaliste.
Vi ricordo che all’interno del tabellone le squadre sono suddivise in base al rispettivo turno di partenza e ordinate in relazione alla posizione occupata nel ranking Uefa di inizio stagione, le squadre con colore di sfondo verde sono quelle ancora in gara. Sono infine segnalate con un asterisco e il numero in corsivo le squadre che assumono il punteggio Uefa della nazione d’appartenenza, non avendo disputato competizioni europee negli ultimi cinque anni.
Le finaliste hanno fatto meglio di diverse squadre partite
con un ranking Uefa iniziale migliore del loro. Sono infatti cadute cammin
facendo Schalke 04, Borussia Dortmund, Napoli e Tottenham, le migliori fra quelle
che hanno iniziato il loro percorso in Europa League, ma anche retrocesse
illustri dalla Champions League quali Porto, Manchester United, Valencia, Bayer Leverkusen, Shakthar Donetsk e Basilea. Il Siviglia, detentore del titolo, è partito
dal 23° posto e nella prossima stagione prenderà il via dal 14°. Il Liverpool, reduce da un quinquennio deludente, ha
iniziato la stagione 42° ma con i risultati di quest’anno è risalito di alcune
posizioni e a seconda dell’esito della finale nel 2016/17 partirà fra la 30° e la 35° posizione.
Per la quarta volta l’epilogo di questa competizione vede di fronte una squadra spagnola e una inglese. Nelle tre finali fin qui disputate per due volte si è imposta la Spagna (Siviglia-Middlesbourgh 4-0 nel 2005/06 e Atletico Madrid-Fulham 2-1 dopo i tempi supplementari nel 2009/10) e una l’Inghilterra (nel pirotecnico 5-4 fra Liverpool e Alaves del 2000/01 con tanto di tempi supplementari e Golden Goal). Il Siviglia è l’unica squadra ad aver vinto la Coppa Uefa/Europa League 4 volte, mentre il Liverpool fa parte del gruppo dei team che si sono imposti in tre occasioni e in caso di vittoria raggiungerebbe come numero di coppe vinte proprio i rivali di questa finale.
Il Liverpool ha iniziato l'Europa League con il
freno a mano tirato, pareggiando le prime tre partite del girone contro i
francesi del Bordeaux fuori casa e gli svizzeri del Sion e i
russi del Rubin Kazan fuori. Le due successive vittorie con russi e
francesi hanno permesso di accelerare fino a conquistare la qualificazione con
un turno d’anticipo, mentre il pareggio finale con il Sion ha garantito ai Reds
anche il primo posto nel girone. Per niente semplice la strada del Liverpool
verso la finale nei turni a eliminazione diretta. Nei sedicesimi sono stati
superati i tedeschi dell’Augsburg vincendo 1-0 in casa dopo lo 0-0 della
prima partita, negli ottavi il derby con il Manchester United liquidato
con un 2-0 in casa e un 1-1 al ritorno. Nei quarti la memorabile impresa
ottenuta con i tedeschi del Borussia Dortmund: dopo un buon 1-1 in trasferta,
il Liverpool si è trovato sotto 1-3 dopo un’ora di gioco ma è riuscito a
ribaltare il risultato e a qualificarsi con un gol di Lovren in pieno recupero.
Altro passaggio del turno in rimonta anche in semifinale, con i Reds capaci di
ribaltare l’1-0 dell’andata con un 3-0 al ritorno ad Anfield.
Il Siviglia, campione in carica già da due anni
consecutivi e a un passo da uno storico tris che non ha precedenti nella
competizione, è stata la prima squadra a trarre vantaggio dalla nuova regola
che mette in palio per la vincente un posto in Champions League nella stagione
successiva ed ha quindi disputato la fase a gironi nella massima competizione
continentale. Dopo un ottimo 3-0 all’esordio con i tedeschi del Borussia
Moenchengladbach, quattro sconfitte consecutive (due con gli inglesi del Manchester
City, una con la Juventus e il ritorno con i tedeschi) sono costate
agli spagnoli la qualificazione agli ottavi di Champions League ma non ai
sedicesimi di Europa League, agganciati in extremis battendo per 1-0 in casa la
Juventus mentre il Borussia Moenchengladbach veniva sconfitto per 4-2 a
Manchester. Primi due turni a eliminazione diretta in Europa League piuttosto
agevoli, risolti con due vittorie per 3-0 in casa prima contro i norvegesi del Molde
e poi contro gli svizzeri del Basilea. Combattutissimi invece i
quarti di finale, terminati con una sofferta vittoria ai rigori nel derby
contro l’Athletic Bilbao, mentre in semifinale gli spagnoli hanno avuto
la meglio sugli ucraini dello Shakhtar Donetsk eliminato con il 3-1 al Sanchez-Pizjuan
dopo il 2-2 raccolto in terra ucraina.
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