Dopo la disputa della 24 ore di le Mans avvenuta domenica
scorsa è giunto il momento per Antonio Bomba di aggiornare il ranking
All Time della gara di durata più famosa del mondo. (l’articolo originale
con riferimenti storici ai migliori piloti di questa competizione è
consultabile qui: http://mds78.blogspot.it/2014/06/altri-elementi-ranking-piloti-all-time.html
)
Ricordiamo quindi agli amici di “Calcio e altri elementi”
come funziona questa classifica di tutti i tempi.
Il punteggio utilizzato è quello attuale in vigore nella F1:
25 punti ai vincitori, 18 ai secondi, 15 ai terzi, 12 ai quarti e poi via via a
scalare di due punti in due punti fino ai tre piloti decimi classificati che ne
prendono uno.
Fanno fede gli ordini di arrivo ufficiali.
In caso di parità di punti abbiam messo davanti il pilota
che ha ottenuto il punteggio coi piazzamenti migliori. In caso di ulteriore
parità chi ha ottenuto il proprio miglior piazzamento per primo.
Infine come leggere la nostra classifica: In grassetto tutti
i piloti della top100. In verde tutti i piloti che hanno guadagnato una o più
posizioni rispetto all’anno precedente, ed in rosso chi ne ha persa una o più.
In bianco chi è stabile rispetto al 2014.
Tutto Chiaro? E allora nel tributare un applauso
all’equipaggio Porsche che ha vinto la 24 ore: Nico Hulkenberg, Earl Bamber
e Nick Tandy ricordiamo che nessuno
dei tre entra in top 100 essendo tutti alla prima top 10 se non addirittura
alla loro prima Le Mans. Stesso discorso può essere ripetuto per l’altro
equipaggio Porsche che ha terminato secondo e formato da Timo Bernhard, Mark Webber
e Brandon Hartley.
E così il salto più grande spetta al francese dell’Audi Benoit Treluyer, che col terzo posto
sale dalla quindicesima alla dodicesima posizione. Avesse trionfato assieme ai
suoi storici compagni Marcel Faessler
e Andre Lotterer, sarebbe entrato in
top 10 che dunque resta immutata: primo Mr. Le Mans Tom Kristensen alla sua prima Le Mans non corsa dopo un
quindicennio di gloria. Secondo Derek
Bell che precede un altro Mr. Le Mans: Jacky
Ickx. Il belga è seguito dai due italiani Dindo Capello ed Emanuele
Pirro, i quali precedono un altro alfiere dello squadrone Audi, ritiratosi
da due anni: lo scozzese Allan McNish.
Dietro di lui i tedeschi Frank Biela
ed Hans-Joachim Stuck e a concludere
la lista dei migliori dieci il primo Mr. Le Mans: Henri Pescarolo.
Dicevamo tuttavia di Treluyer che conquistando il gradino
più basso del podio è riuscito a passare da quindicesimo a dodicesimo. Il
francese ha così scavalcato Andy Wallace,
il belga Olivier Gendebien ed uno
dei suoi predecessori nello squadrone Audi, vale a dire Marco Werner.
Nonostante il terzo posto si conferma sedicesimo Lotterer
che si vede ora braccato dal compagno Faessler, il quale ha messo dietro di sé
altri tre piloti, tra cui due fuoriclasse come Jan Lammers e Hurley Haywood.
La Toyota non ha certo brillato quest’anno ma il sesto posto
è stato sufficiente a Stephane Sarrazin
per issarsi al ventunesimo posto. Ancor più ampio il salto del collega di
vettura Alex Wurz che da
trentanovesimo ora è ventisettesimo.
Scendendo va assolutamente segnalata la rimonta del francese
Romain Dumas. Vincitore nel 2010
quando era in prestito dalla Porsche all’Audi, il francese ha concluso quinto
l’ultima ventiquattro ore passando da settantasettesimo a cinquantottesimo.
Meglio ancora ha fatto Loic
Duval che col quarto posto di domenica guadagna ben trentadue posizioni
ritrovandosi ora sessantasettesimo.
Duval è così il pilota che ha guadagnato più posizioni tra
coloro dentro la top 100 nonché il penultimo in classifica tra coloro che ne
han guadagnato almeno una, sempre riferendoci alla sola top 100. La palma
dell’ultimo spetta infatti all’inglese Anthony
Davidson che con l’ottavo posto ottenuto a bordo della Toyota entra in
classifica proprio al centesimo posto sbattendo fuori dalla lista dei migliori Jurgen Laessig.
Per quest’anno è tutto con l’aggiornamento dei migliori
piloti di sempre alla 24 Ore di Le Mans.
Appuntamento all’anno prossimo.
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