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Settimo appuntamento con le
classifiche all-time per nazionali e le Super Coppe All-Time per nazionali
curato da Rado Il Figo. Questa
settimana la seconda delle due parti dedicate al Sudamerica. Oggi Rado ci
presenterà il “Classificone” della Coppa America e la Super Coppa America
1916-2015.
Puntate precedenti (cliccare sul link per visualizzare la pagina):
IL “CLASSIFICONE” DELLA COPPA AMERICA 1916-2015
È giunto in tempo di presentare il “classificone”, la classifica definitiva della Coppa America
CONMEBOL di tutti i tempi, dove le nazionali sono valutate in base alla somma dei piazzamenti ottenuti nelle 7
classifiche finora presentate. In esso sono contraddistinte in azzurro le nazionali ospiti e sottolineate quelle ad aver vinto almeno
un’edizione.
Legenda.
1:piazzamento nella classifica per punti; 2: piazzamento nella classifica
olimpica; 3: piazzamento nella classifica Coppa del Mondo; 4: piazzamento nella
classifica CAN; 5: piazzamento nella classifica UEFA; 6: piazzamento nella
classifica Bomba; 7: piazzamento nella classifica Rif; T: somma dei
piazzamenti; M: piazzamento migliore in assoluto.
Alcune note:
a) Argentina e
Uruguay battagliano fino all’ultimo per prevalere, spartendosi i primi due
posti finali e di ogni classifica parziale; per un pelo, letteralmente, la
spunta l’Albiceleste sulla Celeste;
b) il Brasile terzo è
l’unica nazionale a confermare la propria posizione in assoluto e in ognuna
delle parziali, mentre Paraguay, Colombia e Bolivia “bucano” solo nella UEFA;
c) Messico e Honduras,
nonostante il ruolino recentissimo (8 presenze per il primo, appena una per i
centramericani), riescono a prevalere
sul Venezuela, con 16 tornei all’attivo; addirittura El Tri si mette alle
spalle pure l’Ecuador e le sue 26 (!) partecipazioni;
d) la migliore
“approssimazione” del classificone è nuovamente (stupore! stupore!) la
classifica Rif, con uno scostamento medio di 0,22 posizioni, seguita da quella a
punti (0,39) e dalla Bomba (0,44); ancora una volta, la più “lontana” dalle
risultanze definitive è la UEFA (1,17), con la punta delle 7 posizioni di
differenza dell’Honduras (4° invece di 11°);
d) quasi identica la graduatoria della “gara” a chi azzecca più posizioni esatte: prima la Rif, con 14
(il 77,8%), che precede la Bomba (12) e quella a punti (11), le quali si
rifanno centrando i primi 8 posti, assiema alla CAF; abituale fanalino di coda
la UEFA, accompagnata dall’olimpica, con uno score meno catastrofico del solito
di 6 (il 33,3%).
LA SUPER COPPA AMERICA 1916-2015
FORMULA E PARTECIPANTI
La formula più ricorrente
è il girone unico a 4 squadre, insufficiente a comprendervi le 8 nazionali
campioni; bisogna quindi ripiegare sulla seconda più usata, l’attuale che sarà così quella della Super Coppa America.
La scelta delle 12 partecipanti è pertanto semplicissima: alle 10 nazionali
CONMEBOL si affiancano le prime 2 ospiti, Messico (9°) e Honduras (11°),
entrambe della CONCACAF (ovviamente, non sussistendo nelle simulazioni
videoludiche, alcun problema di rilascio dei giocatori da parte dei club di
appartenenza, possono schierare i loro elementi migliori).
Il torneo si divide in fase
a gruppi (3 da quattro squadre l’uno) seguita da quarti di finale,
semifinali e finali per il 3° e il 1° posto, a eliminazione diretta. Ai fini della composizione dei gironi, le 12 partecipanti sono divise in 4 fasce di merito, in modo che in ogni
gruppo vi sia una squadra per fascia: secondo i dettami CONMEBOL, in vigore per
il corrente “secondo ciclo alfabetico” (e quindi da Argentina 2011), ci si basa
sul ranking FIFA a eccezione delle 3 teste di serie, scelte sempre in
Argentina, Brasile e l’organizzatore, e delle due ospiti, sempre inserite
nell’ultima fascia. Tuttavia, per Cile 2015 le cose paiono essere mutate;
infatti:
a) anche Messico e Giamaica sono valutate in base al ranking
(El Tri è in seconda fascia);
b) Argentina, Brasile e Cile sono effettivamente in prima
fascia, ma le prime due per l’essere state le sudamericane meglio piazzatesi
nell’ultima Coppa del Mondo.
Trasportando il tutto nella Super Coppa America, si arriva sempre a individuare le teste di serie in Argentina, Brasile e Uruguay, perché:
a) sono le prime 3 del classificone; ovvero
b) Argentina e Brasile lo sono “d’ufficio” e l’Uruguay è la
prima nazionale del classificone diversa da esse; ovvero
c) Argentina e Brasile sono le due migliori sudamericane del
classificone Mondiali e l’Uruguay la prima diversa di quello Coppa America.
Ecco quindi le 4
fasce definitive:
La fase a gruppi “a
tavolino” è così articolata (fra parentesi la posizione in graduatoria in
base al piazzamento nel classificone):
Rispetto al quadro del tabellone tennistico, non si è resa
necessaria alcuna variazione, per cui in ogni gruppo la somma dei piazzamenti è
sempre pari 26.
Nei gironi, sono assegnati 3 punti per vittoria, 1 per pareggio mentre le sconfitte non attribuiscono punti. La classifica tiene conto di quanto segue:
a) punti;
b) differenza reti;
c) reti segnate;
d) punti nei confronti diretti, ma solo se le squadre ancora
in parità sono due;
e) sorteggio.
Una parziale
eccezione a quanto sopra è prevista qualora nella loro ultima gara si
affrontino due squadre con il medesimo numero di punti, reti fatte e subite. In
tal caso, se la sfida finisce in parità, si
battono direttamente i tiri di rigore e la classifica delle due squadre
dipende dal loro esito.
All’eliminazione diretta accedono le prime due classificate
di ogni gruppo e le due migliori terze, individuate seguendo i medesimi criteri
della classifica dei gironi (stralciando l’inapplicabile lettera d), e si
articola come segue:
In caso di parità al
90’, sono battuti direttamente i tiri di rigore, fatta eccezione per la
sola finale per il 1° posto, dove si ricorre a 2 tempi supplementari da 15’
l’uno.
Due note sull’eliminazione diretta:
1) Cile 2015 ha presentato la novità per cui nei quarti era
vietato il ripetersi di partite andate in scena durante i gironi. In tutte le
altre edizioni precedenti con la medesima formula, invece, ciò era possibile,
perché la prima del Gruppo A affrontava nei quarti sempre la peggiore delle due
terze, qualunque essa fosse. Nulla vieta, però, di adottare in questa sede la
“norma tradizionale”;
2) viceversa, Cile 2015 è rientrato (seppur non
integralmente) nella tradizione di una Coppa America dove non si giocano i
supplementari, abbandonata in Argentina 2011, e qui, come visto, ripresa con la
sola (pesante) eccezione della finalissima.
ELEGGIBILITA’ E SQUALIFICHE
Ognuna delle 12 partecipanti può convocare per il torneo 23 giocatori, di cui 3 devono essere portieri.
Nella lista di gara, sono inseribili fino a 23 giocatori,
poiché agli 11 titolari si affiancano
non più di 12 sostituti; sono poi ammesse 3 sostituzioni per parte a gara. A
titolo di curiosità, ricordo che la CONMEBOL, proprio per Cile 2015, aveva
chiesto all’IFAB di introdurre la novità regolamentare del 4° cambio per le
partite protrattesi ai supplementari (in realtà, la sola finale per il titolo),
ma la richiesta è stata rigettata.
Sul piano disciplinare, le squalifiche per cumulo di gialli
prevedono una gara di stop dopo ogni ammonizione pari; tuttavia, dopo i gironi, i cartellini gialli fin lì
ricevuti sono cancellati.
La squadra colpevole di aver utilizzato un giocatore
ineleggibile a qualsiasi titolo (squalificato ovvero non convocato) è punita
con la sconfitta per 3-0 ovvero la più pesante eventualmente patita in campo.
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