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Quinto appuntamento con le classifiche all-time per nazionali e le Super Coppe All-Time per nazionali curato da Rado Il Figo. Questa settimana la seconda delle due parti dedicate all’Asia. Oggi Rado ci presenterà il “Classificone” della Coppa d’Asia e la Super Coppa d’Asia 1956-2015.
Puntate precedenti (cliccare sul link per visualizzare la pagina):
IL SUPERMONDIALE 1930-2014
LA SUPER COPPA D’AFRICA 1957-2015 (1° PARTE)
LA SUPER COPPA D’AFRICA 1957-2015 (2° PARTE)
LA SUPER COPPA D’ASIA 1956-2015 (1° PARTE)
IL “CLASSIFICONE” DELLA COPPA D’ASIA
Legenda. 1: piazzamento nella classifica per punti; 2: piazzamento nella classifica olimpica; 3: piazzamento nella classifica Coppa del Mondo; 4: piazzamento nella classifica CAN; 5: piazzamento nella classifica UEFA; 6: piazzamento nella classifica Bomba; 7: piazzamento nella classifica Rif; T: somma dei piazzamenti; M: piazzamento migliore in assoluto.
Alcune note:
LA SUPER COPPA D’ASIA 1957-2015
FORMULA E PARTECIPANTI
Tirando le fila, sono così selezionate 16 fra le prime 18 squadre; infatti, la lettera b) non ha prodotto grandi sconquassi, giacché il Myanmar è già di suo 16° (per quanto piazzamento “drogato” dalla supremazia nella classifica UEFA), e la Cina Nazionalista è tutto sommato 18ª staccata di appena 7 punti dalla 15ª, la Siria “vittima sacrificale”.
Il torneo si divide in fase a gruppi (4 da quattro squadre l’uno) e a eliminazione diretta (dai quarti in avanti). Ai fini della composizione dei gironi, le 16 partecipanti sono divise in 4 fasce di merito, in modo che in ogni gruppo vi sia una squadra per fascia, in base al ranking FIFA, con l’Australia testa di serie a tavolino. Ecco quindi le 4 fasce colle nazionali inserite in ordine di classificone:
ELEGGIBILITA’
E SQUALIFICHE
La squadra colpevole di aver utilizzato un
giocatore ineleggibile a qualsiasi titolo (squalificato ovvero non convocato) è
punita con la sconfitta per 3-0 ovvero la più pesante eventualmente patita in
campo.
LA SUPER COPPA D’AFRICA 1957-2015 (1° PARTE)
LA SUPER COPPA D’AFRICA 1957-2015 (2° PARTE)
LA SUPER COPPA D’ASIA 1956-2015 (1° PARTE)
IL “CLASSIFICONE” DELLA COPPA D’ASIA
È giunto in tempo di presentare il “classificone”, la classifica
definitiva della Coppa d’Asia AFC di tutti i tempi, dove le nazionali sono
valutate in base alla somma dei
piazzamenti ottenuti nelle 7 classifiche finora presentate. In esso sono
contraddistinte in azzurro le nazionali
cosiddette “emergenti”, per ragioni che saranno più chiare nella sezione
dedicata all’organizzazione dell’edizione antologica, e sottolineate quelle ad
aver vinto almeno un’edizione.
Legenda. 1: piazzamento nella classifica per punti; 2: piazzamento nella classifica olimpica; 3: piazzamento nella classifica Coppa del Mondo; 4: piazzamento nella classifica CAN; 5: piazzamento nella classifica UEFA; 6: piazzamento nella classifica Bomba; 7: piazzamento nella classifica Rif; T: somma dei piazzamenti; M: piazzamento migliore in assoluto.
Alcune note:
a) classificone molto più movimentato rispetto agli analoghi di Mondiali e Coppa
d’Africa, con ben 4 diversi vincitori
ad alternarsi nelle 7 classifiche parziali; la Corea è la “primatista di primi posti” (3) ma non le è sufficiente
a centrare quello generale, dove si accontenta della piazza d’onore a vantaggio
dell’Iran;
b) degli altri 2 “vincitori di tappa”, se il Giappone è al 3° posto, come
prevedibile, staccatissimo termina il
Myanmar, appena 16°; giova ricordare che il suo primato è nella classifica
UEFA, la più soggetta a responsi “fuori
dalle righe”;
c) Kuwait e
Palestina confermano il loro piazzamento in 6 delle 7 classifiche, e nel
classificone; a far da eccezione per il primo è la “consueta” classifica UEFA
(dove termina 11° e non 6°), per la seconda l’olimpica (dove esce dal 31°
dovendo dividere il 27° con altre 5 nazionali);
d) la migliore “approssimazione”
del classificone è ancora (sorpresa! sorpresa!) la classifica Rif, con uno scostamento medio di 0,82 posizioni,
seguita dalla Bomba (1,65) e dalla “Coppa del Mondo” (1,74); ancora una volta,
la più “lontana” dalle risultanze definitive è la UEFA (4,53), colla punta
delle 15 posizioni di differenza per il già citato Myanmar;
d) la
classifica Bomba primeggia invece nell’azzeccare più posizioni esatte, 16
su 32 (il 50%), staccando di una posizione la Rif (15), nonché le prime sette,
qui alla pari con quella per punti; fanalino di coda l’UEFA, con le sue
miserrime 3 complessive (9,38%).
LA SUPER COPPA D’ASIA 1957-2015
FORMULA E PARTECIPANTI
La formula più usata è l’attuale, confermata nelle ultime 4
edizioni, più che sufficiente a comprendervi le 8 nazionali campioni; sarà pertanto quella della Super Coppa
d’Asia.
I criteri di ammissione dell’edizione 2015
contavano 4 ammesse direttamente alla fase finale (l’organizzatrice l’Australia e le prime 3 classificate del
2011) e due posti assegnati ai vincitori della Challenge Cup 2012 e 2014, il
torneo dedicato alle nazionali emergenti, eufemismo a nascondere le
peggiori realtà calcistiche del continente. Nell’ottica di una discutibile
politica di loro accrescimento (non tanto per lo scopo, quanto per gli
strumenti usati per arrivarvi), sono in
tal modo loro garantiti due biglietti esclusivi per la fase finale della Coppa
d’Asia, concedendo di fatto una doppia
chance di qualificazione, nei primi tempi pure tripla, poiché potevano
gareggiare anche nelle eliminatorie “normali”, possibilità poi vietata proprio
dal 2015. Tutto ciò però sparirà già nel torneo 2019, allargato a 24 finaliste,
complice la soppressione della Challenge Cup. Ricordo che qualcosa di molto
simile avverrà nel Vecchio Continente per Euro 2020, colle sue qualificazioni
affiancate dall’esordio della UEFA
Nations League, l’ennesima discutibile trovata di Platini.
A completamento, gli accessi effettivi diretti nel
2015 sono stati solo 5 e non 6; infatti
all’Australia ne sono andati 2, come padrona di casa e come finalista del 2011;
a colmare il vuoto lasciato, è stata ammessa una nazionale in più via
eliminatorie (la Cina).
“Traducendo” il tutto ai fini della Super Coppa,
avendo a riferimento i responsi del classificone, le partecipanti sono quindi:
a) le prime 4, quali posizioni jolly: Iran, Corea, Giappone e Arabia Saudita;
b) le 2 migliori nazionali emergenti: Myanmar e Cina Nazionalista (nota come
Taipei o Taiwan);
c) a completare, le 10 migliori nazionali diverse dalle 6 precedenti, ferma restando
la presenza delle altre 4 impostesi
almeno una volta nel torneo.
Tirando le fila, sono così selezionate 16 fra le prime 18 squadre; infatti, la lettera b) non ha prodotto grandi sconquassi, giacché il Myanmar è già di suo 16° (per quanto piazzamento “drogato” dalla supremazia nella classifica UEFA), e la Cina Nazionalista è tutto sommato 18ª staccata di appena 7 punti dalla 15ª, la Siria “vittima sacrificale”.
Il torneo si divide in fase a gruppi (4 da quattro squadre l’uno) e a eliminazione diretta (dai quarti in avanti). Ai fini della composizione dei gironi, le 16 partecipanti sono divise in 4 fasce di merito, in modo che in ogni gruppo vi sia una squadra per fascia, in base al ranking FIFA, con l’Australia testa di serie a tavolino. Ecco quindi le 4 fasce colle nazionali inserite in ordine di classificone:
La fase a gruppi “a tavolino” è così articolata (fra parentesi
la posizione in graduatoria in base al piazzamento nel classificone):
Rispetto al quadro del tabellone tennisitico, non
si è resa necessaria alcuna variazione, per cui in ogni gruppo la somma dei
piazzamenti è sempre pari 34 (oddio, a essere realisti, si potrebbe evitare l’accoppiamento Iran-Israele, ma almeno
nelle simulazioni sportive possiamo lasciare fuori dalla porta la politica.
Nei gironi, sono assegnati 3 punti per vittoria, 1
per pareggio mentre le sconfitte non attribuiscono punti. In caso di parità di punti in classifica, si tiene conto di quanto
segue:
a) punti nei confronti diretti;
b) differenza reti nei confronti diretti;
c) reti segnate nei confronti diretti;
d) differenza reti nel girone;
e) reti segnate nel girone;
f) punteggio per ammonizioni ed espulsioni;
g) sorteggio.
La lettera f) prevede l’assegnazione di:
f1) 3 punti
per ogni espulsione, anche per doppia ammonizione;
f2) 1 punto
per ogni ammonizione
subita nelle gare del girone, ed è l’unico
discriminante in cui prevale chi totalizza il minor numero di punti.
Una parziale eccezione a quanto sopra è prevista
qualora nella loro ultima gara si affrontino due squadre con il medesimo numero
di punti, reti fatte e subite. In tal caso, se la sfida finisce in parità, si battono direttamente i tiri di rigore
e la classifica delle due squadre dipende dal loro esito.
La fase a eliminazione diretta, cui accedono le
prime due classificate di ogni gruppo, si articola come segue:
In caso di parità al 90’, si disputano 2 tempi
supplementari da 15’ l’uno; in caso di persistente parità, sono battuti i tiri
di rigore.
ELEGGIBILITA’
E SQUALIFICHE
Ognuna delle 16 partecipanti può convocare per il torneo da un minimo di 18 a un massimo di 23
giocatori; in entrambi i casi, almeno
3 devono essere portieri.
Nella lista di gara, sono inseribili fino a 23 giocatori, poiché agli 11 titolari si affiancano non più di
12 sostituti; sono poi ammesse 3 sostituzioni per parte a gara.
Sul piano disciplinare, le squalifiche per cumulo
di gialli prevedono una gara di stop dopo ogni ammonizione pari; tuttavia, dopo i quarti di finale, i cartellini
gialli fin lì ricevuti sono cancellati.
Legenda. V: valore totale dei turni superati nelle
edizioni giocate (identificate dall’anno della fase finale).
Appuntamento a lunedì prossimo con la prima parte della Super Coppa America 1916-2015.
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