Follow @MarcoDSDS
Luca Soligo torna su “Calcio e Altri
Elementi” per accompagnarci verso i mondiali di nuoto in vasca lunga. Oggi si
comincia andando ad analizzare qual è la nazione più forte di sempre in questa
manifestazione.
I sedicesimi FINA World Championship si svolgeranno dal 24 luglio al 9 agosto a Kazan, in Russia, nazione che ospita per la prima volta l’evento più importante del nuoto mondiale. Le gare di nuoto sono in calendario dal 2 al 9 agosto nella Kazan Arena, costruita nel 2012 e già sede delle Universiadi del 2013.
I sedicesimi FINA World Championship si svolgeranno dal 24 luglio al 9 agosto a Kazan, in Russia, nazione che ospita per la prima volta l’evento più importante del nuoto mondiale. Le gare di nuoto sono in calendario dal 2 al 9 agosto nella Kazan Arena, costruita nel 2012 e già sede delle Universiadi del 2013.
La prima edizione dei Mondiali in vasca lunga si tenne nel
1973 a Belgrado. Il leggendario Mark Spitz (nove volte campione
olimpico) non fu mai campione del mondo, in quanto si ritirò dalle competizioni
agonistiche nel 1972, dopo le storiche Olimpiadi di Monaco di Baviera, durante
le quali vinse sette ori.
I mondiali di nuoto si sono disputati per due volte in
Italia, allo Stadio del Nuoto di Roma, ed entrambe le edizioni sono state, a
loro modo, storiche. Quella
del 1994 verrà ricordata come l’edizione del più grande scandalo di doping
natatorio, scoppiato in seno alla nazionale cinese ed alle prestazioni delle
sue atlete, poi accusate di
uso di sostanze proibite. Quella del 2009, invece, passerà alla storia come
l’edizione dei “costumoni” in gomma, che aiutarono gli atleti a stabilire ben
43 record del mondo.
Dal 2001, i mondiali in vasca lunga si svolgono sempre negli
anni dispari. L’edizione 2013 fu ospitata dalla Spagna, a Barcellona, mentre la prossima, nel 2017, si
svolgerà a Budapest in Ungheria e sarà quindi, per la prima volta nella storia,
la terza edizione consecutiva ad avere sede in Europa.
Passiamo ad analizzare la storia di questa grande manifestazione
partendo dai risultati delle nazioni. Lo faremo stilando tre tipi di
medagliere:
- Il medagliere classico
- Il medagliere per sesso
- Il medagliere per abitanti
- Il medagliere per sesso
- Il medagliere per abitanti
IL MEDAGLIERE CLASSICO
I mondiali in vasca lunga si
disputano in anni non olimpici, quindi ogni nazione si presenta all’evento con
la squadra al completo, così come ogni atleta finalizza la propria preparazione
annuale per disputare al massimo della forma proprio questa competizione. Va da
sé, quindi, che il medagliere sarà dominato dalle nazioni con grandissima
tradizione natatoria alle proprie spalle.
Valutiamo innanzitutto il
medagliere “classico”: vince chi ha più ori, a parità di ori si contano gli
argenti e poi i bronzi.
Il dominio degli Stati Uniti d’America porta a pensare
che non potrà esserci mai una nazione più vincente a livello natatorio: 420
medaglie totali delle quali 182 d’oro sono un’infinità in più rispetto all’Australia, seconda a quota 66 ori e 177
totali. La Germania dell’Est, grazie
al suo dominio negli anni 70 e 80, è ancora terza, seguita dalla Cina a distanza di 12 ori.
Per trovare l’Italia dobbiamo scendere all’undicesimo
posto del ranking: undici ori (come quelli di URSS, Olanda e Francia) ma solo
14 argenti ci spingono appena fuori dalla top ten. Togliendo le nazioni non più
esistenti (DDR e URSS) saremmo noni.
Menzione d’onore va all’Ungheria, sesta con “sole” 46 medaglie
totali ma ben 22 d’oro.
IL MEDAGLIERE PER SESSO
Scopriamo quale nazione si trova
in testa al medagliere suddiviso per sesso, partendo dai maschi.
Tra gli uomini, se è possibile,
c’è ancora meno storia al vertice. Gli USA
dominano con il triplo delle medaglie totali e d’oro rispetto all’Australia, mentre l’Ungheria sale al terzo posto ma è ben
distaccata (16 ori contro i 33 degli Aussie). Scendono le nazioni dalla
tradizione più femminile (DDR e Cina),
così come l’Italia, che passa al
quindicesimo posto penalizzata dai soli cinque ori su un totale di 30 medaglie.
Ricordiamo i nostri cinque campioni mondiali.
1. Giorgio Lamberti,
200 stile libero, 1991 (Perth – AUS)
2. Massimiliano Rosolino, 200 misti, 2001 (Fukuoka – JPN)
3. Alessio Boggiatto, 400 misti, 2001 (Fukuoka - JPN)
4. Filippo Magnini, 100 stile libero, 2005 (Montreal – CAN)
5. Filippo Magnini, 100 stile libero, 2007 (Melbourne – AUS)
2. Massimiliano Rosolino, 200 misti, 2001 (Fukuoka – JPN)
3. Alessio Boggiatto, 400 misti, 2001 (Fukuoka - JPN)
4. Filippo Magnini, 100 stile libero, 2005 (Montreal – CAN)
5. Filippo Magnini, 100 stile libero, 2007 (Melbourne – AUS)
Notiamo, con un po’ di
scaramanzia, che nessun atleta italiano si è laureato campione del mondo nel
vecchio continente.
Gli Stati Uniti sono imprendibili anche tra le donne, dove risale la DDR al secondo posto e la Cina tallona l’Australia di una sola medaglia d’oro. Questa volta la qualità delle
medaglie premia i colori azzurri, che con sei ori entrano in top ten all’ottavo
posto. Ecco le nostre campionesse mondiali:
1. Novella
Calligaris, 800 stile libero, 1973 (Belgrado – JUG)
2. Federica Pellegrini, 200 stile libero, 2009 (Roma – ITA)
3. Federica Pellegrini, 400 stile libero, 2009 (Roma – ITA)
4. Alessia Filippi, 1500 stile libero, 2009 (Roma – ITA)
5. Federica Pellegrini, 200 stile libero, 2011 (Shanghai - CHN)
6. Federica Pellegrini, 400 stile libero, 2011 (Shanghai - CHN)
2. Federica Pellegrini, 200 stile libero, 2009 (Roma – ITA)
3. Federica Pellegrini, 400 stile libero, 2009 (Roma – ITA)
4. Alessia Filippi, 1500 stile libero, 2009 (Roma – ITA)
5. Federica Pellegrini, 200 stile libero, 2011 (Shanghai - CHN)
6. Federica Pellegrini, 400 stile libero, 2011 (Shanghai - CHN)
Notiamo che le nostre campionesse
hanno sempre trionfato nello stile libero e che quattro titoli su sei derivano
dalla “Divina” Federica Pellegrini.
MEDAGLIERE PER ABITANTI
Come analizzato in occasione
degli Europei in vasca lunga e dei Mondiali in vasca corta, anche in questa
sede proviamo a stilare una classifica che valuti le medaglie ottenute da ogni
nazione proporzionandole alla base demografica a disposizione, ovvero al numero
di abitanti. L’obiettivo, sempre molto ambizioso, è quello di determinare chi
ha lavorato meglio con il materiale umano a sua disposizione. Prima di
iniziare, qualche precisazione:
- Il calcolo viene effettuato dividendo il numero di medaglie
vinte per il numero di abitanti della nazione (indicato in milioni di
abitanti). Il numero ottenuto è riportato nella tabella sotto la colonna
denominata K.
- I dati relativi alla popolazione sono espressi in milioni di abitanti, e sono tratti dal dato più recente disponibile (fonti: Wikipedia e Fondo Monetario Internazionale)
- Come per gli Europei in vasca lunga analizzammo il “caso” Far Oer, qui prendiamo in esame l’Islanda. L’Islanda vanta una popolazione totale di 300.000 abitanti (dato del 2013). Nel 2001 Orn Arnarson si è aggiudicato l’argento nei 100 ed il bronzo nei 200 dorso: questo fa sì che il dato relativo alla sua nazione di appartenenza sia molto elevato, poiché il numero di medaglie conquistate (2) viene diviso per il numero di abitanti (0.3 milioni). Questo dato viene riportato in alto e lo definiremo, per comodità, fuori classifica.
- I dati relativi alla popolazione sono espressi in milioni di abitanti, e sono tratti dal dato più recente disponibile (fonti: Wikipedia e Fondo Monetario Internazionale)
- Come per gli Europei in vasca lunga analizzammo il “caso” Far Oer, qui prendiamo in esame l’Islanda. L’Islanda vanta una popolazione totale di 300.000 abitanti (dato del 2013). Nel 2001 Orn Arnarson si è aggiudicato l’argento nei 100 ed il bronzo nei 200 dorso: questo fa sì che il dato relativo alla sua nazione di appartenenza sia molto elevato, poiché il numero di medaglie conquistate (2) viene diviso per il numero di abitanti (0.3 milioni). Questo dato viene riportato in alto e lo definiremo, per comodità, fuori classifica.
Ecco a voi il medagliere per
abitanti dei mondiali in vasca lunga.
Onore quindi all’Australia, Paese nel quale il nuoto è
lo sport nazionale ed i nuotatori sono superstar paragonabili per popolarità ai
nostri calciatori. 7,66 medaglie per ogni milione di abitante sono un dato
davvero importante, che va a premiare il lavoro di reclutamento e tecnico della
federazione e del movimento natatorio Aussie nel corso degli anni.
Gli Stati Uniti scivolano al nono posto, ma escono da questa classifica
tutt’altro che ridimensionati: più di una medaglia mondiale per milione di
abitanti è un dato degno di nota, se consideriamo che negli USA i ragazzi hanno
a disposizione un ventaglio di soluzioni davvero elevate tra le quali scegliere
(alcune delle quali, a
livello professionistico,
molto ben remunerate). Il
nuoto si ritaglia comunque uno spazio importante nel paese a stelle e strisce,
che a livello impiantistico e tecnico è leader a livello mondiale.
Scompaiono dai primissimi posti,
invece, le nazioni più numericamente popolose, come la Russia (trentesima) e la Cina
(addirittura terzultima).
Tweet
Trovi interessanti gli argomenti di questo blog? Ti piacerebbe contribuire a mantenerlo in vita? Senti che chi scrive qui meriterebbe di essere in qualche modo ricompensato? Adesso puoi farlo tramite una donazione!
Nessun commento:
Posta un commento