sabato 30 agosto 2014

ALTRI ELEMENTI - NUOTO: STATISTICHE POST EUROPEI DI NUOTO

Concludiamo gli appuntamenti dedicati agli europei di nuoto in vasca lunga aggiornando il medagliere storico, andando a vedere quanto siamo andati vicini ad azzeccare le previsioni sui tempi, chi può essere incoronato il “campione dei campioni” di questa edizione e presentando il ranking europeo per nazioni. Il tutto come sempre a cura dell’esperto di nuoto Luca Soligo


 La 32esima edizione dei campionati europei di nuoto è agli archivi: è tempo per noi di stilare un bilancio di quanto successo tra le corsie del Velodrom di Berlino. Vediamo come sono cambiate alcune delle classifiche che abbiamo proposto nella nostra precedente analisi alla luce dei risultati di questa settimana di gare!

IL MEDAGLIERE CLASSICO

Con buona pace di tutte le classifiche a punti immaginabili (compresa quella ufficiale della Len, vinta per la seconda edizione consecutiva proprio dall’Italia) il Medagliere nella sua accezione classica rimane il metro di giudizio principale per valutare l’andamento di una manifestazione natatoria. Anche noi ci adeguiamo ed andiamo ad aggiornare il nostro medagliere storico, ricordando che da questa edizione si sono aggiunte due gare, ovvero le staffette 4x100 stile libero e 4x100 mista “miste” (ovvero con la formazione composta da due maschi e due femmine). Nonostante la valenza poco più che simbolica di queste due prove, la Len le ufficializza come tutte le altre gare (con tanto di record europeo), quindi non ci resta che adeguarci a nostra volta. Ecco a voi il medagliere classico dei campionati europei di nuoto aggiornato al 2014!















Come possiamo notare non cambia moltissimo, avendo il Campionato Europeo di Nuoto una storia centenaria e, come tale, difficile da “smuovere”. Se non altro l’Italia conferma l’ottima prova di Debrecen, dove però si disputarono degli europei monchi (con la mancanza di molti dei favoriti impegnati a preparare le Olimpiadi) e consolida le sue posizioni in classifica generale. Bene anche la Gran Bretagna, che fa la sua comparsa in top ten grazie al momento d’oro che sta attraversando, e la Danimarca, brava a Berlino nel piazzare tutti i propri campioni sul gradino più alto del podio. Una nota di colore: la Russia, autrice di un pessimo campionato europeo, riesce comunque a superare l’Urss e portarsi al quinto posto generale.

LE PREVISIONI

Due settimane fa avevamo proposto una previsione dell’andamento delle gare a Berlino, con tanto di indicazione dei tempi necessari per passare i vari turni qualificatori ed aggiudicarsi medaglie e titoli. Su grande richiesta, ed anche un po’ per verificare se il metodo fosse coerente o meno, ecco i risultati delle previsioni!





Leggendo la tabella potrete trovare il tempo che effettivamente è stato nuotato in tutti i passaggi di turno e nelle finali; accanto trovate lo scostamento (sia in termini di secondi, che in termine percentuale) di tale tempo rispetto alla previsione. Il risultato che se ne deduce è che la maggioranza dei tempi previsti ha avuto un margine di errore inferiore all’1%. In particolare il margine medio di errore è stato dello 0,45 % in campo maschile e dello 0,64 % in campo femminile. Il metodo è migliorabile ma è sicuramente un inizio molto incoraggiante!

IL CAMPIONE DEI CAMPIONI

Se dovessimo dare un premio al miglior atleta di questa edizione non potremmo escludere dai papabili Katinka Hosszu, instancabile ed onnipresente in finale e sul podio, Florent Manaudou, impressionante per potenza e dominio in acqua, o la “Divina” Federica Pellegrini, per tre edizioni consecutive campionessa continentale dei 200 stile. Ma il nostro metro di giudizio preferito è la classifica del Campione dei Campioni, che valuta il vincitore del titolo a seconda della prestazione nuotata in finale e rapportata al record del mondo attuale (il punteggio è calcolato tramite una proporzione con il record del mondo che vale 100 punti). Ecco a voi, quindi, la lista dei Campioni Europei di Berlino 2014 ed i rispettivi punteggi ottenuti.






































Tra le donne è la danese Rikke Pedersen ad aggiudicarsi il titolo: voleva fare il record del mondo, poteva farlo, ma una finale nuotata in solitaria non l’ha aiutata, fermandola a poco più di 7 decimi dal limite che già le appartiene nei 200 rana. Curioso come anche in campo maschile siano i 200 rana a vantare la prestazione migliore: l’idolo di casa Marco Koch ce l’ha messa tutta per scrollarsi di dosso gli inglesi tirando fuori dal cilindro una gara sontuosa, ad un passo dal limite del record del mondo. Peccato per Adam Peaty: il talento britannico è l’unico in tutta la manifestazione ad abbassare un record del mondo, quello dei 50 rana, ma lo fa in semifinale (in finale vince comunque, ma con tre decimi di più).

IL RANKING EUROPEO PER NAZIONI

L’idea di ranking per nazioni, mutuata da sport di squadra quali il calcio, serve a valutare il livello di una nazionale a seconda dei risultati ottenuti. Essendo il nuoto uno sport prettamente individuale (eccezion fatta per le staffette) il medagliere ci dà già una buona idea di come si posizionino le potenze in ogni manifestazione. Il nostro intento è però di più ampio respiro: dare un peso ad ogni medaglia vinta in ogni grande manifestazione internazionale e, di conseguenza, stilare una classifica per nazioni.

Abbiamo preso in esame le manifestazioni più importanti in ambito mondiale, Olimpiadi, Campionati Mondiali e Campionati Europei (tutti in vasca lunga), e per contestualizzare meglio la classifica abbiamo valutato l’ultimo quadriennio di gare. Le manifestazioni valevoli al fine di questa classifica sono quindi le seguenti:

- Campionati Mondiali 2011 – Shanghai
- Campionati Europei 2012 - Debrecen
- Olimpiadi 2012 – Londra
- Campionati Mondiali 2013 – Barcellona
- Campionati Europei 2014 - Berlino

Ovviamente una medaglia olimpica ha un peso diverso rispetto ad una europea, quindi abbiamo dato punteggi diversi ad ogni medaglia come di seguito:


Calcolando quindi il totale dei punti messi a segno in ognuna delle manifestazioni sopra citate, ecco a voi il ranking europei per nazioni:


Nonostante il pessimo bilancio dell’Olimpiade di Londra (0 medaglie), l’Italia resta la terza potenza europea, trascinato da un lato dall’incredibile continuità di rendimenti di Federica Pellegrini e dall’altro da una nuova leva di talenti che inizia a confermarsi ad alti livelli. Francia e Ungheria sono molto avanti, Russia, Paesi Bassi e Gran Bretagna sono alle calcagna, ma il nuoto azzurro è lì presente e non sta sicuramente a guardare. Interessante anche notare come l’Italia sia la nazione più equilibrata nella distribuzione di punti tra settore maschile e femminile (solo 27,5 punti di differenza) mentre nelle altre nazioni al vertice ci sia una più netta distinzione tra le due realtà. Nel 2015 ci servirà un mondiale con i fiocchi per tenere dietro la Gran Bretagna che, in questo momento, è la nazione emergente del nuoto mondiale.

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