Concludiamo gli appuntamenti dedicati agli europei di
nuoto in vasca lunga aggiornando il medagliere storico, andando a vedere quanto
siamo andati vicini ad azzeccare le previsioni sui tempi, chi può essere
incoronato il “campione dei campioni” di questa edizione e presentando il
ranking europeo per nazioni. Il tutto come sempre a cura dell’esperto di nuoto Luca
Soligo.
La 32esima edizione dei campionati europei di nuoto è agli archivi: è tempo per noi di stilare un bilancio di quanto successo tra le corsie del Velodrom di Berlino. Vediamo come sono cambiate alcune delle classifiche che abbiamo proposto nella nostra precedente analisi alla luce dei risultati di questa settimana di gare!
La 32esima edizione dei campionati europei di nuoto è agli archivi: è tempo per noi di stilare un bilancio di quanto successo tra le corsie del Velodrom di Berlino. Vediamo come sono cambiate alcune delle classifiche che abbiamo proposto nella nostra precedente analisi alla luce dei risultati di questa settimana di gare!
IL MEDAGLIERE
CLASSICO
Con buona pace di tutte le classifiche a punti
immaginabili (compresa quella ufficiale della Len, vinta per la seconda
edizione consecutiva proprio dall’Italia) il Medagliere nella sua
accezione classica rimane il metro di giudizio principale per valutare
l’andamento di una manifestazione natatoria. Anche noi ci adeguiamo ed andiamo
ad aggiornare il nostro medagliere storico, ricordando che da questa edizione
si sono aggiunte due gare, ovvero le staffette 4x100 stile libero e 4x100 mista
“miste” (ovvero con la formazione composta da due maschi e due femmine).
Nonostante la valenza poco più che simbolica di queste due prove, la Len le
ufficializza come tutte le altre gare (con tanto di record europeo), quindi non
ci resta che adeguarci a nostra volta. Ecco a voi il medagliere classico dei
campionati europei di nuoto aggiornato al 2014!
Come possiamo notare non cambia moltissimo, avendo il Campionato Europeo di Nuoto una storia centenaria e, come tale, difficile da “smuovere”. Se non altro l’Italia conferma l’ottima prova di Debrecen, dove però si disputarono degli europei monchi (con la mancanza di molti dei favoriti impegnati a preparare le Olimpiadi) e consolida le sue posizioni in classifica generale. Bene anche la Gran Bretagna, che fa la sua comparsa in top ten grazie al momento d’oro che sta attraversando, e la Danimarca, brava a Berlino nel piazzare tutti i propri campioni sul gradino più alto del podio. Una nota di colore: la Russia, autrice di un pessimo campionato europeo, riesce comunque a superare l’Urss e portarsi al quinto posto generale.
LE PREVISIONI
Due settimane fa avevamo proposto una previsione
dell’andamento delle gare a Berlino, con tanto di indicazione dei tempi
necessari per passare i vari turni qualificatori ed aggiudicarsi medaglie e
titoli. Su grande richiesta, ed anche un po’ per verificare se il metodo fosse
coerente o meno, ecco i risultati delle previsioni!
Leggendo la tabella potrete trovare il tempo che
effettivamente è stato nuotato in tutti i passaggi di turno e nelle finali;
accanto trovate lo scostamento (sia in termini di secondi, che in
termine percentuale) di tale tempo rispetto alla previsione. Il risultato che
se ne deduce è che la maggioranza dei tempi previsti ha avuto un margine di
errore inferiore all’1%. In particolare il margine medio di errore è stato
dello 0,45 % in campo maschile e dello 0,64 % in campo femminile. Il metodo è
migliorabile ma è sicuramente un inizio molto incoraggiante!
IL CAMPIONE DEI
CAMPIONI
Se dovessimo dare un premio al miglior atleta di questa
edizione non potremmo escludere dai papabili Katinka Hosszu,
instancabile ed onnipresente in finale e sul podio, Florent Manaudou,
impressionante per potenza e dominio in acqua, o la “Divina” Federica
Pellegrini, per tre edizioni consecutive campionessa continentale dei 200
stile. Ma il nostro metro di giudizio preferito è la classifica del Campione
dei Campioni, che valuta il vincitore del titolo a seconda della
prestazione nuotata in finale e rapportata al record del mondo attuale (il
punteggio è calcolato tramite una proporzione con il record del mondo che vale
100 punti). Ecco a voi, quindi, la lista dei Campioni Europei di Berlino 2014
ed i rispettivi punteggi ottenuti.
Tra le donne è la danese Rikke Pedersen ad aggiudicarsi il titolo: voleva fare il record del mondo, poteva farlo, ma una finale nuotata in solitaria non l’ha aiutata, fermandola a poco più di 7 decimi dal limite che già le appartiene nei 200 rana. Curioso come anche in campo maschile siano i 200 rana a vantare la prestazione migliore: l’idolo di casa Marco Koch ce l’ha messa tutta per scrollarsi di dosso gli inglesi tirando fuori dal cilindro una gara sontuosa, ad un passo dal limite del record del mondo. Peccato per Adam Peaty: il talento britannico è l’unico in tutta la manifestazione ad abbassare un record del mondo, quello dei 50 rana, ma lo fa in semifinale (in finale vince comunque, ma con tre decimi di più).
IL RANKING EUROPEO
PER NAZIONI
L’idea di ranking per nazioni, mutuata da sport di
squadra quali il calcio, serve a valutare il livello di una nazionale a seconda
dei risultati ottenuti. Essendo il nuoto uno sport prettamente individuale
(eccezion fatta per le staffette) il medagliere ci dà già una buona idea di
come si posizionino le potenze in ogni manifestazione. Il nostro intento è però
di più ampio respiro: dare un peso ad ogni medaglia vinta in ogni grande
manifestazione internazionale e, di conseguenza, stilare una classifica per
nazioni.
Abbiamo preso in esame le manifestazioni più importanti
in ambito mondiale, Olimpiadi, Campionati Mondiali e Campionati
Europei (tutti in vasca lunga), e per contestualizzare meglio la classifica
abbiamo valutato l’ultimo quadriennio di gare. Le manifestazioni valevoli al
fine di questa classifica sono quindi le seguenti:
- Campionati Mondiali 2011 – Shanghai
- Campionati Europei 2012 - Debrecen
- Olimpiadi 2012 – Londra
- Campionati Mondiali 2013 – Barcellona
- Campionati Europei 2014 - Berlino
Ovviamente una medaglia olimpica ha un peso diverso
rispetto ad una europea, quindi abbiamo dato punteggi diversi ad ogni
medaglia come di seguito:
Calcolando quindi il totale dei punti messi a segno in
ognuna delle manifestazioni sopra citate, ecco a voi il ranking europei per
nazioni:
Nonostante il pessimo bilancio dell’Olimpiade di Londra
(0 medaglie), l’Italia resta la terza potenza europea, trascinato da un
lato dall’incredibile continuità di rendimenti di Federica Pellegrini e
dall’altro da una nuova leva di talenti che inizia a confermarsi ad alti
livelli. Francia e Ungheria sono molto avanti, Russia, Paesi
Bassi e Gran Bretagna sono alle calcagna, ma il nuoto azzurro è lì
presente e non sta sicuramente a guardare. Interessante anche notare come
l’Italia sia la nazione più equilibrata nella distribuzione di punti tra
settore maschile e femminile (solo 27,5 punti di differenza) mentre nelle altre
nazioni al vertice ci sia una più netta distinzione tra le due realtà. Nel 2015
ci servirà un mondiale con i fiocchi per tenere dietro la Gran Bretagna che, in
questo momento, è la nazione emergente del nuoto mondiale.
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