Chi è la miglior atleta nella storia dei campionati Europei di nuoto tra le corsie?
Il nostro viaggio attraverso la
storia dei Campionati Europei di nuoto continua alla scoperta, questa
settimana, della migliore atleta in campo femminile.
Il settore femminile ai
Campionati Europei è stato introdotto a partire dalla seconda edizione, ovvero
quella del 1927 disputata a Bologna. Da allora al 2012 (30 edizioni) sono state
assegnate 325 medaglie d’oro individuali, vinte da 167 nuotatrici diverse. Come
già fatto per i maschi, scopriremo chi tra queste campionesse è la migliore di
sempre attraverso quattro diverse classifiche:
- Il Medagliere classico
- Il Nuotatore più medagliato
- Il Campione più longevo
- Il Campione dei Campioni
Il Medagliere Classico
Il Medagliere Classico, ovvero la
classifica delle atlete che hanno vinto più titoli, è il nostro primo metro di
giudizio. Ricordiamo che, come di consueto, a parità di ori si terrà conto del
numero degli argenti ed eventualmente del numero dei bronzi. Ecco il medagliere
classico che tiene conto delle sole medaglie vinte a livello individuale
(escludendo quindi le staffette).
La migliore atleta di sempre in
questa graduatoria è la regina dei misti Jana Klockova: dieci titoli
individuali rendono bene l’idea di quanto l’ucraina abbia dominato la scena
europea (e non solo) nei primi anni 2000. Ad un solo oro di distanza la
“fidanzata d’Ungheria” Krisztina Egerszegi che stacca di due titoli il
gruppo delle cinque atlete ferme a quota sette titoli individuali. Per trovare
le prime italiane dobbiamo scendere fino alla posizione 33, dove si piazzano (a
parità assoluta) Federica Pellegrini ed Alessia Filippi. Speriamo
che nell’edizione di quest’anno il bottino della veneta possa essere ritoccato.
Come successo in campo maschile,
l’inserimento degli allori vinti in staffetta modifica gli assetti della top
ten rispetto al medagliere classico, a fronte di nazionali più forti e maggiori
possibilità di partecipare alle staffette. Infatti la Klockova scivola
in terza posizione per dar spazio a Franziska Van Almsick, inarrivabile
a 18 ori totali, e Therese Alshammar, che può vantare un numero di
argenti superiori all’ucraina. Si vedono nella top ten ben quattro atlete della
Germania Est (tre delle quali non erano presenti nel medagliere individuale)
forti di un dominio che, negli anni ‘70/’80, le portava a trionfare quasi
sempre nelle staffette. Per l’Italia cambia poco: la nostra Pellegrini risale
di qualche posizione grazie all’oro conquistato nel 2012 nella 4x200 stile
libero.
Il Nuotatore più medagliato
Procediamo nella nostra analisi
con la classifica che non tiene conto del colore della medaglia conquistata, ma
soltanto del numero totale.
Il primo posto se lo aggiudica di
nuovo Franziska Van Almsick, che stacca di una sola medaglia la svedese Alshammar.
Sale sul nostro podio virtuale l’orgoglio danese Mette Jacobsen, mentre
la Klockova scivola addirittura al sesto posto. Al quarto posto una
coppia di atlete che non figuravano nelle classifiche precedenti e che quindi
si meritano l’appellativo di “ottime piazzate”: Nina Zivanevskaja e Camelia
Potec. Altro piccolo passo avanti per Federica Pellegrini che
speriamo, da qui a fine carriera, di poter trovare in top ten.
Il campione più longevo
A differenza di quello maschile,
il panorama natatorio femminile subisce solitamente un ricambio maggiore.
Vediamo allora chi tra le atlete plurititolate è riuscita a restare al top
europeo per il maggior numero di anni.
Therese Alshammar è la
regina indiscussa di questa graduatoria, con ben 11 anni di distanza tra il
primo e l’ultimo successo europeo. La svedese è anche la più vecchia
campionessa europea della top ten (33 anni), stessa età nella quale anche Aleksandr
Popov (leader di questa classifica al maschile) si aggiudicava il suo
ultimo oro continentale.
Vediamo ora, invece, chi tra le
pluricampionesse europee ha rivinto il titolo nella stessa gara a più anni di
distanza dal primo alloro.
È sempre la Alshammar a
dominare: 10 anni di distanza tra il primo e l’ultimo dei suoi 4 ori nei 50
stile libero sono davvero un’eternità. Ad un solo anno di differenza si
piazzano la Van Almsick nei 100 stile e la Henke negli 800 stile.
Il Campione dei Campioni
Chiudiamo con la valutazione che
mette a confronto tutti le vincitrici dell’oro europeo, che abbiamo chiamato
“Il Campione dei Campioni”.
Per chi se la fosse persa settimana scorsa in ambito maschile, ecco la
spiegazione di come è stilata la classifica.
In questa classifica cercheremo
di determinare, per ogni distanza e specialità, chi è stato il “Campione dei
Campioni Europei”, ovvero chi ha migliorato di più il record del mondo oppure
si è avvicinato maggiormente al record stesso.
Per farlo, attribuiremo al tempo
effettuato nella finale un punteggio, calcolato tramite una semplice
proporzione con il record del mondo allora in vigore. Tale punteggio lo
troverete sotto la colonna P.
Attribuendo 100 punti al tempo
record del mondo allora in vigore, il Campione dei Campioni Europei è l’atleta
che ha fatto registrare il punteggio migliore nella finale in cui ha vinto
l’oro. Qui di seguito trovate la lista del Campione dei Campioni Europei, uno
per ogni gara.
Innanzitutto dobbiamo notare come
il livello sia decisamente alto.
Infatti in sole 2 gare (sulle 17 del programma completo) non è mai stato
effettuato il record del mondo a suggello della vittoria europea: si tratta dei
1500 stile (la gara più giovane a livello femminile, presente solo nelle ultime
3 edizioni) e dei 50 rana. Nel resto del programma, c’è sempre stata almeno una
campionessa europea che ha migliorato contemporaneamente anche il limite
mondiale (nei 100 rana è successo addirittura 4 volte).
Da notare inoltre come il livello
delle prestazioni sia molto equilibrato: ben 6 atlete hanno superato quota 101
punti (nei maschi solo 2) con il vertice toccato dalla sovietica Galina
Prozumensikova, che nel ’66 ritoccò di ben 4,5 secondi il record del mondo
dei 200 rana.
Al secondo posto troviamo la
tedesca della DDR Ulrike Tauber (101,741 punti nei 400 misti) mentre il
gradino più basso del podio è occupato dalla Egerszegi (101.564 nei 200
dorso).
Come abbiamo visto, non ci sono
state molte gioie in campo femminile per i nostri colori, ma questa classifica
ci regala una soddisfazione non da poco: Federica Pellegrini si
aggiudica il titolo virtuale di Campione dei Campioni nei 400 stile libero. La
fuoriclasse di Spinea fece registrare, ad Eindhoven nel 2008, una delle sue
prestazioni eccezionali, dominando la finale e chiudendo la gara in uno
stupendo (e poi migliorato l’anno successivo per ben due volte) 4’01”53.
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