martedì 22 luglio 2014

TABELLONE DEL CALCIOMERCATO DI SERIE A - Aggiornato al 22 luglio 2014

La terza settimana di calciomercato per quanto riguarda la Serie A è stata movimentata dai due club che hanno dominato lo scorso campionato: Juventus e Roma.

Prima di cominciare con l’analisi di numeri e trasferimenti vi ricordo che potete segnalarmi eventuali incongruenze all’indirizzo email marcods78@hotmail.com e che ampie spiegazioni sulla costruzione delle tabelle e sui calcoli presenti al loro interno sono disponibili a questo link nella“Guida al Tabellone del Calciomercato”:

http://mds78.blogspot.it/2014/06/guida-al-tabellone-del-calciomercato.html

Al 22 luglio il tabellone riepilogativo relativo ai costi/ricavi delle operazioni di mercato per quanto riguarda i cartellini, i costi totali e il peso sul bilancio annuale si presenta così (ricordo come sempre che Atalanta, Genoa, Fiorentina, Milan, Sampdoria e Torino hanno bilancio su anno solare, le altre su stagione sportiva):



 Giallorossi assoluti protagonisti: l’acquisto di Iturbe e un paio di altre operazioni “minori” hanno portato a quasi 20 milioni il loro passivo di bilancio annuale legato al mercato, posizionandoli al primo posto anche nella graduatoria di chi ha speso di più per i cartellini e nei costi totali. La scorsa settimana avevo espresso i miei dubbi su eventuali altri acquisti a costo molto elevato per la Roma, citando il nome di Cuadrado. Il colombiano, che sarebbe costato significativamente più di Iturbe vista la concorrenza delle big europee, non è arrivato ma Sabatini mi ha in parte subito smentito investendo altri 22 milioni sull’attaccante del Verona: a oggi la spesa maggiore di questo mercato in Italia per il cartellino di un giocatore. Guardando i conti della Roma, io resto convinto che se Pallotta è intenzionato a rispettare i vincoli del fair play sarà costretto a rientrare di almeno una trentina di milioni circa rispetto alla situazione attuale attraverso il mercato (estivo o invernale). Alle voci che vogliono in bilico Benatia nonostante le smentite anche recentissime, si sono aggiunte in settimana quelle relative a Destro: se davvero si dovesse presentare una squadra che offre quello che la Roma chiede queste due cessioni basterebbero e avanzerebbero per mettere i conti in ordine e lasciare spazio per l’ingaggio di due giocatori a medio-basso costo ma di sicuro affidamento per rimpiazzarli (Rolando ed Eto’o?). Altra ipotesi suggestiva: viste le difficoltà in casa Juve, l’età di Totti, la certezza che alla peggio verranno comminate punizioni che limitino il mercato futuro ma che non prevederanno l’esclusione dalle coppe, la Roma potrebbe anche decidere di rischiare lo sforamento del Fair Play per puntare allo scudetto in questa stagione penalizzando le annate successive. Una “scommessa” rischiosa che potrebbe però “pagare” tantissimo… 

Se i vicecampioni d’Italia si sono mossi in maniera importante in questi sette giorni, che dire dei detentori del titolo? Il terremoto provocato dalle dimissioni di Antonio Conte ha inciso profondamente sul mercato della Juventus se non sugli obiettivi, che sono in gran parte gli stessi, sulle dinamiche interne: è uscito un allenatore desideroso di mettere bocca in maniera importante su tutta la campagna acquisti e che non ha mai nascosto critiche per le operazioni necessarie a mantenere il bilancio in ordine (ricordate le polemiche sulla squadra indebolita dopo le cessioni di Matri e Giaccherini necessarie per finanziare gli acquisti di Tevez e Llorente?) e ne è arrivato un altro (Massimiliano Allegri) fortemente aziendalista e capace di non fare una piega quando Berlusconi gli ha smembrato il Milan vendendo Thiago Silva e Ibrahimovic. Le conseguenze di questo? Le vedremo presto. La mia opinione personale è che non abbia motivo di esistere l’opinione “se fosse rimasto Conte avrebbero comprato dei big, ora con Allegri compreranno dei mezzi giocatori”, semplicemente perché non varia il budget a disposizione e la situazione economico finanziaria della Juve è nota da tempo (ve l’ho diffusamente descritta un paio di mesi fa in questo articolo dedicato: http://mds78.blogspot.it/2014/05/bilancio-juventus-stime-e-prospettive.html  e il suo successivo aggiornamento: http://mds78.blogspot.it/2014/06/bilancio-juve-stime-e-prospettive-di.html). Se Conte è andato via anche per motivi di mercato sarà perché pretendeva giocatori di livello senza cedere nessun big, ovvero la classica “botte piena e moglie ubriaca”. Ora Agnelli e Marotta devono decidere se preferiscono la moglie o la botte: mercato di medio livello, cedere qualcuno ma tenere Vidal e Pogba o mercato con più acquisti sacrificando uno dei due pezzi pregiati (più facilmente il cileno)? Gli eventuali acquisti e i movimenti di questi giorni ci potranno far capire qualcosa in più e penso di dedicare un approfondimento a questo tema la prossima settimana, aggiornando le mie previsioni sul mercato Juve fatte nei mesi scorsi. A oggi credo che entrambe le strade siano ancora percorribili.

Intanto a Torino sono arrivati Evra e Morata, il secondo accompagnato da due critiche: è stato pagato troppo e il Real Madrid se lo può ricomprare. Per quanto riguarda la prima osservazione, bisogna capire che il valore di un giocatore non dipende solo, né principalmente, dalla sua forza attuale. Fattori importantissimi sono l’età, le prospettive di crescita e lo stipendio. Un giocatore con un ingaggio ancora non da “top player” (come nel caso di Morata e Iturbe) incide meno sul monte ingaggi e quindi può valere la pena pagarlo un po’ di più senza peggiorare pesantemente i conti. Allo stesso modo, un calciatore giovane e di belle speranze (ancora una volta come Morata e Iturbe) ha tutte le possibilità di essere venduto in futuro per una cifra maggiore di quella spesa per comprarlo o comunque tale da generare una bella plusvalenza. L’anno scorso chiunque ha bollato come economicamente folle l’acquisto per 45 milioni del ventunenne James Rodriguez da parte del Monaco. Oggi il colombiano vale quasi il doppio e il Monaco è in procinto di fare una plusvalenza di enormi proporzioni. Sono operazioni rischiose è evidente ma, se gli osservatori sono bravi e riescono a valutare le reali potenzialità dei giocatori, possono diventare la chiave per arricchire la squadra e non per impoverirla come qualcuno, troppo frettolosamente, conclude.

La clausola di “recumpra” merita un discorso a parte: il Real Madrid potrà riacquistare Morata nel mercato estivo 2016 o 2017 per una cifra di circa 30 milioni. Se lo farà, la Juventus farà una plusvalenza secca di 18 milioni nel 2016 o 22 milioni nel 2017: forse non abbastanza per garantirsi un top player mondiale del livello di Suarez, ma sicuramente più che sufficiente per sostituirlo con una punta di alto livello (Diego Costa, per fare un nome, al Chelsea è costato 15 sul bilancio annuale…). Conclusione: se Morata si confermerà ad alti livelli la Juve non ci rimetterà in ogni caso…

Chiudendo il discorso su Juventus e Roma ricordandovi che le due squadre potrebbero contare nell’ultima settimana di mercato su fondi extra in caso di eliminazione del Napoli dai preliminari di Champions League, vediamo in breve la situazione delle altre.

Il Napoli – il cui mercato è ovviamente condizionato dall’incertezza sulla partecipazione Champions - si muove sottotraccia e acquista l’attaccante Michu con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto, intaccando leggermente il suo bilancio annuale senza spese folli.

Dalla tabella del Torino ho momentaneamente escluso i due nuovi acquisti extracomunitari Sanchez Mino e Bruno Peres, poiché la squadra di Cairo li ha virtualmente acquistati ma non ha ancora potuto depositare il contratto. Entrambe le situazioni dovrebbero essere risolte a breve.

Le cessioni di Donsah e soprattutto Iturbe hanno riportato il mercato del Verona su dimensioni più consone agli scaligeri, che da squadra più spendacciona ora si ritrovano a essere fra le più virtuose di questa sessione.

Il Sassuolo grazie a Patron Squinzi continua a dimostrarsi una squadra in ottima salute economica per gli obiettivi che si propone e può permettersi un mercato inaccessibile per molte delle sue concorrenti: la salvezza con queste premesse è un obbligo.

Udinese e Inter continuano il loro personale testa a testa per stabilire la squadra più virtuosa in assoluto come impatto sul bilancio annuale. Nonostante entrambe abbiano concluso altre operazioni in settimana, la distanza che le divide è sempre minima.

Infine il Genoa conquista il primo posto fra le squadre che hanno speso di meno (o per meglio dire incassato di più) nelle categorie costo dei cartellini e costi totali, grazie alla consueta rivoluzione della rosa attuata da Preziosi, sempre attivissimo sul mercato. In particolare questa settimana hanno portato soldi freschi la cessione di Vrsaljko al Sassuolo e della metà di Boakye all’Atalanta.

TABELLONE DEL CALCIOMERCATO DI SERIE A

In rosso i nomi dei nuovi calciatori inseriti rispetto alla scorsa settimana e le voci “altri acquisti” e “altre cessioni” che hanno subito variazioni.












Appuntamento a domani per l’aggiornamento del tabellone del calciomercato di Champions League e a martedì prossimo con il calciomercato di Serie A.

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11 commenti:

  1. Non capisco le cifre relative a Cuadrado - speso 15, ammortamento 2.5, uguale saldo -2.5 ? Dove sbaglio?

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    1. La Fiorentina è una delle squadre con bilancio su anno solare. Quindi l'acquisto di Cuadrado impatta solo su sei mesi. Cuadrado è stato pagato 15 milioni con contratto triennale. L'ammortamento è 5 milioni l'anno, ovvero 2,5 a semestre. E sono quei 2,5 che rappresentano il peso sul bilancio 2014. Non c'è altro perché Cuadrado era già alla Fiorentina in comproprietà con diritto di utilizzo del giocatore quindi non va aggiunto lo stipendio come spesa in più (che la Fiorentina pagava già).

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    2. Perfetto - l'ammortamento mi rimane sempre poco chiaro, ma credo di aver capito. Ma nel contesto del FPF, sulla spesa fatta per un acquisto la Uefa calcola il valore totale del movimento, o l'ammortamento, come peso sul bilancio?

      Grazie mille! Ho scoperto oggi questo blog ma mi vedo assiduissimo frequentatore in futuro.

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    3. Grazie per i complimenti! All'Uefa interessa l'ultimo valore, ovvero il peso sul bilancio annuale. Solo al momento di eventuali punizioni può chiedere ad alcune società di non superare certe cifre sui costi dei cartellini (come fatto con PSG e City).

      Trovi ulteriori informazioni sul funzionamento del FPF e su come si calcolano gli ammortamenti in altri due articoli del blog:

      http://mds78.blogspot.it/2014/03/fair-play-finanziario-per-principianti.html

      http://mds78.blogspot.it/2014/03/capire-il-calciomercato-quello-che-i.html

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  2. Ciao! Innanzitutto complimenti, blog interessante e analisi molto dettagliate, volevo però farti una domanda: ripeti che la roma ha necessità di cedere un big per rientrare nei parametri del fpf ed in effetti dai tuoi conti sembra evidente dato l aumento di spese nel bilancio, ma oltre al mercato non andrebbero considerati anche gli aumenti di introiti relativi all accordo con la nike, all aumento della percentuale dei diritti tv, alla partecipazione alla cl e all eventuale main sponsor? Questi aumenti di incassi non possono essere sufficienti a coprire le spese abbastanza da rientrare nei parametri del fpf? Grazie!

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    1. Ciao Emanuele e grazie per i complimenti. Sulla Roma mi hai messo la pulce nell'orecchio su una delle cose che hai detto e ho trovato un'informazione che riduce leggermente il deficit, ma non abbastanza. Mi spiego meglio.

      La Roma, come da documento ufficiale, chiuderà il bilancio 2013/14 fuori dai parametri del fair play riguardanti il "pareggio di bilancio". Per le informazioni in mio possesso ho stimato questa cifra di "sforamento" attorno ai 15 milioni. Sapremo solo in autunno se sarà meno o di più. Per il triennio 15/16, la Roma scarta il deficit di circa 16 milioni del 2011/12 valido per il fair play, ma dovrà aggiungere l'eventuale deficit della stagione 2014/15. Ulteriore problema: se per il triennio 2011/14 la soglia di deficit massima era 45 milioni, per il triennio 2012/15 sarà solo 30. Per tutti questi motivi la Roma (sempre secondo i miei calcoli e tenendo salvo un margine d'errore di qualche milione per mancanza di informazioni precise) questo vorrebbe dire che i giallorossi dovrebbero chiudere il bilancio 2014/15 con un attivo di circa 10 milioni (avendo già un passivo di 40 sul biennio 2012/13-2013/14).

      Partendo dalla stima di circa -10 come deficit del 2013/14 ho fatto i calcoli contando le varie variabili che anche tu citi ma ce n'è un'altra sfavorevole alla Roma: che nel bilancio 2013/14 ci sono una trentina di milioni di plusvalenze che nel bilancio 2014/15 non ci sono. Quindi tutte le voci che tu giustamente citi vanno a coprire quel buco. Nei miei calcoli non avevo contato il bonus di ingresso che la Nike ha riconosciuto alla Roma (6 milioni), quindi quei soldi diminuiscono il margine da coprire. Contando tutto (compresi i recenti acquisti di Astori e Yedlin), a me risulterebbe che la Roma deve rientrare di circa 40-45 milioni per arrivare a un bilancio di +10.

      Come detto per la Juve, 20 si possono recuperare stimando ottimisticamente un passaggio del turno in Champions con la contemporanea uscita delle altre italiane, rimandando ogni necessità di intervenire ulteriormente in caso di risultati peggiori in Europa a gennaio. Ne rimangono 20-25. Con le eventuali cessioni di Destro e Benatia li copri sicuramente, ma Sabatini potrebbe pure farcela salvando Benatia e magari dando via Ljajic e Borriello con Destro. Oppure ancora ci sono voci su Strootman. Come l'anno scorso io credo che la Roma alzerà la cifra delle plusvalenze in agosto, poi su come lo farà dipende dal mercato e francamente non saprei prevederlo con certezza.

      Altro particolare: un altro bel po' di milioni (fra i 7 e i 17) arriverebbero in caso di eliminazione del Napoli nei preliminari di Champions e altri ovviamente arriverebbero se la Roma andasse molto avanti in coppa. Quindi ci sta pure di "rischiare" per puntare allo scudetto accettando eventuali punizioni future (che come detto non saranno mai comunque esclusioni dalle coppe).

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    2. Grazie per il chiarimento, come sempre le cose sono ben più complicate di come appaiono!

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    3. E' vero che è ancora presto, ma forse ci sono anche operazioni che non andrebbero ad incidere sulla rosa attuale e che permetterebbero di abbattere parte di quei 40mln non credi?
      L'aumento degli abbonamenti, dei diritti televisivi,i mini abbonamenti per la CL, il merchandising in aumento sono indici che sicuramente aumenteranno il ricavo di esercizio della società. Inoltre la Roma è alla ricerca di un main sponsor (si parla di Etihad). Insomma, le voci di bilancio su cui operare sono tante e non per forza si deve vendere un calciatore. Certo è che è la via più semplice, e Sabatini è un mago nelle plusvalenze. Ma proprio per questo motivo, se la Roma avesse avuto necessità di cassa avrebbe venduto Benatia a 30 milioni, o quantomeno non si sarebbe assunta degli impegni così onerosi (soprattutto in termini di monte ingaggi). Se poi qualcuno pagasse 15mln per Ljajic o 25 per Destro, sono offerte che la Roma accetterebbe più per ricambio di giocatori (come fatto con Osvaldo, ad esempio) che per far quadrare i conti.
      La penso come te sul fatto che può essere una strategia, quella di rischiare delle sanzioni per il mancato rispetto dei vincoli del FPF ma di puntare ad una stagione sportiva eccellente che possa garantire un eccezionale ritorno economico (Scudetto e quarti di CL).
      Certo è che la Roma non può fallire quest'anno, altrimenti l'anno prossimo dovrà smantellare tutto.

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    4. Il tuo intervento è molto interessante e in effetti mi dà degli spunti per migliorare la mia analisi. In particolare avevo omesso di calcolare gli introiti maggiori per gli incassi di Champions League, che nell'ipotesi "migliore" possibile prima del mercato di gennaio (ovvero Roma agli ottavi di Champions a punteggio pieno e Juve e Napoli eliminate) potrebbe portare nelle casse della Roma una cifra superiore ai dieci milioni. Lo sponsor tecnico può portare anch'esso una cifra simile se verrà conclusa la trattativa. Rispetto ai 30 milioni di cui parlavo nel pezzo (diventati circa 35 con gli acquisti di Astori e Yedlin) rimarrebbero quindi da coprirne una quindicina, probabilmente meno visti gli altri fattori di marketing che sottolineavi.

      Credo, anche confortato da un pezzo sull'odierna edizione della Gazzetta che sottolineava come la Roma abbia sforato il budget e lavori alla cessione di uno fra Ljajic e Destro per rientrare, che almeno una cessione andrà comunque fatta. Anche perché la mia ipotesi prevede comunque 20 milioni incassati grazie a un cammino impeccabile in Champions ed è un'ipotesi rischiosa, non fosse altro che per il fatto che la Roma rischia seriamente di essere in quarta fascia e quindi di capitare in un girone particolarmente duro.

      Non sarei invece così pessimista sul futuro prossimo della Roma anche in caso di mancato scudetto. Sicuramente questo è l'anno in cui tutto pare allineato perfettamente per centrare il tricolore, ma la Roma ha un parco di giocatori tale (di cui alcuni giovani) che può permettersi di competere a buoni livelli per i prossimi anni anche in caso di mercati sotto controllo UEFA. Certo, il punto interrogativo più grande è il futuro di Totti vista l'età, però non credo in uno smantellamento totale in caso di secondo posto e conferma di qualificazione in Champions per dire...

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    5. La Roma ha dimostrato di essere molto abile nell'effettuare partnership (Starwood e Manpower negli ultimi 5 mesi, ad esempio) e di creare valore attorno al marchio, sta puntando forte sull'aumento dei ricavi d'esercizio (al di la delle cessioni) e non dimentichiamoci dello stadio, che se venisse realizzato entro il 2016/2017 eliminerebbe tutti i problemi economico-finanziari della società. Quindi, basta "tenere duro" fino a quella data e presumo che sia proprio questa la strategia, come tu hai ben delineato.
      Riguardo l'articolo apparso sulla Gazzetta, mi è parso inesatto e fazioso.
      Primo, ridurre il tutto al saldo acquisti-cessioni senza considerare tutti gli altri aspetti economici e finanziari (ad esempio, basti pensare al rapporto della Roma con Unicredit e alle operazioni di factoring sui crediti dei diritti televisivi che vengono puntualmente effettuate ogni anno) può portare ad una errata interpretazione della reale situazione della società.
      Come se poi bastasse vendere e portare il saldo a 0 per avere una società economicamente sana.
      Fatto sta che anche io penso che l'unico che possa andar via sia Ljajic (che verrebbe sostituito con Ferreira Carrasco, 5mln al Monaco e 2 di stipendio), ma più perchè non è stato in grado di dimostrare il suo talento e Sabatini preferisce prendersi ora 10-15mln che veder deprimere il suo valore.
      E non dimentichiamoci che la Roma ha gente come Borriello (4mln netti a stagione, è il suo ultimo anno) ancora da piazzare, ed altri..
      Insomma, è ancora lunga l'estate. Personalmente, non penso andrà via qualcuno. Staremo a vedere!

      P.S.: complimenti per il blog e per il lavoro che fai ;)

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    6. Grazie! Comunque dovesse andare via Destro per le cifre che girano secondo me Sabatini lo trova senza problemi un attaccante dello stesso valore se non superiore che a bilancio impatta meno rispetto alla plusvalenza che farebbe. Perciò quando parlo di cessioni questo non implica che indeboliscano la squadra (basta pensare al mercato dello scorso anno).

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