venerdì 11 luglio 2014

BRASILE 2014: CURIOSITA' STATISTICHE DOPO LE SEMIFINALI E SULLE FINALI DEL PASSATO

Due semifinali dall’andamento completamente diverso hanno portato Germania e Argentina a disputarsi il “Mondiale dei Mondiali” nella finale in programma domenica sera al Maracanà di Rio de Janeiro.

La più interessante dal punto di vista statistico è stata senza dubbio Germania-Brasile, che ci ha consegnato uno storico 7-1 battendo alcuni record e avvicinandosi molto ad altri.


Per la prima volta nella storia dei mondiali una semifinale si è conclusa con sei gol di scarto fra la vincente e la perdente: il precedente record risaliva a un triplice 6-1, nelle due semifinali del 1930 (Argentina-USA e Uruguay-Jugoslavia) e in una del 1954 (Germania Ovest-Austria).

Un record assoluto, dal mio punto di vista ancora più interessante ma poco sottolineato, è arrivato grazie al gol di Khedira: non era mai successo prima che al 29’ di una partita dei mondiali il tabellone segnasse un parziale di 5-0. Superato il precedente primato di Jugoslavia-Zaire (fase a giorni del 1974), nella quale il quinto gol degli slavi arrivò un minuto più tardi, al trentesimo. Jugoslavia-Zaire mantiene il record di unica partita ad aver chiuso il primo tempo con un divario fra le due squadre di sei gol (6-0), mentre in questa classifica Germania-Brasile affianca al secondo posto Polonia-Haiti (fase a gironi del 1974), anch’essa andata al riposo sul 5-0.

Terzo record “battuto” dal Brasile: mai una squadra di casa aveva subito una sconfitta tanto ampia in un mondiale. Le prestazioni peggiori da questo punto di vista fino a martedì sera erano state della Svezia nel 1958 (2-5 nella finale contro il Brasile) e del Messico nel 1970 (1-4 nei quarti di finale contro l’Italia).

Data la goleada tedesca, vale la pena ricordare tutte le partite dei mondiali concluse con uno scarto di almeno sei gol:

Ungheria-El Salvador 10-1 (1982, girone)
Ungheria-Corea del Sud 9-0 (1954, girone)
Jugoslavia-Zaire 9-0 (1974, girone)
Svezia-Cuba 8-0 (1938, quarti di finale)
Uruguay-Bolivia 8-0 (1950, girone)
Germania-Arabia Saudita 8-0 (2002, girone)
Turchia-Corea del Sud 7-0 (1954, girone)
Uruguay-Scozia 7-0 (1954, girone)
Polonia-Haiti 7-0 (1954, girone)
Portogallo-Corea del Nord 7-0 (2010, girone)
Germania-Brasile 7-1 (2014, semifinale)
Brasile-Svezia 7-1 (1950, girone finale)
Italia-USA 7-1 (1934, ottavi di finale)
Argentina-Perù 6-0 (1978, girone semifinale)
Germania-Messico 6-0 (1978, girone)
URSS-Ungheria 6-0 (1986, girone)
Argentina-Serbia e Montenegro 6-0 (2006, girone)

Da questa lista si nota che Germania-Brasile è la terza partita a eliminazione diretta a dare uno scarto così ampio dopo Svezia-Cuba 8-0 e con medesimo punteggio di Italia-USA 7-1. Seppur all’interno di un girone, valse la qualificazione alla finale anche Argentina-Perù del 1978, che fu però accompagnata da accuse di combine (l’Argentina sapeva che per andare in finale avrebbe dovuto vincere contro il Perù, ormai eliminato, con almeno quattro gol di scarto). Da ricordare in una fase finale di una competizione ufficiale a livello mondiale della FIFA il record assoluto realizzato dalla Spagna con la vittoria 10-0 su Tahiti nell’ultima Confederations Cup.

Come già segnalato da più parti, il Brasile ha inoltre eguagliato il suo peggior risultato in una partita ufficiale che risaliva a un secco 0-6 subito contro l’Uruguay nella Coppa America 1920.

Per quanto riguarda la storia dei mondiali, può essere curioso vedere i peggiori risultati di alcune delle nazionali principali. Prima della semifinale di questa settimana, il Brasile aveva perso solo una volta con più di due gol di scarto ma in un’occasione molto importante: la finale del 1998 contro la Francia terminata 0-3. L’Italia ha nel suo score due sconfitte per 1-4: contro la Svizzera nello spareggio per l’accesso ai quarti di finale nel 1954 e nella finale contro il Brasile del 1970. La Germania ha come peggior risultato un 3-8 contro l’Ungheria nel girone del 1954, mondiale poi vinto dai tedeschi che fecero riposare in quella partita mezza squadra. Oltre a quella particolare occasione, per la Germania si ricordano due 0-3 (contro la Croazia negli ottavi del 1998 e contro la Francia nella finalina del 1958). La Francia porta nella memoria il 2-5 con il quale perse la semifinale del 1958 contro il Brasile. L’Argentina ha subito l’onta più grande nel 1958, perdendo 1-6 contro la Cecoslovacchia nella fase a gironi. L’Inghilterra come il Brasile ricorderà a lungo la Germania per l’1-4 con il quale i tedeschi li eliminarono negli ottavi del 2010. Germania che è particolarmente presente quando si tratta di stravincere: non va dimenticato il 4-0 con il quale eliminò l’Argentina nel 2010 e il 4-0 inflitto nel girone di Brasile 2014 al Portogallo (peggiore sconfitta ai mondiali per i lusitani). L’1-5 subito dalla Spagna contro l’Olanda nei gironi di questo mondiale non è invece record: gli iberici hanno al loro passivo un 1-6 contro il Brasile nel girone finale dei mondiali del 1950.

Proprio l’andamento del mondiale 2010, con la Germania reduce da due vittorie ampie e poi sconfitta dalla Spagna in semifinale, è un monito per i tedeschi a non rilassarsi in vista della sfida finale con l’Argentina. Una sfida che sarà per la terza volta l’epilogo di un mondiale di calcio (record assoluto; segue Italia-Brasile con due, tutte le altre finali si sono disputate una volta sola) e che si disputa ai mondiali per la settima volta. I precedenti non sono favorevoli all’Argentina, che si è imposta solamente nella finale del 1986. Nelle altre cinque occasioni, quattro vittorie tedesche (fase a gironi del 1958 con conseguente eliminazione dei sudamericani, finale del 1990 e nei quarti di finale del 2006 e del 2010) e un pareggio (fase a gironi del 1966, con entrambe che si qualificarono al turno successivo). Argentina che avrà lo svantaggio di avere sulle gambe la fatica dei tempi supplementari contro l’Olanda, mentre i tedeschi hanno svolto poco più che un allenamento nella maggior parte della partita col Brasile. Solo una squadra ha vinto i mondiali dopo aver disputato 30’ più degli avversari in semifinale: l’Italia di Marcello Lippi nel 2006, che a differenza dell’Argentina ebbe però il vantaggio di aver giocato un giorno prima rispetto alla Francia.

Si affrontano inoltre le due squadre col miglior bilancio vinte-perse nelle partite terminate dopo i tempi regolamentari: 7-1 per l’Argentina, 6-3 per la Germania che però è imbattuta ai rigori (4-0). L’unica sconfitta dei sudamericani è arrivata proprio contro i tedeschi ai rigori otto anni fa.


Se l’Argentina supererà la Germania senza subire gol sarà la seconda squadra a vincere il mondiale mantenendo la porta inviolata nelle partite a eliminazione diretta. La prima a riuscirci è stata la Spagna quattro anni fa. Se invece i sudamericani dovessero perdere ai rigori concludendo 0-0 i 120’ di gioco sarebbero la prima nazionale a perdere una finale mondiale senza aver subito gol nella fase a eliminazione diretta. Oltre alla Spagna 2010, anche l’Italia nel 2006 e la Germania nel 1986 e nel 2002 sono riuscite ad arrivare alla finale senza prendere gol dagli ottavi alla semifinale: l’Italia ha poi conquistato il titolo, subendo però una rete, mentre la Germania è stata sconfitta in entrambe le occasioni (3-2 e 2-0). Nessuna squadra è stata mai eliminata in semifinale senza prendere gol dagli ottavi in poi, mentre tre nazionali sono uscite ai quarti di finale senza subire reti dagli ottavi in poi: il Messico nel 1986, l’Italia nel 1998 e l’Inghilterra nel 2006.

Sarà la nona finale Europa-Sudamerica, con il Sudamerica che è attualmente in vantaggio 6-2 (per l’Europa si ricordano solo i successi della Germania sull’Argentina a Italia ’90 e della Francia sul Brasile a Francia ’98).

Guardando nel dettaglio l’andamento delle 18 finali precedenti (considerando come finale anche Uruguay-Brasile del 1950 nonostante fosse all’interno di un girone), si può notare che in “sole” 10 occasioni ha vinto la squadra che ha segnato per prima. Addirittura per cinque edizioni consecutive del mondiale, dal 1950 al 1966, vinse sempre la nazionale che passò per prima in svantaggio. Dal 1978 in poi, invece, chi si è portato sull'1-0 ha poi vinto il titolo in tutti i casi meno che nel 2006, con il rigore di Zidane che non impedì agli azzurri di rimontare e vincere ai rigori.

Solo l’Uruguay nel 1930 ha vinto la finale chiudendo in svantaggio il primo tempo. In due altre occasioni la vincente era andata sotto nel corso del secondo tempo riuscendo a ribaltare il risultato: nel 1950 il Brasile va in vantaggio al 47’ ma l’Uruguay pareggia al 66’ e segna il gol della vittoria al 79’; nel 1934 la Cecoslovacchia va in gol al 76’ contro l’Italia, ma viene rimontata da un gol di Orsi all’80’ e dalla rete vincente di Schiavio nei supplementari. Quindi non è mai successo che una squadra in svantaggio dall’81’ in poi sia riuscita a portare a casa una coppa del mondo.

La Germania nel 1954 è stata l’unica squadra a riuscire a imporsi in una finale mondiale recuperando uno svantaggio di due gol (da 0-2 a 3-2 contro l’Ungheria).

Visto l’andamento delle semifinali, può essere curioso ricordare che nessuna finale si è conclusa con più di tre gol di scarto (si sono fermate a tre Brasile-Svezia 5-2 nel 1958, Brasile-Italia 4-1 nel 1970 e Francia-Brasile 3-0 nel 1998).

Ulteriore curiosità legata alla Coppa del Mondo: chi vincerà fra Germania e Argentina sarà la prima nazionale a vincere la Coppa del Mondo FIFA per tre volte. A differenza della Coppa Rimet, assegnata definitivamente al Brasile nel 1970 proprio dopo la terza vittoria, la Coppa del Mondo FIFA non verrà consegnata a chi per primo se la aggiudica tre volte, ma rimarrà la coppa ufficiale fino almeno al 2038, ovvero fino a quando l’inserimento delle squadre vincitrici riempirà lo spazio del basamento. Successivamente verrà deciso se fare una nuova coppa o ampliare il basamento di quella esistente.


Concludiamo come sempre con uno sguardo al coefficiente per confederazioni utilizzato nel Ranking FIFA. Anche se la Germania dovesse trionfare al Maracanà passando alla storia come prima squadra europea a conquistare un mondiale nel continente americano, Brasile 2014 passerà agli archivi come un mondiale negativo per l’Europa nel suo complesso rispetto all’andamento globale delle squadre sudamericane. Impossibile mantenere il coefficiente 1, che ci poneva alla pari con le nazionali del CONMEBOL, l’UEFA concluderà la competizione con un coefficiente di 0,99 se almeno una fra Olanda e Germania vincerà nella rispettiva finale, 0,98 in caso contrario. Tutte le altre confederazioni si dovranno accontentare del coefficiente minimo di 0,85.


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