sabato 26 luglio 2014

ALTRI ELEMENTI - NUOTO IN CORSIA: QUAL E' LA NAZIONE EUROPEA PIU' FORTE DI SEMPRE?

Dopo i motori e il wrestling fa il suo esordio nella categoria “altri elementi” il nuoto grazie al contributo di Luca Soligo, che per quattro sabati ci accompagnerà alla scoperta di numeri, statistiche e curiosità riguardanti la storia dei Campionati Europei di Nuoto in vasca lunga.

Analisi della storia del medagliere dei Campionati Europei di Nuoto in vasca lunga

La 32esima edizione dei Campionati Europei di Nuoto è alle porte: dal 13 al 24 agosto 2014 Berlino ospiterà per la seconda volta la rassegna continentale (in precedenza nel 2002) che vede il nuoto tra le corsie sicuro protagonista.


Parlando di Campionati Europei di Nuoto, la Germania è la nazione che, con l’edizione di quest’anno, ha ospitato più volte la manifestazione, cinque, a pari merito con l’Ungheria che ha ospitato l’ultima edizione del 2012. Una curiosità: nelle precedenti quattro edizioni organizzate dalla Germania, possiamo parlare di quattro nazioni diverse. La prima (1934 a Lipsia) era la Germania ante-guerra, la seconda (1962 a Magdeburgo) era la Germania dell’Est, la terza (1989 a Bonn) era la Germania dell'Ovest e la quarta (2002 a Berlino) la Germania come la conosciamo oggi.

L’Italia è stata sede dei campionati per tre volte, nel 1927 a Bologna, nel 1954 a Torino e nel 1983 a Roma.  In nessun caso però, l’Italia è stata nominata miglior nazione della manifestazione, premio che la Germania (in tutte le sue versioni) ha vinto per ben 15 volte su 31 edizioni disputate (record). L’Italia si è aggiudicata però per due volte (2000 e 2012) la classifica di miglior nazionale per il nuoto tra le corsie.

In questa analisi del medagliere, proponiamo quattro letture diverse della storia dei Campionati Europei di nuoto in vasca lunga (31 edizioni, dal 1926 al 2012):

- Il medagliere classico
- La classifica delle medaglie
- Il medagliere a punti
- Il medagliere per abitanti

IL MEDAGLIERE CLASSICO

Per “medagliere classico” intenderemo il medagliere così come lo si valuta nell’accezione comune: vince chi ha più ori, a parità di ori si tiene conto della classifica degli argenti ed a parità di argenti si tiene conto della classifica dei bronzi.

Ed ecco il medagliere classico dei campionati europei di nuoto tra le corsie (prime 10 posizioni):



Nessuna sorpresa nel medagliere classico: la Germania Est domina dall’alto dei suoi 133 ori, il 16% del totale dei titoli in palio. In questo medagliere, che vede presenti nei primissimi posti le grandi potenze del nuoto europeo, l’Italia si piazza al nono posto, a soli due ori da una Svezia sempre tra le migliori. Il dominio tedesco è consolidato dal secondo posto della Germania (pre e post divisione) e dal decimo posto della Germania Ovest.

Diamo ora un’occhiata ai medaglieri classici divisi per sesso, partendo da quello maschile.

















Anche qui nessuna sorpresa: la Russia è la dominatrice assoluta, sia nella sua versione Urss che nell’assetto post indipendenza. Terzo posto per la grande scuola ungherese, che si preannuncia prossima a duellare con la Russia per il primato in questa classifica. Un po’ più staccate le altre guidate dall’Italia che, grazie anche all’ottima edizione del 2012, si piazza al quarto posto generale, seguita a ruota dalla Germania distante solo un oro.

Ed ecco il medagliere classico al femminile.


















Che la Germania Est fosse inarrivabile in questa classifica era immaginabile: il 28% degli ori totali è stato vinto proprio dalla nazione che ha visto la sua fine dopo la caduta del muro di Berlino. Ma nonostante il suo computo medaglie resterà fermo per sempre all’edizione del 1989, la Germania Est continuerà a dominare questa classifica ancora per molto tempo. Da notare la presenza, in questo medagliere, sia di potenze storiche come i Paesi Bassi e l’Ungheria, che di potenze più recentemente in ascesa, come la Francia. L’Italia esce dalla top ten a causa di una scarsa qualità delle medaglie conquistate (solo 7 ori su 35 medaglie totali).

LA CLASSIFICA DELLE MEDAGLIE

La “classifica delle medaglie” non è nient’altro che la classifica delle nazioni che hanno vinto più medaglie. Vediamola nella sua versione totale, ovvero quella che non tiene conto del colore della medaglia vinta.


Se nelle prime tre posizioni non cambia niente rispetto al medagliere totale, vediamo invece che già al quarto posto le cose si differenziano. I Paesi Bassi infatti guadagnano tre posizioni, scalzando l’Urss che rimarrà ferma a quota 168. Anche per i nostri colori c’è un lieve miglioramento (dal nono al settimo posto), mentre è la Gran Bretagna che fa il salto maggiore: nel medagliere classico non era nemmeno nella top ten (undicesimo posto)!

Ed ora vediamo la classifica delle medaglie divisa per qualità di medaglie conquistate, partendo dagli ori.


Sarà dura, ci vorrà del tempo (molto) ma qualcuno prima o poi raggiungerà la Germania Est in questa classifica. Magari proprio la Germania, distante “solo” 47 ori: chissà se assisteremo all’evento!


La cannibale Germania Est si aggiudica anche la classifica dei “delusi”: qui il gap con la Germania (23 argenti) è meno incolmabile, almeno nel medio periodo.


Ed ecco la vera sorpresa della classifica delle medaglie: la Gran Bretagna si impone con un buon distacco sui Paesi Bassi, portandosi a casa il titolo di “miglior piazzata” dei campionati europei. Quarto posto per l’Italia, ad un solo bronzo dalla Germania. E la Germania Est? Solo sesta: si sa che dalle loro parti il bronzo non era molto apprezzato …

IL MEDAGLIERE A PUNTI

La nostra analisi si sposta su una classifica abbastanza particolare ma molto semplice. Il “medagliere a punti” non è nient’altro che una classifica che assegna dei punti ad ogni medaglia conquistata:  tre punti ad ogni oro, due ad ogni argento ed uno ad ogni bronzo. Si differenzia dalla classifica ufficiale a squadre che compone la LEN (Ligue Européenne de Natation), la quale tiene conto dei finalisti di ogni gara.


Il podio, paragonato al medagliere classico, resta invariato, con le “Germanie” ai primi due posti e l’Ungheria al terzo. I Paesi Bassi saltano dal settimo al quarto posto, risultato che è figlio di una quantità di argenti superiore alle altre nazioni. Anche l’Italia fa due passi avanti, mettendosi alle spalle due potenze come Svezia e Russia.

Di seguito, invece, i medaglieri a punti divisi per sesso.


Che soddisfazione per i nostri colori! L’Italia va sul podio in questa particolare classifica, premiata da un numero di argenti superiore alla Russia che scivola al quinto posto. Per l’Ungheria, l’Urss non è poi così distante…


La Germania est ed i suoi (discutibili) risultati restano imprendibili in campo femminile. Da notare invece il passo in avanti, rispetto al medagliere classico, dei Paesi Bassi, grande tradizione femminile in vasca, e della Gran Bretagna, forte dei suoi numerosi bronzi. L’Italia mantiene il quattordicesimo posto, ma qui la top ten dista solo 16 punti.

MEDAGLIERE PER ABITANTI

Ed eccoci alla classifica più strana, quella che proporziona le medaglie vinte al numero di abitanti della nazione in questione. L’obiettivo (ambizioso) è quello di dare merito al lavoro svolto nelle varie nazioni sulla base della popolazione disponibile. Qualche piccola precisazioni per ponderare i dati e leggere al meglio questa particolare graduatoria:

-Il calcolo viene effettuato dividendo il numero di medaglie vinte per il numero di abitanti della nazione (indicato in milioni di abitanti). Il numero ottenuto è riportato nella tabella sotto la colonna denominata K.
- Per le nazioni tuttora esistenti, il numero di abitanti indicato è riferito al dato più recente disponibile (fonti: Wikipedia e Fondo Monetario Internazionale)
- Per le nazioni non più esistenti, il dato è riferito al momento della disgregazione (fonte: Wikipedia)
- La classifica tiene conto della nazione per la quale ha gareggiato l’atleta al momento della conquista della medaglia. Non si tiene conto quindi della nazione originale di provenienza. Ad esempio, Nina Zivaneskaya ha gareggiato prima per l’URSS (fino al 1992), poi per la Russia (fino al 1999) ed infine per la Spagna.
- Le Isole Far Oer vantano una popolazione totale di 49057 abitanti (dato del 2010). Nel 2010 Pal Oensen si è aggiudicato l’argento nei 1500 stile libero: questo fa sì che il dato relativo alla sua nazione di appartenenza sia praticamente imbattibile, poiché il numero di medaglie conquistate (1) viene diviso per il numero di abitanti (0.05 milioni). Questo dato viene riportato in alto e lo definiremo, per comodità, fuori classifica.

Ecco a voi il medagliere per abitanti.










































È quindi la mitica scuola ungherese ad aggiudicarsi questa classifica che rende onore alla qualità del lavoro fatto nella storia del nuoto in corsia magiaro. Nazioni come la Russia, la Germania e l’Italia stessa scivolano inesorabilmente fuori dalla top ten, a favore di squadre come la Danimarca, la Slovenia e la Croazia, che vantano un blasone minore ma che hanno sicuramente una base di popolazione meno ampia sulla quale lavorare.

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