giovedì 3 luglio 2014

BRASILE 2014: CURIOSITA’ STATISTICHE SUGLI OTTAVI DI FINALE

Terminato anche il primo turno a eliminazione diretta del “Mondiale dei Mondiali”, è arrivato il momento di aggiornare le statistiche relative alle confederazioni e non solo.

Iniziamo notando subito che gli ottavi sono stati fra i più incerti ed equilibrati di sempre. Solamente in una partita una squadra che è andata in vantaggio nei primi 78’ è riuscita a mantenere il controllo della gara fino al termine (Colombia-Uruguay 2-0, sbloccata dallo splendido gol di James Rodriguez al 28’). Cinque partite degli ottavi di finale sono finite ai supplementari, battendo così il record di Italia ’90 che si era fermata a quattro, e le altre due si sono risolte nei minuti conclusivi (gol di Pogba al 79’ in Francia-Nigeria e addirittura al 94’ effettivo, compreso il “cooling break”, di Huntelaar in Olanda-Messico).

 L’edizione di Brasile ’14 si gioca proprio con Italia ’90 il titolo di mondiali con gli ottavi più equilibrati: a Italia ’90 nessuna partita si sbloccò definitivamente fino al 51’ (gol del tedesco Klinsmann contro l’Olanda), ma ben tre delle quattro partite che non finirono nei tempi supplementari ebbero la loro definitiva svolta entro il 65’ (minuto della rete del vantaggio dell’Italia contro l’Uruguay segnata da Schillaci).

Curiosamente però, questi campionati del mondo così combattuti sono anche i primi nei quali tutte le otto vincenti dei gironi hanno passato il turno (superato il precedente record, 7-1, di Sudafrica 2010). Come fattomi notare dall'amico Rado il Figo è inoltre la seconda volta, dopo Germania 2006, che le top 8 provengono da 8 gironi diversi. Già adesso possiamo quindi dire che non sarà possibile rivedere un match già giocato nella fase a gironi. 

Considerando esclusivamente le edizioni con gruppi iniziali seguite da ottavi di finale a eliminazione diretta (quindi da Messico ’86 in poi), solo la Francia ha vinto il mondiale dopo essere stata costretta ai supplementari negli ottavi (1998 contro il Paraguay, golden gol di Blanc al 113’). Vedremo se una fra Brasile, Germania, Costarica, Belgio e Argentina riuscirà a diventare la prima squadra iridata ad aver giocato tre partite nei gironi e 120’ negli ottavi (i supplementari sono stati interamente giocati negli ottavi anche dall’Italia campione del mondo nel 1938 contro la Norvegia, ma in quella edizione non c’erano gironi e quella partita rappresentava l’esordio degli azzurri al mondiale).

Sempre fatta eccezione per i mondiali del ’34 e del ’38 (rispettivamente Italia-USA 7-1 e la già citata Italia-Norvegia 2-1 d.t.s.), solo la Germania Ovest nel 1990 ha vinto la coppa del mondo subendo un gol negli ottavi di finale (Germania Ovest-Olanda 2-1, con gli orange che accorciarono le distanze nei minuti finali grazie a un rigore di Ronald Koeman). A Brasile, Germania, Olanda, Costarica e Belgio il compito di provare ad affiancare i tedeschi del 1990 in questa particolare statistica.

Con cinque partite ai supplementari (di cui due terminate ai rigori, anche questo un record visto che fatta eccezione per il 1986 dove sette partite si conclusero nei tempi regolamentari e una nei supplementari, tutti i mondiali con gruppi iniziali e ottavi di finale hanno portato una sola partita alla roulette dei tiri dal dischetto), mi pare interessante vedere lo score delle varie nazionali nelle partite terminate ai tempi supplementari, ai rigori e in totale andate in un modo o nell’altro oltre ai tempi regolamentari.

Iniziamo con il bilancio vinte/perse delle partite terminate ai rigori (sottolineate in giallo le squadre ancora in corsa a Brasile 2014, fra queste solo la Colombia non si è mai giocata una qualificazione dagli undici metri):


La Germania (nella classifica considerata un’unica entità con la Germania Ovest, dato che la Germania Est non è mai arrivata ai supplementari o ai rigori in un’edizione del mondiale), si è dimostrata sempre infallibile ai calci di rigore eliminando la Francia nei quarti nel 1982, il Messico nei quarti nel 1986, l’Inghilterra in semifinale nel 1990 e l’Argentina nei quarti del 2006. Le sudamericane Brasile e Argentina si dimostrano specialiste dagli undici metri con una sola sconfitta su quattro (il Brasile nei quarti del 1986 contro la Francia e l’Argentina proprio contro la Germania nel già citato 2006). Disastrosa ai rigori invece l’Inghilterra, eliminata tre volte su tre (contro la Germania Ovest in semifinale nel 1990, l’Argentina negli ottavi nel 1998 e il Portogallo nei quarti nel 2006), mentre l’Italia ha sfatato il tabù nell’indimenticabile finale contro la Francia del 2006 dopo tre sconfitte consecutive fra il 1990 e il 1998.

Vediamo ora l’andamento delle varie nazioni nei supplementari (le partite finite in parità nei tempi supplementari e rigiocate, come accadeva nelle prime edizioni dei mondiali, sono state computate come pareggi così come le partite terminate ai rigori):


Grazie al gol di Di Maria contro il Belgio, l’Argentina è diventata l’unica nazionale a imporsi tre volte nei tempi supplementari senza mai perdere su un totale di sette partite andate oltre al 90’ (in precedenza successi sull’Olanda nella finale del 1978 e sul Messico negli ottavi del 2006). Inghilterra e Italia invertono la tendenza rispetto ai rigori dimostrandosi squadre quasi sempre vincenti nei tempi supplementari, con l’Italia che nonostante una sconfitta (contro la Corea del Sud negli ottavi del 2002) ha uno score invidiabile con cinque vittorie (contro la Cecoslovacchia nella finale del 1934, la Norvegia negli ottavi del 1938, la Germania Ovest nella semifinale di Messico ’70 nota come “la partita del secolo”, la Nigeria negli ottavi del 1994 e la Germania in semifinale nel 2006) su undici apparizioni totali.

Curioso l’andamento ai supplementari del Brasile: in cinque occasioni su sei i supplementari non sono serviti a niente, portando la nazionale verdeoro quattro volte ai rigori e una alla ripetizione della partita. L'unico successo ai supplementari contro la Polonia nel 1938. Peggiore di tutte l’Olanda con 3 sconfitte e un pareggio (sconfitte contro Cecoslovacchia negli ottavi del 1938, Argentina nella finale del 1978 e Spagna nella finale 2010, pareggio nella semifinale poi persa ai rigori con il Brasile nel 1998).

Consideriamo ora la tabella complessiva delle partite finite oltre al 90’ escludendo quelle finite in pareggio:


Chi svetta su tutte è nuovamente l’Argentina, che si è imposta sei volte su sette ed è stata fermata solo dagli infallibili tedeschi ai rigori nel 2006. Bene anche Germania e Brasile grazie più ai tiri dal dischetto che ai supplementari, mentre a differenza di quanto si potrebbe pensare (soprattutto per chi ha vissuto le cocenti eliminazioni iniziate coi rigori contro l’Argentina in semifinale nel 1990 e proseguite con cadenza quadriennale fino al golden gol della Corea del Sud nel 2002) anche l’Italia ha un andamento complessivamente positivo.

Le due squadre peggiori, Olanda e Messico, si sono affrontate a Brasile 2014 negli ottavi di finale. Per soli due minuti di recupero non sono finite ai supplementari: sarebbe stato curioso vedere quale delle due sarebbe riuscita a vincere per la prima volta nell’overtime o ai rigori.

Fra le squadre ancora in corsa, oltre alla citata Olanda, solo la Colombia ha uno andamento complessivamente negativo (unico precedente la sconfitta col Camerun ai supplementari negli ottavi del 1990), mentre la Germania deve fare attenzione ai supplementari non sempre favorevoli (anche se proprio contro l’Algeria lunedì è arrivata la loro seconda vittoria nei 120’).

Passando ad analizzare il cammino delle confederazioni, si può notare come quello dell’Europa è migliorato in termini numerici, ma non abbastanza per mettere in sicurezza il coefficiente valido per il ranking FIFA di cui mi sono occupato la scorsa settimana (http://mds78.blogspot.it/2014/06/brasile-2014-landamento-delle.html).

La tabella delle qualificate ai quarti (o delle top 8) nelle fasi finali dei mondiali risulta:


* Nel 1950, in cui si è passati direttamente dai gruppi a un girone finale da quattro, ho considerato nella top 8 le seconde classificate dei gruppi.

* Nel 1974 e nel 1978 le top 8 hanno dato vita a due gironi da quattro squadre.

* Nel 1982 la seconda fase era formata da quattro gruppi di tre squadre e nella top 8 ho considerato le seconde classificate dei gruppi.

L’Europa recupera così il ruolo di confederazione con più squadre presenti ai quarti (da sola o a pari merito con il Sudamerica) conquistato dai mondiali del 1934 e perso successivamente solo in Sudafrica. Il vecchio continente è stato favorito quest’anno anche dai due scontri fratricidi fra sudamericane, che hanno tolto alla CONMEBOL ogni chance di portare quattro squadre al turno successivo.

Niente da fare per l’Africa, che si è comunque ottimamente comportata e solo per poco non è riuscita a eliminare due potenze come Francia e Germania, mentre a fare compagnia a Europa e Sudamerica nei quarti è il Nord-Centro America, che porta per la prima volta nella top 8 Costarica dopo averla raggiunta cinque volte in passato grazie a Messico e Stati Uniti.

La tabella delle qualificate per continente in proporzione al numero di partecipanti, significativa soprattutto per quanto riguarda Europa e Sudamerica, rispecchia le conclusioni precedenti:


Il Sudamerica rispetto a quattro anni fa paga i derby, mentre l’Europa riesce a migliorare il 23% di Sudafrica 2010 (peggior risultato della sua storia) raggiungendo il 31%. Preoccupa comunque l’osservazione che in tre delle ultime quattro edizioni l’Europa è andata sotto il 35%, cosa mai capitata prima del 2002.

In vista delle semifinali, l’Europa e il Sudamerica sono già sicure di un posto grazie a Francia-Germania e Brasile-Colombia. Impossibile per l’Europa eguagliare il record di quattro squadre in semifinale raggiunto in passato quattro volte (1934, 1966, 1982 e 2006) né fare peggio dell’unica squadra portata in semifinale nel 1930. Se Olanda e Belgio battessero Costarica e Argentina, sarebbe comunque la prima volta di tre europee in semifinale in un mondiale organizzato in Sudamerica. Sudamerica che dal canto suo punta a eguagliare i suoi migliori risultati: 2 semifinaliste in tutte e quattro le edizioni organizzate in casa e nel mondiale del 1970 in Messico.

L’unica rappresentativa rimasta del “Resto del mondo”, ovvero Costarica, cercherà di entrare nella storia come la terza nazionale non europea o sudamericana a raggiungere le semifinali dopo gli Stati Uniti nel 1930 e la Corea del Sud nel 2002.

Infine, per quanto riguarda i coefficienti validi per il ranking FIFA, i risultati degli ottavi non hanno modificato il quadro che vede la CONMEBOL a 1, l’UEFA a 0,98 e tutte le altre a 0,85. L’UEFA può ancora riuscire a tornare a coefficiente pieno come i sudamericani, ma solo vincendo tutte le sfide intercontinentali da qui alla fine del mondiale, ovvero Olanda-Costarica, Belgio-Argentina e la semifinale Brasile o Colombia contro Francia o Germania. Se i miei conti sono corretti, in qualsiasi altro caso l’UEFA otterrà un coefficiente inferiore a uno e variabile da 0,97 a 0,99 a seconda dei risultati.

Vi do appuntamento col prossimo aggiornamento sulle curiosità statistiche dei mondiali a domenica, all'indomani dei quarti di finale.



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1 commento:

  1. Le due squadre peggiori, Olanda e Messico, si sono affrontate a Brasile 2014 negli ottavi di finale. Per soli due minuti di recupero non sono finite ai supplementari: sarebbe stato curioso vedere quale delle due sarebbe riuscita a vincere per la prima volta nell’overtime o ai rigori.

    Ma sai che l'ho pensato anch'io?

    Sui rigori, se non erro (e chiedo conferma) la spiccata specalizzazione dei tedeschi è tale per cui solo Stielike ha finora sbagliato un tiro dal dischetto, nelle celeberrima semifinale del 1982. Tolto il rude baffetto, i teutonici hanno poi sempre fatto centro.

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