Chiudo la tre giorni dedicata al mercato estivo con un
articolo di commento e aggiornamento sul bilancio Juventus in seguito
alla campagna trasferimenti.
Vi ricordo che i dati a cui farò riferimento, oltre a quelli ufficiali, dipendono da mie stime le cui modalità di costruzione sono ampiamente spiegate nei pezzi precedenti relativi all’argomento che potete trovare sempre in questo blog raggruppati alla pagina:
http://mds78.blogspot.com/search/label/Bilancio%20Juventus
Vi ricordo che i dati a cui farò riferimento, oltre a quelli ufficiali, dipendono da mie stime le cui modalità di costruzione sono ampiamente spiegate nei pezzi precedenti relativi all’argomento che potete trovare sempre in questo blog raggruppati alla pagina:
http://mds78.blogspot.com/search/label/Bilancio%20Juventus
In particolare, vedremo insieme come sono variate le cose
in questi tre mesi di mercato rispetto alle previsioni da me fatte nel primo
articolo sull’argomento in data 14 Maggio:
http://mds78.blogspot.com/2014/05/bilancio-juventus-stime-e-prospettive.html
http://mds78.blogspot.com/2014/05/bilancio-juventus-stime-e-prospettive.html
Prima ancora di entrare nel dettaglio con i dati economici,
possiamo dire che le conclusioni che avevo tratto analizzando conti ufficiali e
stime prima dell’inizio del calciomercato hanno trovato riscontro nella
realtà. Se ben ricordate (o se l’avete appena letto o riletto al link
precedente) avevo segnalato come la Juventus dovesse rientrare di circa 40
milioni rispetto alla situazione fotografata il 14 maggio e che per farlo
aveva due strade. La prima passava per la cessione di un giocatore importante (Vidal
o Pogba) per finanziare un mercato altrettanto importante. La
seconda, era stata presentata in questo modo:
”In ogni caso mi sembra oggettivamente difficile, dovendo anche coprire il buco di bilancio, riuscire a mettere in cassa con queste cessioni (senza quindi vendere nessun “top”) una cifra tale da poter comprare poi tutti i giocatori che ci vorrebbero per coprire numericamente quelli in partenza e allo stesso tempo migliorare notevolmente la rosa, che potrebbe quindi rimanere qualitativamente più o meno allo stesso livello di quest’anno ma magari più adatta a scendere in campo con uno schema diverso (si parla di un 4-3-3, anche se molto dipenderà da chi sarà l’allenatore). Per intenderci, se fosse fatta una spesa importante per un giocatore, gli altri acquisti sarebbero molto probabilmente low cost e con stipendi più che sostenibili”
Direi che quanto era emerso dai dati ha trovato perfettamente riscontro nella realtà: un acquisto più oneroso (Morata) e altri acquisti low cost e con stipendi più che sostenibili che sulla carta non accrescono di molto il potenziale rispetto allo scorso anno ma possono essere utili ad adeguare la rosa all’eventuale utilizzo di diversi moduli di gioco, in particolare il 4-3-2-1 e il 4-3-1-2 più che il 4-3-3 (Evra con uno stipendio un po’ più elevato ma pagato solo 1,5 milioni di euro, Pereyra e Romulo con stipendi relativamente bassi e presi in prestito con diritto di riscatto, Coman praticamente a parametro zero, la metà di Marrone pagata un po’ di più ma con stipendio basso e che ha il suo senso all’interno di un’operazione economicamente vantaggiosa con il Sassuolo che ha portato in cassa la plusvalenza di Zaza e il rinnovo della comproprietà di Berardi).
Previsione più che azzeccata quindi, anche se sono intervenute alcune informazioni a variare, in certi casi anche in misura abbastanza rilevante, alcune voci di bilancio stimate. Fra poco vedremo le differenze fra le stime odierne e quelle del 14 maggio voce per voce, prima però mi preme segnalarvi una cosa molto importante che troverete anche nelle tabelle.
Pochi giorni fa, la Exor ha comunicato che il bilancio Juventus 2013/14 dovrebbe chiudersi con un passivo di 6,3 milioni circa (di solito c’è un margine d’errore, ma di piccola entità, fra quanto viene preventivato dalla Exor e il bilancio reale, che verrà presentato il 23 settembre). Sembrerebbe una differenza enorme rispetto alle mie previsioni, anche tenendo conto dei 6 milioni di bonus arrivati dalla Fiat e dei quali vi ho già informato alcune settimane fa. In realtà, buona parte di questo bilancio apparentemente ottimo pare dipenderà dalla scelta di variare la modalità di conteggio delle plusvalenze fatte sulle comproprietà scadute il 20 giugno. Non verranno più contate sulla stagione che scatta dal successivo 1° luglio, come sempre fatto in questi anni, ma anticipate all’annata di effettiva riscossione.
”In ogni caso mi sembra oggettivamente difficile, dovendo anche coprire il buco di bilancio, riuscire a mettere in cassa con queste cessioni (senza quindi vendere nessun “top”) una cifra tale da poter comprare poi tutti i giocatori che ci vorrebbero per coprire numericamente quelli in partenza e allo stesso tempo migliorare notevolmente la rosa, che potrebbe quindi rimanere qualitativamente più o meno allo stesso livello di quest’anno ma magari più adatta a scendere in campo con uno schema diverso (si parla di un 4-3-3, anche se molto dipenderà da chi sarà l’allenatore). Per intenderci, se fosse fatta una spesa importante per un giocatore, gli altri acquisti sarebbero molto probabilmente low cost e con stipendi più che sostenibili”
Direi che quanto era emerso dai dati ha trovato perfettamente riscontro nella realtà: un acquisto più oneroso (Morata) e altri acquisti low cost e con stipendi più che sostenibili che sulla carta non accrescono di molto il potenziale rispetto allo scorso anno ma possono essere utili ad adeguare la rosa all’eventuale utilizzo di diversi moduli di gioco, in particolare il 4-3-2-1 e il 4-3-1-2 più che il 4-3-3 (Evra con uno stipendio un po’ più elevato ma pagato solo 1,5 milioni di euro, Pereyra e Romulo con stipendi relativamente bassi e presi in prestito con diritto di riscatto, Coman praticamente a parametro zero, la metà di Marrone pagata un po’ di più ma con stipendio basso e che ha il suo senso all’interno di un’operazione economicamente vantaggiosa con il Sassuolo che ha portato in cassa la plusvalenza di Zaza e il rinnovo della comproprietà di Berardi).
Previsione più che azzeccata quindi, anche se sono intervenute alcune informazioni a variare, in certi casi anche in misura abbastanza rilevante, alcune voci di bilancio stimate. Fra poco vedremo le differenze fra le stime odierne e quelle del 14 maggio voce per voce, prima però mi preme segnalarvi una cosa molto importante che troverete anche nelle tabelle.
Pochi giorni fa, la Exor ha comunicato che il bilancio Juventus 2013/14 dovrebbe chiudersi con un passivo di 6,3 milioni circa (di solito c’è un margine d’errore, ma di piccola entità, fra quanto viene preventivato dalla Exor e il bilancio reale, che verrà presentato il 23 settembre). Sembrerebbe una differenza enorme rispetto alle mie previsioni, anche tenendo conto dei 6 milioni di bonus arrivati dalla Fiat e dei quali vi ho già informato alcune settimane fa. In realtà, buona parte di questo bilancio apparentemente ottimo pare dipenderà dalla scelta di variare la modalità di conteggio delle plusvalenze fatte sulle comproprietà scadute il 20 giugno. Non verranno più contate sulla stagione che scatta dal successivo 1° luglio, come sempre fatto in questi anni, ma anticipate all’annata di effettiva riscossione.
Un “trucco contabile” assolutamente lecito,
ma che non varia la situazione patrimoniale della Juventus: tutto quello che
viene guadagnato in questo modo sulla stima 2013/14 viene inesorabilmente perso
sulla stima 2014/15. Perché farlo allora? Nel mondo moderno, e in quello
economico ancor di più, l’immagine gioca un ruolo molto importante. Dopo aver
annunciato nell’ultima trimestrale che il bilancio 2013/14 sarebbe stato
sicuramente peggiore dell’anno precedente, la società ha probabilmente tratto
la conclusione che un passivo più che raddoppiato sarebbe stato un duro
colpo all’immagine di una società che porta avanti l’idea di vincere
risanando i conti. Si è così passati al “Piano B” iniettando denaro tramite l’extra
bonus della Fiat e anticipando le plusvalenze sulle comproprietà, in modo
da presentare conti migliori e rimandare il problema alla stagione 2014/15,
l’ultima “difficile” prima della boccata d’ossigeno data dei maggiori introiti
che dovrebbero entrare in cassa dall’annata successiva. A motivare questa
scelta è stata probabilmente anche l’idea che sarebbe
arrivata l’offertona per Vidal, la cui plusvalenza avrebbe notevolmente migliorato il
bilancio 2014/15. Offertona che alla fine non c’è stata, ma che dopo l’ottimo
mercato a livello economico e l’extra introito di Champions garantito dall’uscita
nei preliminari del Napoli potrebbe non essere più così necessaria.
Inoltre, anticipare le plusvalenze sulle comproprietà di quest’anno apre la
strada a farlo anche l’anno prossimo (l’ultimo prima dell’abolizione definitiva
delle compartecipazioni). A giugno la Juventus sarà chiamata a risolvere le
comproprietà di Gabbiadini, Berardi, Boakye, Rugani,
Masi e diversi altri giovani. Dovesse aver bisogno di denaro fresco per
mettere a posto i conti in extremis saranno senz’altro una buona fonte alla quale attingere.
Al di là di questo “trucchetto” ci sono però due notizie positive. Intanto, anche azzerando l’impatto di questa mossa contabile, dai dati diffusi dalla Exor parrebbero esserci altri 5,8 milioni di ricavi extra da me non contabilizzati. Impossibile dire oggi da quali voci di bilancio arrivino, lo scopriremo solo il 23 settembre. E’ importante però che ci siano e che contribuiscano al miglioramento dei conti. La seconda notizia positiva è che in questi tre mesi la Juventus non solo ha coperto il “buco” di 40 milioni, ma ha migliorato i conti di ulteriori 10 milioni con gli effetti positivi che analizzeremo fra poco.
Al di là di questo “trucchetto” ci sono però due notizie positive. Intanto, anche azzerando l’impatto di questa mossa contabile, dai dati diffusi dalla Exor parrebbero esserci altri 5,8 milioni di ricavi extra da me non contabilizzati. Impossibile dire oggi da quali voci di bilancio arrivino, lo scopriremo solo il 23 settembre. E’ importante però che ci siano e che contribuiscano al miglioramento dei conti. La seconda notizia positiva è che in questi tre mesi la Juventus non solo ha coperto il “buco” di 40 milioni, ma ha migliorato i conti di ulteriori 10 milioni con gli effetti positivi che analizzeremo fra poco.
Fatta questa premessa è venuto il momento di
dare un’occhiata a due tabelle che ci serviranno per analizzare più chiaramente
le variazioni di questi mesi. La prima mette a confronto la mia stima sul
bilancio 2013/14 odierna rispetto a quella del 14 maggio. La seconda compara
la mia stima sul bilancio 2014/15 aggiornata rispetto a quella del 14 maggio.
Per ognuna delle due tabelle è presente una colonna con il computo delle
differenze. Differenze che spiegheremo nel dettaglio.
Come potete vedere, le stime variano in
positivo di 27,042 milioni sul 2013/14 e di 23,219 milioni nel
2014/15, con un effetto positivo totale di 50,261 milioni.
Prima di analizzare le differenze voce per voce, in
estrema sintesi questi 50,3 milioni sono derivati dalle seguenti voci variate
dal 14 maggio 2014 a oggi: 28,1 milioni dal calciomercato e dalle
operazioni di rinnovo dei contratti dei calciatori; 7,2 milioni
dall’eliminazione del Napoli in Champions; 6 milioni dall’extrabonus Fiat;
5,8 milioni dai ricavi extra annunciati da Exor rispetto alle mie stime;
3,2 milioni da correzioni sulle stime effettuate in questi mesi.
Ricavi da gare: variati
per un valore totale positivo di 3,2 milioni a causa di maggiori
introiti derivanti dal tour nel sud-est asiatico e da affinamento delle stime
sul resto della stagione.
Diritti tv: variati per un valore totale positivo di 3,8 milioni a causa dei maggiori introiti garantiti dall’eliminazione del Napoli dai preliminari di Champions League, in parte compensati da una correzione della stima in negativo dovuta ad affinamento dei conti sui ricavati nei diritti tv nazionali e internazionali (è possibile che parte del “surplus” Exor provenga da una sottostima di queste cifre).
Ricavi pubblicità: variati per un valore totale positivo di 7 milioni a causa di maggiori introiti garantiti dall’extrabonus Fiat (sponsor Jeep) e dal contratto con lo stesso sponsor che prevede una retribuzione a crescere nel triennio 2012/2015 (a maggio avevo stimato una retribuzione costante), prima del rinnovo a cifre superiori che entrerà in vigore dal 2015/16.
Proventi gestioni calciatori: variati per un valore totale positivo di 18,1 milioni a causa di maggiori introiti dovuti alle plusvalenze realizzate nel corso della campagna acquisti. In particolare molto redditizi i movimenti relativi a Vucinic, Immobile e Zaza. Faccio notare che i dati di queste tabelle non coincidono perfettamente con quelli del tabellone del calciomercato relativo alla Juventus (che potete trovare qui: http://mds78.blogspot.com/2014/09/tabellone-del-calciomercato-di-serie.html) in quanto al 14 maggio avevo considerato alcuni trasferimenti come già effettuati stimandone la portata e inserendoli già a bilancio.
Personale tesserato: costi diminuiti per un valore totale di 14 milioni a causa di risparmi sugli stipendi causati dai movimenti della campagna acquisti e da una correzione sulla parte variabile del costo di Tevez: i due milioni che la Juventus dovrà dare in più al Manchester City come bonus derivanti dalla vittoria dello scudetto e dalla qualificazione in Champions League erano stati erroneamente calcolati in questa voce. Ricordo che in questi conteggi si ipotizza anche per il 2014/15 la vittoria dello scudetto (in quanto maggiormente “penalizzante” per le casse societarie proprio a causa dei bonus e dei premi da elargire) e quindi questi due milioni sono stati spostati da questa voce alla voce “Oneri calciatori” sia nel 2013/14 che nel 2014/15. Sui risparmi negli stipendi incidono anche i rinnovi a cifre fisse inferiori alle precedenti per Pirlo e Storari, oltre che alcune affinazioni del conteggio.
Diritti tv: variati per un valore totale positivo di 3,8 milioni a causa dei maggiori introiti garantiti dall’eliminazione del Napoli dai preliminari di Champions League, in parte compensati da una correzione della stima in negativo dovuta ad affinamento dei conti sui ricavati nei diritti tv nazionali e internazionali (è possibile che parte del “surplus” Exor provenga da una sottostima di queste cifre).
Ricavi pubblicità: variati per un valore totale positivo di 7 milioni a causa di maggiori introiti garantiti dall’extrabonus Fiat (sponsor Jeep) e dal contratto con lo stesso sponsor che prevede una retribuzione a crescere nel triennio 2012/2015 (a maggio avevo stimato una retribuzione costante), prima del rinnovo a cifre superiori che entrerà in vigore dal 2015/16.
Proventi gestioni calciatori: variati per un valore totale positivo di 18,1 milioni a causa di maggiori introiti dovuti alle plusvalenze realizzate nel corso della campagna acquisti. In particolare molto redditizi i movimenti relativi a Vucinic, Immobile e Zaza. Faccio notare che i dati di queste tabelle non coincidono perfettamente con quelli del tabellone del calciomercato relativo alla Juventus (che potete trovare qui: http://mds78.blogspot.com/2014/09/tabellone-del-calciomercato-di-serie.html) in quanto al 14 maggio avevo considerato alcuni trasferimenti come già effettuati stimandone la portata e inserendoli già a bilancio.
Personale tesserato: costi diminuiti per un valore totale di 14 milioni a causa di risparmi sugli stipendi causati dai movimenti della campagna acquisti e da una correzione sulla parte variabile del costo di Tevez: i due milioni che la Juventus dovrà dare in più al Manchester City come bonus derivanti dalla vittoria dello scudetto e dalla qualificazione in Champions League erano stati erroneamente calcolati in questa voce. Ricordo che in questi conteggi si ipotizza anche per il 2014/15 la vittoria dello scudetto (in quanto maggiormente “penalizzante” per le casse societarie proprio a causa dei bonus e dei premi da elargire) e quindi questi due milioni sono stati spostati da questa voce alla voce “Oneri calciatori” sia nel 2013/14 che nel 2014/15. Sui risparmi negli stipendi incidono anche i rinnovi a cifre fisse inferiori alle precedenti per Pirlo e Storari, oltre che alcune affinazioni del conteggio.
Oneri calciatori:
costi aumentati per un valore totale di 6,9 milioni a causa dello
spostamento dei 4 milioni di bonus (2 all’anno) per Tevez in questa
voce, del bonus relativo all’acquisto di Evra in caso di qualificazione
alla prossima Champions League e del costo dei prestiti di Pereyra e Romulo.
Ammortamenti calciatori: costi diminuiti di 5,4
milioni principalmente per un errore di conteggio per il quale avevo
riportato anche nei bilanci oggetto di stima la svalutazione del cartellino di Felipe
Melo, che era un unicum del bilancio 2012/13, e per piccoli altri ritocchi
nel conteggio. Il monte ammortamenti non è significativamente variato a seguito
della campagna acquisti estiva. I maggiori costi di ammortamento dovuti ai nuovi acquisti sono
compensati dall’eliminazione di quelli relativi principalmente a Vucinic e
Quagliarella.
Extra da bilancio Exor: ricavi extra di 5,8
milioni rispetto alle mie stime. Al momento non mi possibile individuare da
quali voci di bilancio provengano. Si capirà il 23 settembre in sede di
presentazione del bilancio annuale.
EFFETTI SUI VINCOLI DEL FAIR PLAY FINANZIARIO
Dalle due righe che ho aggiunto in fondo a ogni tabella, si
deduce che per il 2013/14 non c’è alcun problema relativo al Fair Play
Finanziario. Il passivo sul triennio per le spese rilevanti ai fini dei
calcoli dovrebbe essere inferiore ai 13 milioni, ben lontano dal limite massimo
di 45 previsto dall’Uefa. Il Patrimonio Netto rimane ampiamente positivo con un
valore residuo superiore ai 42 milioni.
Per il 2014/15, la situazione attuale vede la società già in regola con il vincolo del “pareggio di bilancio” con un passivo stimato valido per il FPF di 20 milioni sul triennio 2012/15, inferiore al tetto di 30 previsto dall’Uefa. Rimane ancora leggermente problematico, ma molto meno preoccupante di tre mesi fa, il valore relativo al Patrimonio Netto che ricordiamo deve essere non negativo. Attualmente la Juventus chiuderebbe il bilancio 2014/15 con un passivo di 52,2 milioni, che porterebbe a un Patrimonio Netto negativo di 9,9 milioni in violazione di un parametro del FPF. Aggiungo inoltre che per entrambe le stagioni le variazioni di ricavi e monte ingaggi fanno sì che il rapporto fra costo del personale e ricavi escluse plusvalenze sia già al di sotto della soglia critica del 70%.
Da qui a fine stagione sono però molteplici i fattori che possono far aumentare o diminuire le stime e quindi il deficit di bilancio: maggiori o minori introiti dovuti a un aumento o a una diminuzione dei ricavi da gare, dalla pubblicità, dai costi per servizi, da maggiori costi di mercato relativi a eventuali pagamenti effettuati ai vari procuratori, dalle voci di carattere finanziario, da errori nelle stime di una qualsiasi delle voci a bilancio. Inoltre, possono incidere in maniera importante altre due voci: la variazione di monte ingaggi e ammortamenti (dovuta a rinnovi di contratto, al mercato di gennaio e alle eventuali plusvalenze delle ultime comproprietà di giugno) e soprattutto l’andamento della squadra nella Champions League.
Per il 2014/15, la situazione attuale vede la società già in regola con il vincolo del “pareggio di bilancio” con un passivo stimato valido per il FPF di 20 milioni sul triennio 2012/15, inferiore al tetto di 30 previsto dall’Uefa. Rimane ancora leggermente problematico, ma molto meno preoccupante di tre mesi fa, il valore relativo al Patrimonio Netto che ricordiamo deve essere non negativo. Attualmente la Juventus chiuderebbe il bilancio 2014/15 con un passivo di 52,2 milioni, che porterebbe a un Patrimonio Netto negativo di 9,9 milioni in violazione di un parametro del FPF. Aggiungo inoltre che per entrambe le stagioni le variazioni di ricavi e monte ingaggi fanno sì che il rapporto fra costo del personale e ricavi escluse plusvalenze sia già al di sotto della soglia critica del 70%.
Da qui a fine stagione sono però molteplici i fattori che possono far aumentare o diminuire le stime e quindi il deficit di bilancio: maggiori o minori introiti dovuti a un aumento o a una diminuzione dei ricavi da gare, dalla pubblicità, dai costi per servizi, da maggiori costi di mercato relativi a eventuali pagamenti effettuati ai vari procuratori, dalle voci di carattere finanziario, da errori nelle stime di una qualsiasi delle voci a bilancio. Inoltre, possono incidere in maniera importante altre due voci: la variazione di monte ingaggi e ammortamenti (dovuta a rinnovi di contratto, al mercato di gennaio e alle eventuali plusvalenze delle ultime comproprietà di giugno) e soprattutto l’andamento della squadra nella Champions League.
Per quanto riguarda il primo fattore, al di là delle
considerazioni piuttosto evidenti su come il mercato di gennaio e le
comproprietà di giugno possano incidere, proviamo ad analizzare la rosa
della Juventus formata a oggi da 27 giocatori (26 più Mattiello, giovane
della primavera inserito in Lista Uefa come quarto del vivaio).
Portieri: Buffon, Storari, Rubinho
Difensori: Lichsteiner, Barzagli, Chiellini, Evra, Caceres, Bonucci, Ogbonna, Marrone, Mattiello, Motta
Centrocampisti: Pirlo, Vidal, Pogba, Marchisio, Asamoah, Pereyra, Romulo, Pepe, Padoin
Portieri: Buffon, Storari, Rubinho
Difensori: Lichsteiner, Barzagli, Chiellini, Evra, Caceres, Bonucci, Ogbonna, Marrone, Mattiello, Motta
Centrocampisti: Pirlo, Vidal, Pogba, Marchisio, Asamoah, Pereyra, Romulo, Pepe, Padoin
Attaccanti: Tevez, Llorente, Morata, Coman,
Giovinco
Sui 27 giocatori in rosa (4 provenienti del vivaio: Marrone,
Marchisio, Giovinco e Mattiello; Pogba inserito in
Champions in Lista B in quanto giovane in squadra da più di due anni; Motta
escluso dalla lista Champions ed esubero da provare a vendere nel mercato
di gennaio), ben 9 sono in scadenza di contratto. Se per Buffon, Chiellini e
Barzagli pare manchi solo l’ufficialità dei prolungamenti, Giovinco e Lichtsteiner
sono in contrattazione con la società, su Storari e Rubinho si
deciderà come sempre a fine stagione, per Pepe molto dipende dalle sue
condizioni fisiche mentre Motta dovrebbe arrivare a scadenza senza
rinnovo. A questi va aggiunta la molto probabile trattativa per il rinnovo di Pogba.
Tutte situazioni, soprattutto quest’ultima (che potrebbe portare a un
peggioramento sul bilancio 2014/15 di circa 5 milioni), che possono incidere in
maniera anche importante sul conto economico del club. In quale modo? Dipenderà
dalle cifre degli eventuali accordi e dagli anni di contratto, ricordando che
in caso di rinnovo non varia solo lo stipendio del giocatore ma diminuisce
anche la sua quota di ammortamento annuale.
Lasciando da parte per un attimo le eventuali variazioni
dovute ai rinnovi e a tutti gli altri fattori, proviamo a vedere che
risultati dovrebbe riuscire a ottenere la Juventus in Champions League per
coprire i 9,9 milioni che mancano per mettere i conti in sicurezza.
Nell’ipotesi migliore (vittoria di tutte le partite del girone e contemporanea eliminazione della Roma dalla fase a gruppi) entrerebbero in cassa circa altri 22 milioni fra maggiori introiti derivanti dal market pool, dai bonus qualificazione e punti fatti e dalla stima dell’incasso dell’ottavo di finale giocato allo Juventus Stadium. Abbastanza per coprire il “buco”, rinnovare qualche contratto e avere anche qualcosa a disposizione per il mercato di gennaio. Da questo dato si nota come ci fossero effettivamente in cassa dei fondi per fare qualcosa in più a fine campagna acquisti in difesa (che per me rimane il vero punto debole della squadra in caso di passaggio a quattro dietro) o in attacco contando sui futuri introiti della Champions League (non più di 10 milioni, i 20 milioni in cassa che si dice ci fossero per Falcao erano sicuramente vincolati ad almeno una cessione, probabilmente quella di Giovinco), ma evidentemente la società non ha individuato alcun giocatore disponibile al trasferimento che come rapporto qualità/prezzo potesse valere la pena prendere, preferendo rinviare eventuali altri acquisti a gennaio. Se invece la Roma si qualificasse agli ottavi la cifra precedente scenderebbe a 14,4 milioni.
A questo proposito segnalo che l’eliminazione della Roma porterebbe nelle casse
bianconere, rispetto alle corrispondenti situazioni con i giallorossi
qualificati, 7,4 milioni in caso di contemporanea uscita di scena della
Juventus nei gironi e 7,6 milioni (la differenza fra 22 e 14,4) in caso di
qualificazione della Juventus agli ottavi di finale.
Alla luce di tutto ciò, basterebbe alla Juve qualificarsi agli ottavi per mettere a posto i conti indipendentemente da cosa fa la Roma? Facciamo due calcoli nell’ipotesi peggiore possibile che garantisca però il passaggio del turno. Per arrivare secondi in un girone di quattro squadre è necessario nell’ipotesi più estrema vincere almeno due partite (oppure vincerne una e pareggiarne due). Entrambe le situazioni permetterebbero alla Juve di incassare 2 milioni di premi partita. Ai quali andrebbero aggiunti 3,5 milioni per il bonus qualificazione, 2,2 milioni di incasso stimato nella partita in casa degli ottavi di finale e 2,6 milioni di miglioramento del market pool. Totale: 10,3 milioni che basterebbero a coprire il buco mancante. Quindi sì, a oggi basta la qualificazione agli ottavi raggiunta in qualsiasi modo per garantire ai bianconeri la copertura del buco residuo in relazione ai parametri del Fair Play Finanziario.
Ovviamente in caso di ottimo percorso in Champions (anche oltre gli ottavi di finale) la Juventus potrebbe migliorare ancor di più i suoi conti, conservare un Patrimonio Netto maggiormente positivo e arrivare all’inizio della stagione 2015/16 con una situazione notevolmente migliore di quest’anno da cui partire per fare mercato.
Alla luce di tutto ciò, basterebbe alla Juve qualificarsi agli ottavi per mettere a posto i conti indipendentemente da cosa fa la Roma? Facciamo due calcoli nell’ipotesi peggiore possibile che garantisca però il passaggio del turno. Per arrivare secondi in un girone di quattro squadre è necessario nell’ipotesi più estrema vincere almeno due partite (oppure vincerne una e pareggiarne due). Entrambe le situazioni permetterebbero alla Juve di incassare 2 milioni di premi partita. Ai quali andrebbero aggiunti 3,5 milioni per il bonus qualificazione, 2,2 milioni di incasso stimato nella partita in casa degli ottavi di finale e 2,6 milioni di miglioramento del market pool. Totale: 10,3 milioni che basterebbero a coprire il buco mancante. Quindi sì, a oggi basta la qualificazione agli ottavi raggiunta in qualsiasi modo per garantire ai bianconeri la copertura del buco residuo in relazione ai parametri del Fair Play Finanziario.
Ovviamente in caso di ottimo percorso in Champions (anche oltre gli ottavi di finale) la Juventus potrebbe migliorare ancor di più i suoi conti, conservare un Patrimonio Netto maggiormente positivo e arrivare all’inizio della stagione 2015/16 con una situazione notevolmente migliore di quest’anno da cui partire per fare mercato.
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Ottimo articolo trattato in profondità ma comprensibile a tutti, ti faccio davvero i miei complimenti
RispondiEliminaGrazie!
EliminaMolto interessante, complimenti.
RispondiEliminaGrazie!
EliminaCiao Marco. complimenti per l'ottimo articolo. davvero. ti volevo chiedere se per caso avevi intenzione anche di buttare giù un pezzo sulla previsione di ricavi per la stagione 2015/2016. dato che dalla prox. stagione entreranno in funzione un bel po' di contratti: Adidas, rinnovo Jeep, nuovi diritti tv Uefa (e mi pare anche nuovi diritti tv serie a).
RispondiEliminaGrazie ancora e buon proseguimento
Ciao grazie! Per il momento no perché mi sembra prematuro essendo davvero troppe le variabili da considerare. Credo di iniziare a ipotizzare qualche stima di questo tipo sul 2015/16 dopo la terza trimestrale a fine febbraio inizio marzo.
RispondiEliminaPerò rispetto a quello che dici tu si possono già stimare in circa 40 milioni i ricavi in più disponibili da sponsor e diritti tv rispetto al 2014/15 a parità di condizioni (cioè vittoria del campionato e qualificazione alla Champions 2016/17 da primi in classifica, se no si guadagna di meno per la parte relativa ai diritti tv coppe europee). I 15 milioni di Adidas, i 4 di Fiat e una dozzina abbondante dai diritti di Serie A dovrebbe essere sicura.