Dopo aver visto nelle scorse settimane la plus minus delle
grandi squadre europee quest’oggi è giunto finalmente il turno delle sette
grandi del calcio italiano. Siete pronti a vedere quali giocatori hanno una
differenza reti positiva e chi no?
Il 18 novembre, data dell’ultima pubblicazione, la
situazione era questa. http://mds78.blogspot.it/2014/11/statistiche-giocatori-plus-minus-gol.html
E oggi?
E oggi?
Si andrà come sempre in rigoroso ordine di classifica,
ricordandovi che ogni commento od analisi è da intendersi parziale e tutto può
ancora succedere. Inoltre, anche se spesso verrà ri-specificato nelle analisi
di squadra, quando si parla di media al momento si sta prendendo in
considerazione soltanto quei calciatori con 10 o più presenze in partite
ufficiali.
JUVENTUS
Juventus sempre prima e Allegri che, diciamo così, continua
ad affidarsi al vecchio concetto in base al quale squadra che vince non si
cambia. Turnover ridotto al minimo necessario ed un uso continuo e prolungato
dei cosiddetti titolari ad ogni occasione, con addirittura i cambi in partita
effettuati molto spesso solo agli ultimi minuti di gioco. E così la classifica
plus minus juventina non può che essere ancora compatta con Buffon che
rispetto all’altra volta si ritrova primo e solo, seguito da un terzetto
formato da Bonucci, Lichtsteiner e Marchisio. Chiellini
stabile al quinto posto e Tevez che supera il sorprendente connazionale Pereyra
per il sesto. Fatale per il trequartista il -1 rimediato in Supercoppa col
Napoli. Pirlo ha trovato continuità di gioco ed il rendimento ne ha
risentito positivamente dato che ora è dodicesimo e con una media precisa di
1.0.
Guadagna una posizione ma peggiora la sua media Arturo Vidal alle prese con una stagione sempre controversa. Tra coloro che han giocato più di dieci partite è ultimo per media Alvaro Morata che precede in questa classifica il già citato Vidal ed un Angelo Ogbonna in ripresa rispetto all’ultimo aggiornamento. La classifica per media è invece guidata da Padoin grazie soprattutto alla presenza nel 7-0 col Parma, seguito da Chiellini, Buffon ed il classico terzetto Bonucci, Lichtsteiner e Marchisio.
Guadagna una posizione ma peggiora la sua media Arturo Vidal alle prese con una stagione sempre controversa. Tra coloro che han giocato più di dieci partite è ultimo per media Alvaro Morata che precede in questa classifica il già citato Vidal ed un Angelo Ogbonna in ripresa rispetto all’ultimo aggiornamento. La classifica per media è invece guidata da Padoin grazie soprattutto alla presenza nel 7-0 col Parma, seguito da Chiellini, Buffon ed il classico terzetto Bonucci, Lichtsteiner e Marchisio.
ROMA
Sempre seconda la Roma che tende anche lei a confermare in
linea di massima i valori espressi all’ultimo aggiornamento. Solamente troviamo
al primo posto il centrale difensivo Astori. Con lui in campo la Roma
sino ad ora non ha mai perso la partita e lui deve ancora totalizzare una
prestazione negativa. Certo l’aver giocato solamente 10 partite lo aiuta. Ad
ogni modo l’ex cagliaritano precede Maicon, leader la scorsa volta, e poi il portiere De Sanctis, Keita,
Gervinho e Pjanic. Differenza di 180 gradi per Rudi Garcia
rispetto ad Allegri che ha messo in pratica un turnover costante e allora in
questi casi risulta sempre interessante vedere le medie in tutti quei ruoli
dove c’è stata maggiore alternanza o competizione. Così tra i terzini destri Maicon
stravince per ora il duello col greco Torosidis. 1.25 di media contro lo
0.333 per il greco. Tra i centrali, ricordando che prendiamo in considerazione
solo chi ha più di 10 presenze come sempre, Astori domina con l’ottima
media di 1.5. Dietro di lui Manolas con un basso 0.36842 mentre chiude
uno Yanga-Mbiwa con media negativa: -0.05882 per lui con ben 17 partite
giocate. A sinistra un autentico dramma qualitativo sotto gli occhi di tutti.
Eppure per i nostri numeri va bene Ashley Cole che totalizza per ora un
0.90909 mentre Holebas conclude il 2014 con una media negativa di
-0.23077. Davvero male. E il centrocampo? Per ora il tris Keita, Pjanic
e Nainggolan ha la meglio su De Rossi e Florenzi.
Quest’ultimo utilizzato troppo spesso come sostituto per poter avere una media
decente. In attacco il tris migliore parrebbe essere per ora Gervinho,
la sorpresa Ljajic (che iniziamo a considerare attaccante dato
l’utilizzo che ne fa Garcia) e Mattia Destro. Male Totti per
media e classifica assoluta, mentre è totalmente fallimentare per ora la
stagione di Iturbe. Ultimo nella classifica assoluta così come in quella
relativa. -5 in 15 partite per un -0.333 che lo condanna per ora alla
bocciatura più totale.
LAZIO
Con un calendario non proprio ostico ma sfruttato molto bene la Lazio si ritrova oggi al terzo posto in classifica. Quanto detto, sommato ad un facile turno di coppa Italia contro il Varese, ha permesso a molti dei protagonisti della squadra biancoceleste di migliorare la propria posizione rispetto a compagni infortunati o caduti nel dimenticatoio nell’ultimo mese e mezzo. E così Se davanti nulla cambia, con De Vrij sempre primo davanti a Lulic e Parolo, dietro di loro troviamo Djordjevic che complessivamente sta facendo molto meglio del rivale di ruolo Miro Klose, anche se contro l’Inter il campione del mondo tedesco si è tolto una piccola soddisfazione. 2-0 per la Lazio con lui in campo, 2-2 una volta sostituito per far spazio al bomber serbo. Risale alla grande Cana così come Felipe Anderson al momento autentico trascinatore della squadra, che passa da +3 in 10 partite a +9 in 16 per una media di 0.56250. Vedremo se dall’epifania a fine stagione il brasiliano riuscirà a confermarsi. La media migliorata non gli impedisce comunque di occupare ancora l’antipodio della Lazio. Peggio di lui solo il già citato Klose e Braahfield. Per l’olandese un 0.1666 periodico.
NAPOLI
Ed il Napoli fresco vincitore della Supercoppa Italiana ai
rigori? Ecco nonostante sia in lotta per qualificarsi alla Champions League, si
sia qualificato ai sedicesimi di Europa League ed abbia vinto come detto la
Supercoppa contro la Juve, la squadra di Rafa Benitez fatica a convincere
tifosi e critica ed i nostri numeri confermano questa tesi. Primo passa, e
lasciateci dire con merito, il terzino algerino Ghoulam, indispensabile
anche e soprattutto vista la scarsa qualità messa in mostra dai suoi sostituti
sino ad oggi. Lo segue Inler che nonostante qualche passo falso (vedi
prestazione negativa con la Samp in una partita poi pareggiata) è tornato il
leader del centrocampo partenopeo. Terzo l’altalenante Koulibaly che
precede Mertens ed Higuain. Va segnalato lo scarso momento di Hamsik
che per ben due volte (Sampdoria ed Empoli) esce dal campo con la squadra sotto
rispettivamente di uno e due gol e poi assiste dalla panchina alla rimonta dei
compagni. Lo salva però l’aver giocato nel 3-0 inflitto al demotivato Slovan
Bratislava. Nonostante sia il cannoniere più in palla del Napoli in queste
ultime partite i numeri della plus minus continuano a non porre in risalto Duvan
Zapata. Benitez si conferma inoltre il leader indiscusso del turnover
incondizionato, schierando sì appena 22 giocatori, ma avendo già fatto giocare
a 17 di questi 10 o più partite. Per il Napoli più che per le altre assume
quindi rilievo la media. E allora possiamo vedere che Inler comanda
davanti a Ghoulam e Koulibaly mentre il peggiore della squadra
risulta essere al momento Jorginho senza se e senza ma. Poco meglio di
lui ha fatto De Guzman nonostante sia spesso andato in gol risollevando
le sorti del Napoli e Albiol, deludente come non mai e ben distante da
quel ruolo di leader della difesa che Benitez aveva progettato per lui.
MILAN
Prosegue tra prestazioni sorprendenti e qualche caduta qua e
là la stagione del Milan con il difensore Alex che continua a
distinguersi come il migliore della squadra sempre davanti al sorprendente El Shaarawy e al
giapponese Honda che nelle ultime partite ha tuttavia smarrito la vena
realizzativa che lo aveva contraddistinto fino a novembre. Causa infortunio Muntari
scende al sesto posto, sopravanzato da Bonaventura e dal giocatore meno
apprezzato in assoluto dai tifosi milanisti, Daniele Bonera. Tra i
peggiori, stando alla media, Zapata, De Sciglio e De Jong.
Rispetto alle altre grandi italiane squadre il Milan ha giocato un numero sensibilmente inferiore di partite, non avendo le coppe europee e dovendo ancora entrare in gioco in coppa Italia. Pochi sono quelli con 10 o più partite. Per i rossoneri più che per tutti gli altri vale quindi quanto detto nel cappello iniziale. I dati sono provvisori e suscettibili a sensibili assestamenti.
Rispetto alle altre grandi italiane squadre il Milan ha giocato un numero sensibilmente inferiore di partite, non avendo le coppe europee e dovendo ancora entrare in gioco in coppa Italia. Pochi sono quelli con 10 o più partite. Per i rossoneri più che per tutti gli altri vale quindi quanto detto nel cappello iniziale. I dati sono provvisori e suscettibili a sensibili assestamenti.
FIORENTINA
Fiorentina autrice anche questa volta di alti e bassi
continui che han provocato questa classifica che vede come dominatore assoluto
il difensore argentino Basanta, autore di un +19 in 11 partite per
un’ottima media di 1.72 periodico, supportata dalla statistica che vuole la
Fiorentina mai sconfitta in partite ufficiali quando lui è in campo. Dietro
Basanta troviamo Pizarro e Pasqual che hanno superato il
centrocampista Kurtic, utilizzato in questo ultimo mese e mezzo poco e
con risultati numerici insufficienti. Analizzando le medie il migliore resta
sempre Basanta ma con Pasqual che si pone davanti a Pizarro. In basso il
peggiore diventa così Babacar con Gonzalo Rodriguez secondo e Borja
Valero che se la gioca con Tomovic per il terzultimo posto. Va
inoltre sottolineato il grande recupero del portiere Neto, passato da ventiduesimo
a decimo in classica e da una media di 0.0 a 0.5. Davvero poco non è al
contrario di Mario Gomez che, anche quando non fa male ed esce dal campo
chiudendo una partita positiva, ecco che i compagni riescono a migliorare la
propria differenza reti senza di lui. Da notare in appendice come Micah
Richards abbia giocato una sola partita terminandola guarda caso con un -1
e come Cuadrado, sostituito prima della mezz’ora contro la Dinamo Minsk
per scarso impegno, abbia preso 0. Poco direte voi. Certo ma sempre meglio del
-1 preso da tutti quelli che la partita l’han cominciata e poi terminata…
INTER
Pazza Inter amala recita la canzone tanto cara ai tifosi nerazzurri. E mai come in questo periodo il ritornello corrisponde alla realtà. L’avvicendamento in panchina con Mazzarri che ha dovuto far posto al cavallo di ritorno Mancini non ha prodotto per il momento una media punti superiore a quella del suo predecessore. Anzi. Miglior simbolo della difficile situazione attuale era e resta Dodò. Il terzino impiegato un po’ in ogni ruolo del campo dal Mancio pur di trovargli un’adeguata collocazione ha deluso sotto ogni punto di vista. Pensate. In quattro partite disputate nell’ultimo mese e mezzo ben tre volte ha concluso la gara con punteggio negativo e addirittura nell’ultimo impegno con la Lazio è stato sostituito al quarantaquattresimo del primo tempo con la propria squadra sotto di due gol in una partita poi terminata 2-2. L’unica volta che non ha terminato sotto zero ha ottenuto per l’appunto… zero.
Poco meglio è andata ad Osvaldo, anche lui implicato in tanti dei patatrac dell’Inter realizzati nell’ultimo periodo. Chi invece si è un attimino ripreso è Gary Medel passato da diciannovesimo a quattordicesimo con un una media bassa ma in rialzo di 0.333 periodico. Sempre tanto tanto male anche Rodrigo Palacio nonostante sia pure riuscito a tornare al gol. Per lui ultimissimo posto nella classifica assoluta come in quella delle medie. E’ preceduto in entrambi i casi da Vidic che se non è fuori rosa in maniera ufficiale non rientra di certo nel progetto tecnico di Mancini. Ad ogni modo i leader della squadra risultano essere ancora Ranocchia e Juan Jesus con Icardi che balza al terzo posto. I risultati negativi ottenuti dagli altri portano Hernanes, fuori un po’ per infortunio un po’ per scelta, al quarto posto. Nella media invece Nagatomo è davanti a Ranocchia ed Hernanes. Bene anche D’Ambrosio, sino ad ora utilizzato in maniera poco costante da entrambi i tecnici, e udite udite M’Vila.
E con l’Inter si chiude questa edizione della
classifica plus minus dedicata alle sette grandi squadre italiane.
L’appuntamento sia per le classifiche delle squadre italiane che per quelle
estere, è per gennaio.
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