Con la Supercoppa Italiana va agli archivi la stagione
2014 del Rendimento Allenatori, vediamo le posizioni dei Mister di Serie A,
Serie B e Lega Pro a cura di Antonio Bomba.
SERIE A
Ed anche questa settimana cambi nella Top 10 con allenatori
che entrano, altri che escono ed altri che si son alternati nella posizione
occupata.
Partiamo quindi dal Leader Massimiliano Allegri che chiude la prima parte della stagione in
testa ma senza sorriso in bocca avendo perso la Supercoppa ai rigori contro il
Napoli. Ciò ha permesso al tecnico spagnolo Rafa Benitez di riportarsi al secondo posto e ad appena 2.8 punti
dal rivale appena battuto a Doha.
La seconda piazza nella nostra classifica non appare essere
un amuleto portafortuna in questa stagione. Anzi, tutt’altro. Proprio come Mazzarri che occupava spesso la nostra
piazza d’onore tra un risultato positivo ed una pezza messa ad una squadra che
di girare proprio non ne voleva sapere, anche Benitez è sotto costante rischio
esonero e quasi liquidato dal suo presidente De Laurentis. Adl il giorno prima
della Supercoppa ha infatti dichiarato alla stampa tutta che il progetto Napoli
andrà avanti con o senza Benitez e se proprio Don Rafè deciderà di lasciare non
ci sono problemi, dato che il Chelsea ha dimostrato di poter vivere senza di
lui.
Parole pesantissime che per ventiquattro ore hanno reso
immaginabile qualsiasi tipo di scenario ma che, con la vittoria della
Supercoppa, avranno il loro effetto ammorbidito quantomeno fino alla prossima
ed eventuale figuraccia del Napoli. Vedremo insomma se il rapporto tra Benitez
ed il Napoli riuscirà ad andare avanti fino a maggio. Quel che appare
abbastanza certo al momento è che dal prossimo anno sulla panchina del San
Paolo siederà con ogni probabilità un nuovo allenatore.
Benitez oltre a vincere ai rigori con la Juve, giovedì
scorso ha sconfitto pure il Parma con un 2-0 stretto per quanto dimostrato in
campo dai partenopei. Due vittorie che han relegato l’ex numero due in
classifica, Sinisa Mihajlovic, al
terzo posto della Rendimento Allenatori.
Il serbo, bloccato in quel di Udine da Stramaccioni sul pareggio, scivola così di una posizione ma
continua a conservare un minimo di margine su Rudi Garcia e Vincenzo
Montella anche loro incapaci di andare oltre al pareggio rispettivamente
contro Milan ed Empoli.
Sesto sempre il fu allenatore dell’Inter Walter Mazzarri che
precede un Giampiero Ventura in gran
rimonta dopo la vittoria ottenuto contro il Genoa di Gasperini. Una
battuta d’arresto quella del Gasp che lo ha catapultato in una botta sola da
settimo a undicesimo e quindi fuori dalla Top 10.
Davanti a lui troviamo infatti Stefano Pioli, la cui Lazio avesse giocato anche il secondo tempo
della partita con l’Inter gli avrebbe permesso di essere anche davanti a Ventura,
Pippo Inzaghi il cui Milan non ha
certo sfigurato contro la Roma una partita chiusa peraltro in 10 contro 11 ed Eusebio Di Francesco a cui è bastato
pareggiare col Cesena per tornare tra i 10 migliori allenatori italiani del
momento.
E in basso? Non vi sono più parole per descrivere lo stato
ed il punteggio di Roberto Donadoni.
Staremo a vedere se i nuovi proprietari ciprioto-russi in salsa albanese-cecena
investiranno davvero sin da gennaio sul Parma e soprattutto se confermeranno
Donadoni come generale di brigata.
Stabili sull’antipodio assieme a lui i già esonerati Corini e Bisoli. Tra gli allenatori ancora attivi troviamo penultimo Di Carlo, che pure pareggiando a
Sassuolo ha almeno mosso un po’ la classifica sua e del Cesena, preceduto e di
poco da Zdenek Zeman fresco di
esonero. Nel momento di scrivere non sappiamo quale sarà il suo sostituto, ma
analizzando pragmaticamente i fatti occorre sottolineare come gli obiettivi per
cui una squadra prende Zeman (bel gioco, tanti gol fatti a compensare i tanti
gol subiti, valorizzazione di giovani talenti e rivalutazione di giocatori
considerati finiti o anonimi) siano stati tutti ampiamente disattesi e con
l’aggravante non da poco di una classifica che piange in termini di punti e
peggio ancora di posizione, dato che al momento il Cagliari sarebbe retrocesso.
Spiace quindi, ma appare sensata la scelta della proprietà
cagliaritana di sollevare il boemo dall’incarico. Vedremo se sarà altrettanto
sensata la scelta del suo sostituto.
Di seguito le classifiche di serie B e Lega Pro. Da
sottolineare nella ex serie C, come tra le 60 squadre partecipanti si siano
altalenati al momento ben 89 allenatori da quando è ufficialmente iniziata la
stagione con la tanto discussa, ma comunque ufficiale per l’appunto, coppa di
Lega Pro. In pratica già un girone e mezzo ha cambiato allenatore. Non un bel
segnale.
SERIE B
LEGAPRO
Questo era l’ultimo appuntamento per il 2014 con il
Rendimento Allenatori. Ci si ritroverà ad anno nuovo dopo il ritorno in campo
della serie A.
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