Nel nostro secondo appuntamento con l’analisi dei
Campionati Mondiali in vasca corta cerchiamo di scoprire con l’analisi Luca
Soligo il migliore atleta che la storia di questa manifestazione, giunta
quest’anno alla dodicesima edizione, ricordi.
Come già premesso in occasione delle classifiche per
nazioni, bisogna specificare anche in questa sede quanto il mondo “vasca corta”
sia diverso e poco paragonabile al mondo “vasca lunga”. Precisiamo innanzitutto
che non tutti gli atleti di vertice decidono di partecipare (e quindi
preparare) questa manifestazione, oppure lo fanno ma non in tutte le edizioni.
Un atleta come, per fare un esempio su tutti, Michael Phelps, ha partecipato ad una sola edizione dei mondiali in
vasca corta mentre ha ovviamente partecipato (e preparato con cura) a tutte le
edizioni dei mondiali in vasca lunga nell’arco della sua carriera. Dobbiamo
quindi pensare che spesso le starting list dei mondiali in vasca corta non
presentano la totalità dell’elite mondiale del nuoto e di conseguenza le finali
ed i podi non sono sempre popolati dai migliori atleti mondiali in
circolazione.
Detto questo, è anche vero che gli assenti non hanno
scusanti e che, di fatto, un titolo mondiale è sempre un titolo mondiale.
Procediamo quindi con il valutare gli atleti secondo tre differenti
graduatorie:
- Il Medagliere classico
- Il Campione più longevo
- Il Campione dei Campioni
Il Medagliere
Classico
Dalla lettura di questa prima classifica scopriamo che
c’è un campione che ha dominato questa manifestazione più di tutti,
partecipando e spesso vincendo come nessun altro fino ad oggi. Vediamo quindi
di chi si tratta leggendo il Medagliere Classico Maschile.
Quello di Ryan
Lochte è un dominio senza possibilità di appello. Più del doppio di ori
vinti rispetto al secondo classificato sono una distanza che, nel medio
periodo, è semplicemente incolmabile. Anche andare a contare il totale delle
medaglie vinte diventa un esercizio inutile: Lochte ha al collo 30 medaglie
totali, più del doppio rispetto al secondo in classifica. La cosa ancor più
incredibile è che il resto dei nuotatori presenti nella top ten è fuori
attività, quindi il serio rischio è che il divario quest’anno aumenti.
Il campione più
longevo
Per questa graduatoria prenderemo in esame sei atleti,
tutti pluricampioni mondiali in una specialità e tutti già presenti nella
classifica precedente. Nella tabella troviamo la gara di riferimento, il numero
di ori vinti in quella stessa gara, il gap tra il primo e l’ultimo oro ed
infine le età dei campioni al momento della conquista dell’oro.
Il record di longevità appartiene a Mark Foster, capace di un’impresa incredibile: rivincere l’oro nei 50 stile libero ad 11 anni di distanza dal primo successo. Il velocista britannico può dire di essere sopravvissuto a quasi tre generazioni di rivali, uscendone sempre a testa alta e con l’oro al collo. Degna di nota anche l’impresa del connazionale James Hickman, 5 volte campione mondiale nei 200 farfalla. I due britannici sono stati tra i più grandi interpreti della vasca corta: si pensi che Foster ai mondiali in vasca lunga ha conquistato solo due medaglie (un argento ed un bronzo) mentre Hickman non è mai nemmeno salito sul podio.
Il Campione dei
Campioni
Chiudiamo con la classifica che mette a paragone tutti
gli atleti che hanno vinto almeno una volta il titolo mondiale in vasca corta e
che assegna il premio virtuale di Campione dei Campioni. Prima di scoprire i
vincitori per ogni specialità ed il vincitore assoluto, ricordiamo il
meccanismo sul quale si basa la graduatoria.
In questa
classifica cercheremo di determinare, per ogni distanza e specialità, chi è
stato il “Campione dei Campioni”, ovvero chi ha migliorato di più il record del
mondo oppure si è avvicinato maggiormente al record stesso nella finale in cui
ha vinto il titolo mondiale.
Per farlo,
attribuiremo al tempo effettuato nella finale un punteggio, calcolato tramite
una semplice proporzione con il record del mondo allora in vigore. Tale
punteggio lo troverete sotto la colonna P.
Attribuendo 100
punti al tempo record del mondo allora in vigore, il Campione dei Campioni è
l’atleta che ha fatto registrare il punteggio migliore nella finale in cui ha
vinto l’oro. Qui di seguito trovate la lista del Campione dei Campioni Mondiali
in vasca corta, uno per ogni gara.
Leggendo la classifica possiamo fare due considerazioni. La prima è che in ben 11 gare su 17 del programma il vincitore ha anche battuto il record del mondo in finale: il dato è rilevante se si pensa che la moltitudine di meeting esistenti in vasca corta aumenta la possibilità che gli atleti battano i record del mondo anche in manifestazioni diverse dai mondiali. Un esempio lampante è la World Cup con le sue numerose tappe ed i premi in denaro elargiti a vincitori e recordmen.
La seconda considerazione riguarda il fatto che rimane
ancora un obiettivo per Ryan Lochte,
ed è quello di primeggiare in questa classifica. Nel 1999 Grant Hackett ha letteralmente stracciato il record del mondo nella
finale dei 400 stile, abbassandolo di 4 secondi abbondanti e totalizzando così
102 punti. Nonostante Lochte primeggi in ben 3 specialità, si piazza
“solamente” secondo (e terzo) per punteggio e le speranze di migliorare quest’anno,
a trent’anni compiuti, i record del mondo che già gli appartengono non sono
molto elevate.
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