mercoledì 12 novembre 2014

LA STORIA (UFFICIALE E NON) DEL RANKING UEFA PER NAZIONALI: RESOCONTI STORICI


Penultimo appuntamento con la storia del ranking Uefa per nazionali a cura di Rado Il Figo (per le puntate precedenti: 
http://mds78.blogspot.com/search/label/Storia%20del%20Ranking%20Uefa%20per%20Nazionali).




Resoconti finali

Puntata in cui snocciolo alcune cifre finali interessanti delle 32 classifiche UEFA presentate, che hanno abbracciato i 20 Mondiali e i 14 Europei disputati da Uruguay 1930 a Brasile 2014.

1° metodo

Il ranking in cui è arduo ripetersi in vetta, ha consegnato ben 11 diverse regine continentali finora; una di esse riesce comunque a emergere, ed è la Germania, nelle varie versioni unita, federale e riunita, che stacca 6 primi posti. La seguono a una lunghezza, Inghilterra, un po’ a sorpresa, e Spagna; al 4° posto l’Italia a quota 4, anche se l’ultimo successo risale a 40 anni fa esatti. L’albo d’oro è completato da Olanda e Serbia (includente Iugoslavia e Serbia e Montenegro) con 3 primi posti; Francia con 2; Russia (compresa URSS), Polonia, Svezia e Austria con 1.

Se la Germania si stacca per un pelo nel numero di affermazioni, più accentuate sono le distanze che mette nel numero di volte in cui è giunta almeno seconda (12, segue l’Inghilterra a 9) ovvero nel podio (19, seguono Inghilterra e Spagna a 12 e Russia a 11). Curiosamente, i tedeschi primeggiano anche nel numero di presenze totali negli altri gradini del podio, avendo occupato il secondo posto 6 volte e il terzo 7.
Come anticipato, difficile ripetersi in vetta: lo conferma il dato di non essere mai andati oltre 2 primi posti consecutivi, “doppietta” riuscita a tutti coloro capaci d’inanellare almeno 3 ori, con Germania e Spagna uniche con due. È così più frequente confermarsi secondi e terzi, non andando comunque oltre le 3 volte di fila, serie primato toccate, la prima da Germania e Olanda (allora è un vizio), la seconda sempre dai tedeschi.

Più lunghe le serie “minori”, cioè di presenze consecutive ai primi due posti, primato dell’Olanda con 5 (serie ancora aperta, inaugurata nel 2006), e sul podio, record della Russia (o meglio dell’URSS) con 8, dal 1960 al 1974.

Ranking e successi sul campo difficilmente si conciliano, basti pensare che solo 5 volte il primo posto nella classifica UEFA si è abbinato alla vittoria nel torneo più recente (guidano Germania e Spagna con 2 “doppiette” a testa, mentre l’altra nazionale a riuscirci fu l’Italia nel 1968), ovvero 10 volte se allarghiamo il confronto all’affermazione in almeno uno dei due tornei di volta in volta interessati (Germania e Italia primeggiano essendovi riuscite 3 volte a testa). Conseguentemente, in 20 casi il primo posto del ranking è andato a chi è rimasto a bocca asciutta sui terreni di gioco: comanda la speciale graduatoria l’Inghilterra, i cui 5 successi “nei numeri” non sono mai stati avallati da trofei alzati in cielo.

La distonia “ranking-trofei” continua pensando che 4 delle 11 regine (Serbia, Polonia, Austria e Svezia) sono in assoluto a secco di vittorie fra Mondiali ed Europei, mentre Repubblica Ceca, Danimarca e Grecia, capaci d’imporsi in un’edizione del torneo continentale, non hanno mai “replicato” nel ranking (anzi, in tre, si conta solo un secondo posto danese e un terzo ceco).

2° metodo

Forse per il diverso arco temporale (3 e non 2 tornei) e per comprendere tutte le gare, nel 2° metodo si assiste a un netto predominio da parte della Germania in tutte le sue versioni. Numeri inequivocabili già letti da soli ma che fanno ancor più impressione se rapportati a quelli di chi sta subito dietro i tedeschi. I quali comandano per numero di primi posti totali (15, segue la Russia a 4) e consecutivi (6, seguono Russia e Ungheria a 3), di presenze almeno al secondo posto totali (19, segue l’Olanda a 8) e consecutive (14, segue la Russia a 5), di presenze nel podio totali (25, seguono Italia e Olanda a 11) e consecutive (18, segue la Russia a 5), di primi posti nel ranking abbinati al successo nel torneo più recente (6, segue la Spagna con 2) ovvero in almeno uno dei tre interessati (12, segue la Russia con 3), e di primi posti “non avallati” dal campo (3, qui a pari merito con l’Ungheria). Già che c’era, la Germania capeggia anche per terzi posti assoluti (6, segue l’Italia con 5), mentre genera poca sorpresa vedere l’Olanda fare incetta di piazze d’onore (7, una volta tanto è la Germania a stare dietro, in buona compagnia).

Inevitabilmente, al resto della truppa europea restano le briciole: se la Germania ha vinto 15 volte la classifica UEFA, a tutte le altre sono rimasti poco più di un uguale numero di primi posti da dividersi. Detto della Russia, l’albo d’oro prosegue con Spagna e Ungheria a quota 3, Italia, Francia e Portogallo a 2 e Olanda a 1, per un totale di 8 regine continentali.



A livello generale, qui è più forte il connubio fra successi in campo e nel ranking, poiché 11 volte il primo posto nella classifica UEFA si è abbinato alla vittoria nel torneo più recente, ovvero 20 se allarghiamo il confronto all’affermazione in almeno uno dei tre tornei di volta in volta interessati. Conseguentemente, solo in 12 casi il primo posto del ranking è andato a chi è rimasto a bocca asciutta sui terreni di gioco.

Detto questo, può un po’ sorprendere, osservando l’albo d’oro del ranking, sia leggere i nomi di Portogallo e Ungheria, con 5 successi totali, squadre ancora a bacheca vuota, sia non trovare Repubblica Ceca, Danimarca, Grecia e Inghilterra, che bene o male un’affermazione a testa sono riuscite a collezionare, mentre nella classifica UEFA hanno racimolato in tutto 2 secondi e 5 terzi posti.

Differenze

Limitandomi solo agli albi d’oro, Francia, Germania, Italia, Olanda, Russia e Spagna, sono riuscite ad affermarsi almeno una volta in entrambi i metodi; Austria, Inghilterra, Polonia, Serbia e Svezia sono state incoronate solo col 1° metodo, così come Portogallo e Ungheria col 2°. Danimarca, Repubbica Ceca e Grecia, dal canto loro, in nessuna delle due versioni sono mai riuscite a primeggiare nel ranking nonostante abbiano raccolto (almeno) un successo in campo.

9 le doppiette fin qui viste, intese come aver raggiunto il primo posto nella stessa classifica con entrambi i metodi: quasi inutile precisare che guidi la Germania con 5 (1966, 1982, 1984, 1996 e 2014), seguita dalla Spagna con 2 (2010 e 2012) e dalla Russia (1962) e l’Italia (1970) con 1. Curiosiamente, la doppietta si è sempre verificata da quanto è stato introdotto nel 2010 il 2° metodo.

L'appuntamento è per la prossima settimana con l'ultima parte di questo speciale, dedicata all'analisi dell'ultimo Ranking UEFA con un occhio di riguardo alla posizione dell'Italia.




Trovi interessanti gli argomenti di questo blog? Ti piacerebbe contribuire a mantenerlo in vita? Senti che chi scrive qui meriterebbe di essere in qualche modo ricompensato? Adesso puoi farlo tramite una donazione!



Per maggiori informazioni sulla donazione e su perché donare clicca quihttp://mds78.blogspot.it/2014/08/se-vuoi-puoi-contribuire-calcio-e-altri.html

Segui su Facebook gli aggiornamenti di "Calcio e Altri Elementi": https://www.facebook.com/calcioealtrielementi2

Segui su Twitter gli aggiornamenti di "Calcio e Altri Elementi": https://twitter.com/Calcioealtri

Nessun commento:

Posta un commento