Penultimo appuntamento con la storia del ranking Uefa per nazionali a cura di Rado Il Figo (per le puntate precedenti:
http://mds78.blogspot.com/search/label/Storia%20del%20Ranking%20Uefa%20per%20Nazionali).
Resoconti finali
Puntata in cui snocciolo alcune cifre finali
interessanti delle 32 classifiche UEFA presentate, che hanno abbracciato i 20
Mondiali e i 14 Europei disputati da Uruguay 1930 a Brasile 2014.
1° metodo
Il ranking in cui è arduo ripetersi in vetta, ha
consegnato ben 11 diverse regine continentali finora; una di esse riesce
comunque a emergere, ed è la Germania, nelle varie versioni unita, federale
e riunita, che stacca 6 primi posti. La seguono a una lunghezza, Inghilterra,
un po’ a sorpresa, e Spagna; al 4° posto l’Italia a quota 4,
anche se l’ultimo successo risale a 40 anni fa esatti. L’albo d’oro è
completato da Olanda e Serbia (includente Iugoslavia e Serbia e
Montenegro) con 3 primi posti; Francia con 2; Russia (compresa
URSS), Polonia, Svezia e Austria con 1.
Se la Germania si stacca per un pelo nel numero di
affermazioni, più accentuate sono le distanze che mette nel numero di volte in cui
è giunta almeno seconda (12, segue l’Inghilterra a 9) ovvero nel podio
(19, seguono Inghilterra e Spagna a 12 e Russia a 11).
Curiosamente, i tedeschi primeggiano anche nel numero di presenze totali negli
altri gradini del podio, avendo occupato il secondo posto 6 volte e il terzo 7.
Come anticipato, difficile ripetersi in vetta: lo conferma
il dato di non essere mai andati oltre 2 primi posti consecutivi, “doppietta”
riuscita a tutti coloro capaci d’inanellare almeno 3 ori, con Germania e Spagna
uniche con due. È così più frequente confermarsi secondi e terzi, non andando
comunque oltre le 3 volte di fila, serie primato toccate, la prima da Germania
e Olanda (allora è un vizio), la seconda sempre dai tedeschi.
Più lunghe le serie “minori”, cioè di presenze consecutive
ai primi due posti, primato dell’Olanda con 5 (serie ancora aperta,
inaugurata nel 2006), e sul podio, record della Russia (o meglio
dell’URSS) con 8, dal 1960 al 1974.
Ranking e successi sul campo difficilmente si conciliano,
basti pensare che solo 5 volte il primo posto nella classifica UEFA si è
abbinato alla vittoria nel torneo più recente (guidano Germania e Spagna
con 2 “doppiette” a testa, mentre l’altra nazionale a riuscirci fu l’Italia
nel 1968), ovvero 10 volte se allarghiamo il confronto all’affermazione in
almeno uno dei due tornei di volta in volta interessati (Germania e Italia
primeggiano essendovi riuscite 3 volte a testa). Conseguentemente, in 20 casi
il primo posto del ranking è andato a chi è rimasto a bocca asciutta sui
terreni di gioco: comanda la speciale graduatoria l’Inghilterra, i cui 5
successi “nei numeri” non sono mai stati avallati da trofei alzati in cielo.
La distonia “ranking-trofei” continua pensando che 4 delle
11 regine (Serbia, Polonia, Austria e Svezia) sono
in assoluto a secco di vittorie fra Mondiali ed Europei, mentre Repubblica
Ceca, Danimarca e Grecia, capaci d’imporsi in un’edizione del
torneo continentale, non hanno mai “replicato” nel ranking (anzi, in tre, si
conta solo un secondo posto danese e un terzo ceco).
2° metodo
Forse per il diverso arco temporale (3 e non 2 tornei) e
per comprendere tutte le gare, nel 2° metodo si assiste a un netto predominio
da parte della Germania in tutte le sue versioni. Numeri inequivocabili
già letti da soli ma che fanno ancor più impressione se rapportati a quelli di
chi sta subito dietro i tedeschi. I quali comandano per numero di primi posti
totali (15, segue la Russia a 4) e consecutivi (6, seguono Russia e
Ungheria a 3), di presenze almeno al secondo posto totali (19, segue l’Olanda
a 8) e consecutive (14, segue la Russia a 5), di presenze nel podio
totali (25, seguono Italia e Olanda a 11) e consecutive (18,
segue la Russia a 5), di primi posti nel ranking abbinati al successo
nel torneo più recente (6, segue la Spagna con 2) ovvero in almeno uno
dei tre interessati (12, segue la Russia con 3), e di primi posti “non
avallati” dal campo (3, qui a pari merito con l’Ungheria). Già che
c’era, la Germania capeggia anche per terzi posti assoluti (6, segue l’Italia
con 5), mentre genera poca sorpresa vedere l’Olanda fare incetta di
piazze d’onore (7, una volta tanto è la Germania a stare dietro, in
buona compagnia).
Inevitabilmente, al resto della truppa europea restano le
briciole: se la Germania ha vinto 15 volte la classifica UEFA, a tutte le altre
sono rimasti poco più di un uguale numero di primi posti da dividersi. Detto
della Russia, l’albo d’oro prosegue con Spagna e Ungheria a quota
3, Italia, Francia e Portogallo a 2 e Olanda a 1,
per un totale di 8 regine continentali.
A livello generale, qui è più forte il connubio fra successi in campo e nel ranking, poiché 11 volte il primo posto nella classifica UEFA si è abbinato alla vittoria nel torneo più recente, ovvero 20 se allarghiamo il confronto all’affermazione in almeno uno dei tre tornei di volta in volta interessati. Conseguentemente, solo in 12 casi il primo posto del ranking è andato a chi è rimasto a bocca asciutta sui terreni di gioco.
Detto questo, può un po’ sorprendere, osservando l’albo
d’oro del ranking, sia leggere i nomi di Portogallo e Ungheria,
con 5 successi totali, squadre ancora a bacheca vuota, sia non trovare Repubblica
Ceca, Danimarca, Grecia e Inghilterra, che bene o male
un’affermazione a testa sono riuscite a collezionare, mentre nella classifica
UEFA hanno racimolato in tutto 2 secondi e 5 terzi posti.
Differenze
Limitandomi solo agli albi d’oro, Francia, Germania,
Italia, Olanda, Russia e Spagna, sono riuscite ad
affermarsi almeno una volta in entrambi i metodi; Austria, Inghilterra,
Polonia, Serbia e Svezia sono state incoronate solo col 1°
metodo, così come Portogallo e Ungheria col 2°. Danimarca,
Repubbica Ceca e Grecia, dal canto loro, in nessuna delle due
versioni sono mai riuscite a primeggiare nel ranking nonostante abbiano raccolto
(almeno) un successo in campo.
9 le doppiette fin qui viste, intese come aver raggiunto il
primo posto nella stessa classifica con entrambi i metodi: quasi inutile
precisare che guidi la Germania con 5 (1966, 1982, 1984, 1996 e 2014),
seguita dalla Spagna con 2 (2010 e 2012) e dalla Russia (1962) e
l’Italia (1970) con 1. Curiosiamente, la doppietta si è sempre
verificata da quanto è stato introdotto nel 2010 il 2° metodo.
L'appuntamento è per la prossima settimana con l'ultima parte di questo speciale, dedicata all'analisi dell'ultimo Ranking UEFA con un occhio di riguardo alla posizione dell'Italia.
L'appuntamento è per la prossima settimana con l'ultima parte di questo speciale, dedicata all'analisi dell'ultimo Ranking UEFA con un occhio di riguardo alla posizione dell'Italia.
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