venerdì 3 ottobre 2014

BILANCIO JUVE: ANALISI, STIME E PROSPETTIVE DI MERCATO - Aggiornamento del 3 ottobre 2014



Il 23 settembre si è riunito il Consiglio d’Amministrazione (CDA) della Juventus per approvare il bilancio societario della stagione 2013/14. Il bilancio annuale, pubblicato sul sito ufficiale della società il 2 ottobre, è senza dubbio il documento finanziario più interessante dal nostro punto di vista per capire di quanto le stime ipotizzate nei precedenti articoli sull’argomento (che trovate tutte qui: http://mds78.blogspot.com/search/label/Bilancio%20Juventus) si siano avvicinate ai dati reali, quali sono gli eventi che hanno causato eventuali variazioni e quali sono le prospettive future della società. Ci fornisce quindi, attraverso dati “veri” e completi, l’opportunità non solo di analizzare il reale andamento del bilancio 2013/14, ma anche di affinare in maniera importante le stime sul bilancio 2014/15.

Partiamo dal bilancio ufficiale 2013/14, analizzando nel conto economico della società le differenze fra i dati reali e quelli stimati e fra quelli di quest’anno e quelli dell’anno scorso, in modo da capirne le motivazioni e trarre le opportune conclusioni riprendendo e ampliando quanto scritto la scorsa settimana all’indomani del CDA.


BILANCIO UFFICIALE 2013/14




Dalla tabella si nota immediatamente in quale voce di bilancio appaiano quei 5,8 milioni extra annunciati da Exor a inizio settembre e dei quali non avevo saputo identificare la provenienza un mese fa: la voce Altri ricavi cresce dai 20,1 milioni stimati ai 27,1 milioni reali, con un aumento nel trimestre aprile-giugno 2014 notevolmente maggiore rispetto a quello dell’anno precedente. Nel 2012/13 gli Altri Ricavi fra marzo e giugno sono passati da 13,6 a 18,3 milioni (+5,7), quest’anno nello stesso periodo sono saliti da 15,0 a 27,1 milioni (+12,1) e fra poco scopriremo perché. Confermate inoltre le indiscrezioni che indicavano come contate nel bilancio 2013/14 tutte le plusvalenze realizzate con la risoluzione di compartecipazioni il 20 giugno 2014, a differenza di quanto fatto negli anni precedenti. Anche su questa scelta, come vedremo fra poco, il bilancio annuale fa totale chiarezza.

RICAVI

Considerando per ogni voce come fisiologico un margine di errore inferiore al milione, possiamo notare che le stime su Ricavi da gare, Ricavi pubblicità e Proventi gestione calciatori sono state rispettate. Segnalato l’andamento migliore del previsto per la voce Diritti TV (+1,9 milioni) che - come avevo sospettato un mese fa - era leggermente sottostimata per la parte relativa ai diritti tv italiani, soffermiamoci sul valore della cifra Altri ricavi, scoprendo che in particolare un fattore ha influito in maniera fondamentale nell’aumento esponenziale di questa voce nell’ultimo trimestre ed è la voce “Altri” che, come specificato nel testo, comprende il corrispettivo ricevuto dall’UEFA per l’organizzazione della finale di Europa League alla Juventus Stadium. Confrontando la tabella con quella dello scorso anno e tenendo conto dei miglioramenti che comunque la voce “altri” aveva avuto anche nei trimestri precedenti, possiamo ipotizzare in circa 4,7 milioni l’indennizzo ricevuto dall’UEFA. Inoltre la disputa del mondiale ha permesso alla Juventus di incassare circa 0,6 milioni più dell’anno scorso nella voce “Contributi FIFA/UEFA per le convocazioni dei giocatori in nazionale”.

Le variazioni positive su Diritti TV e Altri ricavi comportano un aumento dei ricavi previsti di 8,7 milioni (di cui 5,8 già segnalati un mese fa come extra visibile dal bilancio Exor ma non identificato).

Confronto dell’incasso reale per ogni voce del 2013/14 rispetto all’incasso reale dell’anno precedente (fra parentesi le principali motivazioni):

Ricavi da gare +2,9 milioni (dovuto principalmente agli incassi del maggior numero di partite giocate in Europa, con i quattro incassi dei turni a eliminazione diretta dell’Europa League che hanno più che compensato per questa voce la mancata partecipazione a ottavi e quarti di Champions League)
Diritti TV –12,5 milioni (eliminazione ai gironi di Champions League)
Ricavi da pubblicità +7 milioni (aumento della sponsorizzazione da Fiat prevista dal contratto più extra bonus, mentre rimangono pressoché stabili tutti gli altri ricavi dovuti al marketing)
Proventi gestione calciatori +25 milioni (maggiori plusvalenze sia dalla normale campagna trasferimenti che per la scelta di anticipare al bilancio 2013/14 delle plusvalenze sulle comproprietà risolte il 20 giugno 2014)
Altri ricavi +8,8 milioni (come abbiamo visto è risultata fondamentale l’organizzazione della finale di Europa League allo Juventus Stadium, ma è da segnalare che sono aumentati del 39% i “Proventi da attività no-match day e altri proventi da stadio”).

Prima di passare all’analisi dei costi apro una parentesi sul discorso plusvalenze relative alle compartecipazioni (conosciute anche come comproprietà). La Juventus, essendo una società quotata in borsa, è tenuta a redigere un bilancio particolarmente dettagliato nel quale vengono spiegate molte cose riguardo al metodo di calcolo delle varie voci. Relativamente alla stagione di computo delle plusvalenze legate alle comproprietà, fino all’anno scorso il bilancio recitava:

”Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dalla risoluzione delle compartecipazioni ex. Art. 102 Bis delle N.O.I.F. (ovvero le comproprietà) sono contabilizzate sulla base della data del visto di esecutività apposto sui contratti dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A”.

Poiché per la Lega la campagna trasferimenti apre il 1° luglio, i visti di esecutività delle comproprietà risolte il 20 giugno hanno data 1° luglio. Quindi, coerentemente con quanto dichiarato, la Juventus contabilizzava fino all’anno scorso tutte le plusvalenze nel bilancio successivo rispetto alla data del 20 giugno (ricordo che il bilancio si chiude al 30 giugno di ogni anno).

Quest’anno è stata aggiunta una riga che cambia il metodo di calcolo:

”Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dalla risoluzione delle compartecipazioni ex. Art. 102 Bis delle N.O.I.F. (ovvero le comproprietà) sono contabilizzate sulla base della data del visto di esecutività apposto sui contratti dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A se comportano una variazione di tesseramento o al momento della risoluzione del contratto in caso contrario”.

Questa variazione ha come conseguenza che le comproprietà risolte di Zaza (tesserato Sassuolo), Immobile (tesserato Torino) ma anche di Isla (tesserato Juventus) siano state contabilizzate al 20 giugno, mentre ad esempio quella di Pasquato (tesserato Udinese che è tornato alla Juventus) sia stata contabilizzata al 1° luglio. Questa scelta ha comportato l’opportunità di inserire nel bilancio 2013/14 le ottime plusvalenze relative alle cessioni di Zaza e Immobile, mentre l’inserimento del riscatto di Isla ha pesato in maniera molto relativa perché il maggior ammortamento ha pesato solo per i pochi giorni restanti dal 20 giugno alla chiusura del bilancio sulla stagione 2013/14. Il resto dell’aumento relativo all’ammortamento inciderà invece sulla stagione attualmente in corso.

COSTI OPERATIVI

Rispettate le stime relative ad Acquisti materiali, Personale tesserato, Altro personale e Altri oneri. Superiori al previsto di 1,5 le spese per Servizi esterni per il maggior numero di partite giocate e trasferte effettuate, inferiori di 2,2 milioni le spese per Oneri Calciatori poiché il bonus relativo al contratto di Tevez da riconoscere al Manchester City è stato contabilizzato alla voce ammortamenti.

Il totale dei costi operativi è inferiore alla stima prevista di 0,2 milioni.

Confronto delle spese per ogni voce rispetto all’anno precedente (fra parentesi le principali motivazioni):

Acquisto materiali + 0,6 milioni (indumenti e materiali da gioco)
Servizi esterni +2,9 milioni (principalmente per spese di trasporto, soggiorno e ristorazione dovute al maggior numero di trasferte per gare ufficiali e amichevoli)
Personale tesserato +18,9 milioni (principalmente a causa dell’aumento degli stipendi dei calciatori a seguito della campagna acquisti estiva del 2013 per un valore di 14,3 milioni e dei premi variabili per 3,5 milioni)
Altro personale +1,7 milioni (aumento del personale da 125 a 135 elementi)
Oneri calciatori -1,7 milioni (minori minusvalenze e spese per giocatori in prestito)
Altri oneri –2,8 milioni (diminuzione della voce “Altri” non specificata a bilancio)

AMMORTAMENTI

Rispettate le previsioni per Altri Ammortamenti e Accantonamenti (questi ultimi comunque cresciuti di 0,8 milioni rispetto al previsto per scelta societaria), sono invece più elevati del previsto gli Ammortamenti Calciatori per variazioni dovuti ai giocatori non appartenenti alla rosa di prima squadra e per la contabilizzazione in questa voce dei 2 milioni di bonus relativi all’acquisto di Tevez elargiti al Manchester City per la qualificazione alla Champions League 2014/15 e la vittoria dello scudetto 2013/14. Attualmente il costo totale dell’operazione Tevez (compreso il compenso all’agente FIFA che se ne è occupato) è salito a 16,2 milioni, di cui 5,4 hanno rappresentato la quota di ammortamento annuale 2013/14 e 10,8 sono l’ammortamento residuo per i prossimi due anni. Quest’ultimo valore può crescere al massimo di ulteriori 4 milioni da qui alla scadenza del contratto dell’”Apache” in caso di conquista dello scudetto e qualificazione in Champions League nei prossimi due anni.

Il totale delle spese per ammortamenti rispetto alla stima è superiore di 2,4 milioni.

Confronto dei costi per ammortamenti e accantonamenti rispetto all’anno precedente (fra parentesi le principali motivazioni):

Ammortamenti calciatori –0,6 milioni (l’aumento del monte ammortamenti di +2,6 milioni è stato più che compensato dalla diminuzione delle svalutazioni, fra le quali pesava in maniera decisiva il valore svalutato la scorsa stagione di Felipe Melo)
Ammortamenti altro –0,1 milioni (minor costo residuo delle altre attività materiali e immateriali)
Accantonamenti +0,5 milioni (scelta societaria)

RISULTATO OPERATIVO

Il Risultato Operativo risulta in linea con le stime (differenza positiva di 6,5 milioni di cui 5,8 già contati come Extra segnalato dal bilancio Exor). Rispetto allo scorso anno si ha una variazione positiva di 12,7 milioni in virtù di maggiori ricavi per 32 milioni e maggiori costi per 19,3 milioni per tutte le motivazioni espresse nei paragrafi precedenti.

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE

In linea con le stime i valori di proventi e oneri finanziari. Rimane sotto il milione anche la differenza fra la stima e la realtà del Risultato prima delle imposte, che passa dai –0,7 milioni stimati ai +0,1 milioni reali, con un miglioramento rispetto all’anno precedente di 11,1 milioni.

IMPOSTE

Dolenti note dalle imposte, che risultano essere di 1,2 milioni superiori a quanto stimato. La Juventus nel comunicato stampa sottolinea l’ammontare troppo elevato di questa voce di bilancio causato dall’IRAP, una tassa che la società non esita a definire ingiusta perché non è correlata all’effettivo andamento delle imprese e penalizza fortemente quelle con alti costi di personale (indeducibili per l’IRAP). Quindi il notevole aumento del costo del personale tesserato ha inciso non solo sulla voce di bilancio direttamente correlata ma anche su quella relativa alle imposte.

RISULTATO DEL PERIODO

La variazione negativa delle imposte rispetto alla stima ha più che compensato la variazione positiva del Risultato prima delle imposte producendo un peggioramento della stima sul risultato del periodo (non solo mia, ma anche della Exor) da –6,3 a –6,7 milioni.

CONCLUSIONI E IMPATTO SUI VINCOLI DEL FAIR PLAY FINANZIARIO

Le conclusioni non possono che essere simili a quanto scritto un mese fa. La Juventus ha scelto di anticipare, rispetto a quanto fatto gli anni scorsi, l’anno di conteggio delle plusvalenze derivanti da comproprietà per migliorare il bilancio, presentando in questo modo un passivo più ridotto rispetto al bilancio 2012/13. In particolare si può notare che la differenza fra quanto da me inizialmente stimato come perdita totale a maggio (-33,3 milioni) e il disavanzo reale (-6,7 milioni) sia quasi esattamente compensata dalla somma di tre fattori: 14,7 milioni derivanti dalle plusvalenze anticipate, 6 milioni dell’extra bonus Fiat (due decisioni non prevedibili a maggio) e i 7 milioni di Altri Ricavi non preventivati dovuti principalmente alla finale di Europa League alla Juventus Stadium. Le variazioni di tutte le altre voci si compensano mantenendo il resto del bilancio in linea con le previsioni di quattro mesi fa.

Per quanto riguarda i vincoli del Fair Play Finanziario per la stagione 2013/14 sono tutti perfettamente rispettati (potete trovare una spiegazione più approfondita delle richieste UEFA qui: http://mds78.blogspot.com/2014/03/fair-play-finanziario-per-principianti.html):

Solidità Aziendale: la società è solida e la continuità aziendale non è in dubbio.

Patrimonio Netto Non Negativo: Il Patrimonio Netto è positivo di 42,6 milioni, in calo di 6 milioni rispetto al 2012/13 in virtù del passivo di bilancio (-6,7 milioni), in parte compensati da altre variazioni nette delle riserve (+0,7 milioni).

Break-Even: il “pareggio” di bilancio, che per il triennio 2011/14 richiede un passivo massimo di 45 milioni, è rispettato con un passivo triennale valido ai fini del FPF di 10,9 milioni, che potrebbe essere anche inferiore per via di una mia stima prudenziale dei costi virtuosi per il settore giovanile.

Assenza di Debiti Scaduti: nessun problema per la Juventus

Indebitamento Finanziario Netto minore dei Ricavi al netto delle plusvalenze: l’Indebitamento Finanziario Netto della Juventus è aumentato da 160,3 a 206 milioni nell’ultimo anno, in gran parte a causa degli esborsi per la Campagna Trasferimenti. In ogni caso è ancora nettamente inferiore ai ricavi (escluse plusvalenze) che toccano quota 279,4 milioni. Il rapporto fra Indebitamento e Ricavi è quindi del 73,7%, in aumento rispetto al 58,8% della scorsa stagione ma nettamente inferiore alla soglia del 100%. L’obiettivo di arrivare al pareggio di bilancio dalla stagione 2015/16, grazie ai maggiori ricavi previsti, lascia pensare che questa richiesta dell’UEFA non possa diventare un problema per i bianconeri nel prossimo futuro anche considerando l’opportunità di poter scorporare dal conteggio alcuni costi virtuosi.

Costo del Personale minore del 70% dei Ricavi al netto delle plusvalenze: questo rapporto è per il bilancio 2013/14 al 65,9%, in linea con i parametri anche se in aumento rispetto al 60% del 2012/13.


STIMA DI BILANCIO 2014/15 – IPOTESI MENO FAVOREVOLE

Passiamo ora ad analizzare le variazioni, rispetto alle precedenti stime, sul bilancio 2014/15. Trovate maggiori informazioni su come sono costruite queste stime negli articoli precedenti sull’argomento, mi limito qui a ricordare che i numeri in tabella rappresentano lo scenario che prevede la vittoria dello scudetto e l’uscita dalla Champions senza fare più un punto nella fase a gironi con il contemporaneo raggiungimento della finale da parte della Roma. Questo perché è l’ipotesi meno favorevole per il bilancio 2014/15: vincere il campionato comporta un aumento delle spese a causa dei bonus premio da elargire ai giocatori, mentre uscire dalla Champions League senza fare più un punto vuol dire non incassare più soldi per la voce “Diritti TV” rispetto a quelli già sicuri, e già inseriti in tabella, e giocare meno partite in Europa con conseguenti minori incassi da stadio. Per ogni voce verrà data opportuna spiegazione delle variazioni rispetto alle ipotesi fatte il 4 settembre 2014.



Ricavi da gare: Variazione (+0,7 milioni) dovuta a un ricalcolo di questa voce tenendo come base il dato ufficiale 2013/14, stimando i maggiori introiti da tour estivo e Supercoppa Italiana, i minori introiti in caso di uscita dalle coppe dopo la fase a gironi di Champions League e gli incassi delle prime tre partite ufficiali disputate allo Stadium (in linea con le previsioni quelle del campionato, peggiori quelle di Champions League per via di un incasso inferiore in Juventus-Malmoe rispetto a Juventus-Copenaghen dello scorso anno, scelta come confronto perché partita meno interessante della fase a gironi).

Diritti TV: Variazione (+1,8 milioni) dovuta a un ricalcolo di questa voce tenendo come base il dato ufficiale 2013/14 e calcolando gli introiti già sicuri dal market pool Champions League dopo l’eliminazione del Napoli e  la vittoria contro il Malmoe nella fase a gironi.

Ricavi pubblicità: Variazione (-0,2 milioni) dovuta a un ricalcolo di questa voce tenendo come base il dato ufficiale 2013/14, considerando l’aumento di 1 milione della sponsorizzazione fissa Fiat ed escludendo il bonus extra elargito a fine stagione scorsa.

Proventi gestione calciatori:
In aumento (+2,5 milioni) a causa di maggiori plusvalenze relative alle cessioni di Elezaj e Bianconi, a maggiori introiti da prestiti relativi alle cessioni temporanee di Buchel, Sorensen e altri calciatori del settore giovanile e ai 0,5 milioni “congelati” da un anno relativi alla risoluzione della comproprietà con l’Atalanta di Gabbiadini, in attesa di risolvere definitivamente il 20 giugno 2015 la compartecipazione che attualmente lega il giocatore alla Juventus e alla Sampdoria.

Altri ricavi:
Variazione (+1,7 milioni) dovuta a un ricalcolo di questa voce tenendo come base il dato ufficiale 2013/14. Rispetto al valore reale presente nel bilancio della scorsa stagione, il ricavo è inferiore perché sono stati tolti dal calcolo gli incassi relativi a eventi stagionali non ripetibili nel 2014/15 (finale di Europa League allo Juventus Stadium e mondiali di calcio).

Acquisti materiali:
Variazione (+0,3 milioni) dovuta a un ricalcolo di questa voce tenendo come base il dato ufficiale 2013/14.

Servizi esterni:
Variazione (+1,5 milioni) dovuta a un ricalcolo di questa voce tenendo come base il dato ufficiale 2013/14. Questo valore potrebbe essere sovrastimato e subire una diminuzione non quantificabile in caso di precoce eliminazione dalle coppe che comporti un minor numero di partite da giocare in casa e in trasferta rispetto alla scorsa stagione e quindi meno spese. Inoltre la Juventus ha annunciato di aver deciso di internalizzare le attività di “facility & mantainance” dello Juventus Stadium, dello Juventus Training Center e il servizio di sicurezza e accoglienza spettatori allo Juventus Stadium. In questo modo la società è fiduciosa di ottimizzare i costi riducendo le relative voci di spesa.

Personale tesserato:
Aumento (+1,7 milioni) dovuto a un ricalcolo di questa voce tenendo come base il dato ufficiale 2013/14, inserendo le variazioni intervenute con la Campagna Trasferimenti e i rinnovi contrattuali dal 1° luglio 2014.

Altro personale:
Variazione (+0,3 milioni) dovuta a un ricalcolo di questa voce tenendo come base il dato ufficiale 2013/14.

Oneri calciatori:
In diminuzione (-2,2 milioni) a causa dei minori compensi residui da riconoscere agli agenti FIFA per i giocatori sotto contratto fin dalla scorsa stagione. Questo valore potrebbe essere sottostimato, perché nel bilancio annuale la Juventus non ha fatto cenno a eventuali compensi da riconoscere ad agenti FIFA per le operazioni di mercato chiuse nell’ultima sessione della campagna trasferimenti. Su questo punto potremmo avere dati più precisi nelle prossime trimestrali.

Altri oneri:
Variazione (+0,3 milioni) dovuta a un ricalcolo di questa voce tenendo come base il dato ufficiale 2013/14.

Ammortamenti calciatori:
Variazione (+1,9 milioni) dovuta a un ricalcolo di questa voce tenendo come base il dato ufficiale 2013/14 e calcolando le variazioni intervenute con la Campagna Trasferimenti e i rinnovi contrattuali dal 1° luglio 2014. A questo proposito segnalo due rinnovi sfuggiti alle fonti di informazione: Barzagli ha già allungato il suo contratto fino al 2016 e la stessa cosa ha fatto Martinez (comunicazione presente nel bilancio nella nota della tabella in fondo a pagina 53). Quest’ultima notizia lascerà basiti molti di voi, ma evidentemente la scelta della Juventus è quella di voler abbassare il più possibile il suo valore di ammortamento a costo di portarsi dietro il suo contratto ancora per un po’. Con questa decisione il peso annuale dell’ammortamento di Martinez scende da 1,4 a 0,7 milioni l’anno e la prossima estate saremo ancora qui a chiederci a chi la Juventus riuscirà a sbolognarlo...

Ammortamenti altro:
Variazione (+0,4 milioni) dovuta a un ricalcolo di questa voce tenendo come base il dato ufficiale 2013/14.

Accantonamenti:
Variazione (+0,8 milioni) dovuta a un ricalcolo di questa voce tenendo come base il dato ufficiale 2013/14.

Proventi finanziari:
Variazione (-0,1 milioni) dovuta a un ricalcolo di questa voce tenendo come base il dato ufficiale 2013/14.

Oneri finanziari:
Variazione (+0,2 milioni) dovuta a un ricalcolo di questa voce tenendo come base il dato ufficiale 2013/14.

Imposte correnti:
Variazione (-1,2 milioni) dovuta a un ricalcolo di questa voce tenendo come base il dato ufficiale 2013/14.

Imposte differite e anticipate:
Variazione (-0,1 milioni) dovuta a un ricalcolo di questa voce tenendo come base il dato ufficiale 2013/14.

Queste variazioni nelle stime portano a un miglioramento di 0,6 milioni della stima di bilancio precedente, calcolata nella peggiore delle ipotesi come descritte in precedenza, che passa da –52,2 a –51,6 milioni.

Per quanto riguarda i vincoli del Fair Play Finanziario, confermate le ipotesi di Solidità aziendale e Assenza di debiti scaduti, la situazione per le altre quattro richieste è al momento la seguente:

Patrimonio Netto Non Negativo: l’attuale passivo previsto di 51,6 milioni fa sì che il risultato per questo vincolo non sia ancora stato raggiunto per 9 milioni (in miglioramento di 0,9 milioni rispetto a un mese fa a causa dei vari riconteggi effettuati e la vittoria contro il Malmoe in Champions League), fra poco vedremo però che la Juventus ha tutte le possibilità di mettersi al riparo da pericoli prima della fine della stagione aumentando i propri ricavi in diversi modi.

Break-Even: il “pareggio” di bilancio, che per il triennio 2012/15 richiede un passivo massimo di 30 milioni, è già rispettato con un passivo triennale valido ai fini del FPF di 15,3 milioni, che potrebbe essere anche inferiore per via di una mia stima prudenziale dei costi virtuosi per il settore giovanile.

Indebitamento Finanziario Netto minore dei Ricavi al netto delle plusvalenze: l’Indebitamento Finanziario Netto per ora non deve superare i 261 milioni. Non deve quindi aumentare di 55 milioni nel giro di 12 mesi. Dai dati ufficiali si desume che per la Campagna Trasferimenti estiva l’Indebitamento è aumentato di 35,7 milioni, compensati per 6,5 milioni dall’estinzione nel 2013/14 di alcune rate da pagare per il Progetto Continassa e altri investimenti. Tenuto conto che è in gran parte la Campagna Trasferimenti a incidere sull’indebitamento (ricordo che per questo valore si contabilizza subito il costo totale dei cartellini dei giocatori e non l’ammortamento), e che i ricavi possono crescere ulteriormente in caso di buona Champions League, non parrebbero esserci problemi per soddisfare questo vincolo.

Costo del Personale minore del 70% dei Ricavi al netto delle plusvalenze: considerando le stime fatte, il rapporto già oggi è sotto la soglia del 70% e si assesta al 68,6%. Aumentando i ricavi tramite il cammino in Champions League la percentuale è destinata a diminuire ulteriormente.


POSSIBILE EVOLUZIONE DELLA STAGIONE

A livello economico la situazione nel breve e medio periodo della Juventus si presenta abbastanza tranquillizzante se non fosse per una variabile “impazzita” a cui farò cenno fra poco. Rimanendo nello scenario ipotizzato, il parametro da inseguire nei prossimi mesi è quello del Patrimonio Netto Non Negativo a fine della stagione, ma come detto esistono una pluralità di modi per ottenere questo risultato che quindi pare più che a portata di mano.



Parlando solo di risultati sul campo, la Juventus può aumentare notevolmente i suoi ricavi in caso di ottimo cammino in Champions League e/o pessimi risultati dell’altra squadra italiana impegnata nella maggiore competizione continentale. Come ricordato un mese fa, e ottimizzando quanto detto dopo aver già inserito in tabella il milione guadagnato con la vittoria sul Malmoe, nella migliore delle ipotesi (vittoria nelle prossime quattro partite ed eliminazione della Roma ai gironi) la sola qualificazione agli ottavi porterebbe nelle casse bianconere ben 20 milioni in più, nella peggiore 9,3 milioni. Una cifra necessaria da sola a coprire il “buco” residuo.

Non bastasse quanto ottenuto sul campo, la Juventus ha altri modi per raggiungere il risultato passando per un miglioramento dei ricavi commerciali, eventuali ulteriori extra bonus dallo sponsor per recuperare qualche milione e la Campagna Trasferimenti di gennaio. Se proprio le cose andassero così male da arrivare al 20 giugno 2015 con ancora la necessità di intascare qualche euro, si potrà ricorrere alla risoluzione di alcune comproprietà per incamerare le plusvalenze necessarie. Ricordo che i giocatori in compartecipazione (e tesserati per un altro club) più importanti presenti nel parco giocatori della Juventus sono Gabbiadini e Masi, mentre per Boakye, Berardi e Rugani la compartecipazione prevede che i calciatori risultino già tesserati per la Juventus e in prestito nei club dove attualmente giocano, quindi non dovrebbe essere possibile con loro generare plusvalenze da inserire nel bilancio 2014/15 a differenza di quanto scritto nei precedenti aggiornamenti. Forse anche per questo motivo si parla già da qualche settimana dell’eventualità di una cessione di Gabbiadini all’estero. Se ci fosse necessità di mettere a posto i conti a giugno sarebbe una mossa quasi obbligata a fronte di una buona offerta.

Non va dimenticato comunque che oltre ai ricavi potranno aumentare da qui a fine stagione anche le spese, non solo per eventuali acquisti nel mercato di gennaio ma anche per i rinnovi contrattuali dei numerosi giocatori in scadenza sui quali mi sono già soffermato nell’articolo precedente. Da allora, a parte la “sorpresa Barzagli”, nessuno ha ufficialmente rinnovato ed è passato un altro mese. Un dato positivo per le casse societarie, che dovranno eventualmente far scattare gli aumenti più avanti nel corso dell’anno risparmiandoci, ma anche un dato preoccupante per i giocatori in scadenza da trattenere, che senza rinnovo possono accordarsi legalmente con altre squadre a partire dal 1° febbraio 2015.

In conclusione, dal punto di vista economico, la Juventus sembra aver affrontato al meglio quella che era l’estate più “pericolosa” della sua gestione, portando avanti un mercato virtuoso pur senza indebolire sulla carta il potenziale della squadra e completando l’opera di risanamento dei conti con più che lecite operazioni finanziarie (bonus dallo sponsor e anticipo delle plusvalenze da compartecipazioni). In ogni caso, grazie ai maggiori introiti futuri, ma soprattutto se la stagione europea dei bianconeri sarà buona, diventerà davvero molto interessante nella prossima primavera ragionare sulle possibilità maggiori che la società avrà di operare e spendere sul mercato rispetto a questa estate, anche se sul bilancio viene messo ancora una volta ricordato che il gap con le grandi potenze europee è ancora elevato e non potrà ridursi notevolmente senza l’aiuto di grandi riforme che coinvolgano l’intero sistema del calcio italiano.

LA VARIABILE IMPAZZITA: IL CASO MUTU

E’ attesa a giorni, forse a ore, la sentenza del TAS sul “caso Mutu”. Un anno fa la Camera di Risoluzione delle Dispute della FIFA ha condannato la Juventus e il Livorno a pagare al Chelsea circa 22 milioni di euro (17 più interessi) per i danni derivati dal licenziamento per grave inadempimento messo in atto dagli inglesi nei confronti del giocatore, alcuni mesi prima dell’approdo del rumeno al Livorno in prestito dalla Juventus. I bianconeri lo avevano “parcheggiato in Toscana” perché non avevano posti di extracomunitari liberi per tesserarlo nel corso di quella stagione.

Senza entrare troppo nel dettaglio, secondo la FIFA il Chelsea ha diritto di avere quei soldi da qualcuno e siccome il calciatore non ha le disponibilità economiche per farvi fronte ci sarebbe un cavillo del regolamento FIFA che obbligherebbe al pagamento dei danni la prima società che ha ingaggiato il calciatore dopo il licenziamento, indipendentemente da quanto tempo passa fra il licenziamento e la nuova assunzione. Il tema è molto complicato e gli esperti in materia sono divisi. Fatto sta che la Juventus ha fatto ricorso al TAS, che in questi giorni sta esaminando il caso, e si dice fiduciosa nell’esito positivo della causa, tanto che a bilancio viene specificato che non è stato accantonato alcun fondo per fronteggiare il rischio di una decisione sfavorevole. Se la Juventus verrà condannata in via definitiva è del tutto evidente che 22 milioni da pagare incideranno in maniera notevole sulle future strategie societarie, anche se a oggi non è possibile stimare nel caso né in quale stagione i bianconeri dovranno inserire a bilancio questa eventuale spesa né se sarà possibile in qualche modo rateizzarla e quanta parte di essa spetterà da pagare al Livorno (il quale dal canto suo si dichiara estraneo ai fatti e sostiene che è un problema esclusivamente della Juventus). La data di conclusione della vicenda è incerta perché, come sottolineato nel bilancio, anche in caso di decisione avversa la società ha diritto di presentare un ulteriore ricorso al Tribunale Federale Svizzero, rinviando ulteriormente l’esecutività della sentenza fino al termine di questo ultimo grado di giudizio.

Per il momento però non guardiamo troppo in là e rimaniamo concentrati su questa stagione. In assenza di clamorose novità (come potrebbero essere quelle riguardanti Mutu), il prossimo appuntamento con le stime e le previsioni sul bilancio della Juventus su “Calcio e Altri Elementi” è per il 14 novembre, all’indomani della presentazione in CDA della prima trimestrale 2014/15 che ci permetterà di fare una prima previsione delle disponibilità economiche in vista del mercato di gennaio.





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8 commenti:

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  2. Buona sera,

    inizio col complimentarmi per l'ottimo lavoro svolto, finalmente qualcosa di competente ed interessante!
    Ho 21 anni, sono uno studente di Business Management e grande supporter juventino, avrei dunque piacere di avere un suo parere sul "Business" attuale dello Juventus Stadium e annesse prospettive future.

    Non posso non notare come l'Attedance per Match di questa stagione 2014/2015 sia leggermente in calo rispetto allo scorso anno (contro il Malmoe si sono registrate 31.218 presenze contro le 39.506 registrate nella stagione scorsa contro il Copenhagen), probabilmente per un generale aumento del prezzo dei biglietti e forse per una minore "carica emotiva dei tifosi" visto l'addio di A. Conte e un calciomercato buono, ma senza nomi altisonanti.
    Temo che una generale "minor presenza" da parte dei tifosi allo Juventus Stadium, nella stagione corrente, porterà ad un lieve calo del fatturato dello stesso, inoltre, AUGURABILMENTE, non avendo più partite di Europa League da disputare, ci saranno ancor meno partite per fare incassi.

    In conclusione credo che il JStadium dopo i tre incrementi consecutivi dal 2011 al 2014, in termini di fatturato, stia già operando al massimo della sua operatività (perdona il gioco di parole), dunque in un progetto a medio-lungo termine di progressivo avvicinamento ai top-club europei, probabilmente c'e bisogno di qualche nuova idea per far fare al JStadium un "salto di qualità" in termini di fatturato.

    Si potrebbe pensare ad un ampliamento del numero degli SkyBox e ad una conseguente diversa gestione degli stessi, a qualche sponsor a cui vendere i Naming Rights dello stadio (dopo la scadenza del contratto con SportFive), a qualche evento extra-calcio, ad una diversa gestione dei costi degli abbonamenti...

    Mi piacerebbe avere una sua opinione in proposito.

    grazie dell' attenzione

    MM

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    1. Ciao Massimiliano, la tua mi sembra una visione abbastanza corretta, anche se aspetterei a dare un giudizio su questa annata. Sicuramente l'addio di Conte ha inciso ma se la squadra riuscirà a fare buoni risultati credo che i tifosi non faranno fatica a tornare allo stadio. Per quanto riguarda gli introiti come abbonamenti la Juve ha incassato un po' di più (aumentando il costo degli stessi) e quindi ha le spalle abbastanza coperte sul campionato.

      Nella tabella fra i ricavi da gare non si contano solo quelli dello Juventus Stadium ma anche quelli incassati dalla tournee in Asia e Oceania per esempio, senza quelli la cifra stimata sarebbe un po' più bassa.

      Per gli eventi extracalcio (anzi extra prima squadra) ti segnalo che quest'anno la Juve ha incassato circa 350 mila euro dalla partita fra leggende Juve-Real Madrid, con il resto dell'incasso che è stato devoluto in beneficenza. E' un modo come un altro per creare introiti in maniera diversa, ma è difficile che eventi del genere portino un enorme aumento degli incassi.

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    2. quali potrebbero essere a parer tuo le soluzioni praticabili per aumentare CONSIDEREVOLMENTE i ricavi da gare, o cmq sia le intere revenues dello Juventus Stadium?

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    3. Che l'Italia diventi improvvisamente un paese ricco, la Serie A torni il campionato più bello di tutti con i migliori fuoriclasse o Torino il centro del mondo per cui un sacco di gente passi di lì e vada a vedere la Juve. Tutte e tre le cose mi sembrano improbabili quindi credo non sia possibile aumentare considerevolmente i ricavi da gare. Si può migliorare con qualche evento extra in più, piccoli aumenti dei prezzi, qualche skybox in più ma credo si sia arrivati più o meno al limite per la situazione attuale.

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  3. Penso che Martinez abbia accettato una spalmatura dell'ingaggio. Sarebbe assurdo se una società spendesse oltre 2 milioni di euro all'anno solo per effettuare un aggiustamento contabile.

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    1. Molto probabile... dopo così tanto che non gioca avrà poco più dello stipendio minimo tanto se non glielo dà la Juve non glielo dà nessun altro...

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