Concludiamo le statistiche relative ai giocatori più decisivi
con la classifica parziale della stagione 2014/15 riguardante le principali
squadre europee.
Le modalità di calcolo, il fine, i punti forti e i punti deboli di questo sistema sono spiegati qui:
http://mds78.blogspot.com/2014/10/statistiche-calciatori-decisivi-chi-ha.html
Passiamo quindi immediatamente all’analisi squadra per squadra degli undici top team considerati: 3 spagnoli, Real Madrid, Atletico Madrid e Barcellona; 5 inglesi, Manchester City, Liverpool, Chelsea, Arsenal e Manchester United; 2 tedeschi, Bayern Monaco e Borussia Dortmund; 1 francese, Paris Saint-Germain. Ricordo che in grassetto sono segnalati i giocatori con meno della metà delle presenze valide per la classifica considerata e quindi virtualmente “fuori classifica”.
BARCELLONA
TOTALE
Messi svetta
nella classifica a punti, sfruttando l’ottimo avvio stagionale del Barcellona
e il diritto acquisito di poter giocare sempre che gli permette di aumentare il
bottino a ogni vittoria. La pulce arretra un po’ nelle altre graduatorie, dove
si mettono in luce Bravo, Piqué (assenti nella sconfitta in
Champions con il PSG) e Dani Alves (assente nell’unico pareggio in
campionato). Su 11 partite finora giocate il Barcellona ha collezionato 9
vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta perciò i valori dei vari giocatori sono
abbastanza simili.
Fra i peggiori Sandro, Pedro e il giovane El Haddadi. Se per Sandro le classifiche corrette dimostrano che la posizione arretrata dipende esclusivamente dai troppi spezzoni di partita giocati, per gli altri due il basso rendimento è giustificato da qualche sostituzione di troppo a seguito delle quali i blaugrana hanno sbloccato definitivamente i risultati in loro favore.
Fra i peggiori Sandro, Pedro e il giovane El Haddadi. Se per Sandro le classifiche corrette dimostrano che la posizione arretrata dipende esclusivamente dai troppi spezzoni di partita giocati, per gli altri due il basso rendimento è giustificato da qualche sostituzione di troppo a seguito delle quali i blaugrana hanno sbloccato definitivamente i risultati in loro favore.
CAMPIONATO
Tolte le coppe
arretrano Bravo e Piqué, si conferma Dani Alves, sale
nelle prime posizioni Messi e si mettono in luce Mathieu e Xavi.
In particolare il primo ha giocato tutte le partite di campionato meno quella
contro il Malaga, che ha coinciso con l’unico pareggio del Barcellona, mentre
in Champions League ha compiuto il percorso inverso ed è sceso in campo solo
nella partita persa con il Paris Saint-Germain. Tra i peggiori Sergi Roberto
e Bartra pagano i troppi spezzoni giocati a risultato già definito.
REAL MADRID
TOTALE
Cristiano Ronaldo domina tutte le
classifiche del Real Madrid. Senza di lui i campioni d’Europa sono andati
incontro a due sconfitte: nella Supercoppa di Spagna è uscito a metà della
partita di andata sul punteggio di 0-0 e alla fine la coppa è andata
all’Atletico Madrid, mentre in campionato era assente nella sconfitta per 4-2
sul campo della Real Sociedad. Dietro di lui molto bene Marcelo, non in
campo nella sconfitta in campionato nel derby con l’Atletico, e l’accoppiata James
Rodriguez-Kroos sempre presente nei momenti decisivi delle partite,
sia in positivo che in negativo.
Fra i peggiori pagano i numerosi spezzoni giocati Arbeloa, Illaramendi e soprattutto Isco (presente nelle due sconfitte di campionato), mentre fra i “titolari” è a fondo classifica Pepe, sempre in campo nelle sconfitte del Real e e qualche volta tenuto in panchina invece nelle partite vinte.
Fra i peggiori pagano i numerosi spezzoni giocati Arbeloa, Illaramendi e soprattutto Isco (presente nelle due sconfitte di campionato), mentre fra i “titolari” è a fondo classifica Pepe, sempre in campo nelle sconfitte del Real e e qualche volta tenuto in panchina invece nelle partite vinte.
CAMPIONATO
La coppia Cristiano
Ronaldo-Marcelo procede a braccetto in testa a tutte le classifiche
(entrambi hanno saltato solo una partita che il Real ha perso). Rispetto alle graduatorie
totali guadagna posizioni Bale, non colpevole nella sconfitta con
l’Atletico di campionato e assente nell’ultima partita di Champions League
vinta contro il Liverpool.
Contando anche gli spezzoni entra in classifica in ultima posizione Chicharito Hernandez (due partite giocate in campionato e una di queste era il derby con l’Atletico), mentre fra gli altri peggiori si confermano i giocatori citati in precedenza per i totali.
Contando anche gli spezzoni entra in classifica in ultima posizione Chicharito Hernandez (due partite giocate in campionato e una di queste era il derby con l’Atletico), mentre fra gli altri peggiori si confermano i giocatori citati in precedenza per i totali.
ATLETICO MADRID
TOTALE
In testa alla classifica
a punti dell’Atletico Madrid Juanfran e Moya, entrambi favoriti
dall’aver saltato una delle due partite perse dalla squadra di Simeone rispetto
ai compagni di squadra. Subito dietro di loro i sempre presenti Godin e Koke.
Eliminando gli spezzoni molto bene anche Griezmann, già tre volte
subentrato dalla panchina a risultato acquisito in questo inizio di stagione.
Fra i peggiori
classificabili sia nelle prime tre graduatorie che in quelle corrette spicca Gabi,
assente nelle due partite vinte in Champions League, uscito prima del gol che
ha permesso ai Colchoneros di vincere il derby di Madrid ed entrato a successo
già conquistato contro l’Almeria.
CAMPIONATO
Se nelle prime tre
classifiche abbiamo la conferma dell’ottimo avvio di stagione di Juanfran,
in quelle corrette “solo campionato” primeggia Raul Garcia: per lui
quattro vittorie e un pareggio. Nelle medie sale sul podio anche Siqueira grazie
a tre vittorie (e una sconfitta) nelle quattro partite da lui giocate.
Fra i peggiori si
conferma Gabi mentre troviamo la new entry Griezmann, che paga
due vittorie in meno rispetto a diversi suoi compagni in campionato e non può
più contare sul “bonus” di non aver giocato nella sconfitta dell’Atletico in
trasferta con l’Olympiakos in Champions League.
CHELSEA
TOTALE
Un pareggio in
campionato, uno in Champions League e per il resto tutte vittorie per il Chelsea
di José Mourinho. Anche qui come per il Barcellona le differenze nelle
classifiche sono minime e dipendono perciò in massima parte dal numero di
partite giocate. Leggermente sopra tutti gli altri Azpilicueta e
soprattutto Oscar, assente nel pareggio in Premier League con il
Manchester City ed entrato solo a metà ripresa in quello di Champions League contro
lo Schalke 04.
Fra i
peggiori Drogba, Obi Mikel, Ramy e Filipe Luis
pagano gli spezzoni di partita, mentre il meno performante fra quelli spesso
titolari è al momento Willian, ma anche per lui vale il discorso sul
minor numero di partite giocate visto che entra in classifica per un pelo.
CAMPIONATO
Togliendo le coppe
salgono nelle graduatorie Hazard e Matic che, a differenza di
molti loro compagni, non possono contare nella classifica totale sui 2 punti
conquistati nella vittoria contro il Bolton in Coppa di Lega. Fra i peggiori si
aggiunge ai giocatori già citati Schurrle, in campo nel pareggio con il
Manchester City e sostituito sull’1-1 nella partita poi vinta 4-2 contro lo
Swansea City.
MANCHESTER CITY
TOTALE
Nella
classifica a punti del Manchester City David Silva, sostituito a
Mosca prima del pareggio del CSKA, si trova da solo in testa tallonato da Dzeko
e Lampard. L’ex giocatore del Chelsea domina le altre quattro
classifiche, anche se una volta eliminati gli spezzoni non ha un numero di
presenza sufficienti per rendere ufficiale la sua posizione nelle classifiche
corrette. Ben posizionati nelle varie classifiche Milner, Fernando
e Zabaleta.
Il peggiore in assoluto è Fernandinho, che sta diventando un vero e proprio caso. Valori negativi in tutte le classifiche per lui, con distacchi amplissimi rispetto a tutti i suoi compagni di squadra. Il suo score partita per partita è degno di uno iettatore professionista: nelle prime due giornate e nell’ultima partita (8° turno) di Premier subentra dalla panchina quando ci hanno già pensato i titolari a vincere; 3° giornata di Premier, partecipa da titolare alla sconfitta interna contro lo Stoke City; 4° giornata di Premier, Arsenal-Manchester City, esce sul 2-1 per i Gunners e sei minuti dopo i suoi compagni pareggiano; 5° giornata di Premier, Manchester City-Chelsea, esce subito dopo il vantaggio del Chelsea e la partita termina 1-1; 6° giornata di Premier, Hull City-Manchester City, esce sul 2-2 e due minuti dopo i Citizens si portano definitivamente in vantaggio; 7° giornata di Premier, Aston Villa-Manchester City, esce sullo 0-0 e il City vince 2-0; 1° giornata di Champions League, partecipa da titolare alla sconfitta con il Bayern Monaco; 3° giornata di Champions, CSKA Mosca-Manchester City, entra con la squadra in vantaggio 2-1 e dopo otto minuti i russi pareggiano. Va bene il caso ma qui si esagera… le uniche gioie stagionali per lui sono aver giocato da titolare nel 7-0 allo Sheffield Wednesday in Coppa di Lega ed essere riuscito a non perdere contro la Roma nonostante abbia giocato tutta la partita da titolare, che forse a questo punto è uno dei motivi per i quali gli inglesi non l’hanno vinta…
Il peggiore in assoluto è Fernandinho, che sta diventando un vero e proprio caso. Valori negativi in tutte le classifiche per lui, con distacchi amplissimi rispetto a tutti i suoi compagni di squadra. Il suo score partita per partita è degno di uno iettatore professionista: nelle prime due giornate e nell’ultima partita (8° turno) di Premier subentra dalla panchina quando ci hanno già pensato i titolari a vincere; 3° giornata di Premier, partecipa da titolare alla sconfitta interna contro lo Stoke City; 4° giornata di Premier, Arsenal-Manchester City, esce sul 2-1 per i Gunners e sei minuti dopo i suoi compagni pareggiano; 5° giornata di Premier, Manchester City-Chelsea, esce subito dopo il vantaggio del Chelsea e la partita termina 1-1; 6° giornata di Premier, Hull City-Manchester City, esce sul 2-2 e due minuti dopo i Citizens si portano definitivamente in vantaggio; 7° giornata di Premier, Aston Villa-Manchester City, esce sullo 0-0 e il City vince 2-0; 1° giornata di Champions League, partecipa da titolare alla sconfitta con il Bayern Monaco; 3° giornata di Champions, CSKA Mosca-Manchester City, entra con la squadra in vantaggio 2-1 e dopo otto minuti i russi pareggiano. Va bene il caso ma qui si esagera… le uniche gioie stagionali per lui sono aver giocato da titolare nel 7-0 allo Sheffield Wednesday in Coppa di Lega ed essere riuscito a non perdere contro la Roma nonostante abbia giocato tutta la partita da titolare, che forse a questo punto è uno dei motivi per i quali gli inglesi non l’hanno vinta…
CAMPIONATO
Eliminando
le partite giocate nelle varie coppe europee, insieme a Lampard (per il
quale vale il discorso inverso rispetto a Fernandinho: lui entra spesso nel
finale sfruttando i tanti punti fatti dal City nelle parti conclusive delle
partite) e Fernando si mette in mostra Clichy, penalizzato nelle
coppe dalle sconfitte da titolare contro il Bayern in Champions e nella
Community Shield contro l’Arsenal. Sempre drammaticamente ultimo Fernandinho
e i motivi sono stati ben spiegati in precedenza…
LIVERPOOL
TOTALE
Prima parte di
stagione piena di alti e bassi per il Liverpool. La conseguenza è che i
punteggi dei vari giocatori non sono in linea di massima entusiasmanti. Il
migliore di tutti risulta essere Sterling, sempre presente in campo
tranne che nella sconfitta casalinga di campionato contro l’Aston Villa nella
quale è entrato con i Reds già in vantaggio. Nelle altre graduatorie si fa
notare nelle prime posizioni Manquillo, non impiegato nelle sconfitte in
Premier contro il Manchester City e in Champions League contro il Real Madrid.
Lambert si trova in una posizione migliore nella differenza vinte/perse che
nelle graduatorie a punti perché quella “persa” è stata particolarmente
pesante: è entrato a due minuti dalla fine di Liverpool-Everton e in pieno
recupero l’Everton ha trovato il gol del pareggio. Qualche partita saltata, fra
le quali la sconfitta in campionato contro il Manchester City, permette a
Balotelli di salire nelle prime posizioni nella classifica “media corretta”.
Nelle prime tre classifiche il peggiore risulta essere Markovic, mai decisivo in positivo e presente in due sconfitte dei Reds. Fra quelli che invece hanno abbastanza presenze da entrare in classifica si fanno notare in negativo Lallana, in campo solo una volta quando il Liverpool ha portato a casa l’intera posta in palio e invece molto spesso titolare nei momenti peggiori della squadra e il terzetto formato da Coutinho, Skrtel e Moreno (presenti in quattro delle cinque partite perse e assenti in alcuni match vinti).
Nelle prime tre classifiche il peggiore risulta essere Markovic, mai decisivo in positivo e presente in due sconfitte dei Reds. Fra quelli che invece hanno abbastanza presenze da entrare in classifica si fanno notare in negativo Lallana, in campo solo una volta quando il Liverpool ha portato a casa l’intera posta in palio e invece molto spesso titolare nei momenti peggiori della squadra e il terzetto formato da Coutinho, Skrtel e Moreno (presenti in quattro delle cinque partite perse e assenti in alcuni match vinti).
CAMPIONATO
Nella Premier League
si conferma nei primi posti Sterling e si mette in mostra Allen,
quattro volte titolare in campionato con 3 vittorie e 1 sconfitta di squadra.
Percorso solo leggermente peggiore ma comunque degno di nota per Johnson.
Anche prendendo in considerazione solo il campionato rimangono nelle retrovie Lallana, Coutinho e Moreno. Da notare i risultati discreti di Balotelli in un po’ tutte le classifiche. Sicuramente non sta fornendo grandi prestazioni in questo avvio di stagione (come tutta la squadra), ma quando manca lui i suoi compagni non hanno ottenuto risultati migliori.
Anche prendendo in considerazione solo il campionato rimangono nelle retrovie Lallana, Coutinho e Moreno. Da notare i risultati discreti di Balotelli in un po’ tutte le classifiche. Sicuramente non sta fornendo grandi prestazioni in questo avvio di stagione (come tutta la squadra), ma quando manca lui i suoi compagni non hanno ottenuto risultati migliori.
MANCHESTER UNITED
TOTALE
Davvero anomalo questo inizio di stagione da parte del Manchester
United. Fuori dalle coppe europee a causa della disastrosa stagione scorsa,
la squadra guidata quest’anno da Van Gaal ha un andamento zoppicante in
campionato ed è già stata eliminata dalla Coppa di Lega. Nel tentativo di
trovare la quadra il tecnico olandese ha schierato ben 36 giocatori diverse in
sole 9 partite. Se si confrontano gli undici scesi in campo nelle prime
giornate di campionato e i giocatori più impiegati nelle ultime settimane (con
questi ultimi che coincidono in gran parte con quelli che comandano nella classifica
a punti), si può notare quanto sia cambiata la squadra. Nelle prime tre
giornate non sono scesi in campo Rojo, Rafael, Blind, Falcao, Shaw e McNair,
nelle prime due non faceva ancora parte della rosa Di Maria e all’esordio in
campionato non aveva partecipato neppure Van Persie. Come potete vedere i
giocatori appena nominati comandano un po’ tutte le classifiche, con McNair
(2 partite giocate e 2 vittorie) e Shaw che però non hanno ancora
raggiunto la metà delle partite disputate per essere considerati ufficialmente
nelle classifiche totali e Falcao vittima dello stesso destino nelle
graduatorie corrette. In particolare, Rojo, Rafael e Blind guidano
media totale (con Falcao), media corretta e differenza reti corretta, mentre Falcao
si dimostra più decisivo dei tre nella differenza fra partite vinte e perse
totale.
Fra i peggiori in
classifica con un congruo numero di partite giocate spiccano i valori negativi
di Januzaj, in campo in tutte e tre le sconfitte stagionali dei Red
Devils e sempre in panchina quando la squadra ha conquistato la vittoria. Non
bene nel rapporto vinte/perse, sia totale che corretto, anche Mata e Blackett,
che hanno peggiorato il loro score proprio nell’ultima giornata di campionato
essendo stati sostituiti con il Manchester United in svantaggio all’interno di
una partita che è poi terminata in pareggio.
CAMPIONATO
Eliminando dai conteggi il disastroso 0-4 subito contro il
Milton Keynes Dons (team di terza divisione) in Coppa di Lega, le variazioni
sono minime, anche perché in quella partita Van Gaal ha messo in campo numerose
riserve. Possiamo comunque notare la crescita di Evans (che rimane
comunque fuori classifica) e i leggeri miglioramenti del portiere de Gea
e di Januzaj, che continua però a mantenere valori negativi. Senza
Coppa di Lega Falcao raggiunge il numero minimo di partite giocate anche
nelle graduatorie corrette, portandosi in testa in entrambe le classifiche.
ARSENAL
TOTALE
Cazorla e Oxlade-Chamberlain guidano le classifiche totali dell’Arsenal.
Il primo sfrutta in particolare il contributo che ha dato alla sua squadra
nella rimonta che ha permesso ai Gunners di pareggiare in casa dell’Everton, il
secondo l’ingresso da 3 punti (da sconfitta a vittoria) in Anderlecht-Arsenal
di mercoledì. Entrambi sfruttano inoltre l’assenza in due partite di coppa
perse (una di Champions e una di Coppa di Lega).
Detto
che Welbeck e Flamini non sono stati protagonisti di un avvio
sfolgorante, il “caso” in negativo dell’Arsenal è Wilshere: 1° giornata
di Premier, viene sostituito e l’Arsenal trova il gol vittoria contro il
Crystal Palace; 2° giornata esce con la squadra sotto 2-0 e la partita finisce
2-2; 6° giornata, dopo la sua sostituzione l’Arsenal pareggia in rimonta con il
Tottenham; 7° giornata, partecipa da titolare alla sconfitta contro il Chelsea;
8° giornata, sostituito con la squadra sotto 1-2 contro l’Hull City e la
partita poi termina in pareggio. Nelle coppe aveva iniziato un percorso più
normale o quantomeno in linea con il resto della squadra: titolare sia nelle
vittorie in Community Shield e nei preliminari di Champions League che nelle
sconfitte nella prima giornata di Champions League e in Coppa di Lega. Da due
turni di Champions pare invece che la nuvola nera che non lo abbandona in
campionato abbia iniziato a fargli compagnia anche in Europa: senza di lui i
Gunners hanno battuto il Galatasaray (e sarebbe il meno) ma soprattutto è stato
sostituito mercoledì con l’Arsenal in svantaggio in Belgio e nel finale i
compagni sono riusciti a ribaltare completamente il risultato e a portare a
casa i tre punti.
CAMPIONATO
Nella
Premier (dove l’Arsenal ha pareggiato ben cinque delle otto partite giocate)
perdono qualche posizione Cazorla e Oxlade-Chamberlain, molto
attivi soprattutto nelle coppe, mentre si affacciano nelle prime posizioni Ramsey,
Arteta e Debuchy, presenti nelle due vittorie dei Gunners e
assenti nell’unica sconfitta. Il primo si impone nella classifica a punti
grazie all’ingresso nel finale nella partita pareggiata in rimonta con l’Hull
City, mentre Arteta esce di classifica nelle graduatorie corrette per il numero
esiguo di partite giocate.
Fra
i peggiori non può mancare Wilshere, ma particolarmente negativo anche Flamini:
assente nelle due partite vinte dall’Arsenal, titolare in tutte le altre e
sostituito con i Gunners in svantaggio nel pareggio contro l’Hull City.
BAYERN MONACO
TOTALE
10 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta per i “panzer” del
Bayern Monaco. Anche in questo caso difficile trovare qualcuno che stia facendo
male mentre molti sono i giocatori con punteggi più che ragguardevoli. Nella
classifica a punti sono in testa Lahm e Gotze, incolpevoli
nell’unica sconfitta stagionale contro il Borussia Dortmund in Supercoppa di
Germania. In quella occasione Lahm ha giocato tutta la ripresa collezionando
uno 0 nello score, mentre il match-winner della finale di Coppa del Mondo è
subentrato al 59esimo e la sua presenza è considerata un semplice spezzone.
Inoltre Gotze non ha avuto un ruolo decisivo nemmeno nei due pareggi del Bayern
in campionato: con lo Schalke 04 è uscito cinque minuti prima del pareggio con
il Bayern in vantaggio, mentre con l’Amburgo è subentrato nel corso del secondo
tempo. Per questo motivo si trova in testa alle graduatorie corrette. Insieme a
lui troviamo in prima posizione in tutte le graduatorie Robben,
penalizzato in quella a punti dall’aver saltato tre partite di campionato e un
turno di Coppa di Germania. Con lui in campo il Bayern finora ha sempre vinto.
Ottimo anche l’avvio di stagione di Xabi Alonso.
Con Rafinha e Shaqiri a fondo classifiche ma
penalizzati dagli spezzoni, la palma del cosiddetto peggiore potremmo
assegnarla a Bernat, che paga l’ingresso in campo contro lo Schalke poco
prima del pareggio avversario. Un po’ indietro anche Muller, sostituito
prima del gol che ha permesso ai tedeschi di imporsi contro il Manchester City
in Champions League.
CAMPIONATO
Nella
classifica a punti solo campionato Alaba e Neuer, sempre
presenti, affiancano Lahm e Gotze in prima posizione. Oltre ai
soliti Robben e Gotze, nella seconda e nella terza graduatoria si mette
in luce Boateng, mentre in quelle corrette sale sul podio Lewandowski
che può scartare uno 0 in campionato. Una sola presenza valida (con
vittoria) nelle classifiche corrette per Benatia, che si trova per
questo a punteggio pieno.
Nelle parti basse della classifica il peggiore si conferma Bernat, mentre come lui anche Dante paga rispetto ai suoi compagni l’ingresso in campo prima della rimonta dello Schalke 04 in campionato.
Nelle parti basse della classifica il peggiore si conferma Bernat, mentre come lui anche Dante paga rispetto ai suoi compagni l’ingresso in campo prima della rimonta dello Schalke 04 in campionato.
BORUSSIA DORTMUND
TOTALE
Quanto mai “double face” l’inizio di stagione del Borussia Dortmund.
Molto male in campionato (cinque sconfitte su otto partite, tre delle quali
nelle ultime tre partite), benissimo nelle coppe (battuto il Bayern Monaco in
Supercoppa di Germania, passato il primo turno di Coppa di Germania, tre
vittorie su tre in Champions League). Chi ne esce meglio, primeggiando in tutte
le graduatorie totali, è Subotic, molto impegnato nelle coppe e spesso
tenuto a riposo in campionato, tanto da avere nel suo score una sola delle
sconfitte del Borussia, ma sempre presente quando la squadra ha vinto o
pareggiato. Dietro Subotic bene Mkhitaryan (solo due “-1” per lui) e
meglio degli altri anche Sokratis (sempre presente nelle coppe) e Kehl
(due volte scampato alla sconfitta di squadra).
Tre i protagonisti in negativo: Bender (4
sconfitte, una delle quali poi rimediata in pareggio dai suoi compagni, e 2
spezzoni ininfluenti su sei presenze in campionato), Grosskreutz (5
sconfitte nelle ultime cinque partite in campionato, avendo collezionato un
“-1” anche in una sfida poi pareggiata dal Borussia con lo Stoccarda, poco
impiegato nelle coppe) e purtroppo il nostro Immobile (assente nelle
uniche due vittorie in campionato, spesso presente nelle sconfitte e non
impiegato in Coppa di Germania e contro il Galatasaray mercoledì).
CAMPIONATO
CAMPIONATO
Togliendo
i cinque successi su cinque nelle coppe, i punteggi di tutti i giocatori calano
drasticamente tanto che molti si ritrovano in una o più classifiche con un
valore inferiore allo zero. Nonostante tutto si confermano nelle prime
posizioni Subotic e Mkhitaryan, con Jojic e Ramos
che emergono come i “meno peggio” fra gli altri.
Ai
disastrosi in Bundesliga Immobile e Bender si aggiungono fra i
peggiori Aubameyang (subentrato a partita decisa nella vittoria contro
il Friburgo, uscito con la squadra in svantaggio nel 2-2 con lo Stoccarda, pur
essendo andato in gol in entrambe le partite) e Hummels (assente nelle
prime quattro partite di campionato, fra le quali ci sono state le due vittorie
del Borussia, era partito bene contribuendo alla rimonta contro lo Stoccarda ma
è stato trascinato nel vortice negativo della squadra con tre sconfitte delle
ultime settimane).
PARIS SAINT-GERMAIN
TOTALE
Cavani guida la classifica a punti del Paris
Saint-Germain tallonato da Sirigu e Van der Wiel. A favore
dell’uruguagio gioca l’uscita dal campo sull’1-0 per il PSG nella partita di
campionato poi pareggiata in casa con il Lione. Nella altre graduatorie insieme
a Cavani spiccano ancora Van der Wiel (non in campo in tre dei troppi pareggi
dei parigini in questo inizio stagione) e Maxwell, che sfrutta il minor
numero di partite giocate (comunque abbastanza per entrare in classifica). Fra
i giocatori con poche presenze nelle graduatorie corrette si mette in luce Lavezzi:
due vittorie su due partite valide per lui.
Fra i peggiori Matuidi, con lui in campo in
campionato il PSG non è mai passato in vantaggio, e Verratti che paga
l’assenza dal campo nei momenti decisivi in due delle partite vinte dai
francesi. Da notare la partenza incolore di Ibrahimovic, autentico
trascinatore della squadra nella scorsa stagione, che causa infortunio ha
giocato poche partite nelle quali comunque non ha lasciato il segno.
CAMPIONATO
Nelle classifiche solo campionato, che per la Ligue 1
contano già dieci partite giocate, si mette in evidenza nella graduatoria a
punti Pastore, per la verità più grazie al fatto di aver giocato tutte
le partite che per reali meriti rispetto ai compagni. Le altre graduatorie sono
anche in questo caso dominate dal terzetto Cavani, Van der Wiel e
Maxwell.
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