Nuovo appuntamento con la classifica allenatori a cura di Antonio Bomba.
E’ Antonio Conte il miglior allenatore della serie A 2013-2014. Nonostante l’eliminazione dall’Europa League e nonostante uno scontro diretto che li vedrà opposti alla penultima giornata, Rudi Garcia non può più raggiungere il suo collega e rivale. A dirlo è la matematica prima ancora del campo, dato che il mister francese può ancora aggiudicarsi lo scudetto.
E’ Antonio Conte il miglior allenatore della serie A 2013-2014. Nonostante l’eliminazione dall’Europa League e nonostante uno scontro diretto che li vedrà opposti alla penultima giornata, Rudi Garcia non può più raggiungere il suo collega e rivale. A dirlo è la matematica prima ancora del campo, dato che il mister francese può ancora aggiudicarsi lo scudetto.
E va detto che l’annata ha dato adito a pochi dubbi. Dopo un
inizio stagione che ha visto Garcia dominare e Conte perdere punti per strada
soprattutto in Champions League, con l’arrivo dell’inverno il tecnico di Lecce
ha preso il comando della classifica non mollandolo più.
E gli altri? A giocarsi il terzo posto (solo la matematica li tiene in piedi per il secondo) abbiamo Vincenzo Montella e Rafa Benitez. I condottieri di Fiorentina e Napoli risolveranno con ogni probabilità il duello solo con la finale di Coppa Italia che li vedrà opposti.
Scorrendo la classifica va fatto notare l’allungo di Giampiero Ventura giunto ad un passo
dall’acciuffare e sorpassare Roberto
Donadoni. Chi avrebbe mai potuto immaginare la chiusura in doppia cifra per
il tecnico del Toro ad inizio stagione? Nemmeno i suoi più grandi estimatori. E
attenzione anche a Edy Reja in
risalita e ora ottavo. La Lazio, proprio come il Milan di Clarence Seedorf, “deve” tentare la qualificazione in Europa League
a ogni costo.
Dietro la lotta per la top10 resta combattuta, ma con una
classifica più sgranata rispetto alla scorsa settimana. L’impressione è che lo
statico (causa esonero) Max Allegri
sia il più sicuro di tutti, mentre gli altri dovranno misurarsi con gli
avversari e la conseguente altalena della classifica. Questa settimana ad
esempio si conferma tra i primi dieci Andrea
Mandorlini che rifila un secco 4-0 al Catania di Maurizio Pellegrino. A ruota lo segue Sinisa Mihajlovic uscito vincitore dalla battaglia combattuta in 10
contro Eugenio Corini e il suo
Chievo.
In pre-vacanza e con le azioni in calo sono invece Stefano Colantuono e Gian Piero Gasperini. I due, nemmeno
troppo per coincidenza, hanno impattato nella sfida diretta che li ha visti
opposti domenica scorsa.
In basso, come purtroppo ampiamente previsto, la richiamata
di Davide Nicola a Livorno non ha
sortito effetto alcuno, se non quello di confermare l’ultima posizione dell’ex
terzino destro. Combatte ma non risale Eusebio
di Francesco ed il suo Sassuolo. Difra, con Corini e Davide Ballardini, si giocheranno la salvezza sino all’ultima
giornata.
Ma la chiusura odierna è dedicata a Vujadin Boskov,scomparso nei giorni scorsi. Non vogliamo tanto
ricordare i suoi successi e le sue massime, molte delle quali inventate dal
cretino di turno e messe in bocca al tecnico di Novi Sad, quanto la persona che
era. Uno dei pochi ad essere ben voluto da tutti i giocatori allenati ed a cui
non è mai mancato il senso della sfida. Perché Boskov prima ancora che un
ottimo conoscitore di calcio, è stato uno straordinario conoscitore di uomini.
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