Aggiornamento del ranking allenatori di Serie A a cura di
Antonio Bomba.
E’ stata una settimana quanto mai foriera di sorprese e allo
stesso tempo certezze, quella appena trascorsa per gli allenatori di serie A.
Altra certezza, anche se la dirigenza e molti tifosi non la
pensano così, è stato Clarence Seedorf
che ha guidato il Milan alla vittoria nel derby con l’Inter rimettendo in corsa
il Milan per un posto in Europa League.
Le sorprese tuttavia son state molte di più delle conferme.
Risultati giunti un po’ inaspettatamente quantomeno guardando l’andamento della
classifica e dunque del campionato, vuoi in maniera positiva vuoi in maniera
negativa. Un po’ meno se si considera il fattore motivazionale. A fine
campionato capita spesso. Alcune squadre tengono alti i giri del motore e così
superano chi è già appagato del risultato conseguito, o peggio ancora deluso dal
mancato obiettivo raggiunto.
Partiamo quindi dal risultato che per molti è stato il più
sorprendente di tutti, vale a dire l’incredibile tracollo della Roma in casa
dell’ultima in classifica (o meglio di quella che era ultima in classifica), il
Catania. Un 4-1 che Rudi Garcia non
ha affatto digerito e che ritiene ingiustificabile. Quel che è sicuro è che la
formazione etnea da quando è stata presa in mano dal fino a poche settimane fa
sconosciuto (al grande pubblico) Maurizio
Pellegrino è riuscita a concretizzare quanto di buono riesce a produrre.
Qualità che sotto le guide tecniche di Rolando
Maran e Gigi De Canio non erano
venute a galla. E domenica il match Bologna-Catania varrà a tutti gli effetti
come uno spareggio non ufficiale, con l’eventuale sconfitta semi-condannata
alla serie B, in quella tipica atmosfera da “non esiste domani”.
Altro risultato per molti inaspettato è stata la sconfitta
della Fiorentina contro il Sassuolo. Persa la coppa Italia e con ogni
probabilità il terzo posto nella classifica di rendimento, Vincenzo Montella non è riuscito a trasmettere ai suoi uomini le giuste motivazioni per affrontare
il Sassuolo. Il risultato che ne è conseguito è stato un 3-4 con un passivo
iniziale di 0-3 e di conseguenza una sconfitta molto più perentoria di quel che
il risultato finale lascia intendere.
Continuano invece a tenere un ottimo passo Roberto Donadoni, Giampiero Ventura, Edy Reja e Andrea Mandorlini. Tuttavia nessuno dei tre riuscirà comunque a
superare Walter Mazzarri, ormai
certo del quinto posto nonostante la sconfitta, ma tutti e quattro certi o ad
un passo dalla sicura top 10.
L’unico tra gli allenatori attivi che potrebbe insidiare
queste posizioni a Reja e Mandorlini è Sinisa
Mihajlovic autore di un ottimo campionato sulla panchina blucerchiata.
Riuscirà un carismatico motivatore come lui a dare ai propri ragazzi la giusta
carica per ben comportarsi nelle ultime due giornate di campionato? E’ questa
in fondo la chiave di lettura del campionato da qui alla fine. Le motivazioni e
la voglia di far bene che si scontrano contro la necessità di rilassarsi,
mentalmente e fisicamente, dopo un anno di guerre sul campo.
In fondo alla classifica prosegue senza sosta l’agonia di Davide Nicola, figlia della
schizofrenia gestionale del presidente del Livorno Spinelli e di una squadra
limitata nelle qualità, salvo rare eccezioni. Nicola concluderà ultimo nella
classifica di rendimento a meno che non riesca a vincere tutti e due le partite
rimaste da giocare. Eventualità che gli permetterebbe di superare l’esonerato,
e quindi impossibilitato a variare la propria classifica, Rolando Maran. In
bocca al lupo.
Si conclude qui questa edizione del Rendimento Allenatori.
L’appuntamento è per la prossima settimana quando, con un solo turno da
giocare, la gran parte dei verdetti saranno da considerarsi già come ufficiali.
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