Settimo appuntamento con la storia del ranking Uefa a
cura di Antonio Bomba. Oggi tocca ai primi tre anni del decennio in
corso.
Manca ormai poco alla conclusione del nostro viaggio nel tempo alla scoperta di forze e valori espresse nel corso degli anni nel calcio europeo basato sul ranking Uefa per nazioni.
Manca ormai poco alla conclusione del nostro viaggio nel tempo alla scoperta di forze e valori espresse nel corso degli anni nel calcio europeo basato sul ranking Uefa per nazioni.
In questa edizione della storia del ranking Uefa ci
soffermeremo sul triennio che è andato dal 2010 al 2013, lasciandoci l’anno
in corso per quando sarà concluso.
Gli anni duemila han visto l’affermarsi assoluto del calcio
spagnolo seguito da quello inglese. Gioie e dolori per l’Italia. A tre
Champions League vinte, con altre due finali perse dalle italiane, ha fatto
seguito un disinteresse collettivo verso la Coppa Uefa/Europa League che
all’inizio del nuovo decennio sta minando il terzo posto dell’Italia nel
ranking e di conseguenza la quarta squadra in Champions. Tutto questo a favore
della Germania.
L’anno vede come obiettivo categorico fare più punti della Germania.
Noi partiamo da 48.801. Loro con 53.770. Iniziamo subito con il Werder Brema
che sbatte fuori la Sampdoria nei play off di Champions League. Le altre
tre, Inter, Roma e Milan, passano il turno senza tuttavia entusiasmare
particolarmente. Il dramma però è come sempre in Europa League dove la Juventus
non supera i gironi imitata dal Palermo che aveva lasciato punti anche
nelle qualificazioni contro il Maribor. La Sampdoria è come non fosse mai stata
in gara (e a fine anno retrocederà addirittura in serie B) e così alla fine
l’unica a passare i gironi è il Napoli. Per contro i tedeschi vedono il
Werder Brema eliminato dalla Champions, in cui comunque hanno anche sconfitto
l’Inter, e il Borussia Dortmund dall’Europa League. Passano invece gironi senza
patemi il Bayer Leverkusen e lo Stoccarda. Ai sedicesimi la catastrofe. Solo l’Inter
arriva agli ottavi eliminando il Bayern Monaco e ai quarti capitola allo
Schalke 04. Tutte le altre fuori. Alla fine la Germania ci supererà con uno
sforzo apparso minimo, rifilandoci oltre quattro punti nel solo anno in
questione. Dal 2012-2013 non avremo più ufficialmente la quarta squadra in
Champions e nel complesso europeo scendiamo da sette a sei squadre. A fine
anno al comando del ranking si confermerà l’Inghilterra sulla Spagna ma la Champions
League vedrà il Barcellona sconfiggere ancora una volta il Manchester
United con il Real Madrid semifinalista.
La classifica annuale a coefficienti è invece dominata dal sorprendente Portogallo grazie ad una stagione al di fuori di ogni più rosea aspettativa. Il Porto batte in finale lo Sporting Braga, col Benfica semifinalista. Un clamoroso 18.800 di punteggio che ancora oggi permette ai lusitani di ben figurare nel ranking. Tra le altre si segnala il calcio israeliano che sale fino al diciassettesimo posto ed inizia a sognare la seconda squadra in Champions League.
La classifica annuale a coefficienti è invece dominata dal sorprendente Portogallo grazie ad una stagione al di fuori di ogni più rosea aspettativa. Il Porto batte in finale lo Sporting Braga, col Benfica semifinalista. Un clamoroso 18.800 di punteggio che ancora oggi permette ai lusitani di ben figurare nel ranking. Tra le altre si segnala il calcio israeliano che sale fino al diciassettesimo posto ed inizia a sognare la seconda squadra in Champions League.
2011-2012
L’anno termina ancora male per l’Italia. Perdiamo
punti sulla Germania su cui in teoria dovremo fare corsa per riprenderci
la quarta squadra in Champions e anche dal Portogallo che è diventata la
nostra più diretta inseguitrice avendo superato la Francia. L’Inter in
Champions League passa il girone da prima ma viene fatta fuori dall'Olympique Marsiglia agli ottavi, così come il Napoli che soccombe solo ai supplementari al più quotato Chelsea. Meglio
va al Milan che lottando arriva ai quarti, dove si
ferma per mano del Barcellona. In Europa League Roma
e Palermo nemmeno passano le qualificazioni, mentre si ferma ai
sedicesimi il cammino della Lazio e agli ottavi quello dell’Udinese
che in agosto era stata eliminata ai play off di Champions League dall’Arsenal.
In termini di punteggio l’annata è un completo successo per gli spagnoli che
portano fino alle semifinali Champions Barcellona e Real Madrid e dominano in
lungo e in largo l’Europa League con l’Atletico Madrid campione
sull’Athletic Bilbao e il Valencia in semifinale.
La Champions è vinta per la prima volta da un Chelsea risorto dalla cura Roberto Di Matteo. Giunto sulla panchina blues per riparare ai danni fatti da Andres Villas-Boas, l’italiano giocando di rimessa e affidandosi all’esperienza della cosiddetta vecchia guardia fa fuori il Napoli, Barcellona e Bayern Monaco in finale ai rigori. Il Chelsea tra l’altro chiude il campionato inglese fuori dalle prime quattro e così conquista un posto nella Champions successiva dirottando il Tottenham, giunto quarto in campionato, in Europa League.
La Champions è vinta per la prima volta da un Chelsea risorto dalla cura Roberto Di Matteo. Giunto sulla panchina blues per riparare ai danni fatti da Andres Villas-Boas, l’italiano giocando di rimessa e affidandosi all’esperienza della cosiddetta vecchia guardia fa fuori il Napoli, Barcellona e Bayern Monaco in finale ai rigori. Il Chelsea tra l’altro chiude il campionato inglese fuori dalle prime quattro e così conquista un posto nella Champions successiva dirottando il Tottenham, giunto quarto in campionato, in Europa League.
La Champions è animata anche dal fenomeno Apoel Nicosia.
I ciprioti, contro ogni pronostico possibile, raggiungono i quarti di finale.
In basso la Romania sprofonda al ventiduesimo posto, dietro addirittura a
Polonia e Croazia, mentre risale il calcio austriaco che col quindicesimo posto
guadagna la seconda squadra in Champions per il 2013-2014.
2012-2013
Finalmente risorgiamo, quantomeno in parte. Le squadre
italiane sembrano aver capito che i fasti di un tempo non sono al momento
raggiungibili e come conseguenza anche le big cominciano a rivalutare l’Europa
League, tentando di fare quanta più strada possibile. E così terminiamo quarti
sia nel coefficiente annuale che nel ranking quinquennale. Tutte e sei le
nostre squadre giungono ai gironi delle due coppe. Il nostro primo anno con tre
squadre in Champions League inizia con.. due squadre. L’Udinese è fatta
fuori ai Play Off dallo Sporting Braga per via di un rigore tirato a cucchiaio
da uno dei suoi attaccanti, Maicosuel.
Dallo stress e dalla delusione Francesco Guidolin, allenatore e vate dell’Udinese, presenta le proprie dimissioni che verranno poi respinte. Il Milan si fa rispettare e supera il girone. Va invece benissimo la “nuova” Juventus di Antonio Conte che vince il proprio girone eliminando tra le altre anche il Chelsea campione in carica che tuttavia si rifarà vincendo l’Europa League…
Dallo stress e dalla delusione Francesco Guidolin, allenatore e vate dell’Udinese, presenta le proprie dimissioni che verranno poi respinte. Il Milan si fa rispettare e supera il girone. Va invece benissimo la “nuova” Juventus di Antonio Conte che vince il proprio girone eliminando tra le altre anche il Chelsea campione in carica che tuttavia si rifarà vincendo l’Europa League…
Agli ottavi andrà molto male al Milan, che troverà sulla sua strada la propria bestia nera degli ultimi anni: il Barcellona. E dire che all’andata erano anche riusciti a vincere 2-0 a San Siro prima di capitolare 4-0 al Nou Camp. La Juve è anche fortunata e al sorteggio trova il Celtic Glasgow che supera facilmente per poi perdere senza se e senza ma ai quarti col Bayern Monaco. In Europa League a parte l’Udinese mai davvero in gara, superano i gironi Napoli, Inter e Lazio. L’impegno appare massimo soprattutto per milanesi e laziali, mentre il Napoli tentenna un po’ troppo subendo due sconfitte umilianti per risultato e gioco espresso contro il PSV Eindhoven. L’obiettivo primario del Napoli è infatti tornare in Champions League e tutte le forze sono concentrate sul campionato. Così ai sedicesimi escono di scena per mano del Viktoria Plzen. L’Inter termina invece la sua corsa agli ottavi con una squadra decimata dagli infortuni contro il Tottenham. La Lazio ai quarti capitolerà invece per mano del Fenerbache. La stagione è un dominio totale tedesco, legittimato dalla finale di Champions che si riduce ad un affare privato tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund e che si risolverà a favore dei primi.
Cipro grazie soprattutto alla straordinaria stagione precedente giunge al quattordicesimo posto e nel 2014-2015 potrà portare due squadre in Champions League mentre il calcio scozzese precipita al ventiquattresimo posto mostrando zero segnali di una ripresa in tempi brevi. Al vertice del ranking quinquennale tuttavia balza la Spagna che supera l’Inghilterra.
Per questa edizione della storia del ranking Uefa è tutto.
Nella prossima puntata, prevista tra due settimane, esamineremo quanto accaduto
nelle coppe europee e nel ranking Uefa nell’ultimo anno, scoprendo conti alla
mano che l’Italia non è andata così male come vogliono farci credere in
molti.
Email Antonio
Bomba: abomb@hotmail.it
Facebook Antonio Bomba: www.facebook.com/antonio.bomba.3
Complimenti per l'interessantissimo approfondimento, che ho letto con grande passione. Ci sono però alcuni errori relativi all'11/12. L'Inter in realtà passò il girone da prima e perse agli ottavi col Marsiglia. Il Napoli non arrivò ai quarti ma fu fatto fuori dal Chelsea agli ottavi in rimonta. Solo il Milan, dopo aver battuto l'Arsenal, raggiunse i quarti di finale.
RispondiEliminaHai ragione ho corretto. Grazie!
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