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Torna Rado il Figo con i suoi pronostici per le qualificazioni sudamericane a Russia 2018 usando la storia (per la prima puntata esplicativa consultare questo link: http://mds78.blogspot.it/2015/10/le-qualificazioni-sudamericane-russia.html).
Analisi
La simulazione dopo quattro giornate è stata avallata dal campo in 12 occasioni (60%),
un miglioramento rispetto alla prima verifica, anche se al momento si parla
unicamente dell’esito e non del risultato esatto, sfiorato ripetutamente, azzeccando o solo il margine delle vittorie
(1) ovvero l’esito della gara ma con il totale dei gol segnati a divergere per
una sola unità, in eccesso o in difetto (8).
Il raffronto fra
classifica reale e le due simulate riporta esiti ancora con qualche divergenza,
complici principalmente le difficoltà argentine:
la “secca” vede, per l’appunto, la sola Albiceleste
(e parliamo della primatista!) non “confermata” fra le promosse dirette, a
vantaggio del Paraguay, mentre allo
spareggio va il Cile e non la
Colombia, scivolata fra le bocciate immediate dove con Messi e compagni formano
la coppia di “fuori pronostico”.
Anche nella statistica i verdetti sono similari con due “scostamenti”:
l’Argentina effettua lo scambio
promozione/bocciatura diretta qui con l’Ecuador, mentre quello spareggio/eliminazione coinvolge,
col Cile, il Perú e non la Colombia.
5ª giornata
Cile-Argentina 1-2
Il Cile è sempre
stata terra di conquista per l’Argentina, che ha raccolto 3 vittorie, a
fronte di 1 pareggio e 1 sola battuta d’arresto nel cammino verso il Sudafrica,
un successo che rappresentò il primo della Roja in gare di qualificazione
mondiale sull’Albiceleste. Tornando all’attualità, l’attesa rivincita (e sullo stesso campo) dell’ultima finale di Copa América vede oggi di fronte due squadre in
difficoltà.
Brasile-Uruguay 2-2
La trita e ritrita vendetta
del Maracanazo, ancor di più oggi dopo il tracollo fresco fresco del
Mineirazo, in quest’ambito è sempre vissuta sul filo dell’equilibrio: ai due pareggi iniziali per le Coppe del
Mondo 2002 e 2006 (1-1 e 3-3) è seguito il successo di misura (2-1) brasiliano
per quella del 2010.
Ecuador-Paraguay 3-1
Esito quasi scontato:
i paraguayani le hanno sempre buscate a Quito e dintorni, e anche pesantemente
(5-2 per il 2006 e 4-1 per il 2014), salvo in un’occasione, per i mondiali
sudafricani, dove strapparono un pareggio per 1-1.
Bolivia-Colombia 1-1
Altra sfida di
giornata all’insegna dell’equilibrio: nei 5 precedenti analizzati, si
contano 1 vittoria per parte (fra cui il pesante 4-0 verde per il 2006) e ben 3
pareggi.
Perú-Venezuela 2-1
Al contrario della precedente, qui la sfida appare scontata alla luce delle 4 vittorie inca
contrapposte all’unico pari uscito per Corea/Giappone 2002. Tuttavia, tolto il
primo successo della serie, un rotondo 4-1, le successive 3 affermazione
peruviane sono sempre state di misura, a indicare una contesa più equilibrata di quanto non suggerisca il computo degli
esiti finali.
6ª giornata
Colombia-Ecuador 2-0
Le due giornate in programma paiono proprio nate sotto il segno del 4-1-0; per la
terza volta, infatti, abbiamo di fronte una gara i cui 5 precedenti parlano
nettamente a favore dei padroni di casa, cui il successo è sfuggito solo in
un’occasione, lo 0-0 per i Mondiali asiatici.
Paraguay-Brasile 2-1
Terreno ostico il
paraguayano per i brasiliani, incapaci di ottenervi successi e dove solo
una volta sono riusciti a gonfiare la rete dei padroni di casa. Da tali
premesse, non stupisce se i 3 precedenti si sono chiusi con 2 vittorie
dell’Albirroja contrapposte allo 0-0 per il torneo 2006.
Argentina-Bolivia 3-0
Cosa si era detto poco sopra? Giornate dove lo slogan
imperante è il 4-1-0? Ecco l’ennesima
conferma, dove forse stupisce che la Verde sia riuscita una volta a non
venire travolta dall’Albiceleste, e dire che si tratta del precedente più
recente, l’1-1 per i Mondiali brasiliani.
Venezuela-Cile 1-2
Inversione di
tendenza, qui la ruota dice 0-1-4: la partita da ultima spiaggia per la
classifica virtuale secca, fra due compagini che fin qui avrebbero raccolto la
miseria di un punto totale (grazie alla Vinotinto), si risolve a favore degli
ospiti, sempre emersi trionfatori in trasferta se si esclude l’1-1 con cui si
aprì la serie.
Uruguay-Perú 4-1
Ultimo incontro della serie, anch’esso col piatto della bilancia pendente verso i
padroni di casa, per il peso dei 3 successi ottenuti, fra cui spicca il 6-0
per il torneo 2010, cui i peruviani rispondono con un pari e una vittoria, un
altrettanto rotondo 1-3 per la competizione 2006.
Classifiche virtuali
Partiamo dalla “secca”
Argentina 18 (+11); Uruguay
11 (+3); Brasile 10 (+5); Colombia 10 (+3);
Ecuador 10 (+2);
Paraguay 9 (-1); Perú 9 (-4); Bolivia 5 (-2); Cile 3 (-6); Venezuela 1 (-11).
L’Argentina ha chiaramente fatto il vuoto dietro di sé: non solo è a punteggio pieno, ma stacca di 7 punti l’Uruguay, il quale capeggia il
gruppone al (vano?) inseguimento composto a 6 formazioni raccolte in due soli
punti. Subito alle spalle della Celeste, infatti, Brasile e Colombia hanno la meglio sull’Ecuador, spareggiante, unicamente per la differenza reti,
mentre fra le bocciate, Paraguay e Perú
sono ancora in corsa al contrario di Bolivia,
Cile e Venezuela, all’apparenza già bell’e spacciate.
Finiamo con la “statistica”.
Argentina 12,00; Uruguay 9,93; Perú 9,33; Paraguay 9,13;
Colombia 9,07;
Brasile 9,00; Ecuador 8,60; Cile 6,93;
Bolivia 5,20; Venezuela 3,93.
L’Argentina conferma
il suo primato, prima a raggiungere la doppia cifra, mentre alle sue spalle
è piena bagarre con le medesime 6 protagoniste di cui sopra, ma con sostanziali
differenze di posizione. In effetti, solo l’Uruguay
si “conferma” al secondo posto, mentre Perú
e Paraguay passano della bocciatura alla promozione diretta, con
(incredibilmente!) il Brasile a fare
il tragitto opposto, a braccetto fra le subito eliminate dell’Ecuador, il cui ruolo di spareggiante è occupato dalla Colombia. Anche qui, le ultime tre
paiono tagliate fuori da ogni gioco.
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