PREMESSE
Nel marzo 2014 è stato ufficializzato un nuovo torneo
europeo, figlio della (fin troppo) fervida fantasia di Platini: l’UEFA
Nations League (UNL), un vero e proprio scudetto per nazionali, visti struttura
per divisioni e meccanismo di promozioni/retrocessioni che lo regolano.
Da quella data sono stati poi svelati maggiori dettagli
sulla competizione, tali da poterne ricavare una prima analisi critica. In
questa sede voglio però soffermarmi solo sui problemi prettamente
organizzativi, tralasciando l’aspetto “filosofico” del torneo, nato per
rispondere a tre esigenze:
- ridurre sensibilmente il numero
di amichevoli (fra europee), poco sentite a livello d’impegno;
- coprire l’assenza di tornei
ufficiali (o meglio delle loro fasi finali) negli anni dispari;
- permettere alle nazionali
minori l’accesso alla fase finale degli Europei.
Brevemente, l’UNL riempie l’intero calendario agonistico
europeo “sostituendosi” alle partite amichevoli, svolgendosi negli anni pari
fra la fine di un Mondiale e l’inizio dei gironi eliminatori del successivo
Europeo, e viceversa, con un’appendice negli anni dispari volta a eleggerne il
campione. Inoltre, per le edizioni precedenti un Europeo, funge da
“eliminatoria alternativa” con in palio ben 4 biglietti per la fase finale
(allargata a 24 partecipanti da Euro2016 in corso, per l’ennesima opinabile
novità voluta dall’attuale presidente UEFA). In pratica, più che “alternarsi” a
Mondiali ed Europei, l’UNL ne “accompagna” la fase qualificatoria.
Nel dettaglio, le 54 nazionali UEFA sono ripartite in 4
Divisioni (A, B, C e D), a loro volta suddivise in 4 Gruppi (1, 2, 3
e 4) da tre o quattro squadre l’uno. Per la prima edizione, fissata per il
2019, la ripartizione in Divisioni si appoggia al ranking UEFA
aggiornato al termine delle eliminatorie di Russia 2018, spareggi compresi,
secondo il seguente schema:
- le prime 12 nazionali nella
Divisione A;
- le 12 nazionali dal 13° al 24°
posto nella Divisione B;
- le 14 nazionali dal 25° al 38°
posto nella Divisione C;
- le 16 nazionali dal 39° al 54°
posto nella Divisione D.
Le Divisioni A e B sono suddivise in 4 Gruppi da tre
squadre l’uno, la D in 4 da quattro e la C in 2 da tre (l’1 e il 2) e 2 da
quattro (il 3 e il 4). Per le edizioni successive, la composizione delle
Divisioni muta tramite 12 promozioni/retrocessioni: le 4 prime
classificate di B, C e D salgono nella superiore e le 4 ultime di A, B e C
scendono nell’inferiore. Mentre, come ovvio, le 4 ultime della D rimangono lì
dove sono, le 4 prime di A accedono alle “final four” (ff) articolate in
semifinale e finale a gara unica, per il titolo di campione di UNL.
I 4 biglietti posti in palio per gli Europei sono equamente
distribuiti fra le 4 Divisioni (uno a testa) e assegnati alle
vincenti di appositi spareggi, strutturati quasi come le ff, fra le 4 prime
classificate. Qualora una prima si fosse già qualificata agli Europei, il suo
posto negli spareggi sarà preso dalla successiva meglio classificata nella
Divisione, pescando, se necessario, anche nell’inferiore.
UN GIUGNO PIENO D’IMPEGNI?
Noto il calendario, posso costruire una simulazione
completa per evidenziare i problemi organizzativi posti dall’UNL. Per
prima cosa, alcune semplificazioni:
- le nazionali, per esigenze di
spazio, sono identificate colla sigla ufficiale FIFA;
- è usato il ranking UEFA
aggiornato al termine delle eliminatorie di Brasile 2014 (usato per i sorteggi
di Euro2016).
La cronologia delle gare di UNL 2019 è la seguente:
- settembre 2018: 2 giornate di
gare dei gruppi;
- ottobre 2018: 2 giornate di
gare dei gruppi;
- novembre 2018: 2 giornate di
gare dei gruppi;
- giugno 2019: ff (2 gare);
- marzo 2020: 4 spareggi,
articolati in semifinali e finale a gara unica (12 partite totali);
Euro2020, cui l’UNL 2019 si abbina, è
un’edizione particolare del torneo, cosiddetta “itinerante”, anche se ritengo
meglio definirla “dei 13 organizzatori”, un’altra delle discutibili idee
realizzate da Platini. Di conseguenza, i gironi eliminatori sono 10, da cinque
o sei squadre, ognuno dei quali qualifica le prime 2. Ritengo che da Euro2024
in avanti, con una sola organizzatrice e unica ammessa direttamente alla
fase finale, la struttura rimarrà la medesima e che quindi le 19 qualificate
saranno le 10 prime e le 9 migliori seconde (ovvero le 8 migliori seconde e la
vincente dello spareggio fra le 2 peggiori).
Le eliminatorie di Euro2020 sono così scaglionate:
- marzo 2019: 2 giornate di gare
dei gruppi;
- giugno 2019: 2 giornate di gare
dei gruppi;
- settembre 2019: 2 giornate di
gare dei gruppi;
- ottobre 2019: 2 giornate di
gare dei gruppi;
- novembre 2019: 2 giornate di
gare dei gruppi.
Un primo potenziale problema è reso più evidente dalla
sottostante tabella che riassume le giornate di gara, mese per mese, di UNL e
di qualificazioni a Euro2020:
A giugno 2019 sono previste sia le ff sia 2 giornate di
gironi eliminatori: conseguentemente, le vincitrici dei 4 Gruppi di Divisione A
correrebbero il rischio di giocare 4 gare in un mese. Per evitarlo, le
partecipanti alle ff sono inserite in gironi eliminatori da cinque, coi due
turni di riposo previsti coincidenti alla 3ª e 4ª giornata dei gironi da sei.
Pertanto, il sorteggio dei gironi eliminatori avviene a conclusione dei Gruppi
di UNL (novembre/dicembre 2018) posticipando di un anno la scadenza attuale
posta al termine delle qualificazioni del Mondiale o degli Europei precedenti
(nel nostro caso, di Russia 2018, quindi a novembre/dicembre 2017).
La soluzione, equa sotto il profilo sportivo, però cozza
contro una novità delle qualificazioni di Euro 2016, dove si è inaugurata la “Settimana
del Calcio”, cioè la spalmatura in diversi giorni delle gare di
qualificazione per una migliore vendita dei diritti tv, ora centralizzata e
gestita dall’UEFA. Per tale scopo, GER, ENG, ITA, NED e
ESP sono state inserite appositamente nei gironi eliminatori più corposi
al fine di garantire loro di giocare il maggior numero di gare, essendo le
federazioni le cui emittenti hanno sborsato le somme più cospicue; poiché è facile
pensare che alcune di queste potranno essere anche le protagoniste delle ff, si
hanno così due esigenze in conflitto. Infatti, da una parte devono essere
inserite in un girone eliminatorio da cinque per poter disputare solo le ff in
giugno, dall’altro devono far parte di un girone da sei per poter scendere in
campo nelle qualificazioni 10 e non 8 volte. Probabilmente l’UEFA ha pensato
che le ff abbiano lo stesso peso delle gare di qualificazione, e quindi la
nazionale eventualmente “in conflitto” possa tranquillamente finire in un
girone a 5 poiché le due partite giocate in meno in tale contesto saranno
letteralmente sostituite dalle 3 di ff.
FACCIAMO GRUPPO?
Se la ripartizione fra Divisioni è nota, affidandosi al
ranking UEFA per la prima edizione e al meccanismo di promozioni/retrocessioni
per le successive, dev’essere invece ancora svelata la suddivisione nei
Gruppi. Le soluzioni sono essenzialmente riconducibili alle seguenti:
- a tavolino per vicinanza
geografica;
- per sorteggio, che a sua
volta può essere:
1) libero, senza vincoli particolari;
1) libero, senza vincoli particolari;
2) pilotato, con la preliminare
distribuzione delle nazionali in fasce, le quali a loro volta potrebbero
essere:
A. geografiche;
B. di merito
(sportivo).
Fosse solo per “tradizione”, quasi certamente la strada
scelta sarà l’ultima, un sorteggio pilotato per fasce di merito, e su tale
impianto ho modulato la mia simulazione. Se, però, per la prima edizione gioco
forza ci si affida al ranking UEFA, per le successive questo potrebbe essere
sostituito dal piazzamento ottenuto nel torneo precedente. P.es.: ipotizzando 3
fasce per la Divisione B, la prima (delle teste di serie) potrebbe essere
composta dalle 3 retrocesse dalla A, la seconda da chi ha disputato la B
giungendo seconda nel suo gruppo e, infine, la terza dalle 4 promosse dalla C.
PAGANINI NON REPLICA, L’UNL SÌ?
La tabella sottostante illustra la simulazione della
composizione prima edizione di UNL: per semplificare le cose, le nazionali sono
state letteralmente inserite in ordine di ranking. I colori,
invece, contraddistinguono le fasce di merito “tradizionalmente” usate per il
sorteggio dei gironi eliminatori di Euro2020, e per la precisione:
- giallo per la prima
fascia (o teste di serie), ipotizzando che in essa vi sia comunque il
detentore;
- grigio per la seconda fascia;
- marrone per la terza
fascia;
- verde per la quarta
fascia;
- azzurro per la quinta
fascia;
- viola per la sesta
fascia.
Come si nota, in ogni Divisione vi sono squadre di 2
diverse fasce, addirittura 3 per la D (sempre che l’UEFA non ne adotti una maxi
da 14 come quinta). Ciò potrebbe portare a un ulteriore vincolo al sorteggio
dei gironi di qualificazione di Euro2020, per evitare di inserire nel medesimo
due (o più) nazionali già incontratesi nei gruppi di UNL. P.es., poiché NIR,
MKD (o LUX) e MLT già si affrontano nel Gruppo 1 di Divisione D (D1), si
potrebbe vietare che le stesse finiscano anche nel medesimo girone eliminatorio
di Euro2020, pur appartenendo a 3 fasce diverse.
Non è certo se sia sentita o no tale esigenza, tuttavia un
particolare indirettamente pare confermarlo, e giustifica l’avverbio
“tradizionalmente” posto qui sopra quando sono state citate le fasce di merito.
È evidente che il meccanismo da usare per evitare il “doppio confronto”
nei gruppi di UNL e nei gironi di Euro2020 è (relativamente) semplice da
strutturare finché siamo nella prima edizione di UNL; dalle successive,
infatti, la situazione potrebbe essere molto più ingarbugliata, nulla vietando
che vi siano Gruppi di UNL composti da nazionali tutte di fasce diverse (mentre
nell’edizione inaugurale almeno 2 sono di medesima fascia). Forse proprio per
mantenere il numero di abbinamenti incompatibili nei limiti così ridotti, la
composizione delle fasce per i gironi eliminatori da Euro 2020 in poi avviene
in base non al ranking UEFA bensì alla classifica finale di UNL. Non è
stato però ancora precisato se detta classifica sia “rigida” (per cui il
primo discriminante è la Divisione, segue il piazzamento, e si continua coi
punti, ecc.) ovvero “elastica” già recependo le promozioni/retrocessioni
(come avviene, p.es., nel disegnare il tabellone di Coppa Italia).
La tabella sottostante raffigura come cambia la
composizione delle fasce nei tre metodi.
Al di là del diverso ordine di “inserimento”, ai fini
pratici, cioè della fascia in cui si cade, le differenze fra “rigida” ed
“elastica” toccano solo 4 coppie di squadre; per la precisione:
- le 2 migliori terze di
Divisione A e le 2 migliori prime di Divisione B, incerte fra 1ª e 2ª fascia;
- le 2 quarte di Divisione C e le
2 peggiori prime di Divisione D, incerte fra 4ª e 5ª fascia.
In tutti i casi, l’uso della classifica UNL:
- impedisce alle partecipanti
alle ff di finire nel medesimo girone eliminatorio;
- non garantisce al detentore
degli Europei di essere in 1ª fascia (a meno d’inserimenti d’ufficio,
esattamente come ora);
- assegna le 4 quarte di
Divisione D a un girone eliminatorio a 6 squadre.
Restano sul tavolo altre possibili incompatibilità
non ancora sviluppate dall’UEFA:
- ogni girone eliminatorio di
Euro 2020 può avere dalle 0 alle 4 potenziali spareggianti: si potrebbe
vincolare il sorteggio affinché queste siano il più equamente distribuite, in
modo che in ogni girone ve ne sia almeno 1 e non più di 2;
- qualunque sia la classifica UNL
adottata (rigida o elastica), mentre le potenziali spareggianti di 3 Divisioni
appartengono tutte alla medesima fascia, per una (la D ovvero la B) sono di due
diverse e quindi potrebbero finire nel medesimo girone; un ulteriore vincolo
potrebbe, per l’appunto, riguardarne l’inserimento delle spareggianti della
stessa Divisione comunque in gironi eliminatori diversi.
Tuttavia, è anche vero che le spareggianti sono
definitivamente individuate solo al termine dei gironi eliminatori, per cui i
due eventuali vincoli suddetti possono essere stati tralasciati proprio per
tale motivo. In pratica, avrebbe poco senso vincolare il sorteggio per evitare
precoci incroci fra le potenziali spareggianti, lasciandolo libero
(inevitabilmente) di anticipare le sfide fra le definitive e reali.
E IL RANKING UEFA?
Anche il ranking UEFA rimane coinvolto a vario
titolo. Innanzi tutto, comprenderà le gare di UNL e, in caso di risposta
affermativa, come saranno inquadrate? Ricordo che la sua attuale
struttura coinvolge solo le partite valide per Mondiali ed Europei, e l’UNL non
è né gli uni né gli altri, per cui dovrebbe essere esclusa. Tuttavia, come
visto, a edizioni alterne vale anche quale eliminatoria della Coppa Henry
Delaunay (Europei): sarà quindi inserita solo quando è in palio un biglietto
per il torneo continentale, coi conseguenti problemi di omogeneità? Su questo
verso, per il ranking FIFA i problemi si limitano, si fa per dire, solo
al peso da attribuire alle gare di UNL; è scontato che saranno conteggiate ma
quali:
- amichevoli ovvero
- partite di fase finale degli
Europei ovvero;
- partite di fase finale degli
Europei nelle edizioni che accompagnano le eliminatorie dei Mondiali, e
di fase eliminatoria nelle altre?
Un altro fronte aperto per il ranking UEFA riguarda la sua
stessa esistenza. Infatti, oggi è usato solo per i sorteggi degli Europei, ma
si è visto che per i gironi di qualificazione sarà sostituito dalla classifica
dell’UNL; pertanto dovrebbe rimanere per la fase finale, anche perché è
impossibile “aggiornare” la classifica di UNL coi risultati dei gironi
eliminatori, con gli evidenti scompensi generati dal valutare le nazionali in
due diversi modi all’interno dello stesso torneo.
Inconveniente, a onor del
vero, non sconosciuto nel mondo del calcio: p.es, a Sudafrica 2010, per le
squadre asiatiche si usò il ranking AFC nelle qualificazioni e quello FIFA
(come per tutte) nella fase finale.
SITUAZIONE IDEALE?
I veri nodi gordiani escono, però, negli spareggi.
Da qui in avanti, le tabelle propongono la situazione al termine dei Gruppi di
UNL, per cui i numeri della prima colonna rappresentano la posizione in
classifica; inoltre, variando di volta in volta, in rosso sono
contraddistinte le nazionali che si qualificheranno a Euro2020 via gironi
eliminatori “normali” e in bianco quelle lì eliminate.
La tabella sottostante illustra la “situazione ideale”,
almeno nelle intenzioni di chi ha elaborato l’UNL.
Nessuna delle vincitrici dei 16 Gruppi delle 4 Divisioni
si è poi qualificata a Euro2020 (giungendo quindi al massimo al terzo posto nel
girone eliminatorio) e quindi tutte e 16 le prime classificate disputano gli
spareggi per i 4 posti mancanti a completare il quadro delle 24 finaliste. Per
la precisione, è assegnato un posto alla vincente degli spareggi fra:
- ESP, GER, NED e ITA per la Divisione A;
- SWE, DEN, SUI e BEL per la Divisione B;
- SVK, ROU, AUT e POL per la Divisione C;
- NIR, ALB, LTU e MDA per la Divisione D.
Tutto bene? Non proprio; infatti, già nel quadro più
idilliaco si possono riscontrare alcune perplessità: in primo luogo, le
16 nazionali summenzionate iniziano i gironi eliminatori sapendo di avere in
tasca una seconda possibilità di qualificarsi. Ciò potrebbe creare dei
problemi nelle ultime giornate quando la situazione di classifica delle
interessate è tale da rendere, nei fatti o matematicamente, irraggiungibile la
qualificazione per tale via. In poche parole, una volta svaniti i primi due
posti, si potrebbe puntare tutto sugli spareggi (già certi) disinteressandosi
delle rimanenti gare del girone.
In secondo luogo, le 4 prime di Divisione A s’incontrano
anche a giugno 2019, per contendersi il titolo di campione di UNL, e la
“ripetizione” delle sfide è inevitabile in quanto:
- a giugno 2019 non si conoscono
ancora le spareggianti di Divisione A, per cui è impossibile posticipare
l’impegno a marzo 2020, facendolo valere letteralmente “doppio”,come ff e come
spareggi;
- non si possono nemmeno
considerare “retroattivamente” le ff come spareggi (anticipati) una volta
terminati i gironi eliminatori e appurato che le 4 protagoniste sono le
medesime, per evitare il possibile rischio di un campione UNL già qualificato
(a tale titolo) prima della conclusione delle partite in programma.
CHI INCONTRA CHI?
Spareggi e ff hanno la medesima struttura, l’eliminazione
diretta a gara unica, ma diversa formula. Infatti, le ff:
- si giocano in sede unica, non
necessariamente corrispondente a una delle 4 squadre interessate;
- gli abbinamenti per le
semifinali sono affidati al sorteggio libero.
Al contrario, per gli spareggi:
- ogni gara è ospitata da una
delle due squadre interessate, scelta direttamente per le semifinali e per
sorteggio per la finale;
- gli accoppiamenti delle
semifinali sono decisi a tavolino.
La diversità di trattamento è giustificata: infatti, nelle
ff si rientra sempre nella situazione ideale illustrata dalla precedente
tabella, e ci si può tranquillamente appoggiare al sorteggio libero, nonché
alla sede unica, potendo considerare le 4 squadre “alla pari” (sono tutte
giunte prime del rispettivo Gruppo), ma negli spareggi non è sempre così, e
basta discostarsi un attimo dal “quadro perfetto” per rendersi conto di non
potersi affidare alla sorte per ragioni di equità sportiva. Ragion per cui,
negli spareggi gli accoppiamenti seguono il cosiddetto “tabellone tennistico”
(dove la prima affronta l’ultima, la seconda la penultima, la terza la
terz’ultima e così via), e il sorteggio, effettuato prima della loro disputa,
individua solo se la finale sarà giocata in casa della vincente della prima o
della seconda semifinale.
I seguenti esempi per la Divisione D chiariranno i diversi
casi che possono verificarsi:
In questa prima situazione, del tutto “liscia”,
l’accoppiamento è NIR con GIB (prima contro quarta) e AZE con LIE (seconda
contro terza).Tuttavia il “tabellone tennistico” fa correre il rischio di
ripetere gare già giocate nei Gruppi, come nel seguente caso:
Qui gli accoppiamenti NIR-MLT e AZE-KAZ ripropongono sfide
già disputate, rispettivamente, nel Gruppo 1 e 2. È però vero che dette
ripetizioni possono essere inevitabili:
Eventualità particolarissima, ne convengo, in cui le uniche
4 non qualificate di un’intera Divisione appartengono al medesimo Gruppo, ma
non per questo impossibile da verificarsi. Chiaramente qui, anche se ci si
affidasse al sorteggio libero, si assiste inevitabilmente a una… tripla
rivincita.
Rimane un mistero (a titolo personale) perché la sede
della finale degli spareggi non sia altrettanto decisa a tavolino in casa
della meglio piazzata. Probabilmente, si è voluto dare un’opportunità di
giocare fra le mura amiche anche alla peggior classificata, altrimenti
costretta a giocare sempre in trasferta.
IO ENTRO AL POSTO DI…?
Qualora una delle prime si fosse qualificata via girone
eliminatorio a Euro2020, il suo posto negli spareggi è preso dalla meglio
piazzata della medesima Divisione. In concreto, però, come funziona questa sostituzione?
Vediamo il seguente caso:
Negli spareggi di Divisione A, chi partecipa invece
di ITA, l’unica prima già qualificata? Poiché la lettera della norma parla di
meglio piazzata nella medesima Divisione e non nel medesimo Gruppo, la
prescelta è ENG, seconda del Gruppo 1, e non CRO, appartenente al Gruppo 4 di
ITA ma giunta solo terza.
Tuttavia, vi è una diversa chiave di lettura: la
meglio piazzata (non qualificata) potrebbe intendersi non tanto la squadra con
la migliore posizione nel suo Gruppo, quanto la migliore squadra dell’intera
Divisione. Infatti, CRO è terza in A4 ma potrebbe aver raggranellato 6 punti,
mentre ENG, seconda in A1, averne totalizzati appena 2. In tal caso, è più equo
che ITA sia sostituita da chi ha ottenuto la posizione più alta (ENG) oppure da
chi ha totalizzato più punti (CRO)? Non so come intenda muoversi l’UEFA,
anche se ritengo più facile da percorrere la prima soluzione, come ho già
seguito finora adottando la seguente semplificazione, tale per cui all’interno
di ogni Divisione:
- le squadre in n-esima posizione
sono sempre migliori (in termini di punti, differenza reti, ecc.) di tutte
quelle in (n+1)-esima e peggiori di tutte quelle in (n-1)-esima;
- la squadra in n-esima posizione
nel Gruppo X è sempre migliore della n-esima del Gruppo (X+1) e peggiore della
n-esima del Gruppo (X-1).
In tal modo, p.es., in ogni Divisione, tutte le seconde
sono migliori di qualsiasi terza e peggiori di qualsiasi prima, così come la
seconda del Gruppo 3 è sempre migliore della seconda del Gruppo 4 e peggiore
della seconda del Gruppo 2 (e 1).
LA TERZA INCOMODA
Nei precedenti due paragrafi ho volutamente tralasciato di
analizzare la Divisione C, l’unica con Gruppi di diversa consistenza,
da 3 (C1 e C2) o 4 (C3 e C4) squadre, scoglio da superare sia per gli
abbinamenti a tavolino sia nella ricerca delle sostitute. Pure in questo caso,
devo ricorrere a mere congetture nell’individuare il metodo per
“uniformare” la classifica dei 4 Gruppi: giocando su quanto accade a livello
UEFA da parecchie stagioni, ritengo che le prime, le seconde e le terze di C3 e
C4 saranno “riclassificate” al netto di quanto ottenuto contro la quarta del
proprio Gruppo, mantenendo la posizione conquistata. In tal modo, le sei
squadre giunte ai primi tre posti dei 4 Gruppi di Divisione C sono tutte
valutate per 4 partite, mentre le due quarte di C3 e C4 sono sempre relegate
alle ultime due posizioni della Divisione. Anche per tale motivo, propendo che
il primo discriminante sia la posizione nel proprio Gruppo e non i punti
conquistati, e la semplificazione del paragrafo precedente, chiaramente, tiene
conto di detta riclassificazione.
INSOMMA, CHI ENTRA AL MIO POSTO?
Finora, esclusa l’ultima tabella proposta, ho sempre
presentato situazioni “facili” riguardo alla scelta delle 4 spareggianti;
infatti,in ogni Divisione:
- le 4 prime non si erano
qualificate;
- ovvero si contavano esattamente
4 non qualificate.
Vediamo cosa accade quando le non qualificate sono 3 o
meno. L’UEFA ha chiarito si debba pescare nella Divisione inferiore
per le dovute integrazioni, sempre scegliendo fra le meglio piazzate. Tuttavia,
ho seri dubbi che si agirà esattamente in tal modo. Vediamo alcuni esempi:
In Divisione A, solo ESP e GER non si sono qualificate; per
trovare le altre 2 spareggianti, bisogna ricorrere alla B, dove la scelta
dovrebbe cadere su SWE e DEN, le 2 migliori prime. Tutti contenti? Non proprio;
se così fosse:
- ESP e GER giocano, come previsto, contro 2 avversarie di
Divisione inferiore;
- ISR e NOR, già “doppiamente” eliminate (nei gironi e in
UNL), sono invece chiamate a sostituire, negli spareggi di Divisione B, SWE e
DEN andate a integrare quelli di Divisione A;
- SUI e BEL spareggiano per la Divisione B non già contro SWE
e DEN, bensì contro ISR e NOR, avversarie più deboli;
a rimetterci sono SWE e DEN,
chiamate a integrare gli spareggi di Divisione A, e quindi a giocare contro
avversarie più forti, e in tal modo paradossalmente penalizzate dall’essere le
due migliori formazioni della B.
Ritengo pertanto impercorribile seguire alla lettera le
(scarne) norme fin qui pubblicate. Più realisticamente, le sostituite
sono pescate nella Divisione inferiore fra le non qualificate e le non ammesse
agli spareggi. Per arrivare al risultato voluto, bisogna però partire dalla D e
proseguire a ritroso; così, gli spareggi sono i seguenti:
- Divisione D: NIR-MDA e ALB-LTU;
- Divisione C: SVK-POL e ROU-AUT;
- Divisione B: SWE-BEL e DEN-SUI;
- Divisione A: ESP-NOR e GER-ISR.
Una volta fissati gli spareggi di B, rimangono solo due
squadre “libere”, NOR e ISR, e sono queste a integrare gli spareggi di A, e non
SWE e DEN. In tal modo:
- ESP e GER giocano, come previsto, contro 2 avversarie di
Divisione inferiore (ISR e NOR, più deboli di SWE e DEN);
- ISR e NOR, già “doppiamente” eliminate (nei gironi e in
UNL), sono invece chiamate a integrare gli spareggi di Divisione A;
- SWE, DEN, SUI e BEL spareggiano per la Divisione B contro
le avversarie “corrette”.
Tuttavia, anche così rimangono “scoperti” alcuni punti; ne
vediamo ora un paio.
In primo luogo, ogni Divisione deve produrre una
qualificata a Euro2020 via spareggi ma non sempre ciò è possibile.
Analizziamo la seguente situazione:
È un caso che potrebbe tranquillamente sempre verificarsi
giacché la composizione dei gironi eliminatori segue la classifica di UNL:
poiché in A vi sono inevitabilmente solo squadre di prima e di seconda fascia,
è lecito attendersi che tutt’e 12 si qualifichino. Ragionando in termini
generali, come ci comporta se tutte le nazionali di una Divisione accedono poi
agli Europei via gironi eliminatori?
Applicando quanto fissato poco sopra, scegliamo le 4
spareggianti partendo dal fondo e ottenendo:
- Divisione D: NIR-MDA e ALB-LTU;
- Divisione C: SVK-POL e ROU-AUT;
- Divisione B: TUR-NOR e SVN-ISR.
Arrivati alla A, bisogna fermarsi, non essendovi squadre:
bisogna quindi procedere a una totale integrazione pescando dalla B, ma anche
qui, fissati gli spareggi, non si hanno più nazionali. Inevitabilmente, si deve
scendere in C e qui procedere prelevando le 4 seconde (MNE, ARM,SCO e FIN), che
andranno a dar vita agli spareggi di A.
La Divisione C, di fatto, regala così due biglietti per la
fase finale: ma, paradossalmente, uno alla migliore delle prime (come “da
norma”) e l’altro alla migliore delle seconde (quali “sostitute” delle
nazionali di A). Ritengo però che, in tal caso, si debba considerare la
situazione reale di una Divisione C cui spettano 2 finaliste e pertanto il
tabellone completo corretto degli spareggi debba essere il seguente:
- Divisione D: NIR-MDA e ALB-LTU;
- Divisione C (1): SVK-FIN e POL-MNE;
- Divisione C (2): ROU-SCO e AUT-ARM.
- Divisione B: TUR-NOR e SVN-ISR.
Un secondo punto ancora scoperto sulle integrazioni delle
spareggianti prevede il ricorso a nazionali di Divisione inferiore. Anche
qui esiste un caso in cui non si può procedere in tale modo.
Per quanto sia mero esempio “scolastico” (inteso come
realisticamente inverosimile), come facilmente intuibile i problemi nascono
quando è la Divisione D, l’ultima, a presentare meno di 4 squadre non
qualificate. Qualunque soluzione si voglia adottare, anche ricorrendo alla
“continuità circolare” (per cui dopo la D si “ritorna” alla A), inevitabilmente
NIR e ALB affrontano avversarie di Divisione superiore e non inferiore, siano
esse FRA e CRO o MNE e ARM.
SPAREGGI ALTERNATIVI
Accogliendo l’obiezione dell’essere sempre più facile
trovare i punti critici di una formula che proporre soluzioni per superarli, mi
accingo a proporre delle norme alternative per gli spareggi, qualora le non
qualificate di una Divisione fossero meno di 4, migliori delle ufficiali e tali
da ovviare a tutte le problematiche che ne scaturiscono, come evidenziate nel
paragrafo precedente.
Ecco le mie idee se le non qualificate di una
Divisione fossero:
- 3: la migliore accede
direttamente alla finale cui fronteggia la vincente della (unica) semifinale
giocata dalle altre due squadre;
- 2: si gioca solo la
finale;
- 1: reputando
sportivamente iniqua la qualificazione senza scendere in campo della solitaria
spareggiante rimasta (il cui esclusivo merito sarebbe, per l’appunto, essere
l’unica nazionale dell’intera Divisione a non aver centrato la fase finale),
integro i 3 posti vacanti non pescando dalla Divisione inferiore, bensì
assegnandoli alle migliori 3 squadre eliminate nei gironi eliminatori (partendo
dalle terze, poi dalle quarte e così via) e non impegnate negli spareggi di
UNL;
- 0: gli spareggi di
Divisione A (ovvero B, se fosse la A quella coinvolta) assegnano 2 biglietti e
non più uno, per cui le semifinali diventano due finali. La soluzione non crea
alcun inconveniente, perché qualunque sia la Divisione interamente qualificata,
in ognuna delle altre 3 ci sono sempre almeno 4 non qualificate.
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Miseria, ci vuole una laurea in Matematica alla Normale di Pisa per capire tutto questo casino che è scritto. E non è colpa di chi ha scritto l'articolo (anzi), ma dell'UEFA che inventa meccanismi machiavellici spacciandoli per genialate quando anche un bambino di 4 anni che non ha ancora imparato a fare le moltiplicazioni saprebbe fare meglio.
RispondiEliminaE ci credo che il 99,99% della gente non capisce un cazzo di tutti questi nuovi regolamenti dato che sono cose che non stanno né in cielo né in terra. Se mi metteste a capo dell'UEFA vi farei ranking e regolamenti per coppe europee che sarebbero accessibili anche alla persona più stupida del mondo.
E loro fanno i finti geni quando non lo sono.
Sarei felice se Platini leggesse quanto scritto per rendersi conto di quanto è ridicolo.
Bravo come calciatore per carità, ma tra Europeo itinerante, ranking Uefa fatto coi piedi e UNL non ne azzecca una (tre idee pessime per me). O ha sbattuto la testa e quindi gli serve un bravo medico o è matto e va internato.
Complimenti a te Rado per la passione che ci metti ma questo articolo non sarebbe mai stato scritto se alla UEFA ci fossero persone sane di mente ;)
Ciao, Ale