SERIE A
E invece è andata al contrario, col capoclassifica che ha
vinto ed allungato sul più diretto dei suoi rivali.
Massimiliano Allegri
e la sua Juventus hanno infatti sconfitto il Napoli di Rafa Benitez. Un 3-1 cinico che ha messo in mostra le grandi doti
di squadra vincente quale è la Juventus, capace di segnare tre gol nonostante
le poche palle gol create. Marcature arrivate tra l’altro tutte e tre mentre il
Napoli sembrava ad un passo dal segnare o comunque dal mettere sotto la
Juventus sul piano del gioco prodotto in attacco.
E invece niente da fare per Don Rafè. Allegri vince e scappa
via portandosi a 3.3 punti di vantaggio dal tecnico spagnolo.
Alle loro spalle torna sul podio Sinisa Mihajlovic che sconfitto con la sua Samp l’Empoli di Sarri è riuscito a sorpassare Rudi Garcia, incapace di andare oltre
al pareggio nel derby con la Lazio. Alla Sampdoria si sta parlando tanto di
mercato tra buoni giocatori che stan rendendo grazie alla cura Mihajlovic in
uscita, e vecchi e nuovi campioni in entrata attratti dal poter lavorare col
serbo e dal particolare ambiente venutosi a creare in casa blucerchiata da
quando Ferrero ne è diventato presidente. Il giocattolo reggerà fino alla fine?
Quesito che molti si ponevano dopo le prime partite e che continuano a porsi
nonostante le settimane passino ed il ritmo della Sampdoria sia sempre più o
meno quello.
Ed a proposito di dilemmi e quesiti, eccone ora uno
classico. Per Garcia ed il suo collega biancoceleste Pioli: mezzo punto perso o mezzo punto guadagnato nella nostra
classifica? Primo tempo terminato col dominio assoluto della Lazio che dunque
ha da recriminare per aver gettato alle ortiche una vittoria che sembrava certa
negli ultimi quarantacinque minuti di gioco. Viceversa il tecnico francese coi
giusti cambi di uomini e mentalità ha saputo dare alla Roma la scossa
necessaria per reagire, pareggiare e terminare la partita con una superiorità
mentale e di condizione maggiore di quella della Lazio, al punto che anche per
l’armata giallorossa il pareggio è un risultato che può sembrare stretto. La
verità è dunque che entrambe le formazioni han finito con l’annullarsi a
vicenda, seppur in maniera abbastanza particolare, e che per entrambi i tecnici
non dovrebbe essere un problema proseguire con questi ottimi passi di marcia
che dovrebbero portare Garcia sul podio finale della nostra classifica e Pioli,
oggi sesto, a chiudere tra i migliori cinque e forse a qualificarsi per la
Champions League.
Tra gli allenatori delle squadre romane vi è al momento in
mezzo Vincenzo Montella, autentico
valore aggiunto di una Fiorentina sempre distante dalle prestazioni che la
dirigenza si aspetterebbe dalla propria squadra e persa tra dispute di mercato,
infortuni e rendimento scarso di giocatori considerati certezze fino all’anno
scorso. Insomma anche qui una tiritera che si ripete e che continuiamo a
ripetere da inizio stagione.
Settimo posto per Giampiero
Ventura che non è riuscito ad andare oltre l’1-1 contro uno dei Milan più
brutti della stagione e forse di sempre. Tante, troppe occasioni sprecate da
parte dei granata.
Ventura precede il fermo Mazzarri ed Eusebio Di
Francesco che col il pareggio con l’Udinese si è portato sabato a dodici
risultati utili nelle ultime tredici partite ufficiali.
Decimo ma in drammatica involuzione personale e di
conseguenza della sua squadra Pippo
Inzaghi che sabato col Torino ha fornito una prestazione capace, stando a
quel che trapela, di far arrabbiare il presidente Berlusconi. Chissà se è vero.
Di certo urge una forte scossa prima che gli eventi rischino di sopraffare il
buon Pippo, come accaduto lo scorso anno ad Allegri, poi esonerato.
Inzaghi nonostante tutto guadagna nella nostra classifica
mezzo punto, avendo pareggiato, e ciò gli permette di superare e scalzare dalla
top10 Gian Piero Gasperini, uscito
sconfitto dalla sfida con l’Inter.
Dietro l’antipodio è sempre occupato da Donadoni, Corini e Bisoli. Ma attenzione a Di Carlo che si sta avvicinando a
grandi passi al sorpasso, anzi farsi sorpassare per la precisione, dal collega
che è andato a sostituire in quel di Cesena, vale a dire Bisoli.
Zola resta
quart’ultimo ma respira un po’ essendo riuscito a sconfiggere proprio il Cesena
di Di Carlo. Un altro pericolante come Colantuono,
giunto al terzo pareggio consecutivo, può finalmente respirare un po’. Ma il
campionato è ancora tanto lungo.
E detto che come sempre i match di Coppa Italia
infrasettimanali verranno computati al prossimo aggiornamento per equità, ecco
a voi le classifiche di B (ancora ferma) e di Lega Pro, in cui il numero degli
allenatori impiegati dalle 60 squadre è giunto a 98. E dati gli esoneri di
questa settimana sappiamo già che questo numero verrà ampiamente superato già
dal prossimo turno.
SERIE B
LEGA PRO
Per questa settimana è tutto con il Rendimento Allenatori.
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