La scorsa settimana sembrava braccato, in questa recupera
1.1 punti che alla fine potrebbero risultare essenziali per mantenere la
leadership. Il calcio e la vita sono fatti così e lo sa bene Antonio Conte re indiscusso della
nostra classifica di rendimento dei mister della serie A, giunta alla quarta
settimana di esistenza.
E dire che Rudi
Garcia non perde un colpo che sia uno come dimostrato dalla sua armata a
Cagliari. Una prestazione, quella dell’esercito giallorosso, che ha costretto
il presidente dei sardi Cellino ad
esonerare il mister Diego Lopez reo
di non aver saputo arginare a dovere le ripartenze romaniste. E a tal proposito
sarà quanto mai interessante vedere cosa riuscirà a combinare il suo sostituto,
e già vice, Ivo Pulga.
Tornando alla Top 10 Vincenzo
Montella si riprende il terzo posto, complice la sconfitta di Rafa Benitez contro il Parma di Roberto Donadoni.
Bellissima questa lotta a due per l’ultimo gradino del podio caratterizzata da un continuo scambio di posizioni con cadenza al massimo
bisettimanale e che vede i nostri protagonisti non così distanti dalla seconda
piazza di Garcia.
Dietro di loro, per un Walter
Mazzarri che procede a rilento va segnalata la rimonta del già citato
Donadoni. Dopo tre sconfitte di fila il tecnico dei parmensi si è rimesso in
marcia a velocità massima ed il quinto
posto, pur rimanendo un traguardo lungo da raggiungere, non appare più come un
miraggio.
Dietro la solita interessante baruffa. Giampiero Ventura che prima rischia la sconfitta in quel di Catania, e poi dilaga confermandosi come una delle più belle certezze della
stagione, resta stabile al settimo posto. Risale invece Max Allegri che da esonerato può soltanto osservare le oscillazioni
prestazionali dei suoi colleghi. E questa settimana una bella scossa alla
classifica l’ha data Edy Reja che
rientra tra i migliori dieci allenatori dell’anno sconfiggendo e scavalcando
quel Sinisa Mihajlovic che chiude la
zona dei migliori.
Dietro risale pian pianino Andrea Mandorlini mentre perdono colpi Stefano Colantuono (ma va detto che dopo sei vittorie consecutive
una sconfitta appariva quasi fisiologica) e Gian Piero Gasperini.
Nonostante la serie positiva fatica al momento molto Clarence Seedorf a risalire la china.
Un segnale evidente, quanto messo in mostra da Seedorf ma
se vogliamo anche da Colantuono, che questa classifica di rendimento mano a
mano che passano i mesi e va a stabilizzandosi finisce col premiare chi davvero
ha reso durante una stagione e non chi effettua exploit momentanei o continui sali e scendi prestazionali.
E dietro? Già detto dell’esonerato Diego Lopez (che chiuderà
per forza di cose a metà classifica) va segnalato anche l’esonero di Rolando Maran a Catania. Il presidente Pulvirenti è al quarto cambio stagionale
sulla panchina (Maran-De Canio-Maran-Pellegrino). Tanti, troppi per una squadra
che ha perso in pochi mesi l’identità che era andata via via a costruirsi nei
primi sette anni di permanenza consecutiva in serie A. E se da un lato l’allontanamento
dalla panchina permetterà a Maran di non sprofondare dietro a Davide Nicola e laurearsi peggior
allenatore dell’anno, dal
l’altra il gesto appare un po’ come una resa
definitiva visto e considerato che a sostituirlo i siciliani han chiamato il
debuttante Maurizio Pellegrino. In
bocca al lupo a lui per questa nuova avventura.
E sempre parlando di chi non sta proprio messo bene,
attenzione ad Eugenio Corini. Il suo
Chievo sembra proprio aver perso senso ed i risultati non
si vedono più.
Per questa settimana è tutto. Appuntamento alla prossima
quando diversi “scontri diretti” tra formazioni sullo stesso livello potrebbero
portare a non poche novità in classifica.
Email Antonio Bomba: abomb@hotmail.it
Facebook Antonio Bomba: www.facebook.com/antonio.bomba.3
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