Complice la retrocessione della Juventus in Europa League, in queste settimane si è parlato molto della possibile accoppiata campionato – coppa per la squadra bianconera.
C’è chi sostiene che un team come la Juventus dovrebbe vincere le due competizioni in carrozza, essendo la favorita in entrambe. C’è chi invece sottolinea la difficoltà di affrontarle contemporaneamente a causa dell’elevato numero di partite da giocare.
Ovviamente non si può avere una prova matematica a favore di una tesi o dell’altra. Ogni dato portato a dimostrare una o l’altra ipotesi può solo consolidare o far cambiare qualche opinione. Ma sempre di opinioni staremo parlando anche alla fine di questo articolo…
Niente ci vieta però di considerare tutti i dati disponibili analizzando cosa è successo nelle ultime stagioni di Europa League, in riferimento soprattutto alle squadre che hanno vinto il loro campionato nazionale partecipando contemporaneamente anche alla seconda coppa europea.
Visto che l’ipotesi “troppe partite” è strettamente legata alla lunghezza dei campionati, mi è sembrato opportuno considerare solo i campioni dei quattro campionati europei a 20 squadre (Italia, Spagna, Inghilterra e Francia). 4 partite in meno (per i campionati a 18 squadre) o 8 partite in meno (per i campionati a 16) sono infatti per me un vantaggio notevole per non arrivare “brasati” a fine stagione. Per questo personalmente sarei estremamente favorevole a un ritorno alla Serie A a 18 squadre e credo che il passaggio a 20 sia uno dei motivi (anche se non l’unico) che ci ha fatto perdere posizioni nel ranking europeo rispetto al passato. Oltretutto la “lungimiranza” dei nostri dirigenti ha deciso l’aumento a 20 squadre della Serie A a partire dalla stagione 2004-05, proprio quella in cui l’Europa League (ai tempi ancora Coppa Uefa) ha adottato definitivamente il calendario molto impegnativo che viene usato ancora oggi…
L’unica squadra a vincere l’Europa League e il campionato nazionale a 20 squadre da quando la coppa prevede lo svolgimento di cinque turni a eliminazione diretta da febbraio a maggio è stata il Valencia nel 2003/04, non a caso allenata da un allenatore che crede molto nel turnover, ovvero Rafa Benitez. Attenzione però, perché quella annata aveva un calendario con delle differenze rispetto a quello adottato dall’anno dopo e ancora oggi in vigore:
1) Il ritorno dei sedicesimi di finale era di mercoledì e non di giovedì
2) C’erano due settimane fra l’andata e il ritorno degli ottavi di finale
3) Il ritorno dei quarti di finale era di mercoledì e non di giovedì
4) C’erano due settimane fra l’andata e il ritorno delle semifinali
Sembrano dettagli poco significativi ma, per me, non lo sono affatto. Le due principali difficoltà dell’Europa League al giovedì, infatti, sono il poco tempo per preparare le successive partite di campionato giocando al giovedì e la necessità di giocare un gran numero di partite consecutive avendo tutti i turni con andata e ritorno in soli 7 giorni. Quindi grandi applausi per il Valencia e per Benitez, ma non possiamo considerare quella vittoria come la prima con questo nuovo regolamento di Europa League.
Il fatto è che, dal 2004/05, nessuna altra squadra ha mai vinto campionato a 20 squadre ed Europa League nella stessa stagione. Bella forza, direte voi, le squadre migliori di Spagna, Italia, Inghilterra e Francia (che ormai quasi sempre sono anche le vincenti del campionato) avranno giocato in Champions League quindi nessuna si sarà ritrovata nella posizione della Juventus di quest’anno. Obiezione fondata, ma non del tutto vera.
Ci sono infatti state quattro squadre che, prima della Juve, si sono ritrovate a giocare la fase a eliminazione diretta dell’Europa League nell’anno in cui hanno poi vinto il campionato. Vediamo come sono andate:
BORDEAUX: Nel 2008/09 il Bordeaux ha vinto la Ligue 1 venendo però eliminato ai sedicesimi di Europa League dal Galatasaray.
MARSIGLIA: Nel 2009/10 è toccato al Marsiglia vincere la Ligue 1, ma è stato eliminato agli ottavi di finale dell’Europa League dal Benfica. Ricordiamo in questa stagione la Roma, capace di contendere lo scudetto fino all’ultimo all’Inter del triplete, uscire ai sedicesimi di finale con il Panathinaikos.
LILLE: Nel 2010/11 il campione di Francia Lille non è riuscito ad andare oltre ai sedicesimi di finale in Europa League, venendo eliminato dal PSV.
MANCHESTER CITY: Nel 2011/12, infine, il City di Mancini si è aggiudicato la Premier League ma in Europa League il suo cammino è stato interrotto dallo Sporting Lisbona negli ottavi di finale. Da segnalare inoltre che a contendere la Premier al City fino all’ultima giornata fu il Manchester United, anch’esso impegnato nell’Europa League e eliminato agli ottavi di finale dall’Athletic Bilbao.
Come potete vedere, nessuna delle quattro squadre è riuscita ad andare oltre gli ottavi di finale, quindi (ammesso e non concesso che i bianconeri conquistino lo scudetto 2013/14, condizione indispensabile per valutare la possibile accoppiata campionato-coppa) la Juventus in Europa League quest’anno è già arrivata più avanti di qualsiasi altra squadra che è riuscita a vincere il suo campionato a 20 squadre nella stessa stagione.
Approcciamo ora il problema dal punto di vista opposto andando a vedere cosa hanno combinato nel proprio campionato le squadre che l’Europa League l’hanno vinta:
2004/05: CSKA MOSCA (1° nel campionato russo 2005 con 6 punti di vantaggio sulla seconda)
Il campionato russo è a 16 squadre e a quel tempo veniva giocato sull’anno solare (quindi iniziava a marzo e finiva a novembre). Le squadre russe hanno quindi una stagione meno pesante e affrontano le fasi finali delle competizioni europee fresche, forse troppo visto che lo svantaggio per loro è quello di arrivare non perfettamente preparati alle prime partite a eliminazione diretta. In questa stagione, il CSKA Mosca è stato capace di vincere l’Europa League a maggio e vincere il proprio campionato di appartenenza a novembre.
2005/06: SIVIGLIA (5° nel campionato spagnolo con 14 punti di ritardo sulla prima)
Fuori dai giochi nella Liga, il Siviglia ha potuto concentrarsi sull’Europa League portando a casa la coppa nonostante la partecipazione a un campionato a 20 squadre.
Nell’anno in cui ha vinto per la seconda volta consecutiva l’Europa League, il Siviglia ha sfiorato l’impresa di vincere anche il campionato, rimanendo in corsa fino all’ultima giornata. Purtroppo i sogni di gloria si sono spenti proprio nel finale a causa di un pareggio a Mallorca e una sconfitta interna col Valladolid, chissà se e quanto dovuti alla stanchezza di dover partecipare anche alla coppa… E’ di sicuro la squadra che è andata più vicina di tutte a questo particolare “double”.
2007/08: ZENIT SAN PIETROBURGO (5° nel campionato russo 2008 con 12 punti di ritardo sulla prima)
Altra vittoria di una russa. Il campionato a 16 squadre e un’annata non brillante in campionato sicuramente han permesso allo Zenit di concentrarsi sulla competizione europea.
2008/09: SHAKHTAR DONETSK (2° nel campionato ucraino con 15 punti di ritardo dalla prima)
Lo Shakhtar ha trionfato in Europa League in una stagione che l’ha vista lontanissima dalla Dinamo Kiev in campionato. Inoltre, come la Russia, anche l’Ucraina può sfruttare il vantaggio di un campionato a 16 squadre.
2009/10: ATLETICO MADRID (9° nel campionato spagnolo con 52 punti di ritardo dalla prima)
La Spagna riesce a vincere di nuovo l’Europa League nonostante il campionato a 20 squadre, ma con un Atletico Madrid autore di una Liga assolutamente anonima e lontana dal vertice.
2010/11: PORTO (1° nel campionato portoghese con 21 punti di vantaggio)
Altra vittoria di una partecipante a un campionato a 16 squadre: dopo Russia e Ucraina tocca al Portogallo (e sono personalmente convinto che un campionato così corto sia un fattore importante nelle ottime stagioni europee di Porto e Benfica, permettendo a queste due squadre di essere sempre ottimamente posizionate nel ranking UEFA per club). A ulteriore vantaggio del Porto, segnalo che hanno vinto matematicamente il campionato ai primi di aprile, potendosi poi concentrare totalmente sulla coppa.
2011/12: ATLETICO MADRID (5° nel campionato spagnolo con 44
punti di ritardo dalla prima)
Altro trionfo dell’Atletico Madrid, anche quest’anno non in corsa per il titolo spagnolo e “colpevole” di aver lasciato tanti punti per strada in campionato.
2012/13: CHELSEA (3° nel campionato inglese con 13 punti di ritardo dalla prima)
Dopo la doppia coppia spagnola Siviglia/Atletico Madrid, tocca al campionato inglese esprimere una vincente dell’Europa League di un campionato a 20. Ancora una volta è Benitez a portare a casa l’impresa con il Chelsea, ma senza riuscire a essere mai veramente in corsa in Premier.
In conclusione solo due squadre hanno vinto campionato e Europa League nello stesso anno ed entrambe sono espressione di campionati a 16 squadre e non sono state costrette a giocarsi sia il campionato che la coppa contemporaneamente in primavera (lo Zenit perché il campionato era nella sua fase iniziale, il Porto perché l’ha chiuso con numerose giornate d’anticipo).
Altro trionfo dell’Atletico Madrid, anche quest’anno non in corsa per il titolo spagnolo e “colpevole” di aver lasciato tanti punti per strada in campionato.
2012/13: CHELSEA (3° nel campionato inglese con 13 punti di ritardo dalla prima)
Dopo la doppia coppia spagnola Siviglia/Atletico Madrid, tocca al campionato inglese esprimere una vincente dell’Europa League di un campionato a 20. Ancora una volta è Benitez a portare a casa l’impresa con il Chelsea, ma senza riuscire a essere mai veramente in corsa in Premier.
In conclusione solo due squadre hanno vinto campionato e Europa League nello stesso anno ed entrambe sono espressione di campionati a 16 squadre e non sono state costrette a giocarsi sia il campionato che la coppa contemporaneamente in primavera (lo Zenit perché il campionato era nella sua fase iniziale, il Porto perché l’ha chiuso con numerose giornate d’anticipo).
Da questi dati è abbastanza evidente dal mio (opinabile)
punto di vista che avere meno partite da giocare, o non essere in corsa per
un’altra competizione ad aprile/maggio o entrambe le cose, sia sempre stato un
grande vantaggio per le squadre partecipanti all’Europa League.
A oggi la posizione in campionato delle otto superstiti di Europa League è la seguente:
Juventus: 1° con 5 punti di vantaggio e una partita in meno a 6 giornate dalla fine
Benfica: 1° con 4 punti di vantaggio e una partita in meno a 4 giornate dalla fine
Porto: 3° a 12 punti dalla primaA oggi la posizione in campionato delle otto superstiti di Europa League è la seguente:
Juventus: 1° con 5 punti di vantaggio e una partita in meno a 6 giornate dalla fine
Benfica: 1° con 4 punti di vantaggio e una partita in meno a 4 giornate dalla fine
Valencia: 8° a 38 punti dalla prima
Siviglia: 5° a 26 punti dalla prima
Lione: 5° a 28 punti dalla prima
Basilea: 1° con 1 punto di vantaggio a 8 giornate dalla fine (campionato svizzero a 10 squadre, con doppia andata e ritorno e 36 partite totali)
AZ: 7° a 21 punti dalla prima
Vedremo se la Juventus riuscirà ad invertire un trend ormai ultraconsolidato oppure se anche quest’anno l’Europa League sarà appannaggio di una squadra che possa concentrarsi interamente sulla competizione europea senza spendere troppe energie anche in volate di campionati lunghi ed estenuanti…
Molto interessante. Mi pare assodato a questo punto che sia necessario tornare al più presto ad un campionato a 18 squadre, per facilitare la vita alle nostre squadre in europa.
RispondiEliminaInteressante sarà anche vedere se la Juventus riuscirà a compiere questa piccola impresa, che sarebbe ancora più stupefacente se dovesse raggiungere anche il record dei 100 punti, cosa molto difficile (specialmente considerando che dovrebbe vincerle tutte, con la possibilità al massimo di pareggiarne una, probabilmente con la stessa Roma fuori casa), ma non impossibile.
Giovanni Moglia
quello che nn viene detto è che lo squadrone gobbo era stato messo su per vincere campionato e champions.....l europa league fino all anno scorso in italia la chiamavano la coppa del nonno e nn fregava un cazzo anessuno...anzi giocarla era motivo di sberleffo delle tifoserie avversarie...ma si sa che tutto quello che toccano i fabbricanti di cassintegrati diventa oro.
RispondiEliminaClaudio Zin
Vero, era stato costruito per vincere il campionato (cosa molto probabile) e GIOCARE in champions, non vincerla: attualmente infatti non sarebbe all'altezza. Che poi abbia avuto una certa dose di sfortuna, colpe (come aver perso punti con le squadrette) e ingiustizie (vedi errori arbitrali pro r. madrid e la partita su un acquitrino col galatasaray) e che quindi sia retrocessa in E. league non lo metto in dubbio. Ma non è quello il posto che le compete.
EliminaIn ogni caso, non ci sputerei sopra ad una vittoria in Europa League: non frega a nessuno? Ricevere premi in denaro, ottenere prestigio internazionale (oltre che esperienza per la prossima champions), aggiungere dopo un sacco di tempo un trofeo europeo in bacheca e, non ultimo, andare a giocare la Supercoppa europea (con quindi altri soldi in bilancio): tutte queste cose fanno proprio schifo, eh, ma solo agli antijuventini evidentemente.
Motivo di sberleffo giocarla? Probabilmente parlano quelli che non giocano in europa...
Buona giornata.
Ah, ultima nota positiva di giocare l'europa league per questa stagione: la possibilità di scalare più velocemente e facilmente la classifica del ranking Uefa, visto che le squadre da battere sono più deboli, cosa che fa bene anche al ranking del campionato italiano, che si avvicina di più al ritorno delle 4 squadre in champions, per la gioia dei rosiconi che non raggiungono il 3°posto. Direi un dettaglio non da poco! E poi c'è gente che tifa contro la Juve anche in europa... No comment -.-'
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