Questo blog si chiama “Calcio ed altri elementi”. Da questa
settimana tenteremo di dare più importanza e continuità anche agli “Altri
Elementi” inserendo alcune classifiche riguardanti il mondo dei motori, curate
da Antonio Bomba. Queste classifiche riguarderanno la Formula 1,
l’Indycar e la Nascar.
Nel più classico dei “Fatti una domanda e datti una risposta” che pare andar tanto di moda nel giornalismo italiano, ecco spiegato come funzionano queste classifiche e perché ha un senso tenerle.
Nel più classico dei “Fatti una domanda e datti una risposta” che pare andar tanto di moda nel giornalismo italiano, ecco spiegato come funzionano queste classifiche e perché ha un senso tenerle.
Perché
tenere queste classifiche quando ci sono già quelle ufficiali?
Anzitutto per poter permettere a chi è poco avvezzo coi
sistemi di punteggio americani di veder “tradotte” le gare “Made In USA” in un
criterio più europeo e comprensibile a tutti. In seconda battuta per poter
stilare una sorta di rendimento effettivo dei vari piloti, ancora comprensibile
a tutti. O quantomeno ai più.
Chi
prende punti?
I punti sono assegnati a tutti coloro che disputano una
gara ed anche ai non qualificati, nel caso della Nascar e a volte dell’Indycar,
purché abbiano completato almeno un giro di qualifica. Nel caso specifico della
Nascar, che ha diverse gare “spettacolo” extra campionato, i punti sono
assegnati anche in queste come fossero di campionato, proprio per aiutare i fan
europei a meglio capire cosa accade, essendo poco avvezzi a questi formati.
L’ultima gara non valida per il mondiale piloti disputata in F1 risale infatti
al 1983. Davvero troppo, troppo tempo. E poi se si vuole vedere il rendimento
dei piloti, in base anche al concetto di sportività in base al quale ognuno
deve dare il massimo, perché non considerare tutte le competizioni disputate?
Come sono
assegnati i punti?
Questa è forse la parte più complicata da spiegare. Ad ogni
modo in ogni serie sono assegnati i punti proprio come in F1. E quindi da 25 al
primo a 1 al decimo. Da qui si procede a questa maniera: all’undicesimo viene
assegnato 0.5 punti. A scendere si scala di un punto decimale per ogni
posizione fino al quindicesimo che prenderà 0.1. Poi dal sedicesimo si
assegnerà 0.09 e giù a scalare un centesimo di punto e, quando servirà, un
millesimo di punto e così via finché tutti i partecipanti a gara e qualifiche
non avranno assegnato un valore alla loro prestazione.
Altre
particolarità?
Una su tutte: tagliato il traguardo la classifica è per noi
ufficiale. Tutte le squalifiche, le penalità e qualsiasi altra decisione
inflitta o presa dopo la conclusione della gara sono per noi nulle. Nel pieno
dello spirito sportivo americano e nel rispetto dei tifosi il risultato
conseguito è inalterabile. Così, ad esempio, per noi Ricciardo è effettivamente
giunto secondo a Melbourne.
Questa settimana ha corso solo la F1 quindi le altre due
classifiche sono ferme alla scorsa settimana:
INDYCAR (Gare disputate 2 su 18)
NASCAR (Gare disputate 11 su 40)
Facebook Antonio Bomba: www.facebook.com/antonio.bomba.3
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