Appuntamento settimanale con la Classifica Allenatori di
Serie A, come sempre a cura di Antonio Bomba.
Un’altalena continua, impossibile tenere la propria
posizione per più di due settimane. Altrettanto arduo capire come andrà a
finire.
Parliamo ovviamente delle posizioni di rincalzo della
classifica di Rendimento degli allenatori italiani.
Perché se è vero che le posizioni vertice sembrano quanto
mai congelate nonostante la
sconfitta di Antonio Conte ieri sera, se si
eccettua la lotta per il terzo posto tra Vincenzo
Montella e Rafa Benitez dietro
a contendersi la top ten sono in tanti, addirittura troppi forse visto e
considerato che questo continuo scambio di posizioni appare troppo legato alla
mediocrità del nostro campionato, dove a parte le big e qualche squadra
materasso, tutte possono davvero fare risultato contro tutte.
Questa settimana dalla giostra dei risultati troviamo così Edy Reja al nono posto e Andrea Mandorlini al decimo. Il primo
pare aver finalmente trovato quella brillantezza che gli era mancata in inverno
quando aveva sostituito sulla panchina biancoceleste Vladimir Petkovic e che tanto serve per distinguere un allenatore
da un traghettatore. Il secondo è rinato dopo un periodo di flessione più
mentale che fisica che aveva afflitto la sua squadra, il Verona. Resta da
chiedersi se nelle prossime quattro partite i gialloblu permetteranno al
proprio mister di mantenere la decima piazza, oppure finiranno col tradirlo.
Ogni risultato è atteso…
Fuori dai migliori dieci Vladimir Petkovic, fermo in tutti i
sensi, attende i passi falsi dei colleghi sopracitati per risalire e magari far
notare al suo ex presidente Lotito che i mali della Lazio non erano certo tutta
colpa sua.
Appena dietro lo svizzero di Bosnia si piazza Sinisa Mihajlovic, reduce da due
sconfitte consecutive. Ad un passo
dalla matematica salvezza i blucerchiati sono caduti in casa contro l’Inter
(che può anche starci) e poi nella sorpresa generale a Catania. Un campanello
d’allarme decisamente preoccupante quest’ultima gara persa e che mina un po’ il
cammino di Mihajlovic verso le posizioni che davvero contano.
Posizioni a cui può ambire ancora Clarence Seedorf che di giornata in giornata è riuscito a risalire
fino alla tredicesima posizione. E fatto notare che, se come dicono i
malpensanti sta allenando Adriano
Galliani che oggi avrebbe 6.1 punti che varrebbero un dodicesimo posto, il
difficile viene ora, con quattro giornate al termine e Roma ed Inter da
incontrare. Con l’Europa League a due passi e molte critiche ancora da mettere
a tacere Seedorf si ritroverà a dover giocare quattro autentiche finali (la
terza partita è con l’Atalanta e l’ultima in casa col Sassuolo) per meritarsi
la riconferma sulla panchina rossonera, nonostante un contratto in essere.
Menzione d’onore la meritano questa settimana i due
debuttanti Ivo Pulga e Maurizio Pellegrino, giunti alla
seconda nella massima serie della loro carriera.
Il primo sta tranquillamente traghettando il Cagliari alla
salvezza dopo un pareggio e la vittoria corsara contro un Genoa che appare già
in vacanza e su cui Gian Piero Gasperini può al momento poco o nulla.
Il secondo addirittura è riuscito a vincere contro il già
nominato Mihajlovic riportando in vita le speranze salvezza degli etnei. Il
compito è sempre molto, troppo arduo, ma da domenica scorsa lo è un po’ meno.
Il momento comico della settimana lo si vive comunque a
Livorno, dove a quattro giornate dalla fine e con una situazione ai limite
dell’irreversibile, il presidente Spinelli si inventa l’esonero di Mimmo Di Carlo e la ri-chiamata alla
guida dell’esercito amaranto di Davide
Nicola. E’ lo Zelig applicato al calcio. Ma attendiamo sempre i risultati
per veder smentita la nostra affermazione.
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