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Torna dopo solo 48 ore l'appuntamento con le classifiche all-time per nazionali e le Super Coppe All-Time per nazionali curato da Rado Il Figo. Oggi la seconda parte dedicata alla Concacaf con il "Classificone" e la "Super Gold Cup".
Puntate precedenti (cliccare sul link per visualizzare la pagina):
IL SUPER EUROPEO 1960-2014 (2° PARTE)
LA SUPER COPPA D'OCEANIA 1973-2008
LA SUPER GOLD CUP 1963-2015 (1° PARTE)
IL “CLASSIFICONE” DELLA GOLD CUP
LA SUPERGOLD CUP 1963-2015
FORMULA E PARTECIPANTI
ELEGGIBILITA’ E SQUALIFICHE
La squadra colpevole di aver utilizzato un
giocatore ineleggibile a qualsiasi titolo (squalificato ovvero non convocato) è
punita con la sconfitta per 3-0 ovvero la più pesante eventualmente patita in
campo.
Appuntamento a venerdì con l'ultima puntata, dedicata alla Super Confederation Cup.
LA SUPER COPPA D'OCEANIA 1973-2008
LA SUPER GOLD CUP 1963-2015 (1° PARTE)
IL “CLASSIFICONE” DELLA GOLD CUP
È giunto in tempo di presentare il
“classificone”, la classifica definitiva della Gold Cup CONCACAF di tutti i
tempi, dove le nazionali sono valutate in base alla somma dei piazzamenti
ottenuti nelle 7 classifiche finora presentate. In esso sono
contraddistinte in giallo le nazionali della Zona Nord, in azzurro le
centrali, in rosso le caraibiche, in bianco le ospiti e sottolineate quelle
ad aver vinto almeno un’edizione.
Legenda.
1:piazzamento nella classifica per punti; 2: piazzamento nella classifica
olimpica; 3: piazzamento nella classifica Coppa del Mondo; 4: piazzamento nella
classifica CAN; 5: piazzamento nella classifica UEFA; 6: piazzamento nella
classifica Bomba; 7: piazzamento nella classifica Rif; T: somma dei piazzamenti;
M: piazzamento migliore in assoluto.
Alcune note:
a) mai come in altri classificoni, le sentenze
sono già bell’e delineate fino alla 7ª posizione, fatti salvi lievi
deragliamenti qua e là nelle classifiche parziali. Tuttavia, nessuna nazionale
centra il “filotto”, anche se la coppia di testa “sbanda” una sola volta, il
Messico nell’UEFA (dov’è il Brasile under 23 a negargli l’en plein di “vittorie
di tappa”) e gli USA nella Coppa del Mondo dove colgono il 3° posto;
b) a fronte di tanta “costanza” stupisce come, nel
giochino delle “approssimazioni”, si staglino nettamente due classifiche su
tutte le altre. Si tratta dell’ormai consueta Rif (orgoglio! orgoglio!) e,
un po’ a sorpresa, dell’olimpica, che non solo primeggiano negli scostamenti
medi (rispettivamente 0,48 e 0,67), e nell’azzeccare le posizioni esatte (16,
il 59,3%, e 14) ma lo fanno imponendo margini sostanziosi già alle immediate
inseguitrici, nell’ordine la Coppa del Mondo (1,07) e la Bomba (1,1);
d) la classifica UEFA rinnova la sua natura di
eccentricità: 4,81 posizioni di scostamento medio e solo due azzeccate (USA
e Corea).
LA SUPERGOLD CUP 1963-2015
FORMULA E PARTECIPANTI
La formula più ricorrente è il girone unico a 6
squadre, insufficiente a comprendervi le 7
nazionali campioni; bisogna quindi ripiegare sulla seconda più usata, la
penultima, che differisce dall’attuale perché non prevede la finale per il 3°
posto.
Le 12 partecipanti non sono liberamente
selezionabili: l’edizione 2015 le ripartisce fra le 3 Zone in ragione di 3 per
la Nord, 4 per il Centro e 4 per i Caraibi, con l’ultimo posto conteso via
spareggio fra le quinte centrale e caraibica. Tuttavia il
regolamento era “pratico”, elencando solo il “risultato finale” senza perdersi
nello spiegare come vi si era giunti. In realtà, è sempre valido quanto
spiegato più sopra: alcune nazionali sono ammesse di diritto alla fase finale,
altre via campionati di zona. Questi ultimi, poi, sono solo due, non
disputandosi più quello del Nord, divenuto fin da subito del tutto inutile allo
scopo; infatti, le esentate dalle eliminatorie sono l’organizzatore e i
detentori, intendendo non solo chi ha vinto l’ultima edizione ma una qualsiasi
della Gold Cup. Poiché dal 1991 solo le 3 nazionali settentrionali si sono
succedute nel gradino più alto del podio di un torneo sempre ospitato dagli
USA, da soli o al limite assieme al Messico (e con la bizzarria dell’ultima
edizione, dove si sono giocate in Canada le due partite finali del suo girone),
l’intera Zona Nord accede direttamente all’atto conclusivo. Ed essendo venuti
meno pure gli ospiti, i 9 posti restanti sono spartiti (ora equamente) solo da
Centro e Caraibi con le loro coppe di zona.
Classificone alla mano, qui sotto riporto le 12
prescelte (in corsivo la perdente dello spareggio virtuale):
Sono così selezionate pure le 7 nazionali campioni (comprese anche quelle laureatesi nell’era Coppa delle Nazioni) e non vi è
bisogno di alcuna sostituzione; la rinuncia alle ospiti priva il torneo
di una fra le prime 12 nazionali del classificone, vale a dire il Brasile
under 23 a tutto vantaggio di Curaçao.
La formula si divide in fase a gruppi (3 da quattro squadre) e a eliminazione diretta (quarti di finale,
semifinali e finale per il 1° posto). I gironi sono composti tramite sorteggio
con adozione delle fasce di merito. A proposito, singolare la procedura
usata nel 2015 (e qui da replicare):
a) a dicembre 2014 sono state scelte le 3 teste
di serie, quando ancora si doveva disputare la spareggio fra le 2 quinte,
in USA (organizzatori), Messico e Costa Rica (meglio piazzate nel ranking FIFA
dell’epoca);
b) a marzo 2015 si è effettuato il sorteggio ma
in maniera privata, sotto gli occhi dei soli rappresentanti delle 12
federazioni partecipanti. Ignote quindi procedura e composizione delle altre 3
fasce; tuttavia, dagli esiti delle estrazioni, è possibile ipotizzare l’uso del
ranking FIFA di marzo 2015, inserendo però l’Honduras, vincitore dello
spareggio, in quarta e ultima fascia.
Replicando il tutto per la Super Gold Cup, e usando
solo il classificone come indice di merito, ecco le 4 fasce definitive:
Da notare che Panamá, vincitore dello spareggio
virtuale, finisce in Fascia 4 pur occupando l’8° posto del classificone.
La fase a gruppi “a tavolino” è così articolata (fra parentesi la posizione in graduatoria in base al
piazzamento nel classificone):
Rispetto al quadro del tabellone tennistico, per
l’inserimento di Panamá in quarta fascia, non è stato possibile mantenere in
ogni gruppo la somma dei piazzamenti pari 26, subendo il B e il C uno
scostamento comunque contenuto.
Nei gironi, sono assegnati 3 punti per vittoria, 1
per pareggio mentre le sconfitte non attribuiscono punti. La classifica
tiene conto di quanto segue:
a) punti;
b) differenza reti;
c) reti segnate;
d) punti nei confronti diretti;
e) sorteggio.
Da notare che, alla lettera, se si arriva alla
lettera d) con più di 2 squadre, fanno testo solo i punti nei confronti
diretti, e non si prosegue con la differenza reti ovvero le reti segnate in
tale contesto, passando direttamente al sorteggio.
All’eliminazione diretta accedono le prime due
classificate di ogni gruppo e le due migliori terze, individuate seguendo i
medesimi criteri della classifica dei gironi (stralciando l’inapplicabile
lettera d), e si articola come segue:
In caso di parità al 90’, si disputano 2 tempi
supplementari da 15’ l’uno e, in caso di persistente parità, sono battuti i
tiri di rigore.
ELEGGIBILITA’ E SQUALIFICHE
Ognuna delle 12 partecipanti può convocare per il torneo 23 giocatori,
di cui 3 devono essere portieri. Dai quarti di finale in avanti, però, è
possibile sostituire fino a un massimo di 6 nomi.
Nella lista di gara, sono inseribili fino a 23 giocatori, poiché agli 11
titolari si affiancano non più di 12 sostituti; sono poi ammesse 3
sostituzioni per parte a gara.
Sul piano disciplinare, le squalifiche per cumulo
di gialli prevedono una gara di stop dopo ogni ammonizione pari; tuttavia, dopo
i gironi, i cartellini gialli fin lì ricevuti sono cancellati.
Appuntamento a venerdì con l'ultima puntata, dedicata alla Super Confederation Cup.
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