lunedì 27 aprile 2015

MEDIA CEAE: LA CLASSIFICA PONDERATA DI SERIE A - 32° GIORNATA 2014/15

Nuovo appuntamento con la Media CEAE, la classifica ponderata di Serie A alla maniera di Calcio e Altri Elementi che si propone di pesare la classifica in relazione alla difficoltà delle partite affrontate.



Potete trovare la spiegazione di come funziona la Media CEAE a questo link:


La vittoria nello scontro diretto con il Sassuolo permette al Verona di salire in quarta fascia a scapito della squadra emiliana, che sembra ormai un po’ in vacanza:

Prima Fascia: Juventus, Roma, Napoli, Lazio, Milan, Inter e Fiorentina
Seconda Fascia: Genoa, Sampdoria e Torino
Terza Fascia: Palermo
Quarta Fascia: Verona
Quinta Fascia: tutte le altre
Vediamo quindi come è cambiata la Media CEAE dopo questa giornata di campionato.
CLASSIFICA DI SERIE A CON LA MEDIA CEAE
Ricordo che il colore dello sfondo per ogni squadra dipende dalla rispettiva fascia e che a parità di punti le squadre sono inserite in classifica in ordine alfabetico. Inoltre, per esemplificare al meglio la situazione di ogni squadra, P è la classica colonna con il punteggio mentre PD rappresenta il numero di Partite Difficili già giocate da ogni squadra (su un totale di 17 da disputare nel campionato).

Prima di cominciare ad analizzare le variazioni di classifica, a sei giornate dalla fine è d’obbligo una premessa: più ci si avvicina alla conclusione del campionato, più recuperare punti rispetto alla Media CEAE diventa difficile, in quanto questa graduatoria è costruita per provare a tenere conto già delle ultime difficoltà di calendario che attendono ogni squadra. Perciò una squadra che si trova davanti a un’altra nella CEAE a poche giornate dalla fine e che è attesa da più partite complicate, per essere sorpassata dovrebbe fare ancora peggio rispetto a una ponderazione che già va a livellare gli ostacoli da superare.

Fatta questa precisazione notiamo subito che, nonostante la sconfitta di San Siro, la Roma guadagna questa settimana ben quattro punti sulla Juventus riducendo il suo distacco da 13 a 9 punti ponderati. Essendo state entrambe le squadre sconfitte in partite considerate “difficili” nella CEAE hanno perso un punto a testa, ma ad incidere è stato il cambio di valutazione sulle fasce di Verona e Sassuolo: per la Roma la partita con gli emiliani di mercoledì è diventata “facile” (portando un +2 in classifica), mentre per la Juventus la trasferta con il Verona nell’ultimo turno di campionato è ora la quinta partita “difficile” su sei che attendono i bianconeri da qui a fine stagione (-2 in classifica). Un calendario molto impegnativo, reso ancor più difficile dall’impegno in Champions League, ma che Allegri può affrontare con grande serenità visto il margine di vantaggio accumulato fino a questo momento (a proposito: non è vero che mercoledì la Juventus potrebbe vincere matematicamente lo scudetto anche in caso di pareggio con la Fiorentina come sostiene questa mattina la Gazzetta dello Sport, questo perché qualsiasi risultato facciano Lazio e Roma rimarrebbe ancora in teorica corsa il Napoli che gioca giovedì). Di certo a posteriori c’è da riflettere sulla grande occasione non sfruttata quest’anno da tutte le possibili rivali della Juventus: in una stagione nella quale i bianconeri hanno un ritmo in campionato che li proietta a finire poco sopra gli 80 punti, e con la semifinale di Champions League a complicare loro il cammino, strappare il tricolore ai campioni d’Italia sarebbe stata un’impresa meno impossibile rispetto agli ultimi due anni.



Dietro alla Juve, la lotta per seconda, terza e quarta posizione è più viva che mai con il Napoli che ha ormai riagganciato il treno delle due romane. Se della Roma e della speranza giallorossa che la partita con il Sassuolo si riveli più facile del previsto abbiamo già parlato (fermo restando che senza una crescita della squadra tutte le sfide non potranno che essere complicate), nell’altra sponda del Tevere si devono mangiare le mani per i due punti persi con il Chievo che sarebbero stati importantissimo “fieno in cascina” in vista delle difficoltà di fine campionato. La Lazio può ancora provare a distanziare le rivali nelle prossime due partite (Parma in casa e Atalanta fuori), ma questo stop mette gli uomini di Pioli nella probabile situazione di doversi giocare comunque tutto nelle ultime due giornate che prevedono il derby e la trasferta di Napoli… e proprio i partenopei potrebbero essere il terzo incomodo nella sfida in famiglia fra romane. Se da una parte la squadra di Benitez sogna di vincere l’Europa League, dall’altra pur dovendo ricorrere necessariamente al turnover in campionato tutto lascia pensare che essendo così vicina al terzo posto proverà a non mollare fino alla fine anche in Serie A, lasciandosi così aperta la possibilità di qualificarsi per la prossima Champions League anche prendendo la strada classica, ovvero quella del campionato. A favore del Napoli potrebbe giocare anche il dover affrontare la Juventus in trasferta a due giornate dalla fine, quando verosimilmente i bianconeri saranno già campioni d’Italia.

Per l’inseguimento agli altri due posti validi per l’Europa League a gioco regolare Sampdoria e Fiorentina dovrebbero riuscire a mantenere il margine di vantaggio, che però diventa di giornata in giornata sempre più esiguo e non pone le due squadre al riparo da sorprese. Soprattutto la Fiorentina, nonostante sia quella con il calendario più semplice (non solo per il numero di partite “difficili” ma anche per la forza delle rivali fatta eccezione per la sfida di mercoledì con la Juve), sembra aver ormai mollato in campionato per concentrare tutti i suoi sforzi sull’Europa League: una scelta forse azzardata che rischia di lasciare i Viola senza coppe nella prossima stagione… Dietro Samp e Fiorentina, la classifica reale presenta infatti Genoa e Torino a soli due punti, con l’Inter a quattro e il Milan a sei: tutte teoricamente (e incredibilmente soprattutto per quanto riguarda le due milanesi) ancora in corsa. Gli ultimi risultati di blucerchiati e Viola aumentano le speranze di tutti, ma a fine stagione potrebbero aumentare anche i rimpianti per le tantissime occasioni buttate per ridurre il distacco da loro nel corso del campionato. 

 


In zona retrocessione il Cagliari recupera quattro punti su Atalanta ed Empoli grazie al grande successo di Firenze e al pareggio nella sfida fra le due rivali più vicine in classifica. A prima vista i cinque punti di distacco nella graduatoria ponderata dei sardi dalla vetta possono sembrare pochi, ma qui vale il discorso fatto poco fa: il Cagliari è un po’ più vicino qui che nella graduatoria reale per un calendario sulla carta più semplice (rispetto soprattutto a quello dell’Empoli), ma per completare la rimonta non basterà questo, ci sarà bisogno di un cammino praticamente perfetto e di qualche scivolone extra delle rivali che riaprirebbe una corsa salvezza che fino alla scorsa settimana sembrava chiusa. Sembrano invece ormai irrimediabilmente condannate alla retrocessione Cesena e Parma, anche se la matematica non ha ancora emesso i suoi verdetti definitivi.

Nelle prossima giornata, se non ci saranno variazioni nelle fasce, per mantenere la propria Media CEAE basterà un pari a Juventus, Fiorentina, Genoa, Torino, Verona, Udinese, Sassuolo, Empoli e Parma mentre servirà una vittoria a tutte le altre.




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7 commenti:

  1. Il suo lavoro è molto apprezzabile ma permetta un mio commento di critica sui criteri adottati nella valutazioni di classificazione delle fasce. Mi sembra che si confonda il blasone di una squadra con il suo reale valore attuale... Mi spiego meglio. Io sono tifoso del Toro e quindi conosco bene il valore attuale e quanto posso attendermi dalla mia squadra rispetto alle altre 19 formazioni di serie A. Ebbene, cosa ci trova di così valido nel Milan per considerarla in Fascia 1? E il valore della Fiorentina oggi come può essere considerato dopo due scoppole in casa con formazioni di fascia bassa? Tenga inoltre in considerazione che nel girone di ritorno il Toro è terzo in classifica per punti fatti, con una media punti incredibile e quindi non sarebbe più logico che una squadra che deve salvarsi possa trovare più difficile incontrare il Toro attuale e non invece una Fiorentina o un Milan? Io adoro la matematica e le statistiche, ma queste analisi andrebbero fatte sulle tendenze aggiornate (es. ultime X giornate) di ogni singola squadra, anche perchè incontrare il Parma oggi non è lo stesso rispetto al periodo di inizio stagione. Il mio umile consiglio è quindi di attualizzare le fascie per il reale valore in ogni momento della stagione. Il Milan è tra le squadre peggiori del campionato eppure da quando sequo questo sito continuo a vederla stabile in Fascia 1. Il Toro invce era addirittura in Fascia 4 nonostante avesse inanellato già una bella serie di partite da fine 2014 fino a marzo.... Cordialmente, Valter

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    1. Buongiorno Valter, ovviamente questa classifica non può che essere fatta secondo criteri in qualche modo soggettivi, che tento di rendere oggettivi in qualche modo ma che devono per forza di cose seguire dei criteri stabiliti da me in precedenza.

      L'idea di base per la quale ho costruito la prima fascia in quel modo è che una squadra che per valore della rosa è potenzialmente più forte di altre che magari stanno facendo un campionato migliore è che quella squadra lì può sempre tirar fuori la grande partita estemporanea. Quindi parto dal presupposto che una sfida con il Milan, con l'Inter o con la Fiorentina è sempre difficile da vincere in partenza (vedasi l'Inter che ha fatto tanti brutti risultati quest'anno ma poi è andata a pareggiare allo Juventus Stadium, ha battuto la Roma e ha fatto soffrire il Napoli). Questo per spiegare la costituzione della prima fascia.

      Le altre dipendono dai risultati in campionato, e per il momento per esempio il Torino dovrebbe essere in seconda fascia secondo tutti i criteri (il mio, prendendo la classifica vera e prendendo quella ponderata). Poi è ovvio nelle ultime giornate sta andando meglio di altre che sembrano avere un po' mollato, ma la valutazione qui viene fatta sul campionato complessivamente.

      Per quanto riguarda poi le difficoltà di fine stagioni si veda quello che ho scritto anche oggi: a fine stagione è più difficile incontrare le squadre che hanno più motivazioni, ma questa graduatoria segue altri criteri ed è giusto che si porti avanti così fino alla fine (per inciso la Fiorentina dovrebbe anche smettere di buttare punti se no non va in Europa e il Milan magari inizierà a farne per paura del ritiro...).

      Il Milan è stabilmente in fascia uno per le ipotesi fatte a inizio stagione sul link segnalato: le 7 big rimangono comunque in fascia uno dall'inizio alla fine. La prima fascia è fissa non dipende dai risultati ma dalla forza che una squadra può esprimere in una singola partita.

      Poi per carità i criteri sono sempre opinabili in quanto soggettivi...

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    2. Se posso in merito al Torino, per dimostrare ancora quanto ogni criterio può essere soggettivo, è vero che se prendiamo il girone di ritorno il Torino ha un grandissimo punteggio, ma se prendiamo le ultime dieci giornate (eliminando le prime tre del girone di ritorno dove il Torino ha fatto 9 punti su 9), vediamo che a parte la Lazio (25 punti) e la Juve (20), tutte le altre grandi e medie sono comprese in 2 punti (Torino, Inter e Chievo 16; Sampdoria, Genoa e Verona 15; Napoli, Fiorentina, Milan 14) con solo la Roma arrancante a 12... il che vorrebbe dire che pareggiando il derby ieri Torino e Milan nelle ultime dieci giornate avrebbero fatto lo stesso numero di punti... Ovviamente è solo un esempio ma per farle capire che diventa davvero soggettivo anche decidere da quande giornata considerare "gli ultimi risultati" e per questo preferisco, dovendo scegliere un metodo, basarmi sul campionato intero.

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    3. Grazie per la sua risposta ben argomentata. Comprendo quindi che il Milan sia per definizione in prima fascia solo per il blasone o per il valore innegabile di giocatori come Cerci o Destro. Poi non conta che in panchina sieda un incompetente e quindi giocare contro il Milan sia relativamente facile. Sul Torino invece trovo che la risposta del togliere le prime giornate del ritorno sia proprio la conferma di quello che dicevo io. Nelle prime giornate che lei toglie io Toro aveva vinto a Milano con l'Inter e per circa 9 giornate era secondo nella classifica del ritorno. Poi ha perso a Udine e in casa con la Lazio perchè distolta dalla EL. Se però non ricordo male, in quel periodo il Torino continuava a essere in 4' fascia. Ripeto, non vuole essere una discussione stucchevole, perchè tanto alla fine le squadre le si incontra tutte. Noto però che con la sua griglia ora la Samp ha 5 punti di differenza rispetto al Torino, ma il Toro ha rifilato un 5-1 alla Samp nel ritorno e nelle sei partite che mancano incontrerà il Genoa e poi squadre della fascia bassissima - Milan incluso :-) - e la reale differenza attuale di 3 punti lei l'ha addirittura gonfiata a 5 punti, quando la Samp deve ancora giocare con Juve, Lazio e Udinese. Ora comprende il perchè dei miei dubbi sulla questione fascia? grazie ancora per l'ottimo lavoro e per lo spirito assolutamente condivisibile.

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    4. Le fasce dalla seconda alla quarta sono decise da puri criteri matematici relativi ai punti nella classifica reale e nella ponderata, quindi il Torino non era in quarta fascia per mia scelta ma per i risultati ottenuti fino a quel momento. Capisce che se il Torino ora in classifica ha soli 4 punti in più del Milan che lei ridicolizza tutto questo divario non c'è perché il Torino ha fatto un girone d'andata pessimo anche rispetto a quello del Milan (3 vittorie nelle prime 15 partite pesano). Semmai il Torino sta facendo nel complesso una grandissima stagione date le premesse e la partenza e il Milan una stagione da schifo date le premesse, perciò i due campionati vengono da lei visti in maniera così diversa. In realtà i risultati ottenuti dalle due squadre nel complesso sono abbastanza simili.

      Poi non so se si è capito che le griglie servono a definire la difficoltà del calendario rispetto ai rivali da incontrare, perciò poco conta il risultato dello scontro diretto fra Sampdoria e Torino...

      Il Torino, come la Sampdoria, è attualmente in seconda fascia e ciò vuol dire che le sue 17 partite difficili per come è costruita la classifica sono le 14 contro le squadre di prima fascia e le partite in trasferta contro le squadre di seconda e terza fascia.

      Date le premesse la Samp di partite difficili ne ha solo due (Juventus e Lazio, entrambe in casa), mentre sono considerate facili le sfide con Verona e Parma in casa, Udinese ed Empoli in trasferta. Per la cronaca Udinese, Empoli e Parma hanno fatto meno punti del Milan nel girone di ritorno, il Verona uno in più.

      Il Torino ha invece come partite difficili tutte e tre le trasferte rimanenti (Palermo, Genoa e Milan) e facili le partite casalinghe con Empoli, Chievo e Cesena. Chievo che nel girone di ritorno è quinto ma che visto il girone d'andata non merita al momento una fascia superiore alla quinta.

      Se domani il Torino vince a Palermo e la Samp batte il Verona i punti di distacco nella ponderata si ridurranno a tre come nella classifica reale.

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    5. Questa ultima spiegazione è molto utile a comprendere meglio il suo metodo. Mi permetta però di fare sommessamente notare che il Milan ha i punti attuali solo ed esclusivamente per i 9 rigori a favore... Ricordiamo tutti la partita di Toro-Milan con rigore nei primi minuti assolutamente regalato e i restanti 90 minuti a giocare nella loro area :-) Sulla questione casa o trasferta, a fine campionato ci sarebbe da aggiungere un ulteriore elemento legato al fatto degli obiettivi in essere. Incontrare l'Atalanta o il Cesena in casa o fuori, oggi conta molto di più che incontrare il Palermo (che infatti ha mollato da qualche settimana). Ci ragionerò sopra e magari le farò pervenire qualche spunto su come modulare ulteriormente i suoi criteri. Cordialmente, Valter.

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    6. Faccio inoltre notare che se lei va a vedere il link che rimanda al primo post della stagione a inizio articolo noterà che avevo inserito preventivamente il Torino proprio in seconda fascia perché la ritenevo fra le tre migliori dopo le big. Sono stati i risultati poi a farla scendere nella prima fase della stagione...

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