Dopo avervi illustrato
qualche settimana fa la classifica di tutti i tempi della Coppa d’Asia è giunto
il momento di dare uno sguardo a quella della Coppa d’Africa, terminata
qualche settimana fa.
Come sempre il criterio di
punteggio utilizzato è quello adottato questa estate con la classifica di
tutti i tempi dei mondiali. Tuttavia per rinfrescarvi la memoria ve la
riproponiamo con tanto di esempi adatti alla particolare classifica di oggi.
Quindi: valgono solo ed
esclusivamente le partite giocate durante la varie fasi finali delle sedici
edizioni sin qui disputate. Poi abbiamo assegnato: 7 punti a chi vince un incontro durante i tempi regolamentari, 6
punti per chi vince ai supplementari, 5 punti per chi trionfa ai rigori, mentre
il pareggio vale 4 punti per squadra. E le perdenti? 1 punto viene assegnato a
chi perde nel corso dei tempi regolamentari, 2 punti a chi esce sconfitto dai
supplementari e 3 punti a chi perde ai rigori.
A quanto detto sopra va
considerata la differenza reti, positiva o negativa che sia, che una squadra
ottiene al termine di ogni partita. Verrà quindi aggiunto 1 punto decimale ai
punteggi riportati sopra e ne verrà tolto 1 per ogni goal di differenza reti, di
partita in partita.
Infine viene riconosciuto un
bonus di 8 punti per ogni partecipazione alla Coppa d’Africa, per ogni
passaggio di turno e per la vittoria finale. Resta quindi esclusa da questo
bonus di 8 punti la vincitrice della finale per il terzo e quarto posto non
essendo una vittoria finale di torneo e tantomeno un autentico passaggio di
turno, bensì un turno di consolazione utile a stabilire l’ultimo posto sul
podio.
Qualche esempio di fantasia per far capire meglio i
punteggi applicati: Camerun – Zambia 2-1. Il Camerun riceve 2 punti e lo Zambia
1. Tuttavia i leoni d’Africa si ritrovano 1 punto decimale in più per la
differenza reti e gli zambiani 1 in meno. Pertanto a fine partita i camerunensi
avran totalizzato 7.1 e lo Zambia 0.9. Egitto – Etiopia 7-1 ai quarti. Gli
egiziani totalizzano un punteggio di 7.6 e gli etiopi di 0.4. Inoltre i primi
conquistano altri 8 punti per il passaggio del turno.
Altra specifica tecnica da
dovervi dire: come spesso accade molte nazioni si uniscono o si dividono,
cambiando nome ma ereditando i record della nazionale precedente.
Pertanto l’Egitto somma anche i punti delle edizioni
disputate col nome Unione delle Repubbliche Arabe, La Repubblica Democratica
del Congo ha partecipato anche con i nomi Congo-Leopoldville, Congo-Kinshasa ed
il nome ben più noto di Zaire. Il Congo con il nome di Congo-Brazzaville ed il
Burkina Faso con quello di Alto Volta.
Delle 38 nazionali che si
sono qualificate nel corso delle 30 edizioni della Coppa alle fasi finali,
abbiamo infine sottolineato in grassetto le prime 16, a voler sottolineare
l’ipotetica Coppa d’Africa ideale.
Bene. Premesse finite. Via
con il ranking e la sua spiegazione.
Egitto prima
nazione d’Africa. E guardando bene la storia di questa competizione non poteva
essere diversamente. Sette edizioni vinte, 8 finali disputate e altre sei
semifinali sono il bottino degli egiziani che ora come ora stanno attraversando
un periodo di crisi non essendosi riusciti a qualificare alle ultime tre
edizioni.
Dietro di loro un'altra
nazionale che da sempre è grande protagonista alla Coppa d’Africa. Stiamo
parlando del Ghana, 4 volte
vincitore, sconfitto nell’ultima finale ai rigori e sempre almeno in semifinale
nelle ultime 5 edizioni.
Terzo posto per la Nigeria, da noi europei spesso
considerata il top del calcio africano assieme al Camerun per via delle prestazioni che spesso questa nazionale è in
grado di offrire ai mondiali. Per loro un’ascesa ai vertici del calcio africano
iniziata magari tardi, diciamo pure negli ultimi 30 anni, ma in grado di
fruttare 3 coppe, 4 finali perse e altre 7 semifinali. Tutto ciò nonostante
spesso la Nigeria sia stata esclusa dalla coppa per motivi politici più che
sportivi.
Quarta la Costa d’Avorio che nel 2015 ha vinto la
sua seconda coppa dopo quella del 1992 e che nel corso della sua storia ha
collezionato altre 3 finali e altre 6 semifinali.
Quinta, a sorpresa per molti,
il Camerun. Quattro vittorie e altre
2 semifinali non sono state sufficienti a portare più in alto in classifica i camerunensi,
incapaci di qualificarsi nel 2012 e 2013 ed usciti ai gironi in quest’ultima
edizione.
Sesto posto per lo Zambia, vincitore nel 2012 e che mette
a palmares anche le finali del 1974 e del 1994 ed altre 3 semifinali. Una
costante con cui tutti devono fare i conti ad ogni coppa.
Settima e ottava due squadre
che si affacciano sul bacino del mediterraneo, vale a dire Tunisia (allenata tra gli altri anche dal mitico Franco Scoglio) e
l’Algeria. Una vittoria in coppa nel
2004 per i tunisini, frutto anche del lavoro svolto dal professore negli anni
precedenti, e altre 2 finali perse. Per l’Algeria invece la vittoria nel 1990 con il proprio
calciatore simbolo Rabah Madjer. E non a caso è proprio nella sua epoca che gli
algerini hanno ottenuto le migliori prestazioni della loro storia.
Al nono posto troviamo la Repubblica Democratica del Congo che
nelle sue tante incarnazioni ha vinto 2 coppe ed ha raggiunto le semifinali in
altre 3 occasioni, compresa l’ultima.
Chiudono la top 16 il Marocco, spesso presente, a volte
favorito, mai davvero insidioso nonostante il titolo del 1976, il Senegal, il Mali che dagli anni 2000 è diventata una delle nazionali più
ostiche e presenti, il Sud Africa
che dopo un buon debutto post apartheid si è persa con l’inizio degli anni
2000, la Guinea, il Congo campione nel 1972 ed il Burkina Faso che dopo una
partecipazione come Alto Volta nel 1978 si è imposta in questi ultimi anni come
una delle formazioni più capaci di saper interpretare al meglio la Coppa
d’Africa e tutte le sue difficoltà, come testimonia la finale persa nel 2013.
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