mercoledì 4 febbraio 2015

BILANCIO JUVE - ANALISI, STIME E PROSPETTIVE DI MERCATO - Aggiornamento del 4 febbraio 2015

Chiuso il mercato invernale è il momento di aggiornare le stime sul bilancio 2014/15 della Juventus



Prima di cominciare vi ricordo che questo articolo si basa sugli assunti già più volte spiegati in altri articoli trattanti il medesimo argomento e postati su “Calcio e Altri Elementi” in passato. Per chi volesse approfondire le modalità di calcolo delle stime che vedremo fra poco consiglio di dare un’occhiata a quanto scritto in passato a questo link:

http://mds78.blogspot.it/search/label/Bilancio%20Juventus (articoli in ordine decrescente di data a partire da questo aggiornamento fino ad arrivare al primo della serie, postato il 14 maggio 2014).

In particolare, al di là di alcune correzioni sui metodi di calcolo comunicate volta per volta nei successivi post, gran parte delle spiegazioni sono presenti nel primo articolo in ordine di tempo, che potete trovare direttamente qui:
http://mds78.blogspot.it/2014/05/bilancio-juventus-stime-e-prospettive.html

Le precedenti stime sul bilancio 2014/15, pubblicate il 18 dicembre 2014, e che in questo articolo aggiornerò sono invece consultabili a questo link:
http://mds78.blogspot.it/2014/12/bilancio-juve-analisi-stime-e.html

RIASSUNTO DEL MERCATO DI GENNAIO


Partiamo proprio dal verificare le ipotesi fatte sul mercato di gennaio nello scorso aggiornamento alla luce di quanto è realmente successo. Se vi ricordate, avevo supposto che la Juventus dovesse utilizzare questa finestra di contrattazioni per recuperare quei pochi milioni che ancora le mancavano (secondo le mie stime) per mettere i conti 2014/15 in sicurezza. Al di là dell’accuratezza delle previsioni, che essendo costruite su dati per forza di cose parziali hanno un fisiologico margine di errore, l’obiettivo che mi sono posto fin dall’inizio con queste analisi, più che azzeccare al centesimo ogni voce di bilancio, è mettere in luce gli ordini di grandezza relativi a ricavi e costi, per avere a priori un’idea di come si muoverà sul mercato la società basata su qualcosa di più concreto di un “la qualificazione agli ottavi di Champions farà spendere alla Juve 60 milioni nel solo mercato di gennaio”. In attesa della semestrale di fine febbraio che sarà molto importante per “aggiustare” le stime, i movimenti di quest’ultimo mese sono andati proprio nella direzione che avevo indicato a metà dicembre.



Dai miei calcoli risultavano almeno 4,8 milioni da recuperare e il mercato dovrebbe aver portato in dote 5,5 milioni, ai quali si aggiungono altre voci di bilancio migliorate in positivo come vedremo fra poco. Restando al mercato, mai come a gennaio il condizionale è d’obbligo, visto che come successo l’anno scorso, e come avevo indicato come probabile anche quest’anno, la Juventus ha messo in moto una vera e propria girandola di operazioni minori volte a creare qualche utilissimo milioncino di plusvalenza. Operazioni che però, proprio perché sono considerate minori, vengono comunicate dalla società senza il corredo dei dettagli economici. Solo con il dato aggregato relativo alle plusvalenze realizzate nella seconda fase della campagna trasferimenti, che sarà presente nella semestrale in uscita a fine febbraio, potremo avere conferma della correttezza delle stime sulla somma totale incassata dalla Juve con la compravendita dei giovani, mentre solo con la terza trimestrale di maggio verranno comunicati i costi effettivi giocatore per giocatore. Per ora non possiamo che ragionare sui prezzi da me “supposti” basandomi sui valori dati agli stessi giocatori, o a giocatori paragonabili come valore, lo scorso anno. Inoltre, quando sono coinvolti negli scambi due o più giocatori, solitamente questi trasferimenti si concludono senza un reale esborso di denaro ma con una valutazione identica dei cartellini dei giocatori scambiati. Entro nel dettaglio per spiegare meglio la situazione.

Nel corso del mercato di gennaio, tolti i giocatori tornati da prestiti e subito ripartiti e i giovanissimi acquistati a prezzi verosimilmente bassi senza scambi con la società di appartenenza, le operazioni degne di nota sul mercato “minore” sono state le seguenti:

- Riscatto della seconda metà di Beltrame dalla Sampdoria in cambio di Hromada e Varga. Poiché la metà di Beltrame un anno fa era stata valutata 2 milioni, ho ipotizzato di 2 milioni anche la cifra spesa dalla Juve e conseguentemente di 1 milione a testa il prezzo dei cartellini dei giocatori andati alla Sampdoria (se vi sembra troppo, sappiate che l’anno scorso i giovani sono stati scambiati con quotazioni comprese fra 0,5 e 1,5 milioni di euro).

- Acquisto di Cassata dall’Empoli in cambio di Mestre e Santomauro. Ho scelto di valutare il primo 1 milione e conseguentemente gli altri due 0,5 milioni a testa.

- Acquisto di Massaro dal Vicenza in cambio di Rizzo. Ho valutato entrambi 0,5 milioni.

- Riscatto della seconda metà di Branescu dal Lanciano in cambio di De Silvestro. Poiché l’anno scorso la metà di Branescu era stata valutata 1,6 milioni, ho valutato 1,6 milioni sia la seconda metà del portiere che l’intero cartellino di De Silvestro.

- Acquisto di Brignoli dalla Ternana in cambio della seconda metà di Masi. Per questo scambio fonti giornalistiche parlano di 1,5 milioni come costo di Masi e 1,75 milioni per Brignoli.

Come si vede le cifre sono sempre medio basse, ma l’impatto sul bilancio di queste operazioni alla fine non è irrilevante, tenuto conto che le plusvalenze sui calciatori ceduti si inseriscono tutte sul bilancio 2014/15, mentre i costi dei giovani acquisiti vanno spalmati con ammortamenti spesso lunghi (molti giovani firmano contratti quinquennali) e risultano quindi con peso limitato su questa seconda parte di stagione.

Oltre a queste operazioni, che ho voluto indicare una per una perché spesso ignorate e invece a mio avviso importantissime e bisognose di spiegazioni, la Juventus ha concluso anche l’acquisto della seconda metà di Rugani e movimenti di mercato relativi a giocatori più conosciuti, i cui dettagli probabilmente già conoscete ma che comunque potete trovare nel tabellone del calciomercato qui pubblicato ieri:

Passando all’analisi tecnica del mercato, a dicembre avevo messo in dubbio le voci che in quel periodo volevano la Juventus pronta a puntare tutto su un trequartista, una punta di alto livello e un difensore centrale, supponendo che sarebbe stato difficile trovare qualcuno in questi ruoli che fosse di livello superiore ai giocatori già presenti in rosa. Inoltre, avevo vincolato eventuali spese elevate a plusvalenze che purtroppo non si sono potute realizzare (in particolare, quella relativa alla eventuale cessione di Giovinco a una squadra che ne pagasse anche il cartellino e al possibile riscatto anticipato di Isla da parte del QPR). Con la sola risoluzione della compartecipazione di Gabbiadini, le risoluzioni a zero dei contratti di Giovinco e Motta e il prestito di Mattiello (mandato al Chievo per farlo giocare, non certo per risparmiare qualcosa sul suo basso ingaggio) i margini si sono inevitabilmente ridotti.



Nonostante questo sono state coperte in qualche modo le quattro piccole “falle” che avevo indicato. Come terzino destro non è arrivato nessuno, ma l’utilizzo da titolare di Caceres in quel ruolo in diverse occasioni (approfittando della condizione non ottimale di Lichtsteiner) ha fatto concludere ad Allegri che l’uruguagio è un’ottima alternativa su quella fascia (tanto da dare l’ok senza troppi patemi alla cessione di Mattiello). Inoltre, entrando per un attimo nel dettaglio tecnico, non vi sarà probabilmente sfuggita l’importanza tattica di Caceres nella gestione della partita in questo periodo di passaggio dal vecchio 3-5-2 al nuovo 4-3-1-2. Dopo che nelle ultime 44 partite con il 3-5-2 la Juve aveva subito una sola rimonta (Juve-Fiorentina 1-1, andata degli ottavi di Europa League), il passaggio al 4-3-1-2 ha sensibilmente migliorato il gioco d’attacco ma ha fatto perdere solidità alla difesa che, soprattutto nei secondi tempi con il centrocampo stanco e meno in grado di offrire copertura, non è riuscita a evitare che gli avversari recuperassero una situazione di svantaggio per ben 6 volte in appena 10 partite dal cambio di modulo al pareggio interno con l’Inter. A mio avviso in maniera intelligente, Allegri ha deciso nelle ultime settimane una variazione nella gestione delle partite. Contro il Napoli, il Chievo e in Coppa Italia con il Parma, una volta passato in vantaggio nel corso del secondo tempo ha subito tolto un centrocampista e messo un difensore, sfruttando proprio la duttilità di Caceres per passare al 3-5-2 (rete dell’1-2 a Napoli al 69’, un minuto dopo dentro Lichtsteiner per Pogba; rete dell’1-0 con il Chievo al 60’, due minuti dopo dentro Lichtsteiner per Vidal; rete dell’1-0 con il Parma all’89’, un minuto dopo dentro Caceres per Pepe). Una mossa rischiosa dal punto di vista dell’opinione pubblica, perché la prima volta che non funzionerà verrà sicuramente accusato di eccessivo difensivismo, ma secondo me ottimale per ridurre al minimo i limiti tecnico-tattici della squadra ed esaltarne invece i pregi.

Chiusa la parentesi tecnica passiamo al terzino sinistro dove, vista l’impossibilità di ingaggiare giocatori di livello a prezzi contenuti, si è deciso di optare per il ritorno di De Ceglie. Sicuramente non è il terzino dei sogni, ma numericamente può essere un innesto prezioso per dare fiato a Evra e permettere a Padoin di essere utilizzato nel pacchetto riserve di centrocampo, zona particolarmente sguarnita causa i lungodegenti Romulo, Asamoah e Marrone. Proprio per questo motivo avevo previsto anche che la società potesse cercare un centrocampista low cost visto il cambio di modulo che richiede un uomo in più titolare in campo. Missione compiuta: la Juve ha convinto il Genoa a concludere con cinque mesi d’anticipo il prestito di Sturaro, che è approdato ufficialmente a Torino. Anche lui potrà dare una bella mano per far rifiatare i titolari. Infine, in attacco, l’arrivo di una punta (e i soldi a disposizione per prenderla) erano condizionati all’addio di Giovinco. La “Formica Atomica” ha scelto di andare a Toronto a guadagnare una cifra astronomica (beato lui) ma ha lasciato la società senza una plusvalenza all’attivo per la sua cessione. Perciò non deve stupire che Marotta abbia messo sul tavolo l’ormai classica carta di gennaio della quinta punta a costo zero, punta che questa volta sarà un ritorno: rivestirà infatti per cinque mesi la maglia bianconera Matri, ceduto al Milan un anno e mezzo fa a 11 milioni e ora tornato in prestito gratuito con mezzo stipendio pagato dai rossoneri. Non sarà il numero 9 più forte del mondo, ma economicamente sono soddisfazioni…

Conclusa la rivisitazione del mercato di gennaio, passiamo ai freddi numeri e vediamo come varia la stima del bilancio Juventus 2014/15, la situazione societaria rispetto ai vincoli del Fair Play Finanziario e cosa ci dobbiamo aspettare in questi mesi…


STIMA DEL BILANCIO 2014/15 NELL’IPOTESI MENO FAVOREVOLE

Come ormai consuetudine sottolineo che i numeri presenti nella seguente tabella, oltre a essere frutto di stime basate sui dati passati e sul loro andamento nei vari trimestri e  quindi soggette a errori per tutte le possibili variabili che possono influire su ogni voce di bilancio nei prossimi mesi (errori tanto più ampi quanto è ampio il periodo di tempo fra la stima e la chiusura del bilancio annuale), sono anche state elaborate nell’ipotesi economicamente meno favorevole rispetto ai risultati sportivi, che a oggi è data dalla combinazione di eliminazione dalla Champions League agli ottavi di finale, uscita in semifinale di Coppa Italia e vittoria dello scudetto (più costosa a causa di maggiori premi da elargire ai giocatori). 

Per ogni voce di bilancio verrà data opportuna spiegazione rispetto alle variazioni dall’ultima stima. Inoltre trovate nell’ultima colonna i dati reali del bilancio annuale del 2013/14 per avere un confronto immediato, per chi fosse interessato, fra i dati stimati di quest’anno e quelli veri della stagione passata.


Le stime delle voci di bilancio corrette rispetto all’ultimo aggiornamento sono sette (Ricavi da Gare, Proventi Gestione Calciatori, Altri Ricavi, Personale Tesserato, Oneri Calciatori, Ammortamenti Calciatori e Imposte Correnti) e incidono ovviamente su Totale Ricavi, Totale Costi, Risultato Operativo e valori relativi al soddisfacimento dei vincoli del Fair Play Finanziario.

Ricavi da gare: Variazione positiva (+0,3 milioni), causata dal superamento di due turni di Coppa Italia e dalla stima dell’incasso previsto per il turno di semifinale (+0,7) e da una diminuzione della stima degli incassi per le partite di campionato dovuta a ricavi da botteghino minori di quanto previsto nelle ultime partite casalinghe (-0,4).

Proventi Gestione Calciatori: Variazione positiva (+7,9 milioni), dovuta alle plusvalenze relative ai calciatori Gabbiadini (+1,5) e Masi (+0,8), alla cessioni dei giovani sopra menzionati (+5,4) e a una correzione dovuta ai maggiori introiti previsti per i prestiti onerosi di Buchel e Sorensen (+0,2).

Altri Ricavi: Variazione positiva (+1,5 milioni), causata dall’annuncio dai risarcimenti per i club relativi all’impiego dei giocatori ai mondiali previsti dalla Fifa (+0,9) e a una stima del possibile guadagno derivante dalla scelta della Figc di disputare l’amichevole Italia-Inghilterra allo Juventus Stadium a fine marzo (+0,6).

Personale Tesserato: Variazione negativa (-0,7 milioni), dovuta al saldo relativo ai movimenti di mercato (-0,2) e al rinnovo del contratto di Lichtsteiner (-0,5).

Oneri Calciatori: Variazione negativa (-0,1 milioni), causata dall’acquisto in prestito oneroso del giovane Lirola.

Ammortamenti Calciatori: Variazione negativa (-1 milione), dovuta al saldo relativo ai movimenti di mercato (-2 milioni), parzialmente compensati dalla spalmatura dell’ammortamento del contratto di Lichtsteiner (+1 milione).

Imposte Correnti: Variazione negativa (-0,3 milioni), causata dal miglioramento di bilancio che ha come conseguenza un aumento della pressione fiscale.



Queste variazioni portano i seguenti cambiamenti nelle voci aggregate:

Totale Ricavi: Crescono da 291,3 a 301 milioni. Se i miei calcoli verranno confermati, indipendentemente dai risultati sul campo la Juventus dovrebbe riuscire quindi a superare per il secondo anno consecutivo il muro dei 300 milioni di ricavi. La differenza, attualmente ancora negativa, rispetto allo scorso anno dipende da una minore stima dei Ricavi da Pubblicità a causa dell’extrabonus elargito dalla Fiat nel 2013/14, non necessariamente ripetibile in questa stagione, e soprattutto da minori incassi nei Proventi Gestione Calciatori. Questo dato, una volta corretto con i valori ufficiali che verranno comunicati nelle prossime trimestrali, non potrà subire sensibili miglioramenti fino a fine stagione. L’unico movimento di mercato che a giugno potrà ancora essere iscritto a bilancio 2014/15 è infatti la risoluzione della comproprietà con il Palermo di Lanini, attualmente in prestito alla Virtus Entella. Tutte le altre comproprietà ancora da risolvere e le operazioni del mercato estivo saranno contabilizzate nel bilancio 2015/16. Come vedremo nella parte finale dell’articolo, i ricavi possono invece ancora crescere per altre voci.

Totale Costi: Crescono da 262,2 a 263,1 milioni. Come già segnalato nello scorso aggiornamento la voce più critica fra i costi è quella relativa agli stipendi del Personale Tesserato. Sarà probabilmente il dato più interessante da valutare a fine mese, quando uscirà la semestrale, per capire se sarà necessario fare degli aggiustamenti al valore stimato in positivo o in negativo.

Risultato Operativo prima delle Imposte: dati i maggiori introiti realizzati nell’ultimo mese, la stima del Risultato Operativo ante-Imposte migliora grazie principalmente al mercato di gennaio ma rimane comunque negativa, passando da –41,9 a –34 milioni. 

Risultato del Periodo: migliora ovviamente anche il bilancio finale, la cui stima passa da –47,4 a –39,9 milioni.


FAIR PLAY FINANZIARIO

Rimangono confermate le ipotesi di Solidità aziendale e Assenza di debiti scaduti, mentre la situazione per le altre quattro richieste è al momento la seguente:

Patrimonio Netto Non Negativo: il Patrimonio Netto stimato per la fine della stagione 2014/15 svolta finalmente in positivo, risultando di +2,8 milioni. Fino allo scorso aggiornamento questo era il valore più critico, essendo rimasto sempre negativo fin dall’inizio della stagione. Se questo dato verrà confermato nelle prossime stime e nei dati reali la Juventus non correrà il rischio di incorrere in sanzioni per violazione dei vincoli del Fair Play Finanziario.

Break-Even:
il “pareggio” di bilancio relativo ai costi rilevanti per il Fair Play Finanziario, che per il triennio 2012/15 richiede un passivo massimo di -30 milioni, al momento è di –5,4 milioni. Basandosi le stime sull’ipotesi “scenario peggiore” questo valore non dovrebbe scendere ulteriormente in maniera rilevante e quindi la richiesta dovrebbe essere rispettata.

Indebitamento Finanziario Netto minore dei Ricavi al netto delle plusvalenze:
i ricavi al netto delle plusvalenze sono di 287,9 milioni, ben superiori all’Indebitamento Finanziario Netto che al 30 settembre ha raggiunto il valore di 216,9 milioni. Il parametro dovrebbe quindi essere rispettato senza particolari problemi alla fine della stagione.

Costo del Personale minore del 70% dei Ricavi al netto delle plusvalenze:
nella stima effettuata il costo del personale sarebbe pari al 68,9% dei ricavi al netto delle plusvalenze, in miglioramento rispetto al 69,1% stimato un mese fa e quindi il vincolo è rispettato.


POSSIBILE EVOLUZIONE DELLA STAGIONE

Finito il tempo della semina, per tutte le squadre da qui a fine stagione e l’ora di raccogliere i risultati sul campo. Per quanto riguarda l’oggetto della nostra attenzione, ovvero il bilancio della Juve, le performance sportive potranno incidere ancora in maniera rilevante sul bilancio 2014/15. Va ricordato che ogni milione in più che entrerà nelle casse societarie sarà un milione in più virtualmente disponibile per il mercato della prossima stagione. Entrando nel dettaglio, i bianconeri sono ancora in corsa su tre competizioni, che potranno impattare sul bilancio nel seguente modo:

- Champions League: l’eventuale qualificazione ai quarti di finale frutterebbe circa 8,6 milioni (3,9 di premi Uefa, 2,6 di incasso stimato per la partita in casa dei quarti di finale e 2,1 per il Market Pool). Se poi si vuole sognare, un passaggio in semifinale vale ulteriori 9,1 milioni, una qualificazione in finale 9,9 milioni e la vittoria finale altri 4 milioni. Nella migliore delle ipotesi ci sono quindi ancora circa 31,6 milioni in palio in Europa.

- Coppa Italia: se i primi turni di Coppa Italia portano pochi spiccoli nelle casse delle società (al di là degli introiti garantiti dalle tv), un po’ meglio va in caso di qualificazione in finale. Fra premi e incasso da stadio è possibile stimare un guadagno di 2,3 milioni in caso di accesso in finale e di ulteriori 2,3 milioni in caso di vittoria.

- Campionato: poiché le stime sono costruite partendo dal presupposto che la Juventus vinca lo scudetto, lo scenario che inciderebbe sui dati presentati in precedenza è quello di “non vittoria” del campionato. I tre successi consecutivi dei bianconeri rendono difficile stimare con precisione il risparmio in premi ai giocatori in questo caso, ma io credo che come minimo perdere il campionato porterebbe una diminuzione dei costi di almeno 5 milioni. Milioni che però, ne sono sicuro, la società preferirebbe spendere e i tifosi vorrebbero veder spesi…

Oltre a questi dati e alle variazioni dovute a una possibile correzione delle stime, potranno incidere in qualche modo sui conti anche eventuali discrepanze rispetto agli incassi previsti da stadio ed eventuali rinnovi dei contratti dei calciatori, che impatterebbero sul costo del personale tesserato e sugli ammortamenti annuali in misura tanto meno rilevante quanto più ci si avvicina alla scadenza del 30 giugno.

Per oggi è tutto, vi do appuntamento per un nuovo aggiornamento delle stime sul bilancio della Juventus a sabato 28 febbraio quando, all’indomani della presentazione della semestrale “giugno-dicembre”, sarà possibile un ulteriore perfezionamento delle stime sfruttando i dati reali della prima metà della stagione. Tre giorni dopo, lunedì 2 marzo, presenterò una prima stima sul bilancio 2015/16 per iniziare qualche ragionamento sulle disponibilità economiche della società in vista del mercato estivo 2015.


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