Daniele è stato così gentile da accettare il mio invito ad applicare
quel suo studio alle ultime due annate del campionato di calcio di Serie A e a
condividere risultati e conclusioni con me e con tutti voi lettori del blog. I
risultati che ne sono scaturiti mi sembrano molto interessanti, sia
singolarmente che confrontati con i miei. Buona lettura!
Qual è il valore di un gol? Partiamo da una semplice definizione: il valore di un gol è uguale al cambiamento nel valore atteso dei punti in classifica che quel gol porta alla propria squadra.
Qual è il valore di un gol? Partiamo da una semplice definizione: il valore di un gol è uguale al cambiamento nel valore atteso dei punti in classifica che quel gol porta alla propria squadra.
Il concetto è molto semplice: metti che il risultato di una partita
è 0-0 all’ultimo minuto e la squadra di casa segna un gol decisivo proprio allo
scadere. Bene, quel gol ha trasformato un pareggio certo in una vittoria certa
per la squadra di casa, per cui varrà esattamente 2 punti in classifica. Se invece
il risultato al momento della marcatura fosse stato già 3-0 per la squadra di
casa, il quarto gol all’ultimissimo minuto è letteralmente ininfluente, dato
che non cambia di una virgola il risultato finale della partita: vittoria certa
della squadra di casa prima del gol, e vittoria certa della squadra di casa
dopo il gol.
Ora, armati di questa definizione, non ci resta che stimare le probabilità di vittoria in casa, pareggio, e vittoria in trasferta per ogni partita (ogni combinazione di i e j), ogni minuto di gioco t, e ogni scarto possibile g.
Vediamo quindi qual è il valore di un gol segnato dalla squadra di casa in un’ipotetica partita del campionato 2013-2014. Ho scelto Atalanta e Genoa come squadre rappresentative, rispettivamente, della squadra di casa e in trasferta “media” del campionato (in base al numero di gol segnati in casa e numero di gol subiti in trasferta).
Alcune cose da notare in questo
grafico:
- C’è molta
eterogeneità nel valore di un gol: i gol che cambiano il risultato (in cui
cioè lo scarto nel punteggio dopo il gol è uguale a +1 o a 0) valgono sempre di
più rispetto ai gol che consolidano una situazione di vantaggio (scarto uguale
a +2 o +3) o a quelli che accorciano le distanze (scarto uguale a -1 o -2).
- C’è anche
molta eterogeneità nel valore del gol a seconda del minuto in cui viene
segnato. Se per esempio nel primo tempo il valore di un gol del vantaggio è
più o meno uguale al valore di un gol del pareggio, nel secondo tempo questi
valori divergono in maniera sostanziale con l’avvicinarsi del 90’ minuto.
- Ci sono anche
delle dinamiche interessanti: per esempio, il valore di un gol che porta la squadra
di casa in vantaggio di 2 gol all’inizio aumenta con il passare del tempo
(anche se non è facilissimo vederlo da questo grafico), per poi crollare
nettamente verso la fine della partita.
Per il momento, tutto molto
logico e intuitivo. Estendiamo un po’ l’analisi per vedere delle proprietà
addizionali di questa misura. Ad esempio, valgono di più i gol in casa o in
trasferta? Rimanendo sempre al nostro esempio della partita “media” del
campionato 2013-104, Atalanta-Genoa:
In questo caso vediamo che un gol
che porta in vantaggio il Genoa è leggermente più pesante di un gol che porta
in vantaggio l’Atalanta, mentre il rapporto si inverte per un gol del pareggio,
e addirittura la differenza è più marcata. La spiegazione di questo sta nel
fatto che la squadra in trasferta ha comunque una probabilità più bassa di
segnare. Per cui, un gol che porta il Genoa in vantaggio in trasferta ha un
effetto maggiore sulle sue probabilità di vittoria, pareggio e sconfitta.
Invece, se l’Atalanta si era trovata in svantaggio e riesce a pareggiare nel
corso del primo tempo, questo gol ha un peso maggiore, perché è maggiore la
probabilità che l’Atalanta riesca a completare la rimonta.
Per finire, andiamo a guardare l’effetto
della qualità della squadra sul valore di un gol. Facciamo giocare
all’Atalanta due altre partite ipotetiche, contro Juventus (miglior difesa in
trasferta del campionato) e Livorno (difesa peggiore).
La qualità dell’avversario ha
un’influenza importante sul valore di un gol del vantaggio. Più è forte
l’avversario, maggiore è il valore del gol. Vale qui lo stesso ragionamento
fatto prima per spiegare la differenza tra un gol del vantaggio segnato dalla
squadra di casa e dalla squadra in trasferta. Per quanto riguarda i gol del
pareggio, la differenza tra i valori si assottiglia, e si notano anche delle
dinamiche interessanti: all’inizio della partita, i gol contro squadre molto
forti e molto deboli hanno un valore relativamente basso rispetto a quelli contro
squadre di abilità media, ma con il passare del tempo, il gol del pareggio
contro una squadra di bassa classifica aumenta di valore più rapidamente,
perché aumenta in maniera sostanziale la probabilità di completare la rimonta.
Mentre il motivo per cui il valore del gol dipende dal punteggio al momento della segnatura e dal minuto in cui viene realizzato il gol è abbastanza chiaro, il fatto che il valore dell’avversario influenzi il valore del gol è meno evidente. Per questo motivo, presenterò la graduatoria dei gol sia in base alla formula completa descritta in precedenza, ma anche in base a una formula semplificata in cui la qualità dell’avversario non influenza il valore di un gol.
Ovviamente è possibile analizzare ulteriormente anche altri tipi di gol, e altre combinazioni di qualità delle squadre. Ma il quadro che emerge chiaramente è che non tutti i gol valgono uguale. È quindi interessante vedere come cambierebbe la classifica dei marcatori se si tiene conto del valore dei gol.
Mentre il motivo per cui il valore del gol dipende dal punteggio al momento della segnatura e dal minuto in cui viene realizzato il gol è abbastanza chiaro, il fatto che il valore dell’avversario influenzi il valore del gol è meno evidente. Per questo motivo, presenterò la graduatoria dei gol sia in base alla formula completa descritta in precedenza, ma anche in base a una formula semplificata in cui la qualità dell’avversario non influenza il valore di un gol.
Ovviamente è possibile analizzare ulteriormente anche altri tipi di gol, e altre combinazioni di qualità delle squadre. Ma il quadro che emerge chiaramente è che non tutti i gol valgono uguale. È quindi interessante vedere come cambierebbe la classifica dei marcatori se si tiene conto del valore dei gol.
Dopo questo lungo preambolo,
vediamo quindi la classifica marcatori pesata per i campionato di Serie A
2012-2013 e 2013-2014.
STAGIONE 2013/14
Le tabelle mostrano il valore del gol in base alla formula descritta in precedenza (colonna 2), e in base a una versione semplificata della formula in cui il valore di un gol è indipendente dalla qualità dell’avversario (colonna 3). È facile constatare che i valori delle due colonne sono pressoché identici, il che evidenzia come la correzione per la qualità dell’avversario (che forse avrebbe potuto sollevare qualche dubbio) alla fine non influenza più di tanto la graduatoria. La quarta colonna mostra il valore approssimato del gol in base alla formula postata in precedenza da Marco De Santis su questo blog (http://mds78.blogspot.it/2014/05/classifica-marcatori-ponderata-serie.html ). La colonna 5 mostra il computo semplice dei gol, mentre la colonna 6 mostra il valore medio dei gol segnati da ogni attaccante.
Le tabelle mostrano il valore del gol in base alla formula descritta in precedenza (colonna 2), e in base a una versione semplificata della formula in cui il valore di un gol è indipendente dalla qualità dell’avversario (colonna 3). È facile constatare che i valori delle due colonne sono pressoché identici, il che evidenzia come la correzione per la qualità dell’avversario (che forse avrebbe potuto sollevare qualche dubbio) alla fine non influenza più di tanto la graduatoria. La quarta colonna mostra il valore approssimato del gol in base alla formula postata in precedenza da Marco De Santis su questo blog (http://mds78.blogspot.it/2014/05/classifica-marcatori-ponderata-serie.html ). La colonna 5 mostra il computo semplice dei gol, mentre la colonna 6 mostra il valore medio dei gol segnati da ogni attaccante.
Se è vero che nel complesso le
due graduatorie si assomigliano molto, ci sono tuttavia delle differenze
notevoli per alcuni giocatori. Per esempio, nella stagione 2012-2013 Cavani
vince il titolo di capocannoniere con largo scarto su Di Natale; questo
scarto però si assottiglia in base alla formula De Santis (che tiene conto solo
del punteggio al momento della segnatura, ma non del minuto in cui viene
segnato il gol), e Di Natale riesce addirittura nel sorpasso in base alla
formula completa. I gol di Di Natale hanno avuto un valore medio di 0,83 punti
in classifica per l’Udinese, rispetto ai soli 0,64 punti in classifica dei gol di
Cavani, e ciò ha permesso all’attaccante dell’Udinese di catturare il titolo di
“capocannoniere ponderato”. Da notare come il valore relativamente basso dei
gol di Cavani non dipende solo dal fatto che, giocando in una squadra di alta
classifica, è più probabile che i suoi gol arrivino a risultato già acquisito e
perciò valgano di meno. Basta guardare il suo compagno di squadra Hamsik
nella stessa stagione, che è riuscito addirittura a mantenere una media di più
di un punto in classifica per gol. Nelle tabelle qui sotto la lista completa di
tutti gol di Cavani e Hamsik nella stagione 2012-2013.
Ci sono anche altri giocatori che vedono le loro
quotazioni calare nettamente in base alla classifica dei gol pesata. Prendiamo
ad esempio El Shaarawy nella stagione 2012-2013: 16 gol totali, buoni per un
terzo posto nella classifica marcatori non pesata, che diventano però 11.75 e
un quarto posto nella graduatoria De Santis, ma meno di 9 punti in base alla
classifica ponderata, e un crollo in graduatoria fino al nono posto. Cosa
spiega questo calo del milanista? La spiegazione sembra stare nel fatto che ben
6 dei 16 gol di El Shaarawy sono arrivati nei minuti finali a risultato già acquisito, e 4 dei rimanenti 10 sono stati gol del pareggio, che, come si è visto, valgono in genere un po’ meno di
gol del vantaggio.
Altrettanto eclatanti sono i casi di Toni e Tevez nella stagione 2013-2014. Il secondo e il terzo classificato nella classifica semplice scendono, rispettivamente, al nono e al dodicessimo posto. Nel caso di Toni, sembra che le ragioni del calo siano da ricercarsi nell’alta percentuale di gol segnati in casa (14 su 20), e di gol segnati nei primi minuti della partita (7 dei suoi 9 gol cambia-risultato sono arrivati nel primo tempo).
Anche per Tevez la storia è simile: 8 dei suoi gol cambia-risultato sono arrivati nel primo tempo, e il suo punteggio è ulteriormente abbassato da alcuni gol venuti nei minuti finali che sigillavano una goleada della Juve.
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