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SERIE A
Due turni di campionato giocati rispetto all’ultimo
aggiornamento della Media Punti Allenatori CEAE e qualche sensibile cambiamento
nella classifica. In alto più che in basso. E al centro tanta mediocrità.
Sinisa Mihajlovic
comanda il Milan alla vittoria nel derby sull’Inter. Vincendo lo scontro
diretto contro Roberto Mancini, il
serbo scavalca il tecnico jesino in classifica e si issa al terzo posto con
l’ottima media di 1.929. Quasi due punti di media a partita, favoriti sì da
qualche partita facile di troppo in Coppa Italia, ma comunque ottenuti in
partite ufficiali. Tutto questo realizzato da un tecnico che solamente tre
settimane fa sembrava già esonerato in favore di Marcello Lippi. Sia Mihajlovic che Mancini hanno poi vinto il turno
infrasettimanale di campionato.
In testa invece nulla cambia con Maurizio Sarri che fa sei punti e mantiene la leadership della MPA
CEAE su Massimiliano Allegri, anche
lui capace di fare sei punti in due partite. E l’impressione è che fino allo
scontro diretto di sabato tredici nulla cambierà al vertice. Poi entreranno in
scena anche le coppe europee a fare da variabile e tutto, ma veramente tutto,
potrà succedere.
Completato il podio e già parlato del Mancio andiamo ora a
vedere le altre posizioni della classifica. Paulo Sousa si conferma quinto approfittando della sconfitta di
mercoledì di Roberto Donadoni che
mantiene il sesto posto.
Dietro di loro entra direttamente in top 10 Luciano Spalletti, con due vittorie, un
pareggio ed una sconfitta. Niente male. Prima ancora che un gioco o una
condizione fisica ottimale, il cambio di allenatore sembrerebbe aver portato
entusiasmo e nuovi stimoli in casa giallorossa. Staremo a vedere il proseguo
del campionato. Spalletti precede proprio quel Rudi Garcia che gli ha lasciato il posto sulla panchina romanista.
Nono scivola Stefano
Pioli con la sua Lazio priva di spessore in attacco. Un solo punto nelle
due partite disputate rispetto all’ultimo aggiornamento. Stessa situazione
anche per Eusebio Di Francesco il
cui Sassuolo non vince da cinque partite.
L’entrata in scena di Spalletti ed una vittoria che manca da
quattro partite sono i fattori che fanno scivolare il buon Marco Giampaolo in undicesima posizione e fuori dai primi dieci.
Nonostante la marcia lenta il tecnico empolese continua a precedere Giampiero Ventura, Stefano Colantuono ed Edy
Reja. Incostante il primo. Rassegnato a portare a termine il campionato per
poi essere rimpiazzato il secondo, in piena caduta libera il terzo che non
vince una partita dal 6 dicembre, occasione in cui sconfisse il tutt’altro che
irresistibile Palermo di Davide
Ballardini.
Più in generale indietro si fanno così pochi punti e le
medie si abbassano al punto che Walter
Zenga, fermo ormai da un paio di mesi, è riuscito a risalire in
quindicesima posizione.
Niente cambia invece in fondo con Delio Rossi sempre ultimo, preceduto da Andrea Mandorlini e Vincenzo
Montella. Vincendo mercoledì Roberto
Stellone può tornare a respirare ma il quartultimo posto è ancora suo.
Un applauso infine a Gigi
Delneri che alla fine ce l’ha fatta a vincere una partita di campionato.
Vittima sacrificale la già citata Atalanta di Edy Reja.
Ed ora spazio alla serie B e alla Lega Pro.
SERIE B
Christian Panucci
riprende il suo posto in panchina ed il Livorno torna subito alla vittoria
contro il Brescia. Niente male.
LEGAPRO
In Lega Pro Aimo Diana riconquista la prima piazza davanti a Leonardo Semplici. Angelo Gregucci semifinalista di Coppa Italia con l’Alessandria perde
in campionato e si ritrova quarto.
E nel resto dell’Europa che conta?
PREMIER LEAGUE
In Inghilterra turno di FA Cup prima e di Premier League
poi. Manuel Pellegrini si conferma
primo ma Claudio Ranieri non ha la
minima intenzione di accontentarsi del secondo posto. In campionato come in MPA
CEAE a quanto sembra. Terzo spunta Mauricio
Pochettino, tecnico del Tottenham che giunto alla quinta vittoria
consecutiva in partite ufficiali si ritrova terzo in campionato e quindi in
piena lotta per la vittoria della Premier League. Guus Hiddink è quinto davanti ad Arsene Wenger scivolato al sesto posto davanti a Jurgen Klopp. Ancora fuori classifica Francesco Guidolin, comunque imbattuto
in due partite.
LIGA
Nella Liga Zinedine
Zidane si issa al primo posto, precedendo Luis Enrique e Diego Simeone,
il cui Atletico Madrid sembra un attimo in affanno. Quarto resta Rafa Benitez che presto potrebbe
riapprodare al Valencia per sostituire i fratelli Neville. In nove partite di campionato sei pareggi e tre sconfitte
per Gary, allenatore ufficialmente
titolare della panchina e zona retrocessione sempre più vicina. Le uniche
soddisfazioni sin qui erano venute dalla Copa del Rey ma mercoledì il Valencia
ha perso 7-0 col Barcellona e come è facile capire difficilmente al ritorno il
risultato potrà essere ribaltato. E se in questo week end i Neville dovessero
perdere o pareggiare anche contro il Betis Siviglia che da quando ha in
panchina Juan Merino non ha mai
visto i tre punti, allora Benitez potrebbe davvero sedersi sulla panchina del
Valencia come tante voci provenienti dalla Spagna dicono. Chi invece sembra
essersi ripreso da un inizio di stagione quanto mai lento ed impacciato è
invece Unai Emery. Il suo Siviglia
non perde da nove partite ufficiali e di queste ne ha vinte otto, di cui le ultime
tre.
BUNDESLIGA
LIGUE 1
Procede senza una sorpresa che sia una la Bundesliga mentre
in Ligue 1 spunta nella top 10 Bruno
Genesio dopo otto partite ufficiali sulla panchina del Lione.
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Buongiorno Marco
RispondiEliminaRelativamente alla questione allenatori, volevo farti qualche domanda se possibile (dato che nell'estate 2016 cambieranno parecchie panchine):
- Dopo un pessimo inizio, la Juve di Allegri si é ripresa e sta effettuando una rincorsa straordinaria al primo posto. Allegri stesso sembra essere cercato con insistenza dal Chelsea e ieri il suo 'mentore' Galeone ha affermato che a suo giudizio Allegri accetterá l'offerta.
Pensi che l'andamento di questo mese (la Juve si gioca di fatto la stagione) possa influenzare la sua scelta? Io credo che Allegri si sia risentito non poco quando la dirigenza non lo ha difeso nel periodo ottobre-novembre e possa anche accettare.
D'altra parte al Chelsea, stipendio a parte, troverebbe:
- una squadra da rifondare (difesa in primis) che non partirebbe favorita per la Premier 2016-17
- la sicurezza di non giocare la Champions League l'anno prossimo
- piú liberta di decidere sul mercato, ma credo che i mancati introit Champions costringano a delle corpose plusvalenze
- un proprietario molto esigente e poco paziente
Io credo che potrebbe restare, pretendendo però precise garanzie sul mercato (dopo Conte, sarebbe il secondo ad andarsene per divergenze su questo tema); che ne pensi?
PS, se partisse chi vedresti bene come sostituto? io vorrei uno tra Sousa, Unai Emery e Sampaoli ed il primo dei tre mi sembrerebbe il candidato ideale della dirigenza
Ho espresso male il concetto (sembra una contraddizione nel modo scritto)
EliminaVolevo dire che:
- Se gli vengono date precise garanzie sul mercato, potrebbe restare alla juve (e in estate 2017 accasarsi su una panchina migliore del Chelsea attuale)
- Se non gli vengono date, potrebbe andarsene
Ciao. Magari mi sbaglio ma non credo molto alla storia Allegri-Chelsea... credo che le dichiarazioni di Allegri e di Marotta a proposito siano il gioco delle parti in funzione del rinnovo (che ci sarà probabilmente a luglio come è stato quest'anno) e quindi nessuno può dare certezza che resti perché c'è un rinnovo di stipendio da discutere e se uno si sbilancia troppo ci rimette...
EliminaCome hai detto tu ci sono tanti fattori non troppi positivi nell'andare al Chelsea e aggiungerei che Mourinho è due anni che si lamenta che per colpa del FPF non comprano nessuno e verosimilmente l'anno prossimo saranno messi anche peggio da quel punto di vista. Non sono così sicuro che avranno più libertà della Juve di decidere sul mercato, non escludo che il loro mercato passi dalla necessità di vendere Hazard o un paio di giocatori comunque di livello.
Non credo che Allegri sia uno da chiedere troppe garanzie sul mercato, ha resistito tre anni e mezzo in un Milan che sbaraccava... penso che al massimo voglia solo vedere riconosciuto il suo lavoro in sede di rinnovo contrattuale.
Se va via Allegri secondo me l'opzione numero uno per la società sia Conte. Pare che lui e Marotta siano tornati in ottimi rapporti e il principale motivo del suo addio erano proprio i problemi fra loro... dovessi scegliere fra i tre che dici escluderei Sousa che temo abbia totalmente sbagliato la preparazione, sugli altri due non ho abbastanza elementi per valutare se sono da Juve.