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Appuntamento fuori stagione per il ranking allenatori di
Antonio Bomba per spiegare le novità della prossima stagione e applicare il
nuovo metodo di calcolo retroattivamente alle classifiche dei campionati
2014/15.
Amici di “Calcio e altri elementi” benvenuti all’articolo
introduttivo della classifica che dall’anno prossimo andrà a sostituire il
Rendimento Allenatori.
Stiamo parlando della Media Punti Allenatori CEAE,
per gli amici nota con l’agile acronimo di MPA CEAE.
Come funziona la MPA CEAE? Semplicissimo. I punti ottenuti
da ogni singolo allenatore in ogni serie che verrà analizzata saranno divisi
per il numero di partite ufficiali effettivamente disputate da un allenatore,
al fine di evidenziare i migliori ed i peggiori allenatori in base all’unico
criterio che davvero conta: i punti totalizzati rispetto alle chance avute di
ottenerli.
Fin qui è facile no? Se un mister ha una vittoria un
pareggio ed una sconfitta, avrà totalizzato quattro punti in tre partite, e
quindi la sua media sarà di 1.333 punti.
Ora una rapida spiegazione di alcuni casi specifici. In
molte partite di calcio non conta tanto il risultato quanto il fine ultimo,
cioè passare il turno ed avanzare. E dunque sarebbe abbastanza riduttivo e poco
attendibile considerare ad esempio una partita terminata ai rigori come un
pareggio per entrambi. Lo scopo è passare il turno, un allenatore ride al
termine dei penalty, un altro piange o quantomeno va a casa amareggiato.
Due casi specifici sono le ultime due finali mondiali
giocate dall’Italia. Entrambe sono terminate col risultato di pareggio ma come
mai Arrigo Sacchi era triste e stressato mentre Marcello Lippi felice e
contento come mai nella sua vita è stato e sarà mai?
Ecco il motivo per il quale nelle partite in gara unica
conteremo una vittoria all’allenatore che passa il turno o vince la finale, in
qualunque modo questo avvenga, mentre attribuiremo una sconfitta chi non
prosegue o perde la finale.
E nei turni di andata e ritorno? Seguendo lo stesso filo
logico indicato prima in base al quale il fine ultimo è passare, nelle gare di
andata che si concludano in pareggio con gol, la vittoria verrà assegnata
all’allenatore la cui squadra giocava fuori casa mentre la sconfitta al collega
di casa. Nella partita di ritorno invece indipendentemente da quale sarà il
risultato finale la vittoria verrà assegnata alla squadra che passa il turno o
vince la coppa e la sconfitta a chi si ferma o perde la finale. In tutti gli
altri casi si procederà seguendo il normale criterio di vittoria-pareggio-sconfitta.
Per ultimo una rapida spiegazione sul come mai si sia deciso
di passare alla media punti accantonando il Rendimento Allenatori.
Anzitutto perché è un qualcosa di più reale e riscontrabile.
Inoltre dato che nell’ultimo anno si è tanto parlato del duello tra gli
allenatori interisti Walter Mazzarri e Roberto Mancini basato tutto sulle
rispettive medie punti, pensiamo che il pubblico dei nostri lettori sia ormai
pronto a questi concetti e a questi nostri ragionamenti.
Analizzeremo così nel dettaglio le medie punti di tutti i
campionati da noi seguiti nel Rendimento Allenatori 2014-2015 mettendo in
mostra come sarebbero state le classifiche avessimo utilizzato il metodo MPA
CEAE.
Abbiamo contato tutti gli allenatori che nei rispettivi
campionati han allenato per almeno 4 partite, riportando tutti gli altri a
fondo classifica. Non è detto che in futuro il quorum minimo di match allenati
possa essere alzato.
Ma ora basta con le parole e spazio alle tabelle MPA, ai
loro numeri e alla loro analisi partendo dalla Serie A.
SERIE A
Primo come ampiamente prevedibile Massimiliano Allegri con la media di 2.228 che imparerete col tempo
a scoprire essere molto alta.
Lo segue Stefano
Pioli che invece con il Rendimento Allenatori mancava addirittura il podio.
Per l’allenatore della Lazio un ottimo 1.867.
Terzo a sorpresa Gianluca
Festa che ritrovatosi a dover traghettare il Cagliari nelle ultime sette
giornate di campionato si è ritrovato a
far meglio dei suoi predecessori Gianfranco
Zola e Zdenek Zeman. Ma non di
poco, di tanto. Basti pensare che i due han concluso con una media punti di
0.727 e 0.826 che valgono la ventiduesima e la ventunesima posizione finale
rispettivamente.
Quarto Vincenzo
Montella che come in campionato supera in extremis Rafa Benitez. Per loro medie di 1.804 e 1.797.
Sesto colui che ci ha dato l’idea per questa classifica. Walter Mazzarri che tra campionato e
coppe è stato esonerato con una media punti di 1.765 che il suo successore Roberto Mancini non ha saputo superare
e tantomeno eguagliare. Mancini che tuttavia dopo un inizio e soprattutto una
parte centrale di stagione davvero tanto complessa e travagliata ha concluso la
stessa con molte più vittorie. Ciò lo hanno portato al nono posto con 1.529.
Tra Mazzarri e Mancini troviamo una sorpresa ed una
delusione, vale a dire Gian Piero
Gasperini e Rudi Garcia che a
ben altre medie punti era atteso nonostante il secondo posto finale della sua
Roma.
Chiude la top 10 il neo tecnico del Milan Sinisa Mihajlovic che con la sua Sampdoria
è riuscito a conquistare l’Europa League grazie alla rinuncia-esclusione del
Genoa e ad un’ottima prima parte di campionato.
Seguono via via tutti gli altri anche se van sottolineati
due allenatori esonerati. Vediamo se a ragione o a torto. Pippo Inzaghi conclude dodicesimo a 1.375. Davvero troppo poco
nonostante le colpe della pessima stagione del Milan non possano essere tutte
sue. Andrea Stramaccioni invece fa
anche peggio e chiude diciottesimo a 1.146.
L’antipodio tanto caro nel vecchio Rendimento Allenatori è
qui occupato da Eugenio Corini con
appena 0.5 di media. Davanti a lui il duo del cesena Mimmo Di Carlo e Pierpaolo
Bisoli con 0.667 e 0.688 rispettivamente.
SERIE B
In B abbiamo proceduto a stilare la classifica fingendo che
nulla sia successo sotto l’aspetto del calcio scommesse. Anche perché alla fine
ancora nessuna sentenza sportiva, civile o penale è stata ancora emessa.
Curioso notare che a trionfare sian stati due mister che han
allenato soltanto il finale di campionato ed i successivi playoff. Poche
partite ma comunque importanti quindi per Delio
Rossi ed il sorprendente Massimo
Oddo, entrambi con una media superiore al 1.999.
LEGA PRO
LEGA PRO
Stesso ragionamento fatto per la serie B può esser fatto in
Lega Pro, dove anche qui vince l’ultimo arrivato, salvando la Reggina dalla
Serie D. Vale a dire Giacomo Tedesco.
Peccato che le vicende economico finanziare della società calabrese abbian
comunque fatto sparire dal calcio professionistico gli amaranto.
E all’estero?
PREMIER LEAGUE
In Premier League Josè
Mourinho trionfa sul suo acerrimo nemico Arsene Wenger. Per entrambi una media stratosferica di 2.315 per il
primo e di 2.055 per il secondo.
LIGA
Nella Liga spagnola meritato trionfo per Luis Enrique che fa triplete col
Barcellona e porta a casa una media di 2.617.
Lo segue il traghettatore del Granada Josè Ramon Sandoval. Terzo Carlo
Ancelotti, e poi ancora quarto Unai
Emery del Siviglia vincitore dell’Europa League e infine Nuno Espirito Santo e Diego Simeone. Tutti questi hanno media
punti superiore al 2.0. davvero impressionanti quindi i ritmi delle squadre
spagnole e dei loro rispettivi generali.
BUNDESLIGA
Nella Bundesliga assistiamo ad un rovesciamento di valori
rispetto al rendimento allenatori. Pep
Guardiola torna infatti primo davanti a Dieter Hecking del Wolfsburg. Appena sotto il 2.0 che come avrete
capito è la linea che divide gli allenatori dalla stagione perfetta o quasi
dagli altri troviamo lo svizzero Lucien
Favre del Borussia Monchengladbach.
LIGUE 1
E infine la Ligue1 dove è scontato il successo di Laurent Blanc autore di un triplete
interno ma bene è andato anche Hubert
Fournier del Lione che ha chiuso la stagione con la media di 1.911.
Come introduzione è tutto.
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