Torna l’appuntamento estivo del lunedi con le classifiche all-time per
nazionali e le Super Coppe All-Time per nazionali curato da Rado Il Figo.
Questa settimana la prima delle due parti dedicate all’Europa. Oggi Rado ci
presenterà la costruzione delle sette classifiche che vanno a determinare il
Classificone Europeo.
Puntate precedenti (cliccare sul link per visualizzare la pagina):
STORIA E
FORMULE
La prima edizione del torneo continentale targato UEFA, denominato prima Coppa
Europa e poi Campionato Europeo, abbreviato in Euro, data 1960. Da allora
si sono svolte 14 edizioni con regolare cadenza quadriennale, fino all’ultima
del 2012. Nelle varie fasi finali si sono succedute 28 nazionali per 132
presenze complessive “piene”, poiché si riuscì a colmare l’unico ritiro,
fra l’altro forzato: è il celeberrimo caso della Danimarca subentrata nel
1992 alla Iugoslavia, appiedata dalle sanzioni ONU, dove per la prima (e
finora isolata) volta una nazionale trionfa in un torneo da cui era stata già
eliminata.
Lo specchietto sottostante riassume le 4 formule finora adottate.
Legenda. E:
edizione della fase finale (contraddistinta dall’anno di disputa); N: numero di
edizioni giocate con la formula interessata; P: numero di partecipanti.
Nelle prime cinque edizioni va di scena quella che
oggi si chiama “final four”: una delle quattro semifinaliste si addossa
l’onere di ospitare gli ultimi due turni, per una fase finale ridotta a 4
misere gare, compresa la pleonastica finale per il 3° posto, sopravvissuta alla
prima riforma del 1980, dove si raddoppiano le partecipanti (pur a fronte
di un eguale numero d’iscritte) e s’introducono i gironi e la sede unica scelta
preventivamente con esonero dell’organizzatore della eliminatorie, salvo
scomparire già nel 1984, “sostituita” dalle semifinali incrociate. Ulteriore
ritocco nel 1996: il crollo dei regimi comunisti porta a un’esplosione di
nuove federazioni UEFA, per cui gli Europei passano a 16 squadre, con raddoppio
dei gruppi iniziali e inaugurazione dei quarti di finale. Infine, la prossima
edizione sarà a 24 squadre, con 6 gironi iniziali e gli ottavi, a causa
dell’ennesima cervellotica trovata di Platini, il quale ha allargato il
numero di partecipanti per poter… permettere a più squadre di arrivare alla
fase finale!
ADATTAMENTI
I consueti adattamenti utili a “uniformare”
dove necessario le diverse formule per il loro inserimento nelle classifiche,
sono riportati nella tabella sottostante. Il meccanismo è sempre quello
ufficiosamente applicato dalla FIFA: presa a modello la formula con il maggior numero di
turni e di piazzamenti, si fissa il primo turno di ognuna come tale,
proseguendo poi dall’alto (dal primo posto) a scendere fino al secondo turno.
Legenda. E:
edizione della fase finale (contraddistinta dall’anno di disputa). G: fase a
gruppi; Q: quarti di finale; S: semifinali; n: n-esimo
posto assegnato tramite apposita finale.
Rispetto a tutti gli altri tornei, qui ci si ferma
all’assegnazione dei soli primi due posti, non estendola al terzo e al quarto. Il
motivo è semplice: sono più le edizioni in cui non si è giocata la
“finalina” di quelle in cui si è disputata (8 a 6), per cui valendo il
criterio della “maggioranza”, le due semifinaliste perdenti (ovvero le due
seconde classificate nei gironi del 1980) sono sempre lette quali eliminate in
detto turno, a prescindere dall’esito dell’eventuale confronto diretto. Ciò ha
comunque effetti limitati a sole tre classifiche, l’olimpica, l’UEFA e la
Bomba; infatti:
a) nell’olimpica chi ha vinto la finale per
il 3° posto finisce appaiato a chi l’ha persa: si tratta della medesima
soluzione che ufficialmente si usa proprio per le Olimpiadi, dove, per analoghi
motivi, non sono generalmente considerati gli esiti dei vari “tornei di
consolazione” che attribuivano i piazzamenti dal 5° all’8°;
b) nell’UEFA e nella Bomba, che considerano
tutte le gare effettivamente giocate, compresi eventuali spareggi e
ripetizioni, viene così a mancare una partita per le due semifinaliste perdenti
dal 1984 in avanti;
c) uno dei correttivi della classifica a punti
“pura” è, per l’appunto, lo stralcio della finalina;
d) nella CAN i punti per il 3° e il 4° posto
sono gli stessi;
e) le classifiche “Coppa del Mondo” e Rif,
in concreto, “funzionano” qualunque sia il mezzo usato per assegnare il 3° e il
4° posto (e tutti gli altri piazzamenti).
Per gli adattamenti geo-politici, non mi discosto
molto dalle convenzioni universalmente accettate di sommare i risultati:
a) della Cecoslovacchia alla Repubblica Ceca;
b) della Germania Federale alla Germania;
c) della Iugoslavia e della Serbia e Montenegro
alla Serbia;
d) dell’URSS alla Russia.
CLASSIFICA PER PUNTI (1)
La “classifica classica” ordina le nazionali
per i punti conquistati, assegnandone sempre 3 per vittoria (anche se fino al
1992 ne valeva 2). In caso di pari punti, prevale chi ha giocato meno gare e,
occorrendo, chi ha la miglior differenza reti ovvero ha segnato il maggior
numero di reti. Come correttivo, sono escluse le partite di spareggio e
le ripetizioni di quelle a eliminazione diretta, nonché le finali per il 3°
posto (essendo gare giocate fra due squadre eliminate in semifinale); inoltre
i risultati sono sempre quelli conseguiti al 90’, anche in caso di disputa
di tempi supplementari e/o rigori.
Legenda. D:
partite giocate; V: partite vinte; N: partite pareggiate; P: partite perse; F:
reti segnate; S: reti subite; PU: punti; DR: differenza reti; QR: quoziente
reti.
CLASSIFICA OLIMPICA (2)
La classifica replica il medagliere olimpico
come tradizionalmente compilato: prevale, così, la nazionale che vanta il
maggior numero di primi posti; in caso di parità si prosegue guardando i
secondi posti, passando poi alle eliminazioni in semifinale e ai quarti e
concludendo con quelle ai gruppi.
Legenda. n: n-esimi
posti conquistati; S:eliminazioni in semifinale; Q: eliminazioni ai quarti di
finale; G: eliminazioni nella fase a gruppi; R: ritiri o squalifiche cui non si
è proceduto a sostituzioni; T: presenze totali nella fase finali, al netto di
R.
Alcuni dati:
a) 9 le nazionali ad aver vinto almeno
un’edizione del torneo ma sei di esse (i 2/3) si sono fermate all’impresa
solitaria, per 3 giunta poi nell’unica finale disputata;
b) la Germania ha fuor di dubbio il miglior
ruolino di tutte, impreziosito pure dal primato di presenze (11, davanti
alla Russia con 10); tuttavia, dove conta, le distanze sono risicatissime.
Infatti, in termini di successi i tedeschi sono sì in testa ma alla pari
con gli spagnoli a quota 3 e a una sola distanza dalla Francia;
c) delle 5 squadre con una presenza alla fase
finale, curioso il destino comune di Austria e Ucraina, avendola
entrambe legata all’edizione coorganizzata nei campi amici (con la Svizzera la
prima, e con la Polonia la seconda).
CLASSIFICA COPPA DEL MONDO (3)
Versione “dimezzata” dell’analoga usata nella Coppa FIFA: qui i punti assegnati al vincitore di
ogni edizione sono 16, e non 32, essendo la classifica tarata sempre sul
massimo numero di partecipanti registrato in assoluto. Si prosegue pertanto coi
15 punti dati al secondo classificato, e via a scalare di un punto fino ai 9
attribuiti al peggior eliminato nei quarti, concludendo coi 5 per chi fa parte
della migliore metà degli eliminati ai gironi e coi 4 per le restanti squadre.
In caso di parità, prevale chi ha conquistato più volte 16 punti, poi 15 e via
a scalare fino ai 4.
Legenda. P:
punti; le edizioni sono identificate dall’anno della fase finale.
Alcune precisazioni:
a) per la prima eccezione al meccanismo di
adattamento, i punti minimi assegnati nelle edizioni con 4 partecipanti
sono 13, e non 4;
b) per le edizioni con 8 partecipanti, dopo
i 13 punti assegnati alla quarta classificata, si passa direttamente ai 5 della
migliore metà degli eliminati ai gironi, come vuole la regola comune, qui
adattata ai diversi numeri degli Europei.
CLASSIFICA CAN (4)
La classifica della Coppa d’Africa, interpretabile quale l’olimpica valorizzata. Non essendosi disputate
edizioni degli Europei dopo il 3 dicembre 2014, si applica la vecchia
versione di attribuzione dei punti.
Legenda. P:
punti; n: n-esimo posto (7 punti per il 1°, 5 per il secondo); S:
eliminazioni in semifinale (3 punti); Q: eliminazioni ai quarti di finale (2
punti); G: eliminazioni nella fase a gruppi (1 punto); R: ritiri o squalifiche
cui non si è proceduto a sostituzioni.
CLASSIFICA
UEFA (5)
È la classifica “di casa”, l’attuale UEFA per nazionali, calcolata sulle sole gare delle fasi
finali. Prima di procedere, ecco il consueto specchietto dei punti di bonus assegnati
per ogni partita giocata nei vari turni delle formule finora adottate.
Legenda. E:
edizione, identificata dall’anno della fase finale; G: bonus per la fase a
gruppi; Q: bonus per i quarti di finale; S: bonus per le semifinali; F3: bonus
per la finale per il 3° posto; F1: bonus per la finale per il 1° posto; M:
totale massimo di bonus per l’edizione (al netto di ripetizioni e spareggi).
Ricordo come il principio base attribuisca il
medesimo totale massimo di bonus (111.000 punti) a prescindere
dall’articolazione della formula, concentrando quelli dei turni eventualmente
mancanti nella fase a gironi, in tal modo favorendo le formule più brevi e/o
con poche partecipanti. Detto questo, sono necessarie ulteriori precisazioni:
a) per la prima eccezione al meccanismo di
adattamento, la prima formula coinvolge esclusivamente semifinali e finali;
pertanto il massimo dei bonus è parametrato ai soli due ultimi turni, per un
totale di 66.000 di punti e non 111.000 come in tutti gli altri casi;
b) nella seconda formula, il bonus per la finale
per il 3° posto non sono i canonici 18.000 punti bensì i 24.375 previsti
per una partita dei precedenti gironi, approssimazione ai 125 più vicini
dei 73.000 totali da suddividere in 3 gare, a evitare che il bonus medio di chi
l’ha giocata fosse inferiore a quello delle eliminate nei gironi.
Prima di presentare la tabella con la classifica
UEFA, rammento essere l’unica basata su una media e non su una somma; in altre
parole, le nazionali sono valutate sulla somma dei punti medi per gara divisa
per il numero di fasi finali disputate, un’autentica… “media delle medie
punti”.
Legenda. M:
T/N; T: somma delle medie punti per gara; N: edizioni disputate (identificate
dall’anno della fase finale).
BOMBA (6)
La classifica ideata da Antonio Bomba, cui
ho apportato il correttivo di parametrare i bonus del superamento del turno,
ovvero della vittoria finale, per la percentuale di qualificazione effettiva, tarati
agli 8 previsti quando è pari al 50%. Ecco il consueto specchietto
riassuntivo dei bonus assegnati in ogni formula.
Legenda. E:
edizione, identificata dall’anno della fase finale; G: bonus per l’eliminazione
nella fase a gruppi; Q: bonus per l’eliminazione nei quarti di finale; n: bonus per l’n-esimo
classificato.
Prima di presentare la classifica Bomba, ricordo
che il secondo correttivo da me apportato è di stralciare pure qui
spareggi e ripetizioni di gare a eliminazione diretta.
Legenda. P:
punti; D: partite giocate; V: partite vinte; N: partite pareggiate; P: partite
perse; F: reti segnate; S: reti subite; DR: differenza reti; E+: partite vinte
ai tempi supplementari; E-: partite vinte ai tempi supplementari; R+: partite
vinte ai tiri di rigore; R-: partite perse ai tiri di rigore; B: bonus totali.
CLASSIFICA RIF (7)
Buon’ultima, la classifica stilata col mio
personale metodo; come per le precedenti due, inserisco preliminarmente lo
specchietto riportante il valore assegnato a ogni turno parametrato alla
percentuale di passaggio del turno, tarato al 100 attribuito quando è pari al
50%.
Legenda. E:
edizione, identificata dall’anno della fase finale; G: valore della fase a
gruppi; Q: valore dei quarti di finale; 4: valore della finale per il 3° posto
persa; 3: valore della finale per il 3° posto vinta; 3 e 4 dove unite: valore
della semifinale persa; 2: valore della finale per il 1° posto persa; 1: valore
per il vincitore dell’edizione; T: valore totale attribuito all’edizione.
Prima di presentare la classifica Rif, ricordo che
in essa sono stralciati spareggi e ripetizioni delle gare a eliminazione
diretta, e sono conteggiati i risultati ottenuti al 90’, anche ove
disputati i supplementari e/o i tiri di rigore.
Legenda. V:
valore totale dei turni superati nelle edizioni giocate (identificate dall’anno
della fase finale).
Appuntamento a lunedì prossimo con la seconda parte dei Super Europei.
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