domenica 8 novembre 2015

LE QUALIFICAZIONI SUDAMERICANE A RUSSIA 2018: PRONOSTICI USANDO LA STORIA - NOVEMBRE 2015




Torna Rado il Figo con i suoi pronostici per le qualificazioni sudamericane a Russia 2018 usando la storia (per la prima puntata esplicativa consultare questo link: http://mds78.blogspot.it/2015/10/le-qualificazioni-sudamericane-russia.html).




Analisi


La simulazione dopo le prime due giornate è stata avallata dal campo esattamente in metà delle partite, seppur in tutti e 5 i casi la correttezza della previsione si è fermata all’esito (vittoria, pareggio o sconfitta) senza mai addentrarsi nel punteggio esatto.

Il raffronto fra classifica reale e le due simulate riporta esiti con pronunciate differenze, complici i balbettii argentini e brasiliani e il periodo d’oro attraversato dal Cile e, al momento, dall’Ecuador: la “secca” ha solo l’Uruguay “confermato” in fascia promozione diretta, mentre le ormai “solite” Perú, Venezuela e Bolivia ristagnano fra le bocciate. Le cose non vanno meglio nella “statistica”, dove cambia qualche nome ma non la quantità: 1 nelle promosse a piene voti (il Paraguay) e 3 fra le destinate a starsene a casa (con la Colombia a “dare il cambio” al Perú).


3ª giornata

Cile-Colombia 1-2

Il pronostico secco tradisce una sfida fra le più incerte del calendario con un curioso andamento “ciclico” nei 5 precedenti: vittoria cilena, vittoria colombiana, pareggio, vittoria cilena e vittoria colombiana. Per le regole adottate, prevale l’affermazione esterna dei Cafeteros, anche se la “sequenza” succitata suggerisce la divisione della posta.

Argentina-Brasile 3-1

Sicuramente la partita più attesa della giornata, forse anche dell’intera eliminatoria sudamericana, per quanto le due corazzate continentali (ricordo, 7 Coppe del Mondo, 22 Coppe America e 5 Coppe delle Confederazioni complessivamente in campo) attraversino un periodo di appannamento, abbastanza prolungato da parte brasiliana mentre gli argentini patiscono un’autentica sindrome da “eterni secondi”. I soli 3 precedenti vedono dapprima due affermazioni interne (2-1 e 3-1) cui segue il pesante 1-3 inflitto dalla Seleção all’Albiceleste nell’ultima uscita valida per le qualificazioni sudafricane.

Ecuador-Uruguay 3-0

Ancora una volta il risultato secco è fuorviante: sono più le volte che la Celeste è uscita indenne da Quito e dintorni, 3 su 5 ma col solo successo per la Coppa FIFA 2010, di quelle in cui l’Ecuador ha fatto valere i diritti di anfitrione, 2 con serie iniziata dal roboante 4-0 per i mondiali nippo-coreani. Tuttavia, essendo l’affermazione interna l’esito più recente rispetto ai due pareggi, è questa a prevalere.

Bolivia-Venezuela 5-1

Il tradizionale spareggio per non finire ultime ha via via smarrito tale scopo, più per i netti miglioramenti dei venezuelani che per merito dei padroni di casa. Prova ne sia l’andamento dei precedenti: si parte con 3 vittorie boliviane, sempre secche ma “decrescenti” (6-1, 5-0 e 3-1), interrotte dall’unica affermazione della Vinotinto (0-1), con serie terminata dal fino ad allora inedito pari (1-1) per le qualificazioni 2014.

Perú-Paraguay 2-0

Poche sfide hanno avuto un esito così (quasi) scontato come la presente: 4 successi contrapposti all’unica battuta d’arresto per le eliminatorie sudafricane, dove i paraguaiani riuscirono per la prima volta a non tornare a casa con le ossa rotte strappando un pareggio a reti inviolate.


4ª giornata

Colombia-Argentina 1-2

Ennesima “forzatura” delle regole del pronostico secco: colombiani e argentini danno vita a un match fra i più incerti del calendario, dove entrambe registrano due successi e col pari uscito solo una volta per le eliminatorie tedesche. Tuttavia, la “freschezza” dell’affermazione albiceleste per le ultime qualificazioni fa pendere il piatto della bilancia verso Messi (in realtà assente) e soci.

Paraguay-Bolivia 3-1

Poche storie, se la… storia vale qualcosa: uno dei rarissimi “percorsi netti” di questa simulazione, con l’Albirrojo reduce da 5 successi su 5, dal più largo 5-1 sulla strada per la Francia al più risicato 1-0 verso l’avventura sudafricana.

Brasile-Perú 2-0

Un crescendo brasiliano: se i peruviani erano riusciti a impattare nel primo precedente per Francia 1998, poi sono sempre stati sconfitti, grazie ai successivi 1-0 e 3-0 per i padroni di casa.

Venezuela-Ecuador 1-1

Primo punto venezuelano in questa simulazione ma avrebbero potuto essere tranquillamente tre: infatti, è l’ultimo 1-1 della serie (iniziata con analogo risultato) a far prevalere il pari sulle due precedenti vittorie interne (anch’esse, curiosamente, di medesima entità, 3-1). A completare, l’unico successo ecuadoriano, l’1-2 per Corea/Giappone 2002.

Uruguay-Cile 2-1

Terza sfida della puntata, e seconda della giornata, dove i precedenti suggeriscono un risultato scontato: la Roja solo per Sudafrica 2010 è uscita indenne da Montevideo, impattando 2-2. Nelle altre 4 circostanze solo ed esclusivamente sconfitte, le prime 3 di misura (1-0, 2-1, 2-1), l’ultima un autentico tracollo per 4-0.

Classifiche virtuali

Partiamo dalla “secca”

Argentina 12 (+7); Brasile 9 (+6); Ecuador 7 (+2); Uruguay 7 (0);

Colombia 6 (+1);

Paraguay 6 (0); Perú 6 (-2); Bolivia 4 (+1); Venezuela 1 (-9); Cile 0 (-6).

Argentina e Brasile hanno già fatto il vuoto alle loro spalle, e la differenza fra le due è il confronto diretto favorevole all’Albiceleste. Dietro il prevedibile e consueto “gruppone” con metà delle contendenti racchiuse in un solo punto, margine esilissimo fra promozione diretta e bocciatura senza appelli. In coda, se la Bolivia conserva speranze di rientrare in corsa, ne sembrano già tagliati fuori il Venezuela e, soprattutto, il Cile, sorprendentemente ancora all’asciutto.
Finiamo con la “statistica”.

Argentina 7,40; Brasile 7,00; Uruguay 6,67; Paraguay 6,60;

Perú 6,53;

Ecuador 5,80; Colombia 5,27; Bolivia 3,80; Cile 3,53; Venezuela 3,53.

Data la sua natura, qui sono restituite tutte le incertezze spazzate via dalle regole del pronostico secco, anche se a ben guardare e solo nel “mucchio selvaggio” centrale che si annotano le principali differenze con la precedente: il Paraguay e non l’Ecuador centra la qualificazione senza dover ricorrere allo spareggio, cui accede il Perú e non la Colombia, con El Tri qui “retrocesso” fra le eliminate “al primo colpo”.



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