venerdì 28 marzo 2014

NON ABBIATE PAURA DEL RANKING UEFA PER NAZIONI

“Se l’Italia continua a snobbare l’Europa League perderà la terza squadra in Champions”

”Italiane tutte fuori dalla Champions League già agli ottavi: è pericolo ranking”

”Aiuto! Il Portogallo ci sorpassa!”

I media hanno speso migliaia e migliaia di parole sul Ranking UEFA per Nazioni… quasi tutte a vanvera… vediamo allora come funziona questo “complicatissimo” ranking sul quale decine dei giornalisti sudano periodicamente tentando di capirci qualcosa. Spesso inutilmente. Liberiamoci dalle paure!



Prima paura dalla quale liberarci: il Ranking UEFA per Nazioni non è per niente complicatissimo.

Si basa su sette semplici regole:



1) Ogni vittoria di una squadra vale 2 punti, ogni pareggio 1 punto, ogni sconfitta 0 punti

2) Solo per le partite di qualificazione che precedono la fase a gruppi il punteggio è dimezzato: 1 punto alla vittoria, 0,5 punti al pareggio, 0 punti alla sconfitta

3) 4 punti di Bonus per le squadre qualificate alla fase a gironi della Champions League

4) 5 punti di Bonus per le squadre qualificate agli ottavi di finale della Champions League

5) 1 punto di Bonus alle squadre che si qualificano al turno successivo a partire dagli ottavi di finale (quindi per tutti i turni a eliminazione diretta esclusi i preliminari, i sedicesimi di Europa League e le finali delle due competizioni, perché queste ultime ovviamente non hanno un turno successivo...)

6) Il coefficiente per nazione stagionale è dato da una semplice divisione matematica: “punteggio totale delle squadre della nazione” diviso “numero di squadre della nazione”

7) Per stabilire il Ranking UEFA per Nazioni si tiene conto della somma dei coefficienti degli ultimi cinque anni.

A cosa serve questo coefficiente? A stabilire quante squadre partecipano a ogni coppa. Ad esempio, alla fine di questa stagione si guarderà la classifica e le prime tre nazioni avranno diritto nel 2015/16 a iscrivere 4 squadre in Champions League, le nazioni dal quarto al sesto posto tre, le nazioni dal settimo al quindicesimo posto due, le altre una.

Perché nel 2015/16 se siamo appena nel 2014? Perché è giusto che ogni campionato nazionale inizi sapendo quali posti mette in palio per le coppe dell’anno successivo. Quindi la classifica a fine stagione 2013/14 stabilisce i posti conquistabili nei vari campionati nazionali della stagione 2014/15 che permettono di accedere alle coppe nel 2015/16.

Ritenendo piuttosto improbabile che l’Italia scenda sotto il settimo posto nei prossimi anni, vediamo a cosa avranno diritto le prime sette nazioni nel ranking considerando già il nuovo regolamento delle coppe che partirà proprio dalla stagione 2015/16 (e quindi impatta sui prossimi campionati nazionali e sulle coppe fra due anni):

1° classificata
3 qualificate alla fase a gironi di Champions League
1 qualificata ai playoff dei “piazzati” per accedere alla Champions League
2 qualificate ai gironi di Europa League
1 qualificata ai playoff per accedere all’Europa League

2° classificata
3 qualificate alla fase a gironi di Champions League
1 qualificata ai playoff dei “piazzati” per accedere alla Champions League
2 qualificate ai gironi di Europa League
1 qualificata ai playoff per accedere all’Europa League

3° classificata
3 qualificate alla fase a gironi di Champions League
1 qualificata ai playoff dei “piazzati” per accedere alla Champions League
2 qualificate ai gironi di Europa League
1 qualificata ai playoff per accedere all’Europa League

4° classificata
2 qualificate alla fase a gironi di Champions League
1 qualificata ai playoff dei “piazzati” per accedere alla Champions League
2 qualificate ai gironi di Europa League
1 qualificata ai playoff per accedere all’Europa League

5° classificata
2 qualificate alla fase a gironi di Champions League
1 qualificata ai playoff dei “piazzati” per accedere alla Champions League
1 qualificata ai gironi di Europa League
1 qualificata ai playoff per accedere all’Europa League
1 qualificata al terzo turno preliminare per accedere ai playoff di Europa League

6° classificata
2 qualificate alla fase a gironi di Champions League
1 qualificata al turno preliminare per accedere ai playoff dei “piazzati” di Champions League
1 qualificata ai gironi di Europa League
1 qualificata ai playoff per accedere all’Europa League
1 qualificata al terzo turno preliminare per accedere ai playoff di Europa League

7° classificata
1 qualificate alla fase a gironi di Champions League
1 qualificata al turno preliminare per accedere ai playoff dei “piazzati” di Champions League
1 qualificata ai gironi di Europa League
1 qualificata ai playoff per accedere all’Europa League
1 qualificata al terzo turno preliminare per accedere ai playoff di Europa League

Da qui si può notare che non c’è alcuna differenza fra le prime tre posizioni, le uniche che hanno diritto a 4 posti in Champions League.

Fra la quarta e la quinta (che fino alla prossima stagione di coppe europee non avranno alcuna differenza fra di loro) dal 2015/16 ci sarà una leggera differenza: solo la quarta qualificherà ai gironi di Europa League due squadre, mentre la quinta ne manderà due ai preliminari e una ai gironi.

Fra la quinta e la sesta la differenza è che la terza classificata della sesta nazione deve affrontare due turni di qualificazione per accedere alla Champions League e non uno.

Fra la sesta e la settima l’evidente differenza è la presenza di una squadra in meno in Champions League e quindi la presenza di sole cinque squadre nelle coppe europee (fino alla prossima stagione alla settima nazione, così come all’ottava e alla nona, è concesso di schierare una quarta squadra in Europa League per avere sei squadre in tutto ai nastri di partenza; dal 2015/16 non sarà più così).


Seconda paura da sfatare: se si esce dalla Champions siamo rovinati.


Confrontando i due possibili scenari in cui i vincitori di Champions League ed Europa League vincano tutte le partite della competizione, si può notare che ci sono solo 5 punti di differenza fra il massimo punteggio realizzabile dal vincitore della Champions League e quello realizzabile dal vincitore dell’Europa League. E 5 punti non sono certo un distacco abissale se si pensa che vanno divisi per il numero delle squadre nel calcolo del coefficiente per nazioni. Equivalgono quindi a meno di 1 punto-coefficiente.

Non è nemmeno così impossibile che alla fine dell’anno la squadra vincitrice della Champions League non sia quella che ha fatto più punti o che ne abbia fatti anche meno di chi vince l’Europa League (pensate ad esempio a un percorso netto per la vincitrice di Europa League e sei punti persi per strada dalla vincitrice della Champions, magari suddivisi in 1 pareggio e 1 sconfitta nella fase a gironi e 3 pareggi nella fase a eliminazione diretta).

Senza andare troppo lontano basta prendere per riferimento la stagione 2011/12 e vedere il cammino della vincitrice dell’Europa League (Atletico Madrid) e delle quattro semifinaliste di Champions League:



L’Atletico Madrid ha fatto 4 punti più del Chelsea campione d’Europa (sfruttando anche i 4 punti conquistati nei preliminari prima di arrivare alla fase a gironi di Europa League), e anche il Bayern Monaco e il Real Madrid han fatto più punti degli inglesi che pure si sono aggiudicati la competizione.

Altro caso molto esplicativo è quello riguardante il Chelsea del 2012/13:



Eliminati dalla fase a gironi di Champions, grazie alla vittoria in Europa League i Blues hanno portato più punti all’Inghilterra di quanti ne han portati Real Madrid e Barcellona (semifinalisti di Champions League) alla Spagna


Terza paura da sfatare: l’andamento di una o due squadre di una nazione non è indicativo dell’andamento della nazione intera, anzi a volte pesano più sui coefficienti nazionali le eliminazioni precoci di alcune squadre rispetto alle grandi annate di altre. E per lo stesso motivo non è indicativo in termini assoluti vedere quante squadre avanzano di ogni nazione fino ai turni finali, ma va considerato sempre l’andamento globale della nazione.


Per rendere chiaro questo concetto, non c’è niente di meglio che l’andamento parziale del “Ranking UEFA per nazioni” di quest’anno. Prendiamo in considerazione le tabelle riepilogative delle seguenti nazioni: Germania, Italia, Russia, Francia, Repubblica Ceca e Portogallo.




Vorrei porre la vostra attenzione su alcuni dati interessanti di queste tabelle, che esplicitano chiaramente un po’ tutto quello che c’è da capire su questo ranking:

- A oggi, la differenza fra Germania e Italia è di meno di un punto. Nonostante due tedesche ancora in corsa in Champions League contro un italiana in Europa League e nonostante il fatto che i confronti “prima tedesca contro prima italiana”, “seconda tedesca contro seconda italiana”, ecc… siano TUTTI a favore della Germania. Allora come si spiega il divario così basso?

Due sono le motivazioni: la prima è legata a quello che dicevo prima sul peso delle squadre che vanno male, le annate pessime di Friburgo e Stoccarda hanno notevolmente impattato sul ranking dell’intera nazione; la seconda dipende dal fatto che la Germania, schierando una squadra in più, deve dividere la sua somma di punti totali per sette e non per sei. Questa regola è a mio avviso molto opportuna, perché dà una piccola mano alle nazioni che devono recuperare e non avvantaggia ulteriormente chi è già in testa e può sfruttare un maggior numero di squadre. L’intero sistema si mantiene così in equilibrio, perché se una nazione fa un annata straordinaria, sfruttando il vantaggio di avere meno squadre, magari conquista il diritto di far giocare un team in più ma a quel punto sarà lei a subire lo svantaggio di schierare una squadra in più nell'anno successivo…

- Il punteggio della Russia è la dimostrazione che avere più squadre in corsa fino ai turni finali conta fino a un certo punto. Nonostante le russe siano state tutte eliminate, i russi hanno un bel vantaggio su Francia e Portogallo che hanno ancora due squadre in corsa. E’ quindi molto importante tenere in considerazione i punteggi fatti in tutti i turni, che spesso vengono ignorati guardando solo le squadre che vanno avanti…

Ovviamente Portogallo e Francia possono ancora sfruttare le squadre in corsa (il Portogallo può fare ancora quest’anno un massimo di 3,666 punti, la Francia di 4, l’Italia di 2, la Germania di 3,142 e la Russia e la Rep. Ceca invece non possono più aumentare il loro bottino), però devono passare turni e vincere numerose altre partite per superare una Russia che non ha portato nemmeno una squadra ai quarti di finale…

- Sia la Francia che il Portogallo hanno due squadre che han fatto un discreto numero di punti, ma son state disastrose con le altre quattro compagini presenti. Ancora un’evidenza che bisogna avere una visione globale e non basata su singole squadre. La stessa Francia non può sperare che bastino in futuro PSG e Monaco (fair play finanziario permettendo) a risollevare il suo ranking se le altre squadre continuano a collezionare figuracce…

- Infine, il caso Repubblica Ceca mette in evidenza il vantaggio di avere poche squadre, a cui accennavo prima. A oggi infatti sono davanti al Portogallo nonostante il Viktoria Plzen abbia fatto peggio del Benfica, lo Slovan Liberec peggio del Porto, il Jablonec peggio dell’Estoril e lo Sparta Praga peggio del Victoria Guimaraes. E la motivazione, come ormai credo abbiate capito, sta nelle prestazioni negative di Pacos de Ferreira e Sporting Braga.


Ultima paura da sfatare: l’Italia non rischia affatto di perdere la terza squadra in Champions e, nella peggiore delle ipotesi, rischia di perdere per una sola stagione la possibilità di portare due squadre ai gruppi di Europa League facendone partire una in più del Portogallo dai preliminari.

Una volta chiarito cosa conta veramente per ottenere un buon coefficiente, è arrivato il momento di dare un’occhiata alla classifica generale per vedere come è messa l’Italia (attualmente quarta) nei confronti delle prime tre e delle immediate inseguitrici. La situazione per questa stagione è la seguente:



Spagna, Inghilterra e Germania purtroppo sono molto lontane, ma come potete vedere né il Portogallo né tanto meno le altre hanno possibilità di raggiungerci.

La situazione per la stagione 2014/15 al momento si presenta così:



Ai limiti dell’impossibile una nostra rimonta sulle prime tre e di Francia e Russia su di noi. Rimane apertissima la corsa fra Italia e Portogallo per il quarto posto. Ma niente paura: questo dato è “drogato” dalla storica annata portoghese 2010/11, non a caso una stagione in cui il Portogallo schierò solo 5 squadre portandone 2 in finale e 1 in semifinale di Europa League. La sola presenza di una sesta squadra (quante ne hanno ora) non in grado di fare punti avrebbe fatto scendere il coefficiente portoghese da 18,800 a 15,666… fermo restando i risultati delle altre.

Infatti, una volta eliminata l’annata 2010/11, per ora il ranking parziale per la stagione 2015/16 si presenta così:


Come vedete il vantaggio sul Portogallo torna considerevole e, come vi avevo preannunciato, l’unico pericolo reale è di passare dal quarto al quinto posto in una singola annata (nella classifica 14/15 che impatta sulle coppe della stagione 2016/17). Ancor di più se si nota che nelle ultime stagioni abbiamo quasi sempre fatto meglio delle nazioni che ci seguono, nonostante l’indiscutibile perdita di competitività del calcio italiano rispetto a qualche anno fa.

Concludo con una curiosità: il massimo coefficiente che l’Italia potrebbe ottenere in una stagione portando quattro squadre alle finali, le altre due alle semifinali e vincendo tutte le partite possibili sarebbe 33,833. Abbastanza per tornare fra le prime tre nazioni del ranking in un solo anno. Ma, come ben capite, è un caso teorico che ben difficilmente accadrà nella realtà…

7 commenti:

  1. finalmente ho capito come funziona sto cavolo di ranking!

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  2. E' sempre un piacere leggere questi articoli. Questo blog mi sta piacendo sempre di più. Intanto, nel mio speciale ranking, è tra i miei "Altri Preferiti", ma rischia di passare addirittura alla "Barra dei Preferiti" in prima posizione, se la qualità e la frequenza di queste analisi statistiche si manterranno su questi livelli. Complimenti! :)

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  3. Grazie! Se hai suggerimenti su argomenti o statistiche che vorreste leggere sul blog proponi pure... :)

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  4. il massimo coefficiente che l’Italia potrebbe ottenere in una stagione portando quattro squadre alle finali, le altre due alle semifinali e vincendo tutte le partite possibili sarebbe 33,750

    Dovrebbe essere un po' superiore: 33,833.
    Anche perché 33,750 x 6 = 202,5 e, con sole vittorie, non si hanno mezzi punti.

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    1. Hai assolutamente ragione... in una tabella che uso non so perché avevo tenuto 5,5 sul preliminare della Champions... penso sia rimasto dal preliminare del Milan di quest'anno... correggo subito. Grazie!

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    2. De nada!

      Anzi, ne approfitto per chiederti una cosa: la nuova struttura dell'EL dal 2015/16 (cioè, i turni di partenza dei vari club) che hai illustrato qui sopra per le prime 7 federazioni, sono una tua simulazione oppure c'è già qualcosa di ufficiali in giro?
      Ho provato a guardare nel sito dell'UEFA ma al di là delle spiegazioni a grandi linee non ho trovato (fra l'altro, ho scoperto che non sarà nemmeno più iscrivibile la finalista di coppa nazionale se la vincente va in CL)..
      Grazie in anticipo!


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    3. Per i turni di partenza le partecipanti ai gruppi sono ufficiali (2 per le prime 4 nazioni, 1 per le successive 8). Per i turni di partenza dei preliminari sono una mia supposizione basata su come hanno fatto fino ad ora.

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