domenica 23 marzo 2014

CLASSIFICA DEGLI ALLENATORI DI SERIE A 2013/14 - aggiornata al 20 marzo 2014

Debutta sul blog “Calcio e altri elementi” il mio caro amico Antonio Bomba, ex collega su Tuttowrestling.com e sulla rivista Tuttowrestling Magazine e appassionato quanto me di statistiche legate allo sport. Antonio avrà fin da subito il ruolo di co-prima firma (non so se si può dire, ma rende bene l’idea…) di questo blog presentandovi alcuni dei suoi interessanti lavori.

Mister, coach, trainer e direttori tecnici. Guide, padri putativi, gerarchi e generali. Figure oggi giorno essenziali in ogni squadra, capaci di accentrare l’attenzione in ogni situazione, quanto di essere considerati molli ed incapaci di gestire un gruppo. Dotati ormai di una dialettica da filosofi contemporanei  che all’occorrenza san tirar fuori frasi da bulli di quartiere. E infine bravi o incapaci, indispensabili o superflui. Di sicuro mai banali e sempre in grado di far parlare di se stessi. Tutto questo sono al giorno d’oggi gli allenatori di calcio. Pronti ad essere giudicati dagli appassionati come i migliori al mondo ad ogni vittoria. Gli stessi che li obbligherebbero alle dimissioni dopo ogni sconfitta.

Pareri e comportamenti figli di un’ansia collettiva che investe tutta la nostra società e che giocoforza si riversa anche sui mister e sul loro destino. Giusto o sbagliato questa è la percezione attuale che si ha di questa figura professionale. E la classifica di rendimento degli allenatori di Serie A 2013-2014 ha appunto lo scopo di tradurre in numeri la già citata percezione dei fan. Quanto bene ha fatto un mister? Chi è stato il peggiore? Chi subentra porta davvero miglioramenti rispetto al collega esonerato? Nel corso delle settimane cercheremo di rispondere in termini numerici a tutti questi dubbi.


Una rapida spiegazione del regolamento prima di passare alla classifica vera e propria.


- Sono prese in considerazione tutte le partite ufficiali giocate dalle squadre di Serie A italiane nella stagione 2013/2014, indipendentemente che si tratti di campionato, coppe italiane o coppe europee.

- Ad ogni partita verranno assegnati ai responsabili della guida tecnica delle squadre, i seguenti punteggi: +1 punto ad ogni vittoria; +0.5 punti ad ogni pareggio; -1 punto ad ogni sconfitta; +0.1 ad ogni partita.

Esistono due eccezioni al secondo punto:

- Nelle gare ad eliminazione diretta in gara unica, a chi si aggiudica l’incontro verrà assegnato +1 punto e chi perde prenderà -1 punto. Quindi non è contemplato il pareggio anche se il match dovesse essere deciso ai rigori.

- Nelle gare ad eliminazione diretta di andata e ritorno, nella seconda partita verrà assegnato +1 punto a chi si aggiudica il doppio confronto e -1 punto a chi lo perde, indipendentemente dal risultato effettivo conseguito sul campo nel secondo match.

E infine:

- Altre eccezioni o casi particolari che dovessero presentarsi, verranno spiegati di volta in volta.

La prima classifica che compare su “Calcio e altri elementi” è aggiornata al 20 marzo 2014, ottavi di ritorno di Europa League.


Nessuna sorpresa particolare al vertice dove Antonio Conte guida la sua Juventus dei record senza insidia alcuna.


Un rendimento al momento perfetto quello del tecnico di Lecce, appena scalfito dalle eliminazioni in Champions League e Coppa Italia e oggi arricchito dalla campagna di Europa League. Salvo improbabili capitomboli sarà il primo classificato a fine stagione.

Alle sue spalle si issa Rudi Garcia, che scavalca Vincenzo Montella e Rafa Benitez, complici le fresche eliminazioni dalla seconda coppa europea. Senza soffermarci su quanto sia frizzante o no la Roma del francese, possiamo dire che il segreto del suo rendimento sono le poche sconfitte. Basti dire che in 31 partite ufficiali disputate, Garcia ha perso appena 3 partite, rispetto alle 10 di Montella e le 9 dello spagnolo del Napoli.

Sensibilmente staccati dalla zona podio al quinto posto troviamo Walter Mazzarri che precede di appena 0.6 il sorprendente Roberto Donadoni, che a suon di risultati utili e dell’ottimo collettivo costruito sta portando il Parma in Europa.


A seguire, nella top ten, compare anche l’esonerato Massimiliano Allegri ex Milan. Denigrato da società, tifosi e stampa, il tecnico toscano grazie ad una buona Champions League era riuscito a sopperire ai disastrosi risultati rimediati in campionato. E, ammesso che più che un tecnico Allegri negli ultimi mesi sembrava un rattoppatore, basta vedere quanto è negativo il rendimento del suo successore Clarence Seedorf per rivalutare sotto una giusta ottica il campionato di Max.

A seguire il sempre valido Giampiero Ventura, Gian Piero Gasperini ed il suo Genoa preso in corso d’opera e il tecnico del Verona Andrea Mandorlini, in leggero calo dopo una prima parte di campionato ai limiti della perfezione, visti anche i mezzi di cui dispone.

E in fondo? Chi sono gli allenatori dal rendimento peggiore? Appare al momento irraggiungibile Davide Nicola, generale di un Livorno vincitore di poche battaglie ed eliminato in Coppa Italia già ad agosto per mano del Siena. Lo precede un Alberto Malesani che subentrato ad Eusebio di Francesco alla guida del Sassuolo è stato capace di perdere cinque partite di fila prima di essere a sua volta esonerato. Uno 0-0-5 che ha come attenuante e non giustificazione un calendario piuttosto difficile.


A precedere Malesani troviamo Gigi De Canio e Beppe Sannino, autori dell’ennesimo campionato variabile tra il flop e l’anonimo ed il debuttante Fabio Liverani. Quando si dice che uno debutta troppo presto…

Appuntamento alla prossima settimana quando la sfida Napoli-Fiorentina potrebbe far cambiare la classifica di Benitez e Montella. Ci soffermeremo anche con più attenzione su come i cambi di panchina hanno influito sul rendimento delle squadre e dei mister stessi.

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