Debutta sul blog “Calcio e altri elementi” il mio caro
amico Antonio Bomba, ex collega su Tuttowrestling.com e sulla rivista
Tuttowrestling Magazine e appassionato quanto me di statistiche legate allo
sport. Antonio avrà fin da subito il ruolo di co-prima firma (non so se si può
dire, ma rende bene l’idea…) di questo blog presentandovi alcuni dei suoi
interessanti lavori.
Mister, coach, trainer e direttori tecnici. Guide, padri putativi, gerarchi e generali. Figure oggi giorno essenziali in ogni squadra, capaci di accentrare l’attenzione in ogni situazione, quanto di essere considerati molli ed incapaci di gestire un gruppo. Dotati ormai di una dialettica da filosofi contemporanei che all’occorrenza san tirar fuori frasi da bulli di quartiere. E infine bravi o incapaci, indispensabili o superflui. Di sicuro mai banali e sempre in grado di far parlare di se stessi. Tutto questo sono al giorno d’oggi gli allenatori di calcio. Pronti ad essere giudicati dagli appassionati come i migliori al mondo ad ogni vittoria. Gli stessi che li obbligherebbero alle dimissioni dopo ogni sconfitta.
Mister, coach, trainer e direttori tecnici. Guide, padri putativi, gerarchi e generali. Figure oggi giorno essenziali in ogni squadra, capaci di accentrare l’attenzione in ogni situazione, quanto di essere considerati molli ed incapaci di gestire un gruppo. Dotati ormai di una dialettica da filosofi contemporanei che all’occorrenza san tirar fuori frasi da bulli di quartiere. E infine bravi o incapaci, indispensabili o superflui. Di sicuro mai banali e sempre in grado di far parlare di se stessi. Tutto questo sono al giorno d’oggi gli allenatori di calcio. Pronti ad essere giudicati dagli appassionati come i migliori al mondo ad ogni vittoria. Gli stessi che li obbligherebbero alle dimissioni dopo ogni sconfitta.
Pareri e comportamenti figli di un’ansia collettiva che
investe tutta la nostra società e che giocoforza si riversa anche sui mister e
sul loro destino. Giusto o sbagliato questa è la percezione attuale che si ha
di questa figura professionale. E la classifica di rendimento degli allenatori di Serie A 2013-2014 ha appunto lo scopo di tradurre in numeri la già
citata percezione dei fan. Quanto
bene ha fatto un mister? Chi è stato il peggiore? Chi subentra porta davvero
miglioramenti rispetto al collega esonerato? Nel corso delle settimane
cercheremo di rispondere in termini numerici a tutti questi dubbi.
Una rapida spiegazione del regolamento prima di passare alla classifica vera e propria.
- Sono prese in considerazione
tutte le partite ufficiali giocate dalle squadre di Serie A italiane
nella stagione 2013/2014, indipendentemente che si tratti di campionato, coppe
italiane o coppe europee.
- Ad ogni partita verranno
assegnati ai responsabili della guida tecnica delle squadre, i seguenti
punteggi: +1 punto ad ogni vittoria; +0.5 punti ad ogni pareggio;
-1 punto ad ogni sconfitta; +0.1 ad ogni partita.
Esistono due eccezioni al
secondo punto:
- Nelle gare ad
eliminazione diretta in gara unica, a chi si aggiudica l’incontro verrà
assegnato +1 punto e chi perde prenderà -1 punto. Quindi non è
contemplato il pareggio anche se il match dovesse essere deciso ai rigori.
- Nelle gare ad eliminazione
diretta di andata e ritorno, nella seconda partita verrà assegnato +1
punto a chi si aggiudica il doppio confronto e -1 punto a chi lo perde,
indipendentemente dal risultato effettivo conseguito sul campo nel secondo
match.
E infine:
- Altre eccezioni o casi particolari che dovessero presentarsi, verranno spiegati di volta in volta.
- Altre eccezioni o casi particolari che dovessero presentarsi, verranno spiegati di volta in volta.
La prima classifica che compare su “Calcio e altri elementi”
è aggiornata al 20 marzo 2014, ottavi di ritorno di Europa League.
Nessuna sorpresa particolare al vertice dove Antonio Conte guida la sua Juventus dei record senza insidia
alcuna.
Un rendimento al momento perfetto quello del tecnico di
Lecce, appena scalfito dalle eliminazioni in Champions League e Coppa Italia e
oggi arricchito dalla campagna di Europa League. Salvo improbabili capitomboli
sarà il primo classificato a fine stagione.
Alle sue spalle si issa Rudi
Garcia, che scavalca Vincenzo
Montella e Rafa Benitez,
complici le fresche eliminazioni dalla seconda coppa europea. Senza soffermarci
su quanto sia frizzante o no la Roma del francese, possiamo dire che il segreto
del suo rendimento sono le poche sconfitte. Basti dire che in 31 partite
ufficiali disputate, Garcia ha perso appena 3 partite, rispetto alle 10 di
Montella e le 9 dello spagnolo del Napoli.
Sensibilmente staccati dalla zona podio al quinto posto
troviamo Walter Mazzarri che precede
di appena 0.6 il sorprendente Roberto
Donadoni, che a suon di risultati utili e dell’ottimo collettivo costruito
sta portando il Parma in Europa.
A seguire, nella top ten, compare anche l’esonerato Massimiliano Allegri ex Milan. Denigrato da società, tifosi e
stampa, il tecnico toscano grazie ad una buona Champions League era riuscito a
sopperire ai disastrosi risultati rimediati in campionato. E, ammesso che più
che un tecnico Allegri negli ultimi mesi sembrava un rattoppatore, basta vedere
quanto è negativo il rendimento del suo successore Clarence Seedorf per rivalutare sotto una giusta ottica il
campionato di Max.
A seguire il sempre valido Giampiero Ventura, Gian
Piero Gasperini ed il suo Genoa
preso in corso d’opera e il tecnico del Verona
Andrea Mandorlini, in leggero calo
dopo una prima parte di campionato ai limiti della perfezione, visti anche i
mezzi di cui dispone.
E in fondo? Chi sono gli allenatori dal rendimento peggiore?
Appare al momento irraggiungibile Davide
Nicola, generale di un Livorno
vincitore di poche battaglie ed eliminato in Coppa Italia già ad agosto per
mano del Siena. Lo precede un Alberto Malesani che subentrato ad Eusebio di Francesco alla guida del Sassuolo è stato capace di perdere
cinque partite di fila prima di essere a sua volta esonerato. Uno 0-0-5 che ha
come attenuante e non giustificazione un calendario piuttosto difficile.
A precedere Malesani troviamo Gigi De Canio e Beppe Sannino, autori dell’ennesimo campionato variabile tra il flop e l’anonimo ed il debuttante Fabio Liverani. Quando si dice che uno debutta troppo presto…
Appuntamento alla prossima settimana quando la sfida
Napoli-Fiorentina potrebbe far cambiare la classifica di Benitez e Montella. Ci
soffermeremo anche con più attenzione su come i cambi di panchina hanno
influito sul rendimento delle squadre e dei mister stessi.
Nessun commento:
Posta un commento