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Seconda puntata dedicata ai ranking per nazionali a cura di Rado Il Figo.
PUNTATE PRECEDENTI:
RANKING AFC-UEFA 1
Ranking FIFA
PUNTATE PRECEDENTI:
RANKING AFC-UEFA 1
Ranking FIFA
I
primi due ranking analizzati non lo sono
stati a caso: infatti, tutti gli altri si fondano sui loro principi base,
lì ridotti quasi all’essenziale, vale a dire una valutazione (molto più elaborata) poggiata sui piazzamenti ottenuti nei tornei (AFC) ovvero sulla media punti per gara (UEFA).
Il ranking FIFA rientra
nell’ultima categoria, stilando una graduatoria, aggiornata di norma mensilmente, sulla somma (corretta dal
fattore tempo) delle ultime 4 medie punti (anch’essi variamente corretti) per
gara annuali.
In sintesi, da ogni
partita giocata una nazionale riceve i punti (P) ottenuti moltiplicando per 100
il prodotto di quattro fattori. Il primo
è M, legato all’esito della partita, al 90’ ovvero al 120’, e vale:
a) 3 in caso di vittoria
b) 2 in caso di vittoria ai rigori
(preceduti da un pareggio)
c) 1 in caso di pareggio ovvero di
sconfitta ai rigori (sempre preceduti da un pareggio)
d)
0 in caso di sconfitta.
Il secondo è I, legato all’importanza della partita, e vale:
a) 4 in caso di fase finale dei Mondiali
b) 3 in caso di fase finale degli Europei e
di Confederations Cup
c) 2,5 in caso di qualificazioni agli
Europei e ai Mondiali
d)
1 in caso di amichevole, in realtà intendendosi
come tale ogni partita diversa dalle precedenti.
Il terzo è T e vale la differenza fra
200 e la posizione occupata nel ranking dall’avversaria al momento in cui si
disputa la gara, con due eccezioni
previste se si affronta:
a) la
capoclassifica, dove T vale 200 e non 199
b)
un’avversaria non superiore alla 150ª, dove T vale sempre 50.
Il quarto è C, e vale la media del valore
delle Confederazioni di appartenenza della squadra e della sua avversaria
(ovvero al valore stesso, se è la medesima). Detto valore è pari alla radice quarta (la radice quadrata della
radice quadrata) del rapporto fra la somma
delle vittorie medie per partita intercontinentale disputata nelle ultime 3
fasi finali dei Mondiali (2006-2010-2014) della confederazione e la maggiore di
tutte, con queste precisazioni:
a) le partite
intercontinentali sono quelle giocate fra nazionali
di confederazioni diverse
b) per vittorie s’intendono anche quelle
conseguite ai supplementari e ai rigori, mentre il pareggio (nei gironi) vale
mezza vittoria (0,5)
c) il valore è
approssimato alla seconda cifra decimale e non
può essere inferiore a 0,85.
Attualmente
è la CONMEBOL, con la sua somma di
vittorie medie pari a 1,99, ad avere il valore maggiore, sempre pari a 1,00, cui seguono in ordine l’UEFA con 0,99 (da una somma di 1,95),
la CONCACAF con 0,85 (1,02), la CAF con 0,81 (0,87), l’AFC on 0,78 (0,73) e l’OFC con 0,71 (0,5). Tuttavia, come
precisato sub c), anche le ultime 3 confederazioni hanno il valore elevato al
minimo di 0,85 (ponendole alla pari della CONCACAF).
Le
partite prese in considerazione sono tutte
quelle ufficiali (amichevoli o di torneo) giocate negli ultimi 4 anni (da agosto 2012 a luglio 2016). La prima
limitazione, che impone essere affiliate alla FIFA entrambe le contendenti,
parrebbe un dettaglio scolastico in ambito UEFA ma in realtà GER, POL, IRL, SCO e GEO non si vedono
computare le gare di qualificazione a Euro 2016 disputate contro GIB, poiché quest’ultima è entrata
nella Confederazione Mondiale solo a settembre 2016.
Le partite “valide”
sono quindi distribuite nei 4 periodi
annuali, in base alla data in cui sono state giocate:
i) agosto 2015-luglio
2016
ii) agosto
2014-luglio 2015
iii) agosto
2013-luglio 2014
iv)
agosto 2012-luglio 2013.
Per
ogni periodo i punti raccolti sono sommati e poi divisi per il maggiore fra il numero di partite giocate e
5, ottenendo la media annuale;
questa è moltiplicata per il peso tempo
- in ragione di 1 per il periodo i), 0,5 per ii), 0,3 per iii) e 0,2 per iv) –
e poi sommata alle altre, ugualmente così corrette, ottenendo i punti finali, approssimati all’unità,
con cui si entra in classifica, dove GIB,
per i motivi succitati, è inserita d’ufficio in coda (per una volta, il KOS vi entra di diritto, grazie a un’amichevole
contro le FRO!).
Legenda. FED: federazione; P: punti (somma delle medie punti dei periodi
moltiplicate per i pesi temporali); n)
media punti del periodo n . Fra
parentesi il peso temporale relativo.
Non
sono previsti discriminanti per i pari
merito, se non nel caso in cui si debba decidere la fascia di merito, dove
entra in gioco il valore esatto e non approssimato, ragione per la quale la TUR (915,31) prevarrebbe sull’HUN (914,54).
Il BEL, nonostante due
eliminazioni ai quarti sia ai Mondiali 2014 sia agli Europei 2016, si piazza al comando, sopravanzando GER e POR, vincitori dei due tornei
disputati nell’arco temporale coperto; per l’ITA
l’ennesima conferma del suo valore,
piazzandosi ancora al 6° posto. Il sorteggio reale ha quindi consegnato agli
Azzurri un gruppo con due squadre di prima (la solita ESP) e di sesta fascia (MKD
e LIE), lasciando scoperte la seconda e la quinta, mentre il “risorteggio”
vedrebbe l’ITA ancora finire nel Gruppo
F, in compagnia di POL, BIH, SCO,
FRO e (nuovamente) LIE.
Alcune precisazioni
finali:
a) il ranking FIFA
qui presentato è nella sua seconda e
attuale versione (avendo giù subito un ritocco nel fattore C), essendomi la prima “improponibile”, dovendo
rielaborare una decina esatta di stagioni di partite internazionali;
b) esiste anche un ranking FIFA per il calcio femminile,
anch’esso per me “improponibile”, dovendo risalire letteralmente… all’alba del
calcio giocato per rielaborarlo;
c)
come noto, è proprio il ranking FIFA a essere usato per il sorteggio dei gironi
eliminatori mondiali; gli esiti reali differiscono da quanto qui esposto,
perché fu usato quello aggiornato a luglio
2015.
Appuntamento a domani con la terza parte.
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