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Secondo appuntamento con la storia dei sorteggi della fase finale dei mondiali a cura di Rado Il Figo.
Svezia
1958
Partecipanti: 16,
così suddivise:
EU (12): AUT, TCH, FRA, FRG (d), WAL, ENG, NIR, YUG, SCO, SWE (o), HUN, URS
NA (1): MEX
SA (3): ARG, BRA, PAR
EU (12): AUT, TCH, FRA, FRG (d), WAL, ENG, NIR, YUG, SCO, SWE (o), HUN, URS
NA (1): MEX
SA (3): ARG, BRA, PAR
Formula: 4
gironi iniziali da quattro squadre, le cui prime e seconde classificate
accedono alla fase a eliminazione diretta, dai quarti di finale alle finali per
il 1° e il 3° posto; da qui in poi (fortunatamente!)
si ritorna a parlare di gironi “interi”, dove ogni squadra affronta (una volta)
tutte le avversarie, cestinando l'esperimento svizzero.
Fasce: quattro da 4 squadre. Le
traversie nelle eliminatorie culminate nell'ultimo spareggio eccezionale al
fine di trovare un avversario che voglia battersi contro ISR, recano un grandissimo
vantaggio all'atto di comporre le fasce. Infatti, la nazionale con la
stella di David è battuta dal WAL,
consegnando così 16 partecipanti perfettamente suddivisibili in zone
geografiche omogenee: Nord e Centro Europa (AUT, FRA, FRG, SWE), Regno Unito (WAL, ENG, NIR, SCO), Europa dell'Est (TCH, YUG, HUN, URS) e Americhe (MEX, ARG, BRA, PAR). Tuttavia, l'“affinità territoriale” si scontra con il dislivello tecnico a volte evidente (si pensi a BRA e MEX), cui non si pone rimedio nemmeno designando delle teste di
serie.
Vincoli: ogni
girone ha una squadra per fascia.
Particolarità: nulla
da segnalare.
Girone
di ferro:
Le due finaliste BRA
e SWE potevano anticipare il loro
incontro come gara di un girone completato da WAL (il quale, in effetti, si batte contro gli scandinavi in tale
contesto) e YUG, la migliore
eliminata nei quarti.
Cile
1962
Partecipanti: 16,
così suddivise:
EU (10): BUL, TCH, FRG, ENG, ITA, YUG, ESP, SUI, HUN, URS
NA (1): MEX
SA (5): ARG, BRA (d), CHI (o), COL, URU
EU (10): BUL, TCH, FRG, ENG, ITA, YUG, ESP, SUI, HUN, URS
NA (1): MEX
SA (5): ARG, BRA (d), CHI (o), COL, URU
Formula: 4 gruppi
(non più chiamati gironi) iniziali da quattro squadre, le cui prime e seconde
classificate accedono alla fase a eliminazione diretta, dai quarti di finale
alle finali per il 1° e il 3° posto.
Fasce: tre, di cui due da 4
squadre e una da 8. Le qualificazioni sono organizzate al “nobile scopo” di avere una fase finale con nazionali provenienti
esclusivamente dai due continenti
calcisticamente egemoni, per garantire il miglior ritorno economico agli
organizzatori cileni, allestendo ben quattro spareggi intercontinentali per
estromettere ogni nazionale di AF, AS e NA; il piano riesce, fatto salvo il PAR che inopinatamente e inaspettatamente
è battuto dal MEX.
Lo
spunto ricavato dall'esperienza dell'ultimo Mondiale in terra sudamericana, con
la “fascia doppia” europea, deve
essere integrato da un preventivo vaglio delle forze in campo per individuare
chi farà compagnia al MEX nella III
fascia, sorte che tocca alle esordienti BUL
e COL, cui si aggiunge la SUI,
con ben poche recriminazioni sostanziali. Dal punto strettamente formale, le 4 teste di serie sono le componenti la
I fascia delle (migliori) sudamericane.
Vincoli: ogni
gruppo ha una squadra per fascia.
Particolarità: solitamente
si sottolinea che l’intero impianto di formula, fasce e sorteggio sia elaborato
per favorire smaccatamente le
sudamericane di I fascia. Tuttavia stento
a condividere l’opinione: l’allestimento della fascia doppia europea rende
possibile pescare coppie di rappresentanti del Vecchio Continente di tutto
rispetto, come URS-YUG, finaliste
della prima Coppa Delaunay, e FRG-ITA,
con 3 titoli Mondiali in carniere, come realmente avviene nei Gruppi 1 e 2. Fra l’altro, disputandosi
ogni gruppo in unico stadio, le 6 gare in programma hanno luogo in giorni
diversi e le sudamericane, complice il calendario già preconfezionato, scendono
in campo nella penultima partita,
private anche del vantaggio di poter far calcoli già conoscendo i risultati
delle avversarie.
Girone
di ferro:
Il girone di ferro è il terzo
reale, con l'unica differenza della YUG
al posto della ESP, dove sarebbero
(nuovamente) presenti tre delle quattro semifinaliste.
Inghilterra
1966
Partecipanti: 16,
così suddivise:
EU (10): BUL, FRA, FRG, ENG (o), ITA, POR, ESP, SUI, HUN, URS
AF/AS/OC (1): PRK
NA (1): MEX
SA (4): ARG, BRA (d), CHI, URU
EU (10): BUL, FRA, FRG, ENG (o), ITA, POR, ESP, SUI, HUN, URS
AF/AS/OC (1): PRK
NA (1): MEX
SA (4): ARG, BRA (d), CHI, URU
Formula: confermata
quella dell'edizione precedente, cui si rimanda.
Fasce: la ripartizione delle partecipanti ottenuta è, senza tanti giri di
parole, quella ritenuta “ideale”
dalla FIFA; l'edizione 1966 dei Mondiali, a buon titolo, è l'inizio dell'era
dove “le cose si fanno serie”,
lasciando sempre meno margine agli umori degli uomini e della fortuna,
stingendoli sempre più in linee guida
(mai formalizzate) valide anche per il futuro. Partendo dalle fasce, questo sono sempre 4 da quattro squadre, e la composizione
è così dettata: mentre le 4 sudamericane
vanno in una loro dedicata, le 10
europee devono essere sparpagliate nelle restanti tre, di cui una composta
da 4 nazionali appartenenti alla
medesima sottozona geografica. Pertanto, dalle 6 residue, sono estrapolate
le 2 tecnicamente peggiori che fanno
compagnia alle rappresentanti del Resto
del Mondo in IV. In tal modo, nel caso corrente, si ricava una fascia dell'Europa
Latina (FRA, ITA, POR e ESP), con BUL e SUI inviate verso i “materassi”,
reputate (non a torto) inferiori a FRG,
ENG, HUN e URS. A corredo finale, si designano in BRA, FRG, ENG e ITA le 4 teste di serie.
Vincoli: ogni
gruppo ha una squadra per fascia e una testa di serie; tuttavia ENG e BRA, organizzatrice e detentore,
sono inserite a tavolino, rispettivamente, nel Gruppo 1 e 3.
Particolarità: i
vincoli si arricchiscono di uno nuovo, per quanto non totalmente inedito (anche
se nell'unico precedente in Brasile 1950 era privo di effetti concreti), l’immissione diretta di alcune squadre in un determinato gruppo, strumento
usato sempre per indirizzare gli esiti del sorteggio verso il cammino più agevole possibile per le
compagini interessate, presupponendo che vincano
il proprio girone. Nello specifico, aver piazzato a bocce ferme gli ospiti
nel Gruppo 1 e i detentori nel 3, ne evita il confronto diretto nei quarti di finale, posticipandolo alle semifinali.
Girone
di ferro:
L'ENG
avrebbe potuto incontrare nel Gruppo 1 POR
e ARG, eliminati rispettivamente in semifinale e nei quarti, e chissà se si
sarebbe vissuta la favola della PRK
con tali tre avversari iniziali (non dimenticando come sia stata nella realtà
battuta 5-3 dai lusitani).
Messico
1970
Partecipanti: 16,
così suddivise:
EU (9): BEL, BUL, TCH, FRG, ENG (d), ITA, ROU, SWE, URS
AF (1): MAR
AS/OC (1): ISR
NA (2): SLV, MEX
SA (3): BRA, PER, URU
EU (9): BEL, BUL, TCH, FRG, ENG (d), ITA, ROU, SWE, URS
AF (1): MAR
AS/OC (1): ISR
NA (2): SLV, MEX
SA (3): BRA, PER, URU
Formula:
confermata quella dell'edizione precedente, cui si rimanda.
Fasce: complici il vittorioso
braccio di ferro di politica calcistica vinto dall'AF, che ottiene una
rappresentante autonoma, e la prima fase finale fuori dai confini
europeo-sudamericani, nella composizione delle fasce vi sarebbe solo un (assai
relativo) dilemma. Infatti, completata quella dei materassi (MAR, ISR, MEX, SLV) e dell'Europa
dell'Est (BUL, TCH, ROU, URS),
resterebbe solo da scegliere da chi far completare la sudamericana, con preferenza
facilmente ipotizzabile nell'ENG
detentrice. Tuttavia, in tal modo il MEX
potrebbe terminare in un gruppo ostico con ENG,
FRG e URS, difficilmente superabile da El
Tri, per cui si rimescolano le carte in tavola. Dapprima, sono proprio i padroni di casa a chiudere la fascia
con BRA, PER e URU; poi, le europee
sono suddivise nelle tre fasce esclusivamente con criteri di valore, in modo da
consegnare al MEX due avversarie
abbordabili nel gruppo iniziale. Tirando le somme, abbiamo così 4 grandi
europee nelle migliori reduci dal Mondiale precedente (ENG, FRG, URS e ITA – incredibilmente, pure gli Azzurri!) e 4
piccole nelle restanti (BEL, BUL, TCH e
SWE), tolta la ROU che paga con
l'inserimento in IV fascia la lunga assenza dalle fasi finali. Infine, non si
ritiene opportuno designare alcuna testa di serie.
Vincoli: ogni
gruppo ha una squadra per fascia e una testa di serie; tuttavia MEX e ENG, organizzatore e detentrice,
sono inserite a tavolino, rispettivamente, nel Gruppo 1 e 3.
Particolarità: confermando
i vincoli del 1966, tali e quali, nessuno pare accorgersi che MEX e SLV possano finire nel medesimo
gruppo, come avviene, per un derby
continentale finora sempre evitato nel primo turno, almeno nei limiti
concessi dai numeri in gioco.
Girone
di ferro:
Una volta tanto, la storia non pare essere stata influenzata
eccessivamente dalle bizze della dea bendata, poiché nel girone di ferro
compaiono due eliminate proprio al primo ostacolo, e ricordando come in tale
ambito si siano realmente giocate BRA-ROU
e ITA-SWE. Tuttavia, è ugualmente curioso verificare come la finale potesse
essere “anticipata” a gara di gruppo.
Germania
Federale 1974
Partecipanti: 16,
così suddivise:
EU (9): BUL, GDR, FRG (o), ITA, YUG, NED, POL, SCO, SWE
AF (1): ZAI
AS/OC (1): AUS
NA (1): HAI
SA (4): ARG, BRA (d), CHI, URU
EU (9): BUL, GDR, FRG (o), ITA, YUG, NED, POL, SCO, SWE
AF (1): ZAI
AS/OC (1): AUS
NA (1): HAI
SA (4): ARG, BRA (d), CHI, URU
Formula:
doppia fase a gruppi, tutti da quattro squadre, di cui 4 nella prima e 2 nella
seconda, cui accedono le prime e le seconde classificate della prima. Le 2
prime classificate della seconda fase a gruppi giocano poi la finale per il 1°
posto, mentre le due seconde si contendono il 3°.
Fasce: rapido ritorno nei ranghi,
poiché la FRG organizzatrice non ha
bisogno di particolari “aiutini preliminari” per assicurarsi un congruo cammino.
Sono ugualmente introdotte novità importanti: le teste di serie sono sempre designate, fanno parte di una fascia a parte (TS nelle tabelle) e sono inserite
a tavolino nei rispettivi gruppi. La loro designazione è su base oggettiva: le due ammesse di diritto (organizzatore e detentore) e gli ex Campioni del Mondo. Per il
resto, non cambia nulla se non di non avere sempre una fascia mista europeo-sudamericana.
Nel corrente caso, le teste di serie sono FRG, BRA, ITA e URU, permettendo la composizione di una fascia dedicata all'Europa dell'Est (BUL, GDR, YUG e POL) e della mista con NED e (a sorpresa) SCO da una parte, e ARG e CHI dall'altra; pertanto è la SWE, una delle rare reduci di Messico 1970 a fare compagnia al Resto del Mondo.
Nel corrente caso, le teste di serie sono FRG, BRA, ITA e URU, permettendo la composizione di una fascia dedicata all'Europa dell'Est (BUL, GDR, YUG e POL) e della mista con NED e (a sorpresa) SCO da una parte, e ARG e CHI dall'altra; pertanto è la SWE, una delle rare reduci di Messico 1970 a fare compagnia al Resto del Mondo.
Vincoli: inserite
a tavolino le teste di serie con FRG nel
Gruppo 1, BRA nel 2, URU nel 3 e ITA nel 4, ogni girone è poi completato da
una squadra per fascia ma le nazionali della I non possono finire in un girone
con una testa di serie di medesima provenienza.
Particolarità: chiaramente,
la dislocazione delle teste di serie non è casuale ed è mirata a ritardare fino
alla finale un eventuale confronto della FRG
contro il detentore BRA e la sempre
(per lei) ostica ITA.
Girone
di ferro:
La FRG avrebbe
anticipato nel gruppo della prima fase gl'incontri poi avvenuti nella seconda
con POL e SWE, mentre e lecito
supporre un'ARG subito al palo se
inserita in tale contesto.
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