mercoledì 15 giugno 2016

SUPERLEGA O COPPA UNICA? I DUE POSSIBILI SCENARI DEI TORNEI UEFA - LA COPPA UNICA




Dopo averci illustrato la sua ipotesi di Superlega lunedì, Rado il Figo torna su "Calcio e Altri Elementi" per presentare l'ipotesi di Coppa Unica Uefa.




La Coppa Unica UEFA

Partecipanti

Se tutti vogliono essere presenti a una manifestazione, l’unico modo per limitare gli scontenti è allargarne il numero di partecipanti: l’UEFA ha sempre ragionato così, prova ne sia EURO 2016, la cui fase finale è passata da 16 a 24 squadre proprio per permettere a più nazionali di accedervi.

A livello di club, la vera meta ambita non è tanto e solo l’ingresso alla CL in sé quanto alla sua fase a gruppi (rimasti sempre da 4), partendo da lì la divisione della ricca torta di premi in denaro, l’UEFA ha potuto operare su diversi piani, aumentando:
1) le partecipanti complessive al torneo (fatto salvo il triennio 1994/97), dapprima aperto ai soli campioni nazionali mentre ora vi entrano anche 15 seconde, 6 terze e 3 quarte, oltre ai detentori della stessa CL e dell’EL;
2) i gruppi, passati dagli iniziali 2 agli attuali 8;
3) le squadre ammessevi direttamente, passate dalle iniziali 0 su 8 presenti totali in detta fase, alle attuali 22 su 32.

Di fronte al pericolo SuperLega, è ragionevolmente presumibile che l’UEFA opponga l’ennesimo allargamento del suo più prestigioso torneo per club; non potendo ciò più avvenire senza svuotare di ogni residuo interesse l’EL, la strada è fondere le due competizioni in una sola, la Coppa Unica UEFA (CUU). Non è un’ipotesi personale, bensì il completamento di un progetto avanzato da Platini fin dalla sua prima candidatura alla Presidenza della Confederazione Europea, quando nel suo programma vi era proprio l’assorbimento delle tre principali competizioni allora in vigore (Coppa Campioni, Coppa Coppe e Coppa UEFA) in una nuova unica, a integrale eliminazione diretta con 256 concorrenti tutte partenti dai centoventottesimi di finale, prescindendo quindi dal piazzamento ottenuto in campionato. Un’idea assai opinabile, come gran parte dell’opera dirigenziale del francese, ma quel primordiale abbozzo evolse fino all’ultima rifinitura che si doveva varare, nelle intenzioni, proprio nel 2015/16, quando si è invece assistito solo a una profonda ristrutturazione dei turni di partenza in EL. Tuttavia, a mio parere questa (come sarà più chiaro infra) è in realtà il primo passo verso la CUU.

Al nuovo maxi torneo partecipano tutte le squadre ora ammesse in CL e in EL, a eccezione del detentore della seconda (non esistendo più, non può nemmeno esistere chi la vinca), per un totale (massimo) di 236 (dal 2016/17 non vi sono più le 3 partecipanti per il fair play e avrebbero esordito 2 del Kosovo, se qualcuno avesse ottenuto la licenza UEFA). Da qui in avanti, per semplicità espositiva, assumo le seguenti ipotesi:
> tutti coloro che conseguono il titolo sportivo necessario per l’iscrizione, poi partecipano al torneo (risultando quindi in regola con ogni altro requisito: licenza UEFA, indipendenza, assenza di sanzioni, ecc.);
> nessuna federazione iscrive il vincitore di coppa di lega (al momento, solo Inghilterra e Francia si avvalgono della possibilità);
> il detentore e tutti i vincitori di coppa nazionale non sono iscrivibili via campionato.



Formula

I dati (a me) noti sulla formula vedono una fase a 16 gruppi seguita da una a eliminazione diretta, dai sedicesimi fino alla finale, ma è facile immaginare che i gironi siano preceduti dagli attuali preliminari (3 turni di qualificazione e spareggi).

Sono del tutto sprovvisto d’indicazioni circa i turni di partenza delle iscritte; tuttavia, prendendo gli attuali delle due competizioni e con piccolissimi aggiustamenti, si arriva al risultato voluto, il che mi fa, per l’appunto, propendere che la ristrutturazione di quelli in EL sia funzionale a una futura CUU. Nel dettaglio, facendo partire:
1) un turno dopo le attuali partecipanti alla CL, ad eccezione di chi comincia dai gironi che invece sempre da lì inizia;
2) dal medesimo turno le attuali partecipanti all’EL, ad eccezione di chi comincia dai gironi che invece inizia dagli spareggi;
si ottengono 65 squadre alla fase a gruppi di CUU, appena una in più del necessario, con conseguente impaccio minimo nel correggere il tabellone, che ha l’aspetto definitivo qui sotto riportato:


Legenda. Fed: federazioni (identificate dalla posizione nel ranking UEFA); FG: fase a gruppi; SP: spareggi; NQ: n-esimo turno di qualificazione; Det: detentore. Ogni casella della griglia riporta il turno di partenza (indicato dalla colonna) delle squadre (identificate dal piazzamento in campionato ovvero con ˜ per il detentore e con % per il vincitore di coppa nazionale) appartenenti alle federazioni della riga. Le ultime 3 righe indicano, per il turno della colonna, il numero di squadre da lì partenti (E), qualificate dal precedente (Q) e totali che vi gareggiano (T).

Per far “tornare i conti”, il Liechtenstein, partecipante col solo vincitore di coppa nazionale, è ipotizzato essere una fra la 26ª e la 45ª federazione.
Altra mia ipotesi è il mantenimento della divisione in due blocchi dei preliminari, al fine di garantire una presenza fissa (aumentata da 17 a 22 unità) di campioni nazionali ai gironi; quindi, delle 64 loro protagoniste, 27 vi sono ammesse direttamente mentre 37 devono qualificarvisi, di cui 10 dal Percorso “Campioni” e 27 da quello “Lega” (popolarmente ribattezzato “Piazzate”).

La tabella sottostante illustra i mutamenti dei turni di partenza delle iscritte, evidenziando in verde chi parte un turno dopo, in grigio chi parte dal medesimo e in rosso chi parte un turno prima (in toni scuri le attuali partecipanti alla CL, in toni chiari le attuali partecipanti alla EL).


La legenda è la medesima della tabella precedente, mentre le ultime righe riportano il numero totale di squadre delle diverse categorie “colorate” partenti dal turno della colonna relativa.
Rileggendo il meccanismo di “fusione”, ci si attende che le partecipanti alla:
> CL partano o dal medesimo turno o da uno dopo;
> EL partano o dal medesimo turno o da uno prima.

Le conclusioni sono confermate in larghissima parte, essendovi alcune (12) eccezioni:
a) se effettivamente nessuna partecipante alla CL inizia un turno prima (0 squadre “rosso scuro”), a mantenere immutato il punto di partenza sono però 25 e non 22. Infatti, a chi comincia dai gironi si uniscono le 3 seconde della 13ª, 14ª e 15ª federazione, le uniche ad avere due formazioni (e non una sola) impegnate nei preliminari di CL, particolarità qui penalizzante per mantenere come titolo prevalente la vittoria in coppa nazionale fra chi deve disputare i preliminari di CUU Percorso Lega;
b) visto “dall’altra parte”, le 3 partecipanti all’EL “straordinariamente” inizianti da un turno dopo, sono proprio le 3 vincitrici di coppa nazionale della 13ª, 14ª e 15ª federazione;
c) altra “discordanza” per l’EL è il numero di partenti da un turno precedente, 22 e non 16. Infatti, a chi comincia(va) dai gironi, si uniscono le 2 terze della 14ª e 15ª federazione e le 4 vincitrici di coppa nazionale della 22ª, 23ª, 24ª e 25ª, a causa dei ritocchi necessari per eliminare la squadra altrimenti “eccedente” nella fase a gruppi.

La CUU 2016/17

Quale sarebbe il volto della CUU se partisse proprio nel 2016/17? Come visto, nulla cambia sul versante iscritte, essendo le medesime, facendo coincidere il Real col detentore, e compreso il Siviglia, vincitore della passata EL ma qui presente per il 7° posto nella Liga. Nemmeno sul fronte del calendario vi sono soverchie difficoltà d’adattamento, in quanto, pur con numeri diversi, la CUU ha la stessa struttura dell’EL.

Il turno più interessante sono fuor di dubbio i gironi; ipotizzando che dai preliminari siano passate sempre e comunque le squadre col maggior coefficiente di club via via impegnate, le 64 (più probabili) protagoniste sono le seguenti, già suddivise nelle 4 fasce di merito per il sorteggio:


A fianco di ogni squadra (in verde chi fa la CL, in rosso chi l’EL) sono riportati: la federazione di appartenenza, il coefficiente 2011/16 e il turno di partenza nella CUU (FG: fase a gruppi; P: spareggi, N: n-esimo turno di qualificazione; C: Percorso Campioni; L: Percorso Lega). A tal ultimo proposito, cito en passant che il tabellone sopra presentato ha subito una lieve modifica, a causa del posto lasciato vacante nei gironi dal Real Madrid, contemporaneamente detentore e 2° nella Liga, coperto dall’Olympiakós (e con altri conseguenti aggiustamenti nei preliminari Percorso Campioni).

Nei gironi sono così rappresentate 25 federazioni; la Spagna primeggia con 6 squadre, seguita a ruota con 5 da Inghilterra, Germania, Italia, Francia e (a sorpresa) Belgio, mentre per 10 ci si ferma alla presenza singola. Una citazione merita lo sloveno Maribor, capace di arrivare all’ambito traguardo pur partendo dal 1° turno di qualificazione. Infine, solo 17 partecipanti su 64 totali (27%) “provengono” dall’attuale EL.

La prima fascia è divisa in due sezioni, A e B, per distinguere le 8 teste di serie d’ufficio dalle restanti per coefficiente: ritengo credibile il mantenimento della novità appena introdotta di considerare in cima a tutte il detentore e i campioni nazionali delle prime 7 federazioni nel ranking 2010/15 (ovvero 8, se il detentore vi fosse compreso, ma non è questo il caso). La scelta si rivela premiante per CSKA, altrimenti in 2ª fascia, e soprattutto Leicester City, addirittura fra i materassi col suo penultimo coefficiente; penalizzate Napoli e Leverkusen, private dello status di testa di serie, e Sporting, “retrocesso” in 3ª fascia.



Se si nota, tutte le fasce sono però divise in due: partendo dal presupposto che tanto più sono ampie, tanto meno sono omogenei i valori di chi vi è compreso, al fine di avere un sorteggio più equilibrato, ritengo che questo, invece di prevedere 16 gironi composti da 4 squadre fasce diverse, possa essere tale per cui: > 8 gruppi siano composti da una squadra delle Sezioni A di Fascia 1 e 3 e delle Sezioni B di Fascia 2 e 4;
> 8 gruppi siano composti da una squadra delle Sezioni B di Fascia 1 e 3 e delle Sezioni A di Fascia 2 e 4.

Se è vero che un tale accorgimento non è oggi previsto in EL, dove vi sono fasce da 12 squadre, tuttavia qualcosa di simile avvenne nei sedicesimi di finale delle ultime edizioni di Coppa UEFA, che, pur a eliminazione diretta, vedevano la composizione di 4 fasce da 8 squadre, e non 2 da 16.

Rimangono in vigore tutti gli altri limiti:
- divieto (dal primo turno di qualificazione) di derby, ammessi dagli ottavi (come ora in EL) ovvero dai quarti (come ora in CL);
- formazione di coppie di squadre di medesima federazione (identificate per lettera d’alfabeto), per cui se una delle due è sorteggiata in uno dei primi 8 gruppi (detti rossi, dall’A all’H), l’altra deve finire in uno degli ultimi 8 (blu, dall’I al P). Le 23 coppie (l’UEFA ha mano liberissima al riguardo) possono essere le seguenti:

 

Martedì, mercoledì… e giovedì?

La distribuzione delle partite del medesimo turno nei giorni della settimana è tema che diventa interessante proprio dai gironi in avanti; se per le cifre e l’interesse in ballo, si può sorvolare su quanto accade nei preliminari, nella fase a gruppi diventa essenziale capire se gli incontri saranno disputati solo martedì e mercoledì ovvero se si manterrà anche il giovedì come giorno di gara.

Chiaramente, in meno giorni si gioca e più partite si devono disputare in quelli di gara, con conseguente accumulo (non gradito ai fini televisivi) d’incontri in contemporanea. In effetti, optando per l’attuale struttura della CL (con numeri doppi) ogni martedì e ogni mercoledì “di coppa” saranno impegnate 32 formazioni in 16 partite, tutte alla stessa ora, ma si può pensare di dividere ogni giornata di gara in due tronconi, con 8 gare di pomeriggio e 8 di sera, com’è adesso in EL. Una possibile distribuzione esemplificativa è qui sotto riportata:


I numeri della griglia indicano le giornate dei gruppi della riga giocate nel giorno e all’orario della colonna. Se è possibile distribuire equamente le 6 giornate sia fra martedì e mercoledì sia fra pomeriggio e sera, è però impossibile farlo nei 4 tronconi, poiché 6 è divisibile (senza resto) per 3 ma non per 4. Pertanto tutte le squadre giocheranno 2 partite in due tronconi e 1 sola nei rimanenti due, e forse ciò potrebbe risultare non gradito (anche se non credo).

Sempre al fine di evitare l’accumularsi di gare in contemporanea, anche i sedicesimi di finale potrebbero essere suddivisi negli stessi 4 tronconi, ma stavolta con meno problemi di “equità distributiva”, poiché in ognuno saranno di scena 4 partite, e chi gioca l’andata il martedì (ovvero mercoledì) pomeriggio, disputerà il ritorno il mercoledì (ovvero martedì) sera, e viceversa. Dagli ottavi in poi, si può replicare tranquillamente quanto già avviene oggi in CL (con termine degli incontri pomeridiani).

Scegliendo di mantenere anche il giovedì come giorno di gara:
a) per i gironi, una via è far giocare 16 gare il mercoledì (8 di pomeriggio e 8 di sera) e 8 sia il martedì sia il giovedì (tutte serali), adattando facilmente lo schema di cui sopra, p.es. “spostando” le partite del martedì pomeriggio al giovedì sera;
b) con le dovute differenze, anche i sedicesimi di finale sono adattabili come visto sub a);
c) nemmeno ottavi e quarti presentano difficoltà, sempre facendo giocare di mercoledì il doppio delle gare di martedì e giovedì (ora tranquillamente tutte serali);
d) i problemi arrivano con le semifinali, non potendo distribuire 2 partite in 3 giorni; una soluzione possibile è che una sfida si giochi sia all’andata sia al ritorno di mercoledì, mentre l’altra vedrà l’andata di martedì e il ritorno di giovedì.




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6 commenti:

  1. Ancora una volta tutto molto interessante.
    Spesso nell'editare il database di Football Manager mi sono ritrovato di fronte a problemi di questo tipo.
    Penso che i gironi da 4 siano gli unici capaci di tenere accesa l'attenzione per tutta la loro durata, tuttavia sono anche quelli che hanno meno partite (6). Quindi, se l'esigenza delle squadre è avere più partite certe e cmq interessanti, c'è qlcs da cambiare.
    L'idea che a me piace di più (e che ho visto in alcuni tornei di rugby) è quella di "accoppiare" a 2 a 2 i gironi e di fare che il calendario della fase a gironi preveda solo scontri con le squadre del girone accoppiato (quindi 8 partite invece di 6 con la certezza di affrontare una testa di serie di fascia 1 e una di fascia 2).
    Il turno successivo prevede poi la sfida andata e ritorno (a questo punto molto attesa) tra prima e seconda del girone che non si sono mai incontrate, ma che hanno gareggiato "a distanza" sfidando le squadre del girone "accoppiato".
    Questo inoltre leva l'impiccio del sorteggio del primo turno ad eliminazione diretta (che spesso regala scontri molto squilibrati tra loro). Quindi una volta sorteggiati i gironi una squadra sa già che, se passerà il turno, incontrerà una delle altre 3 squadre del suo girone.

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    1. Son contento che pure la seconda simulazione ti sia interessata.

      Ne approfitto per chiederti una delucidazione sulla formula "gruppi accoppiati".

      Se non ho capito male, riducendo il tutto a due gironi da 4:
      - nel Gruppo 1 vi sono A e B teste di serie (tds) e C e D non teste di serie (nt)
      - nel Gruppo 2 vi sono E e F tds e G e H nt.

      Ora, se per arrivare a 8 gare a testa, ogni squadra affronta (and. e rit.) solo le 4 squadre di fascia diversa dei due gironi ma fa classifica solo colle altre 3 del suo gruppo. P.es.: A affronta C, D, G e H ma in classifica se la gioca con B, C e D.

      Ma se è così, come si fa a essere certi che nelle semifinali non vi siano mai ripetizioni di incontri già disputati nei gironi? È sufficiente che passi il turno una squadra di fascia diversa perché sicuramente questa riaffronti un'avversaria dei gironi. P.es., se nel Gruppo 1 passano A e C, e nel Gruppo 2 E ed F, C ha già incontrato tutt'e 3 le altre semifinaliste.

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  2. Io sono per la Superlega che sostituisce la Serie A fatta da 18 teams selezionati rigidamente secondo logiche di business e gestita in modo totalmente privato. La Champions la manterrei ma anche quella la trasformerei in un torneo privato gestito sempre da una società in cui comandano le principali società! In generale spero che l'UEFA scompaia e che tutti il potere decisionale passi in mano alle società... cioè a chi realmente investe e paga i campioni! Stessa identica cosa che sta capitando nel basket qui in Europa o che è già capitata in USA con quasi tutti gli sport.

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  3. Comunque credo che dovremo guardare a più lungo termine: senza una SuperLega modello NBA cioè gestita privatamente in cui si concentrano le migliori 18 squadre europee alla lunga l'Europa rischia di perdere la sua supremazia a vantaggio di paesi con più soldi e più abitanti/consumatori come Cina e USA. Non ci possiamo permettere di lasciare il calcio in mani pubbliche: tutto ciò che gestisce lo stato finisce in m... e il calcio non fa eccezione.

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    1. Concordo x quanto riguarda la SL stile NBA. Con una facile discriminante x il ricambio di team: ogni stagione chi vuole partecipare mette tot. milioni di iscrizione a fondo perduto che vengono ridistribuiti tra le migliori piazzate mentre gli sponsor vengono divisi equamente. Se ci sono troppe formazione che chiedono di iscriversi ogni anno l'iscrizione aumenta di peso. Le partite si giocano dal venerdì alla domenica + Monday night e mi aspetto lo scemare dell'interesse x il campionato nazionale che si sposta in maniera naturale al mercoledì

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  4. wow, preferisco senza ombra di dubbio questa coppa allargata al modello fisso illustrato nella prima parte! C'è anche spazio per i vincitori della coppa nazionale (che perdita, la Coppa delle Coppe!)

    io avrei una proposta ulteriore: visto che attualmente fino a Marzo 24 delle 32 di champions continuano a giocare (chi sempre in CL, chi "retrocedendo" in EL), perchè non concedere alle squadre che verrebbero eliminate nella Coppa Unica di giocarsi la Coppa UEFA, mettendo in premio oltre al trofeo anche 2 posti per i finalisti nella successiva "Coppa Unica"? (idea mia, ma mutuata dalla master league dei vecchi PES, quando non avevano ancora i diritti sulle coppe europee).
    In questo modo non si cannibalizzerebbero troppo le squadre troppo scarse, usate dai Ronaldo e dai Messi per gonfiare i propri numeri personali (pensate a quando il Real becca il BATE per esempio!)

    Oppure, altra idea sempre per dare più importanza ai gironi e permettere a tutte di giocarsela fino all'ultimo, perchè dopo i gironi non fare un "ulteriore turno" dove le 2^ incontrano le 3^, mentre le prime usufruiscono di un "BYE tennistico"? in questo modo anche le seste giornate possono essere decisive e si smetterebbe di assistere a quelle scenette poco edificanti quando le italiane già qualificate mandano le primavere in vacanza nelle trasferte dell'ultima giornata...

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