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Nel week end scorso il motorsport è stato il principale
argomento di discussione tra appassionati e soprattutto non appassionati per
quanto accaduto nella MotoGp tra Valentino Rossi e Marc Marquez in quel di
Sepang.
Ebbene in Formula 1 le cose sono andate di poco meglio.
Nella Nascar addirittura forse peggio in un week end in cui ruotate,
sportellate, accompagnamenti fuori pista e incidenti multipli han
caratterizzato le serie da noi seguite. Questione di opinioni, sia chiaro,
troppo spesso di tifo per questo o quell’altro pilota.
Cominciamo come di consueto dalla Formula 1 dove Lewis Hamilton ha conquistato in un
botto solo il titolo di campione del mondo di F1 così come il titolo, sicuramente
meno prestigioso ma per noi tanto carino e appassionante, di F1 CEAE.
Ad Austin, nel Texas, Hamilton ha vinto grazie soprattutto
ad un errore inspiegabile di Nico
Rosberg che dopo un’ottima gara di rimonta era riuscito a ritrovarsi primo
grazie all’insulso ed incomprensibile a chiunque utilizzo della Virtual Safety
Car, salvo fare un errore incomprensibile tanto quanto la Virtual Safety Car
stessa. L’episodio, avvenuto a pochi giri dalla fine, lo ha relegato al secondo
posto facendogli perdere ogni chance matematica di poter vincere il titolo.
Dicevamo di un Rosberg costretto ad effettuare una gara
tutta in rimonta. Ebbene partito non proprio eccelsamente dalla Pole Position
il tedesco si è ritrovato affiancato Hamilton già alla prima curva con l’inglese
che potendo usufruire della traiettoria migliore non ha di certo esitato un
secondo a mettere Rosberg nelle condizioni di dover effettuare un fuoripista.
Nulla di davvero scorretto a nostro avviso, sia chiaro. Semplicemente Hamilton
si è ritrovato a poter giocare da duro della pista qual è e lo ha fatto. Per
molti tuttavia Hamilton è stato molto scorretto per non aver concesso una vera
chance di rientro in pista al compagno di team.
Rosberg non l’ha presa bene ma mai come in questa gara i
suoi due errori sono imputabili a se stesso e a nessun altro.
Hamilton campione con ampio merito quindi mentre Sebastian Vettel giunge terzo,
colleziona un altro podio, ma in classifica si vede scavalcato da Nico Rosberg.
Nella Nascar invece è successo davvero di tutto all’ultimo
restart. Nell’ultima gara prima del secondo taglio dei contendenti al titolo
finale (per chi non lo sapesse la Cup viene assegnata tramite un sistema di
playoff dove ogni tot gare si assiste
all’eliminazione di qualche pilota) Kevin
Harvick ha innescato un incidente che in base alle regole ha neutralizzato
la corsa in quel preciso momento dato che ci si trovava già in regime di giri
extra o, se vogliamo, di tempi supplementari.
Dopo qualche minuto la direzione di gara ha così decretato
vincitore della 500 miglia di Talladega Joey
Logano davanti a Dale Earnhardt Jr.
Avesse vinto Junior si sarebbe qualificato lui per le semifinali della Sprint
Cup e non lo stesso Harvick.
Ovviamente per tanti Harvick ha innescato appositamente la
carambola al restart per far vincere Logano e penalizzare il figlio di The
Intimidator. Impossibile sapere la verità dei fatti ma certo appare difficile
poter innescare una carambola di tipiche proporzioni nascariane con la speranza
che la direzione corsa dichiari conclusa la competizione proprio nel momento a
te propizio.
Parlando invece di Nascar CEAE Harvick si trova ora nei
guai. Sempre primo ma con appena 8.0544 di vantaggio su Logano che nel
sopradescritto finale concitato di Talladega ha portato a casa la terza vittoria consecutiva.
Fuori dalla lotta per il nostro titolo Matt Kenseth e Jimmie
Johnson. I due sono infatti giunti ventiseiesimo e diciottesimo
rispettivamente.
Queste le classifiche aggiornate:
FORMULA 1 PILOTI (16 su 19)
COSTRUTTORI
MOTORI/POWER UNIT
NASCAR PILOTI (36 su 40)
NASCAR TEAM
NASCAR COSTRUTTORI
Appuntamento alla settimana prossima.
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